Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 11 - 1 giugno 1946

178 CRITICA SOCIALE gioo quadriennio, quanto, ansco.-a una ·volta e conclusiv_a• mente, là dimostrazio-ne della incapacità del capitalismo, insita ~ella ..sua propria struttura, a risolvere le crisi geme• rate dallo stesso svilupparsi della sua potenza. *** Dalla prima guerra mondiale ebbero s-trao-rdinario impulso le invenzioni e le scoperte: grandi complessi industriali fu. rono oreati ·ex-110,voper la fabbricazione delle macchirne e degli strumenti per uccidere; gli iro+>ianti già esistenti ven·– nero perfezionati, ampliati, ingigantiti. Finito il macello, tult,o l'appa,rato produttivo, di strumenti bellici venne trasfor– mato per generare. finalmente. le cose per. la vita civile. I processi di produz,ione furon,o accelerati fino al paro-s&ismo. La « razionalizzazione~>, da vago concetto informatore nella organizzazione d-elle aziende, divenne la· ossession~ dei capi di esse. I ,colossali• ,capitali investiti rnegli impianti consen– tir,ono la realizz azione di coJ.ossali lJtili. 1 La pubblici-tà, la vendita a ~ate, l' o-rganizzazio.n e· capillare dei mercati in ,ogi,i. a.ngolo del globo, f urono i rimedi empirici chiamati in ansi-_ lio dai venditori per risolvere il pro,blema della distribu_zione. Ma la produz~one era troppo celere e abbondante in rap– .p•orto alle possib.jlità di ass,orbimento _del c-onsumo; la fame di guad:agn<;>troppo· viva, d,op,o i così facili formidabili utili del tèmpo di guerra. Donde i· magàùini inzeppati, le delit– l'uose dist'.ruziòni · di merci pe.- tenere alti i prezzi, le ino– hliahili crisi, le assurd·e barriere protezionistiche, debiti e '·crediti annullati o « oongela~i », di&0,ccupaziorne, .perturba– zioni &0ciali. Il ·marasma economico-finanziario eta premuto e acuito: dai, conflitti politici derivati da una pace iniqua, impostata dagli Americani e conclusa quasi completamente in loro· assenza - talchè quella Società delle Naziorni ,che avrebbe potuto essere 'istituto moderatore discipliuante i rapporti fra i 'Paesi di tutto il mondo, in quanto. vi partecipasse il più potente ed il più lontano dalle bragiche ,beghe europee, di– venne strumento per tenta~ivi di révanche, o strumento di muova conquista, da parte dei vincito'ri. In· tale situazione era facile· l'accend-ersi dei contrasti an– che fra le varie O(\rrenti, politiche di ,ciascuna naziÒne, e - nelle nazioni vinte o ·scontente - il rinvig,o.-irsi di certe fazioni d,i naziònaHsmo «. estr-emista », le· q_uali, appunto -per le . idee generiche, ispirate a faci-le -retorica, alle quali si richiamano, potevano avere presa sui gio,vanissimi e sugli esasperati, e su certi settori di · indefirnibile p,osizione clas– si,stica e 0 di media o scarsa cultu.-a e, quindi, di insufficiente spirito critico, agitati talora da diffìcili condizioni economi- . che e tuttaviia e sempre da sogni di conquista e di avvenlurà. ·· Ed -ecco che fra •il contrastare delle fazioni, fra l'agitarsi d~lle correnti di azioné p,rogressista e di reazione ~IÒser· vatri·ce, nel vu,oto che andava formandosi fra la decadenza della civil,tà borghese e la imprepprazi,òne di una nuova civiltà, si ·inserirono gli avventurieri deUa politica, bramosi di affe.