Critica Sociale - anno XXXIX - n. 10 - 16 maggio 1947

CRITICA soqALE. 167 necessità di pi;ovvedere, che si potrebbe iniziare la applicazione anche l)rima di aver compiuto accer– tamenti definitivi dei singoli patrimoni. La cosa do– vrebbe .iniziarsi subilo, con impeto bersaglieresco, perchè il p.rovvedimento non giunga tardivo, e an– che perchè dobbiamo subito dare l'impressione al1'e– stero che intendiamo aiutarci da noi per poter più dignitosamente ed efficacemente chiiedere agli ;iltri quell'aiuto di cui purtroppo non possianrn far sen– za. Quando av1·emo, col reddito delie imposte e dei prestiti esteri, creato al Tesoro le condizioni per le quali esso possa sospendere l'emissione di nuova carta moneta, noi avremo creato le condiziqni per cui sarà possibile arrestare gli aumenti dei, prezzi e ottenere anzi una graduale loro diminuzione effet– tiva e verremo così creando la possibilità, di un ri– torno a condizioni normali, anche· per la possibilità di più larga importazione dall'estero di quelle ma7 terie prime di cui abbiamo bisogno per la rip,resa o l'incremento del lavoro in certi rami della nostra attività produttiva. Rispetto a questa lo Stato dov,rà affermare il suo diritto ad esercitare un rigido con– trollo (e dovrà questo' essere il secondo punto sul quale dov.ranno accordarsi i partiti cl1e vorranno assumer.e insieme la gestione del gove rno): la liber– tà di iniziativa, come ha detto mo.lo efficacemente il compagno Tremelloni, è un lusso che possiamo concedere in periodo di vacche grasse, ma nella si– tuazione attuale lo Stato ha il diritto e il dovere di impor,re che non si dedichino materie prime ~ da– naro e attività alla produzione· di merci ·destinate a soddisfare bisogni voluttuari c-ol pericolo che re– stino perciò insodd.isfattì bi~ogni .elementari della vita naziqnale. . Basternbbero questi due punti fondamentali e po- . chi a.tri punti ad· essi connessi per creare la base di un accordo che potrebbe temporaneamente racco– gliere tutte le forze seriamente intenzionate ad evi– tare al Paese la catastrofe. Ma sia ben chiaro che un tale tentativo, al quale noi non ci presteremo se non avendo certezza di poter dominarne le diret– tive e sicure garanzi~ intorno ,alle intenzioni di co– loro che intendano di parteciparvi, non puq avere che un valore temporaneo. A più ampia e durevole opera di rinascita e di elevazione della vita nazio- · nale solo il Socialismo democratico può dare ispi– razione e i mpulso. Noi· ripetiamo qui a tal propo– sito le parole de.la dichia,razione votata, nella recen- , te adunanza tenuta a Roma, dalla Direzione del no– stro Partito. Constatato che per colpa d-i· uomini e di partiti e per effetto di una serie di dolorose cir– costanze si è venuta a ,creare nel Paese una situa– zione da cui sorge la minaccia di una guerra civile, la dichiarazione afferma che la salvezza può nasce– re solo dalla rinascita di una schietta e salda for– za socialista, per ridar vita alla quale noi abbiamo appunto compiuto la scissione dal vecchio, partito. E conclude: 4: Tutti coloro che sentono questo problema come noi l'abbiamo sentito in quell'ora dolorosa; tutti co– loro che sentono le ragioni profonde che ci hanno spinto allora, e ancor più ci spingono oggi, ad ope– rare per uscire dall'attuale stato di paralisi interna, dall'incubo della guerra civile, dallo spettro della guer,ra internazionale; tutti coloro ·che hanno senti– to e sentono come noi abbiamo sentito e sentiamo, che questa é l'aspirazionè' fondamentale d_i tutti i lavoratori italiani sanno che il nostro Partito, men– tre è l'implacabile avversario· di ogni paralizzante equivoco e di ogni subdolo compromesso, è profon– damente consapevole~che oggi la s~a missione è una lotta a fondo per !