Critica Sociale - anno XXXIX - n. 10 - 16 maggio 1947

166 CRITICA SOCIALE bisogno di non lasciarsi cadere di mane. Agli ihte– re-~si di quei pàrti'ti sembra deliba essere subordina– tà tuttà al\ vita e l'attività dello Stato. Anche la fret– ta con la quale si volevano spingere innanzi e con– durre a termine i lavori della Costituente ne Jlu un sintomo evidente. Sempre meglio è apparso, nel cor– so della discussione, in quale forma infelice sia sta– to -redatto il testo della Costituzione che la Com– missione dei Settantacinque ha preseID.tato dinanzi all'As·semblea. Se anche non si possa avere 1~ spe– ranza d'i trasformare quel testo in modo da elimi– narne tutte le astrattezze, tutte le_ affer~azio~i ·va– cue, prive di ogni I contenuto effettivo e d1 o~m pos– sibilità di sanzioni è le incongruenze e gli àltri di– fetti, è. é1Ùfo però 'c:he si deve fare di tutto per mi· . gliorarlo il più possibile. E invece si volevà còàrtàtè 0 in maniera assurda la discussione, perchè' così ri– ehiedeva l'interesse elettorale . dei .partiti che sono -.~ì gov·erno, uno dei gmali, riuscito al primo posto nelle elezioni del 2 giugno, hà visto successivamente rest~ingersi,,sempre più ii seguito_ che es,so a;vevà nel coraò elettorale e ha fretta di evitare che la compa• ·gih; si sfai di del tuUo; e gli altri due, animati dal jecente ,successo delle elezioni. di Sicilia, sono pre~ .occupati di. non iasciar disperdere questa _ondata d1 fiduciosa aspettazione che si è rivolta in questo mo– 'niento verso di ioro. Il voto di una tenue maggio– ':i·anza è riuscilo a mandare a vuoto il tentativo di ·:strozzare la discussione, ma questo non diminuisce 'ìn nessun modo il significato di esso. · · Gli interessi I di partito appaiono essere anche il :motivo prevalente di tutti gli atte~gjamenti ricon– ·ne,ssi alla crisi o al rimpasto .ai governo, che è i'ar– ,gomento p.i,-ed0minante della cronaca politica di. que– sti' giorni. Motivi di crisi ce ne SO!!,O certamente più di quanto occorra per giustificare il tentativo d:i ·_modificare l'attl,lale compagine del govern0. Ma, peF aprire .una crisi, occorrerebbe avere. una ·chiara e •sincera prospettiva di queHo che si dev·e fare per uscire dalla presente paralisi e iniziare finalmente .in motlo serio quell'opera di ricostruzione che il Pae· se attende da tanto tempo e di cui non è stata. sin qui posta neppure la ·premessa, che consiste nel rin– .sanguamento delle Unanze ~fatali con una .serie di · coraggiosi e organici provvedimenti fisca'1i. Pare pe– rò che il' proposito di crisi o di rimp~sto sia ispi– ràto da ben di-verse intenzioni. e. èioè dal desiderio:. .d·el partito <;l.emocristiano di consolidare meglio la -stia preminenza nel governo. Se non cl/le, in quello ·stesso partito ci sono prefonde divergenze .intoFno al modo di raggiqngere questo intento. C'è chi vuole ·senz'altro, per mo!ivi che si intuiscono faciJmente, ·-la eliminazione, dalJa .compagine ministeriale, degli incomodi al]eati ·di sinistra e una decisa conversione ..a ·destra, dove si dovrebbero cercare i nuovi colla– boratori; c'è chi si oppone invece ad. una soluzione ·d'i questo genere, la quale significherebbe tinunzia -anche alle apparenze d·emocratiche con· cui il partito si è fin qui presentato al Paese, e crede che la -crisi possa e debba risolversi con chiamare a _far. parte della compagine governativa un certo Numero di' tecnici,· il che offrirebbe la possi.bilità, oltrechè ai ridare ·maggior prestigio al Governo, anche di co– ·gliere l'occasione pèr ridurr-e il numero dei posti as~ 1 StJgnati ai partiti d1 sinistra; e c'è infine una terza corrente, di cui è massimo -esponente lo stesso on. De Gasperi, la <i!Ualèvorrebbe crea.re un Minister0 di· salute pubblica, .che, in considerazione deha gra– v•e sit1rnzione, creàta al Paese dalle difficili condizio– :ni ·della sua finanza ed economia; raccogliesse la ràppresenlailza di tutti i partiti in uno sforzo per us<;:ire dalle. presenti difficoltà. Questa soluzion~ a- ·vrehbe anche il risultato di dare al partito demo– cristiano, éorile partito di centro, una l.:ondizione. di -arbitro fra g.i opposti partiti che collaborerebbero all'azione di governo e, al tempo stesso, d,i _attenuare .la