Critica Sociale - anno XXXIX - n. 6 - 16 marzo 1947

CRITICA SOCIALE 95 Ilprimo Congresso ,~el P. S. l.I. , per i probl~mi' del Mezzogiorno Il primo Congresso Nazionale per i prob1emi del Mez– zogiorno, tenuto a Napoli dal 22 al 25 fe1:,braio, è la prima prova che, ha dato il nostro Partito di voler seriamente affrontare problemi ,concreti, per cercare ad essi concrete soluzioni. L'iniziativa. di questo Congresso sorse nel Con-' vegno Nazionale degli « Amici di Cri:ica Sociale >l, tenuto ·a Roma il 22-23, settembrt, u. s. Fu il nostro Direttore che ne foce proposta, dopo un'appas~ionata esposizione sulla gravità e urgenza del problema meridionale, fatta , dal compagno Tolino ;· e la pr<>posta fu 'accolta all'una– nimità, e l'incarico di preparare il congresso fu affida~o a~ gruppo .napoletano degli « Amici di Critica Sociale ll, il quale si mise subito all'opera sotto la guida del com• pagno Prof. Barbagallo e ottenne l'appoggio e il concor– so del « Centro Studi per la questi:<me meridionale ll del P.S,I.U,P. e della Facoltà di Economia e Commercio del– l'Università di Napoli. Avvenuta la scissione al Congresso di Roma, il compi– to di continuare a compiere la preparazione del Congres– so fu assunto dalla Sezion~ napoletana del P.S.L.I., la quale adempì all'incarico con mol~a assiduità .ed efficacia, rendendo possibile in poco più di rin mese la convoca– zione del Congresso. nonostante ·i tentativi ostruzionistici e , sabotatori con cui autorevoli esponenti del P .S.I. e I' Avanti di Roma cercarono di ostacolare la preparazione del congresso e farlo possibilmente fallire. · Nel Congresso sono stati prospetta·:i, in accurate rel11, zioni, tutti i principali aspetti del problema meridionale, quello economico, quello politico, quello culturale-mora– le. Di quest'ultimo ha trattat-0 in modo particolare la com– pagna Vera Lombardi in ,ma relazione su « Il problema dell'istruzione nell'I:alia meridionale >l, molto pregevole per Ja. sua precisione e chi.àrezza e per gli importanti dati che offer'e alla animata discussione che seguì. · Ad argomento affine fu dedicata anche la relazione del Prof. Augusti su « L'impor.tanza deU'arte quale fattore educa– tivo ed economico per le popolazioni meridionali >l, nella quale furono pro~pettate tutte le possibilità di rianimare vecchie tradiziimi di attività artigiana e di suscitarne· di nuove. L'aspetto economico della questione meridionale consta principalmente di due problemi: la possibilità di dare im– pulso alla P,roduzione agric-0la, mercè opere di bonifica e di trasformazione fondiaria; la possibilità di una mag– gior espa,nsione dell'attivi:à industriale, ancora molto ri– stretta, nell'Italia meridionale. Alla trattazione di questi vari elementi del problema economico servì .,'introduzio-. ne una pregevole relazione del prof. De Meo sugli « Aspet– ti quantitativi del'a vita sociale economica. e agricola del Mezzogiorno ,nel quadro della Ques'.ione Meridionale ll. La trattazione della questione agraria fu fatta iri ima se– rie di relazioni: del compagno Prof. Barbagallo su « Il problema della terra ll, del Prof. ·Mira su << La trasfor– mazione fondiaria nel Mezzogiorho e l'Opera Nazionale Combattenti >l, del Prof. De Marco su « Le affittanzè col– lettive e .la trasformazione fondiaria del Mezzogiorno ll, del Prof.· Berna su « Prospettive dell'agricoltura meridio– nale ,,, del Prof. Acquaviva su « Il problema del lati– fondo siculo-calabro-lucano ,,, del Dott. Ped I o su « La ' Basilicata e la questione meridionale ll. Alcune ·interes– santi comunicazioni sopra i, particolari aspetti dell'agri– coltura in alcune provincie completarono• la "isione del problema. Il problema della industrializzazione del Mezzogiorno fu trattato in una relazione molto accurata del Prof. Gi– no Luzzatto· su « Il problema •dell'Industria' nel Mezzo• giorno ll, e in altra relazione del Dott. Majorano su « Il , finanziamento della industrializzazione del Mezzogiorno l). Anche la questione del traffico fu presa in considerazio– ne, anzitutto il) una relazione del compagno Barbagallo, che contiamo di pubblicare presto nella nostra rivista su « Comunicazioni ferroviarie e stradali nell'Italia Meridio- 11alen, poi in comunicazioni sili porti di Salerno e di Napoli. Tu'.to il complesso dei vari aspetti del proMema economico del Mezzogiorno fu poi riepilogato nella re– lazione del ·compagno Prof. Castaldi (che fu uno degli operosi organizzatori del Congresso) sul tema « Per la ri– nascita del Mezzogiorno in Italia ». L'aspetto politico-amministrativo del problema meridio– nale ebbe una accurata