Critica Sociale - anno XXXIX - n. 6 - 16 marzo 1947

96 CRITICASOCIALE · r e i socia'i-sti del P. S. I. ·non osa'no proclamare comums 1 , · · · d bb' t ere IÙ chiaramente questa ,e~i~t_nza,n01 non o tamo em essere si.nce~i ed esphdb. lamento itaJ;ano, restano invece tenacemente monarchiche in Sicilia. . 11 a di que– Le' elezioni in apri:e costituiscono, ne a speranz h, . . . h ande carta . pere e esse 6 te forze ant1democrat1c e, una gr b h · I tt La ,Costitwente. ,e lo Statuto sioiliano. ensano di essere le meglio prepara_te alla . a ag i_ae ~ o- · ~a1f, in relazione alla presunta_ defic1_e~za_ -d1 orgarnzzazion~ La, Costituente, se ".uole. salvare !'unit~ democratica ita· e di disponibilità finanziarie dei parht1 di. sim st ra, 7!p;rche liana ed evitare che si cre_1un peu1c?l?s1ss1mo precede~te, contano così di mettere l'Assembka Co~titu_entee 1 a_es:• à,ve riprender~. in. esame lo Sta_t1'.t?s1c1hano, no~ perc~e 11 di fronte ad uno stato ,di fattò_ in m~tena di, autonom a, re_ concetto dell'autonomia de:Ja S1c1ha sia da respingersi (la · le E' infatti suTautonoin1a, cosi come e stata formu situazione. odierna è tale ,J))er cui quahmque partito, per. f~~:aneÌJo Statuto del'.a regione sici'liana, c~e le forze con· quanto antiregionalista esso sia, deve ace.edere al predett~ servatrici intendono speculare, per creare nel Mediterraneo, concetto) ma perchè occorre combattere _decisamente qu~1 a.ttraverso un gciverno regiona:e autonomo ultraco~servatore: non pochi art'coli di !eg/?ie, m~rcè i quah l'au!onom,_a mi- un bastion~ antidemoçratico, che P?treb_be cost tu_ n, domam naccia di trasformarsi in strumento antmmtano e dt rea- un grande pericolo, non solo per il ~rog.,esso _sociale dellà zione sociale. . . . . , Nazione, ma anche per l'unità e per I effettiva mdipendenza · Noi comprend·amo l'ai:isia dei S1c!ham ve~s.o un nuovo del Paese.- . . . . . bb . d·- ordine, nel quale non si sentano _pm ~ss·~rv1ti, ad alcu~o, l,e d"scussioni svoltesi ne, g1orn1 26 e 2 7 fe r_aio_ particolarment'e ne; campo economico: e una pm che l~g1t. nanzi all'Assemblea costituente, in re·azione alla nchi_esta fma aspirazione. Ma chi, scorrendo la lunga _elen~a:01o~e di ri,nvio dell~ elezioni sici:iane avanzata ~on la mozione dell'art. 14 dello Stafuto, si avvedrà che. la J,·g1~laz1one c- Nasi-La Malfa, hanno del resto riv.elato chiar~m~nte come sclusiva della regione investe CiJUasi tutto il ~ampo econo~1: Je forze e0nservatr.ci che si sono opposte al nnvio contino co, non potrà fare a mèno d\ preoccupa,_s1 de1le poss bili che, una volta fat\e le elezioni in base. a:Jo Statuto appro: conseguenze. E' verq, sì, che I ar~. 14.dichiara che la co~- vato nel maggio 1946, J'Ass~mblea costituente non mettera petenza della regi~ne _deve ~s ~lica.rn « senz~ pregmd1z10 più in discussione le linee dello Statuto ste.ss?. . delle r· forme agrarie e 1.ndustnali de 1berate da1la Cos!Ituen: A proposito del ,quale Statuto, non .sara tnopportuno te Italiana»; ma, posto che la Costituente non affFonter~ ramm~ntare che esso 11enne formulato, e sw~c.essiv~mente questi due proplemi, tale :imitazione perde 111 effetto ogru approvato nel dicembre 1945, dalla ConsuHa S1ci!1ana,orga- significato. . . no - com~ si sa - meramente consultivo, e c'he non era lJn',ecomimia siciliana, prafcametite s_dssa da'la ecm1om1a aifatto la espressi?ne democ:_ra;i_ca. de:la volontà pop?lare italiana, non solo riesce d: danno alla Nazio_ne sul piano P?