-mare la loro personalità, nutriti di esperienza e sen– sibi.Jità demagogica, acquisita a oontatto con le masse. Da rimast,icature e da cascami di i.dee gene.rali e generiche d~– rivarono cèrti lo·ro programmi, il, cui pernio oo-nsistette da prima in una vaga ma virulenta forma di nazionalismo, brasferito da una esigua éliir,e alle masse, e si' con:C..etò jl•oi nella trasposizione della inSÒpprimibile re-altà della lotta di classe dal .piano nazionale al piano internazionale, sosti- . tuend~ a!iilment_e allo spo~ta~eo ..obie~t.ivo delle folle -cc; ,l capuahsmo d1 casa - .1 ob1ett1v,o pm vasto, ma·· meno concreto e imm_ediato·;' delle nazi,oni po,ssedenti -colotj_ie e matede prime. Attorno a tale pernio fecero ruotare una multicolore girandola di pa-ovvidenze sociali empiriche, ·di pubblicità frag1rosa per abbacinare le masse, specie· quelle diseduq1te aWesercizio, _della opinione e d-ella cr.itica. 1 Ed ebbevo fortuna. Ebbero da prima fortuna di trova.– pro~eliti, come il nazionalismo che,fu il loro punto d'abbrivo,. · fra i giovanissimi e gli esasperati, ,e poi fo quelle z,one di opinione pupblica on,de:ggiante; che stan~o a cavallo fra bor- ,ghesia e proletaa-iabo e ·che si imbevono di storia scolastica e di morale corrente e di •sen&0comun-e, infastidite e impau- . rite dagli urli dei « senza. colletto >>,urtate dai benefizi c-he l'operaio ·sapeva ottenere -00111. le sue azioni decise, in con– trasto c,on la loro impotenza di reazione alle difficoltà del loro vivere, con la lo.-ò focapacità di -coesione·. Gli.« apoli- • . tici », gH ado•rator'i della « cosa _st;ibilita », i « benpensanti.», che varntavano di porre a-J-loro, ,iuivo il disinteressè più e;om- pleto ai problemi .politici, e, quindi, ~conomici, come non, capirono la tragedia della guerra, -così non capirono il• d.-ams · ma del do,poguerra, e .nelle agitazioni del tempo ·vider,o &0lo la minaccià alla quiete della loro pigra vita e delle _loro ·sib liot~cèedrfftrt3ì~~~() alfascismo, oome.iQ Germa~ia al rnazi·smo, come in Spagna al deriverismo prima e al falangislJIO poi, oome in Francia e in Belgio, con minor fortuna, alle « croci di fuoco>~ e al rexismo. '* * * Con ben JhlU precisi intenti e pm meditati pro positi la oorghe&ia italiana appoggiò, incoraggiò, potenziò il fasci.sm, . destirnato nel s;uo intento a servi-re da -catapulta co-ntr,o le posizioni mal 0 difese e mal ·oonnesse dei partiti p.-ogressisti, della cui azione, volta a disciplinare e ad incanalare ven,o· una mèta determin.ata l'iocompo,sto espl_odere del malcontento del popolo per la guerra so,fferta e per l'incombente &Offrire del dopoguer.-a, essa provava il' terrore' del colpevole di un delitto, che ved-e ve111irsi incontro la vittima con gli occhi miruicciosi, e teme ·-che nella mano· nasconda un'arma. Fu così che il fascismo, prima d-i essere sospinto alla .conquista · del potere, ebbe ·alla sua azione violenta l'appoggio degli ,organi dello Stato, e in ispecie _di quelli {ep,ressivi (•polizia, carabinieri, mag,istratura). E fu così. che la bo.-ghesia nel 1922 affidò ad esso la -direzione· del potere, mettendo a lato . del capo aeJ mo-vimento alcnni propri esponenti, nella ìllu– sione di tenere sotto oontrollo e di. contenere nei limiti dei suoi interessi l'azione di -costui. Il quale però avev,a troppo p•o,c,hi sc.