~immediata attuazione dell'unità di tutti i socialisti liberi, per realizzare intorno al– l'unità e all'iniziativa dei socialisti, l'unità, l'autono– mia e l'iniziativa della classe lavoratrice jlaliana con– tro la guerra, contro la dittafura e contro la miseria sociale». U. G. M. iblloteca Gì o Siancb La • • cr1s1 francese Le ripercussioni che la recente crisi francese ha avuto in tutto il mondo, e particolarmente in Italia, sono state, come è noto, va~tissime. Da noi ,c'è stata sub_ito la tendenza a vedere in questa crisi una ana– logia assai stretta con la situa'zione italiana. In rea,tà u~'analog_ia esiste, e notevole. Ma più che di somi: gllanza d1 eventi, e quindi di sviluppi futuri si trat– ta di un~ soqiiglianza della situazione gene'rale dei due Paesi (che sono forse i più simiii nell'attuale dopoguerra), dovuta soprat!utto alle cause ben note e comuni : · deficienza di produzione, squilibrio in– terno_ provocato dai danni della guerra, difficoltà del riassetto dell'economia, e, non ultimo, un persi– stente turbamento delle coscienze, che ha come con– se~uenza_ J?Oliti~a la man~~la chiarific_azione da parte dei partiti. C10 che fac11Ita, sotto J'rnfluenza mano a J?ano affermantesi dei due blocchi, l'irrigidimento ~lll. ~u.e estremismi. Ma diciamo subito che questo irng1d1mento delle due posizioni, destra e sinistra no~ è fenomeno c?sì se~plice come pare - .e p,ro~ pno per questo s1 possono notare le diversità fra la situazione francese e quella italiana - in quanto ·esso è cond.izionato, e può essere efficacemente osta· C?!at?, da un altro fenomeno, meno palese forse, ma pm importante: il contrasto, in seno alla sinistra fra il socialismo democratico ed il comunismo. 1,,iue: sto è opportuno tener presente esaminando, ora che si è conclusa, la crisi francese. I Le ragionJ della aisi. Gioverà, per una miglior comprensione dei fatti, esporre qui brevemente le origini deHa crisi fran– cese, sebbene esse siano già ampiamente n,ote. Dopo !',esperimento del governo soc1a.1sta di Léon t11u,n, ,a cui ·az10ne si traausse essenz~almente nella 1 politica di « aumento del potere d'acquisto reale dei salari per mezzo della comp r-ession e dei prezzi » (se– condo le parole dello stesso B.um) , il governo di Ra– ,madier, d'accordo con tut ti i p artiti che vi erano rappresentati, tra cui il partito ,comunista che vi aveva cinque ministri, decis-e di cont:nuare sulla via iµtrapresa. La quale via ha portato a risultati non cerfo mi-racolosi, ma effettivi e concreti: l'arresto dell'ascesa dei prezzi ·e il rovesciamento deJJa ten– denza. I prezzi sono effettivamente ditninuiti - seb– bene all'inizio più quelli alli'ingrosso che quelli a.J minuto -, spec:almente quelli del mercato néro, ciò che, assieme alla riva:utazione del franco in con– fronto dell'oro e all'aumentata circòlàzione delle mei– ci, conferisce un valore sostanziaie aJJ'iniziativa: Su questo i comunisti erano d'accordo. Ma c'era– no a)tre questioni (specialmente di· politica estera: raccordo di Mosca sulla ripartizione del carbone della Ruhr e l'avvicinamento della Francia alJe po– tenze occidentali, e ancor di più l'aUegg:amento del governo nei confronti d el,l'Indoc ina •e del Madaga– scar) in cui l'attrito fra i parti.ti al governo si è ve– nuto accentuando. A ques !o punt o, c'era da chieder– si quale sarebbe stato il motivo che avrebbe giusti– ficato una rottura della coalizione. Venne allora ,lo sciopero alia impresa nazionaliz– zata Renault. Lo sciopero per l'aumento dei salari ebbe inizio in seguito all'azione di pochi elementi agitatori. çhi fossero questi elementi è difficile di-re; certo essi. trovarono subito terreno favorevole, poi– chè lo sciopero si estese. I comunisti, ,che dominano la C. G. T., dapprima lo sconfessarono ufficialmen– te, poi. visto che gli operai non e-rano disposti ad accettare disciplinatamente questa disposizione, bru· scarnente fecero voltafaccia, ed appoggiarono in pie– no le rivendicazioni degli scioperanti, proclamando il fallimento delta politica governativa. L'atteggiamento de,i partiti. La cosa più interessante da vedere è l'attc;ggia– mento dei partiti, e specialmente dei comulJ..Isti e dei socialisti, in questa circostanza. Per gli altri, in– fatti, non ci poteva essere dubbio. Così i cattolici non potevano non sconfessare i ,comunisti, come le destre, degaulliste, anticomuniste, antirusse e filoa– mericane, ma più ancora antiprogressiste, evidente· mente non potevano che star- a vedere, in attesa e

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