- (e in QU'~lla: sede I democr;st an, s1 mo~tFarono accesi so- litico per le ovvie conseguenze che- ne denvano, ma: toghe stenitori de"la p ù intransigente autonomia). Lo Statuto fu alla Sicilia ·o,gni possibi.i~à di progr~sso, conseg~ando q1:'e, ·'quindi trasmesso dalla Consulta regionale al Governo. sta nobile ma povera ,egione alle cncohe f:uàa,h e reaz,o- Al\a Consulta nazionale vi· fu chi mi~e in_. dubb O _ la com- narie. Le quali probabifmeAte non conoseono neppure. il get- pete,i'za del Gùverno e de1'laConsulta. stessa 1 _n relaz!on~ al e t'to deJ:e imposte dell'isola, come sembra compr?vare la Statùto. trattandosi evidentem,nte d1 materia costituziona- disinvo·tura con la qt1ale hanno l))erorato Jlauto11omia finan- le. Ma' l'insistenza dei SiciFani, che richiedevano d'urgen- ziaria della regione. ' · za la riparazione dei torti del 186J, e il timore di dare esca . See@ndo lo Statuto, che ha in ci 0 interpretato Je a~pira- al fuoco dd s·eparatjsmo alla vigilia delle elezioni politiche zioni di queste for·ze reazionarie (le qua,lì, nel caso che c~- indussero ad accedere al:a tesi che non fosse « il caso di nosc~ssero la o-eale si.tuazione àell'iso'a, mostrerèbfuero add1- preoccÙparsi di a 1gomenti fiormali », _siccome ebb~ a di.i:, r'ttura di vo'ere consciamente Ja rovina del:a-stessa,. pur .di nella seduta del 7-5-'46 alla Consulta 11 relatove Gilard@m. sal;va-reil proprio predominio), sarebbeuo rise_rvate allo Sta~ Ne venne fuori così il R. P- legislativo 15-5-46 n. 455, chè 1,on ·to· solo le «imposte di proàuzione e Je entrate dei mono-, faceva che approvare integralmente lo Statuto formu'ato poli dei tabacchi e del lotto>>. fo breve, si arrive~ebfue fi-. da:Ja Consulta siciliana: àecreto che la Corte d· i- Conti na- no al Pt.Ìl'!to·di cveare per là S'cilia un'apposita Camera ~ turalmente registrò con· r;serva,. in re 1azione alla sua evi- , • 1 dente anticostituzionalità. Il carattere cost tuzionale dello ~~l~~:i~::es:ezi;~i;e~1,:n~e~~~fer:t~/v;~is~7~/ù~;~\:se:~:~~i: Statuto era del resto così inequivocabile che non si osò . formulare la tesi che il d~crcto istitutivo deJ:a regio.ne do- ni, rimesse, tutiSllr)·©,nol,i). vesse ritenersi 'impegnativo anche di. fronte alla sovranità Quei .rignor;i che hannò avuto ,queste bel:e pensate auto- R nomistiche in màteria finanziar.ia non pensano che <i!O'vrebbe-· ~-n~~; 1 :1a~ft 1 i ~~;~1ie~.tej5f \rat~f i:: /~arJ·t:i:t~ 0 s~~~bb~ ro domani sborsare un numer© di milioni l;ie,n st1periofe a stato « sottoposto al:'Assemblea Costituente per essere quello 'che oggi destinano ara l))ropaganda monarchica e coordinato con la nuova Costituzione ddlo Stato». · p::i,gare imposte fino ad ora scwnosciwté, ove volessero im- Orbene, le forze conservatrici dell'isola hanno chiara- pedire all'iso:a d,i _andare in rovina o 0\ c0rns@gnarsi allo mente scoperto il loro g,oco a questo proposito, quando, al- st raniero? la Costituente, per bocca del sindaco. qu~lurnquista di Pa- · Abb'amo 1 fino acj ora accennato ai settori dell'economia e lermo, on. Patrico'o, hanno chiesto assicurazione al Go- del'a finanza; ma chi seo,rra, dopo l'art. 14, l'art. 17, il q·ua- verno che l'autonomia siciliana, così com'è prev.ista neIJQ le riconosce al'l'As8emòlea' ·regionale