-upoli e pregiudizi per no,n giungere, nel giro .di pochi anni, a dominare ;i. ·dominanti ed a piegarli al suo intento, che· era quello di fare di un periodo st,o,rfoo un man– tello .per la ·sua persona. Na.p,oieon·e ràppresentò nel periodo del Con~ol,ato la vit– toria della horghesia che, al suo JWScero come classe dtl,ri– gente, temeva le conseguenze della sua stessa rivoluzione, la quale sembrava and"are oltre •i suoi fini e perpetuarsi nel disordine del terrore e delle lotte .faziose; e di poi d,oniinò la '!;ua epoca l)Il.Ìcamente 0001 la forza e in funzione d-eUa .sua personalità magnebica. · . ·· · Mussolini rappresentò,. negli ·i,ntenti della bo,rghesia- ita~ liana, <il su-0 declm,o -come dasse dirigente, la forza centr.i– peta delle -sue ultime energie, il tentativo di arresto. dd ·una evoluzione i n f ase rivoluzionaria, ri&0lutiva. dell:a ormai pe•r– manente. c.-. i.si eco11omica. Senonchè, per lo stesso fenomeno, -rimase p_ri~ol)iera del , proprio gioc,o e -si illuse di, liberarsene a grado a grado, premendo su uomini ed event_i con la p,otenza del' danaro. Così si giunse al 25 luglio 1943: giomo nel quale il ca– stello. di, carton.e. mussòlimano cadd·e miserevo,hnente, &Otto. la ~pinta· di -evel)li• tr.,oppo• pi.ù grandi della sua sgangherata potenza; giorno nel cjuale l.a borghesia, mess.o il bastorne di con:ia·ndo a viva forza nelle mani malf~rme del suo abulico monarca, ·tentò di rimaner padrona della. ·situazione procla– mando al pop,o.Jo esasperat o che essa, la -oompLice,.·essa, la· co!'ruttrice, essa; la vera responsab.i.le :del ludibrio di· ven– t'anni di o-ppressio,n_e, lo h iberava d al fascismo. Per vero voleva liberare se stessa dalla propria correità. E fu i'8 settembre. E fu l'immane disperato soffdrn dei venti mesi di o·àupazi-011e na:lli.sta e idelle bande neo-fasciste, 1 delle fucilazioni., delle deportazioni., dei focolari distrutti. Tale fu la liberìà promessa. ·** * Crisi del sistema.· La proprietà privata ha perdu\o Ìa s11a funzione di 1>remio alla operosità individuale e d,i fulcro al ·pro•gresso ed è diventata -:- -00111 l'agglome~arsi del capi– talé nelle grandi ·aswdazioni anonime - impersònale stru– mento di oppressione ,è -di s:fruMamento di una orniai troppo . · gtande pairte. degli l!;OIPini ~he lavorano. II capitalismo, giunto all'apice del suo- sviluppo, è- troppo, potente a pro- durre, troppo• avaro -nel distribufre, l'egoismo determinando l'avidità dell'utile, ·a quale, moltiplicandò si pelle mòlte mani .che si frappongon o fra -la pro.duzi,one e la .di,stribu– zione, - è o,pp,o.-tuno insi.st- ere - rende i prèzzi inacces– . sibili, o faticosamente acc-essibili, alla maggioranza dei oon– sum.atori. D'ond;e gli- ingo•rghi nella produzione è le crisi economiche e poli-tfohe e internaziocali,' a int'erm•ittenze -sempre più brevi . Qµesta guerra - la più tèrribile e distruttiva della st-oiria - è stata là ccesplosione » risultante dall'aurito fra prod,uzio– ne e consumo .. ·O al tevmine dei-,suoi effetti sa.-à la conclusio– ne -'Sedativa,. e cioè li risofozione o- l'avviamento alla risolu. ' zione dell'angoscjiinte anbitesi, (,) la probraz,ione riel tempo di .,questa sarà· la genes.i, dj perenni convulsioni- e di ulte– _riori massacri. Se così fosse:-:- ma rnon sarà -, tuttq, quanto rende bella. o meno dura Ia vita- la religione· per chi cr;ede, · la famiglia,· le· arti', la poesia, la •scienza -, tutto• sarebbe sommerso dall'imbestiar& dell'uomo fra il geli~ sogghigno

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