trattazione nella relazìone .,del com• pagno avv. Tolino su « L'autonomia regionale ed il Mez- •01iorno >l. ' iblioteca Gino Bianco Tutte le relazioni conclusero con altrettanti ord. del g. che furono presentati alla votazione del Congresso nel– l'ultima seduta e che una Commissione, scelta dal Con– gresso stesso, ebbe l'incarico di fondere in· una mozio– ne sintetica, che ci auguriamo di poter pubblicare presto e che rappresenterà una organica visione del problema me– ridionale nei suoi vari _aspetti armonicamente coordinati. * * * Il Congresso non ebbe la pretesa di dar fondo a tutto il problema meriàionale e di oÉfrire una definitiva ana– lisi dei mali che affliggono il Mezzogiorno e, tanto me– no, dei r\medi che essi richiedono; ma è perfettamente riuscito nel suo scopo di prospettare nella loro realtà con– creta i diversi aspetti del problema meridionale e di in– dirizzare l'attenzione degli studiosi e degli uomini politi- ci alla ricerca dei provvedimenti che l'iniziativa dei pri– vati e degli enti pubblici d.ovr à suggerire e prendere, perchè questo gravoso problema, ormai secolare, che fu posto all'ordine del giorno dell'attività dello Stato italiano fin dal momento dell'annessione del Regno delle due Si– cilie nel 1860, e per la cui soluzione furono sin qui at– tuati soio scarsi e monchi provvedimenti, sia finalmente studiato e risolto con criteri organici, secondo unà' razio– nale e ben meditata pianificazione e valutazione dei mez- zi occorrenti. Il Comitato che ha indetto il C-0ngresso si propone di prepararne altri, eh,:, dovranno essere tenuti in alcune altre principali città dell'Italia meridionale e insulare e in alcune delle maggiori città dell'Italia cen– trale e settentrionale, principalmente a Roma e a Mila- , no, E' necessl_lrio destare l'attenzione di studiosi, di uo– mini politici, di quanti prendono interesse alla resurre– zione e allo sviluppo della -vita nazionale, giacchè il pro– gr'esso economico, politico e civile dell'Italia dovrà ne– cessariamente procedere con grande lentezza e difficoltà finchè non sia risolto il ·problema meridionale, clte per– tanto interessa ·non solo alcune regioni dell'Italia, ma tutta la Nazione. E questo auguriamoci che sentano con perfetta chiarez– za e con appassionata premura i deputati alla Costituente e alle future Assemblee legislative, ,compresi quelli del nostro Partito, ai quali crediamo lecito, per la franchez– za a cui vogliamo ispirata tutta la 11<istra azione, espri– mere il nostro accorato rammarico che neppure uno di essi abbia sentito la necessità e il dovere di partecipare ad un Congresw nel quale per la prima volta si cimen– tava la nostra vo'lontà e capacità di uscire dalle astrattez– ze per affrontare su un terreno di concrete analisi i pro• blemi della vita nazionale. LA CRITICA SOCIALE. ~l. problema dell'autonomia siciliana Non per nu 1 la v'è un giornale in Sicilia che ha assunto il significativo nome di Ve;nto we/ Sud. La mslra nobile 'iso·a mediterranea non costituisce solo ·da ora la patta– forma dalla quale le forze conservatrici e reazionarie !Ile– ditano di iniziare la loro s·errata ·offénsiva contro la déJno– crazia italiana. Al ve-11/0 d,el nord, al vento delle masse ope– raie settentrionali, che non riuscì, forse anche per l'ecces– sivo ottimismo di chi troppo precipitosamen~ lo predicò, a far sterzare decisamente a sinistra la Nazione, si con– trappone ora il. vento del sud, cui i ceti feudali e parassitari del Mezzogiorno augurano migliore fortuna. Per qu:ste forze si pone quindi decisamente il problema di conqu·sta– re la Sicilia. Di lì si• marcerà con sicurezza sul Mezzogior– no, Poi ... si vedrà! E l'inizio è intanto assai promettent.e: neUe- elez'oni amministrative del'o scors'.) autunno i mo– narchico-qualunquisti hanno infatti conquistato le tre più grandi città siciliane: Palermo, Catania e Messina . In aprile avra,nno ormai, !uogo le ekzioni regionali si– c'liane.; grande e decisiva battàglia politica, a:la qual~ le forze di destra si stanno pr.eparando di tutto punto. Pare ceri'.) che gli agrari siciliani, riunitisi a Palermo, abbiano comsnciato cori il mettere a disposizione del a propaganda monarch·ca cento milioni in vista delle elezioni: sono que– gli stessi signori che in• anni non lontani si ri_unir~nò per protestare contro l'istruzi'.)ne obb'iga,toria, (?g~ essi fanno predicare il ritorno del re nelle campagne ~1cliane, e finan– zian·o tutt-e le formazioni po:itiche di destra, _ le qua'i - non lo si dimentichi se si dichiarano agnostiche àl Par-

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