la faoGltà di emainare Statuto. non sarà foccat:;t, in quanto le norme di coordina· leggi, «entro· i limiti dei puit1cipì ,ed interessi generali cui mento non devono poter intaccare la sostanz-a di una pre- si inforfl)a la legislazione de'lo Stato», su numerose a1tr~ -cedeflte · dispos zione Jegislativ~: dò cne €quivale a voler materie, dai ttasporti a.'la legislazione sociale, dal credito 1 mettere la Costituente di hont'e. a un fatto c6mpiuto. pro- all'ant1ona e all'isttuzione, non l))otrà non arrivare ailla con· prio in materia costituzionale_ A sostegno de;Ja quale tesi 'clus:one ehe per questa via lo Sfato r.q;terebbe sovra.no in molto naturalmente dovrebbe servire poi a suo t,mpo la Sici"ia solo in tema di difesa naz;onale. Per il re~to, l'isola èonsideraz·one delle già avvènute elezioni. 'verrefube, a fare da sè. · La democrazia cristiana, che ha tenuto irt qu'este .vicende Orfuene, fuisogna dire ch'a,amente che la SicilÌ;i n·on può un contegno piuttosto ambiguo, ha lasciato comunque in- far~ da sè, posto che ha assoluto bisogno dell'Italia per sGIJe- tendere di essere sostanzia,lmente' disposta ad aceettare lo va_rsidall'attuale stato di abfuanddno: a'!Ondi 1m'ita1ia matri· Statuto• si-ciliano così come è, accedendo alla tesi che le gnà, e©me quel".a di un tempo, ma di un'Italia veramente ma- norme 'di coord·namento, it1 quanto tali, non potranno mo- , dre, la quale, nel>lanuo~a atmos.fera democra6ca, sappia esse· dificare lq Std!uto stesso se non in qualche partico'are. Che re di val'do aiuto a questa povera -et,ascurata regione. Per poi per questa via si finisca per fare della Sicilia una :Vali)· risolvere -il problema S!€iliano occorre la solidaFieÌà (soprat- dea italiana non sembra pr.occupare soverchiamente Scel- tutto' ecornomicomna1,.z1aria) di· twtti, ~li Italiani. Quel che - ba od Aldisio, i quali non cost;tuìscono cert0 la ...· -sinistra valga Ci)uestasoJ,jda:rietà l'abbiamo, visto ora è poco, Ci)UandC' del l)artito democristiano. le comp·efenti·commissioni della Costitue!)te, aelle quali era- Non è su questa via che devono procedere i. partiti vera· no rappresentainti tutti !· partiti e tutte le·,regiGni, hanno ap- mente demo~ratici. infatti, a prescindire anche da!:a consj- l))rovato i: 'finanziamento di alcune dedne di mil"ardi per. derazione della ev,idente anfcostituzionalità d€! decreto Ghe !;Ente siciliano di e!?ttfré:ità. E". eon c;ò il danaro de.JJ' i1ate- approvava .'.o Statuto, resta sempre il fatto che l'aF,t. 108, rà Nazion·e ch1e è stato impiegato p 1 èr s0~venir-e ai bisogni, i" comma del progetto dj Costitwzione - che non potrà non della regione siciliana .. · essere ,approvato -· parla di approvazi•one degli statuti spe- L'autonomia ~icil<iana non può ·attm1tsi sì! non· tenendo ciali autonomistici con legge costituziona,Je; onde chiaro r:- presenti questi coaeetti: deve trattarsi di un·at1tonomia che, suita che l'Assemblea, nella· sua ·sovranità, deve andare ben lungi -c;l:tllo ispirarsi . à qualunque ·sentimento particola!:isti- ©ltre il semplice cooràìnamentò p,revisto dal decreto del co, si in(Juadri conGretamente nella unità naziona'.e. A que- maggio [940, se vuole mantenere fede a ~e stessa. Se i · - sta mèta deve tendere l'Assemblea C@sti,tt1ente,e per questo · tee~ G~no Bianco 1 ,

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