Suà responsabilità nel caso. che Ja temut;i crisi Bibliote.caGino Bianco per' lo slittamento della moneta non potesse essere evitata. . Ma sii il partito democratico cristiano, pur divi– so sul modo ai risolvere fa crisi. è concorde nel vo– lere che essa sia aperta, gli altri partiti che parte– cipano al governo sono invece di diversd parere. Essi sanno bene che tutte le diverse soluzioni pro– poste condurrebbero a un. indebolimento della loro· posizione e non intendono di rinunziare ai vanta~ gi di. cui presentemente godono. Conosciamo i mo– tivi che e·ssi possono addur.re per giustificare la lo– ro preoccupazione di non lasciare tutto il p9tere in mano degli altri partiti, ma a questi motivi siamo disposti a riconoscere validità solo a patto ohe si dimostri che soltanto- :rima:l)endo al potere i partiti di sinistra possono, nelle condizioni odieme, gio– vare agli interessi di cui si dichiarano tutori. Dal recente passato noi possiamo trar.re legittime illa– zioni sul prossimo fulur.o; ·e il recente »assato ci dice che di nessuno dei problemi .che da mesi e mesi assillano il Paese e di cui non vogliamo fare per l'enn-eshna volta l'enumerazione i parti.ti di si– nistra sono riusciti, non che ad ottenere, neppure a preparare la soluzione. Se· si è potuto ottenere qual– d1e- aumento; dì. ,salari, sia p1Jre in misura inade– guata all'aumento dei prezzi, è stata l'azioID.e sinda· cale che l'ha ottenuto, senza clte la partecipaziol'le di socialisti e èomunisti al governo abbia prodotto al– cun apprezzabile risultato. Si può. di.re ve,rai:nente che la permanenza dei Ji)artiti di!' sh1istra al potere non ,abbja servito ad aJ.tro •che· ad :;igg.ravare la pa– ralisi del g0v-erno, per !'-opera di corrosione· dall'in– terno .che ,essi. hanno esercitato, off,rendo così al partito· pr~valente una giustificazione della ineffi• cienza dell'azioné governativa; mentre, se fossero stati all'opposizrone, avrèbbero potuto eseréita.re una utile opera di controllo, (\i critica, di incjtamento sopra gli altri partiti cui fo~se .rimasta la esclusiva tespon/,a 1 bilità del _governo. Queste nostre parole n'on devoID.ofar c11ede-re .. che noi. ci poniamo sulle .. dirt)ttive seguite, nel periodo pre-fascista, dai massimalisti, per cui era canone in-. ·discusso che ih regime capitalistico il go_verno non può essere altro che un comitato d'affafi della boF– ghesia, al quale pertànto, un socialista non può ,par– tecipare. Noi riconosciamo invece che, anche persi– stendo l'athiale .regime, ,Io Stato può ·assumere un' ordinàmeID.to democratico che, pur neHa sua i~per– fezione derivaNte dal persistere del. privilegio eco– nomico, ,consente al proletariato di far sentire la sua ··voce e il peso della ·su.a voloID.tà. Noi a;mmettiamo quindi senz'altro che · iL nos!rò partito possa _.part-e– cipare alle responsa.i;Jilita di goyerno, ma solo nel -caso ohe ci sia offerta la possibilità di attuar,e mn programma .·conforme alle n·ostre di,reUive, o con le sole nostre fone, se le çi,rcostanze ce lo consentano, o anche, se .questo è impossibile, associati a.Ile for– ze di altri partiti, purchè possiam0 · accordarci con essi in un pFogramma comune sinceramente aGcet– tato e possiamo essere convinti che essi siano ani– mati dalla stessa vÒlontà nostra di tradurlo. in atto. Noi arriviamo anzi· aa affermare- che, di f.Fonte alla situazione pres·ente, la <i!Ualenon è an€ora catastro– fica· ma potrel:Jbe diventarti tale da un momento a,l– l'altro s·e moH soccor,rano prono provvedimenti, è \i)ossibile una larga intésa di gruppi. che rjconosca– no la necessità e il dovere di fronteggiare Fisoluta– mente .la situazione a sentano ·l'@bblJgo di frenare tempoi:aneamen~e ogni impulso parUcola:ristico, se si vuole evitare il danni che a tutti verrebbe dal co– mune disastrn. Il programma dov.rebl>e essere ri– stretto, ma chiaFo e· preciso, e concetnel"e solo ie Ne– cessità più immediate. Si tratta anzilu.tto, come ab– biamo detto più sopra, di rinsanguare le finanze del– lo· Stato con immediata applicazione di coraggiose misure fisca.Ji, a ,cominci-are. dall'imposta sul patri- . monio, della quale osiamo, pensare, data llurgen,te

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