Critica Sociale - anno XXXIX - n. 10 - 16 maggio 1947

Critica Sociale RIVISTA QUINDICINALE DEL ,SOCIALISMO' Fondata da FILIPPO TURATI . In ltalla: Anno L. 600 (Abbon. sostenitore L.1500)- Se~estre L.,320 ...c-Trimestre L. 160 DIREZIONE E AMMINISTR.: Milano, Pi~zza Dlaz, 5 • Tel. 16.220 -16.319. Roma, Via Sistina, 48 c. c. post. pèr. abbonati n. 3-8225 • Spedlzlo~e In abbonamento postale I gruppo Il Anrio XXX1X - N. 10 · Un numero separato L. 30 ~,lono, 16 maggio 1947 SOMMARIO Politica ed attualità I , ~vewatmosfera de-Ila. crisi (U, G. M.) La crisi frarr.cèse (Prnoo GALLARDO) B!ezioni e partifi (Lonov1c:o TARGETT1)· Jl potere esecutiuo nel progetto di Costituzione (ALRSSA,NDao L1mÌ Problemi economici e sodali li problema militare: Ili (continua) (LEONARDO GATTO R01sSARD) li censimento del bisogno (GIOVANNI VALÌ.ILLO) Consigli tributari comunali e imposta di famiglia (ENZO llAs- SARANI) I . La crisi del•la civi.tà dopo la seconda guePra monàialé. ('con– tinua) (FIUTZ STERNllERG) Storia, filosofia, varietà Panorama della bibliog;afia marxista (contlnu11z. e f;ne) (GIULIANO P1SCHBL) . Quando non si' pensava all'art. 7 (D101,11ms PISANI), Carlo Fourier (C1v1s) Fatti e commenti del.a stampa italiana ed estera (p. ga. e sticus) · C~ò che si stampa: SAMUEL BEIINSTBIN, l!'ilippo Buonarroti (FEDERICO BARÌIESI) Nell'atlllosfera • • della cr1s1 Quella festa di Primo Maggio che ne'lo scorso fa– scicolo dichiaraV'amo di non poter celebrare con a– nimo veramente sereno e lieto è stata funestata in Sicifia da uno .dei più foschi assa·ssinii che mente umana potesse immaginare. Non sappiamo come il Ministro degli Interni abbia potutq esprimere il pa– rere che la san·guinosa tragedia non abbia moventi po.itici, ma rientri nel quadro dell'attività delle ban– de brigantesche che infestarlo da tempo i dintorni di Piana degli Albanesi. II brigante non tira ata cieca: abbia· una rapina d::i compiere o una vendetta da esercitare, vuol sapere contro chi spara, perchè son persone ben determinate ~quelle cui intende di dare la morte. •Qui invece quelli che spararono non sapevano quali persone ~stituissero la comitiva contro la qua:e erano diretti i colpi. A chi aveva r'icevuto il mandato o (ammettiamolo pure) aveva pre~o per conto proprio !'.iniziativa di spa·rare, ba– stava soltanto di sapere che si trattava di una co– mitiva che aveva festeggiatò il Primo Maggio, una comitiva di- quei contadini che nelle recenti elezio– ni avevano raccolto tanti voti sulla lista del blocco Biblio e~a IÙ Uldl 1(.;u ) popofare e in vari luoghi avevano compiuto o mi– nacciato di compiere l'invasione di terre lasciate in abbandon.o o mal coltivate, senza alcun. rispetto del ' •...diritto padronale. Evidentemente il, fatto· atrocé si ricongiunge ad a!tri ana'.oghi fatti' che hann·o re– centem.ente insanguinato. la térra di Sicilia, tra cui l'uccisione dl un sindaco socialista e del segretario comunista di una Camera del Lavoro; fors'anche vuol ·essere monito al Parlamento siciliano che· non osi toccare il latifondo. E' veramente spaventevole pensare che' si compia ancora in queste forme sel• vagge la difesa di classe e <'he· torni ad insorgere con tanta ferocia quella tracotanza padronale che .aJJ'indomai:ii della liberazione, si sentiva inesorabi:: mente chiamata a tendere conto e a pagare il fio (lei propri peccat.i e pareva perciò disposta ad abbassare la cresta i:iff fronte ad una vigorosa affermazione del diritto del lavor0. E non so.Jo(in Sicilia si pe·rtsa di •affi.dare a'.le armi omicide la decisione dH conflitti p0litici e sociaU.· Dappertutto sembra_ si vadano prepar.ando· i mezzi per una guerra civile che ci farebbe rivivere, con più sariguirnose conseguenze, i tenipi più torbidi della nostra storia e minaccerebbe .di condurci a quelle forme ·di ·lotta che costituirono sin •qul ì,l doloroso privilegio degli Stati balcanici.' Noi; abbiamo molto chfaramente espresso la· nostra opposizione contro ogni proposito di limitare in qualsiasi modo la li– bertà- di associazione e di pensiero ani,:he contro i nostalgici fautori 1 di quel regime che .ha negato ogni libertà, anche talora di vita, ai suoi ·oppositori; ma ' da questo stesso nostro at.teggiamento traiamo im· ' pulso a• richiedere ad alta voce che si· proceda con implacaòile severità contro coloro che ordiscono tra-. me per prepararsi a rovesciare con la ·violenza que– gli ordinamenti democratici che noi cerchiamo fati– cosamente di perfezionare e di rendere vita,i. Perchè questa dìfesa de11a démocrazia sia. condot· ta con frrmezza e con efficacia è necessario un go– verno for,e, la cui forza venga da una sincera con– co'rdia di intenti tra· coloro ·che ne fanno parte, dal– la chiarezza e precisione del programma che essi si propongano di attuare, dal consenso che intorno a questo programma essi siano riusciti ad ottenere da una notevole maggioranza del. Paese. Non abbia· mo bisogno di spender parole per dimostrare quanto sia lontana da questo ideale la lacrimevole situazio– ne in cui il Governo tripartito è stato ridotto dagli insanabili dissidi che dividono .i pareti che vi par– tecipano, dalla conseguente incapacità in cui esso si è trovato anche rnltanto di iniziare l'esecuzione del programma in nome del quale si era presentato alia Costituente ed aJ Paese. e dal discredito in cui è meritatamente caduto per la sua inefficienza. La colpa: di questo stato di cose ricade su tutti i ·partiti che ~tanno al governo, i .quali hanno consapevol· mente mentilo fingendo di credere ·al'.a possibilità d,i un'azione fattiva sulla base di un. programma che essi avevano formu:ato solo .per avere un decente pretesfo per conservare il potere che essi sentono il

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