Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 11 - 1 giugno 1946

180 CRITICA SOCIALE inoontrastabile oonsiderazione che l'influenza determinante -su Ja Jeg1slera:m,one verrebbe trasferita, dalla minoranza ora in possesso della ricchezza nazionale, o dal go~erno dittatoriale," alla generalità degli uomini che partec1pan, al processo produt1ivo e dist,ribuliivo e ne possiedono gli stnunenti. . , . Se. il socialismo non avesse la funzione e lo scopo di sal– vare l'uomo (dalla guerra,· dalla povertà, dall'odio, dalla macchina), esso avrebbe so1o- un significato di' alterna so– praliazio,ne di una classe su l'altra. -E. non avreh4e interesse un1ano~ PÒàchè il socialismo ha tale f,wzio1U?, ha tale scopo, oc· OOll"re dargli i mezzi per adempire all'uma, per raggiungere l'altro. . PIERO CALEFFI Ernesto Buonjauti Con Ernesto Buonajuti è scomparsa: llila singolare figu.-a di studi-oso e di cr-edente. Chi ha avuto la ventura di cono– scerlo personalmente, o attraverno le sue opere, sa, qual,e so-– lida prè1~arazione dottrinale, qua_nto• forvore di pensiero, qualo prnfonda religiosità recava 111el~uo magistero di edu– cato·re ~ di riformatore questo lavora1,01·e tenace ed indomito, che nella sua tormentata esistenza ha affrontato coraggi,osa– mente le persecuzfoni delle gerarchie ecclesiastiche e del governo fascista, ed è morto in grande povertà. alo a Roma nel 1881, mostrò, ancora adolescente, una sin~era vocazione religiosa, un amore vivo per gli studi e la nieditazione. Ordinato sacerdote, fu .presto attratto dalla cri– tica biblica e dalla -esegesi del uovo Testamento. Nelle sue ampie ricerche intorno alla-letteratura testamentaria, si sforzò d'individuare, ·com'egli stesso scrisse più tardi, le ragioni profo01dc ,che hanno determinat,o le origini dell'applicazione della c.-iti,ca slori:ca ai documenti della rivelazione- del Ve-e– chi<>e Nuovo Testamento e che hanno presieduto ·allò svi. luppo progressivo ·della scienza delle religi,oni. Fn1ll-o·. di queste sue 'prime ricerche e meditazioni sono molti suoi • saggi di filol-o-gia ,e di storia delle antiche lotte religiose. in seno nl cristianesi1no primitivo. Nel 1915 il Buonajuti ollenne· la ca,ttedra <li sto,ria del cri– stianesimo nell'Università cli Roma. La sua alliva parteci– pazione alla baltaglia per il modernism,o aveva però subi.Lo ri-chiamata l'allenziione del Sant'Uffìzio. Divenuto ormai so– spetto, non fu difficile, ai suo.i, nemici, ,cogliere il destro della pubblicazione della, sua Apologta del Cristianiesimi0, per colpirlo con la maggiore scomunica nel 1925. Per Er. nesto Buonajuti questo grave provvedimento fu fonte di grande amarezza, tanto era in lui vivo e profondo l.'attacca– mc'11o alla Chiesa, alla quale si è sempre sentii•(!·spiritual– mente legato in tutti i giorni della sua vii a, anche· quando gl( era inibito <li accostarsi all'altare 'per celebra.-vi _le, sue funzioni cli sacerdote. Lo stuclio della pred.i:cazione gioachimita oostituì per pa– re-echi anni l'oggett,o quasi esclusivo del suo lavoro, con- .densato in .una dotta mc,nografia su i tempi, il messaggio -e l'azione di Giaacchinlo da Fiore. Fu anche aut.ire di molti e< profil.i Il> di sa,nti - {Agostino, Ambrogio, Giro-lamo, Tò. maso, Paolo, Francesco d'Assisi), tracciati con la sua .ben· nota maestrìa e la sua oon1piutn preparazi,onc stori-ca e teo– retica. Nel volume sullo Sviluppo del Crislia1112 Sim,,.nel · l'Africa Ronu1na pùrtò a termine un'acuta rice~ca sui 1nae.st• ri della tradizi,ono ,cristiana mediterranea. Nel suo M essaggio di Paolo, basandos.i sulle conclusioni di una critica storica ormai seeolar-e, che da .Strauss, at~raver&o la scuola di Tu– binga o fino a Loisy, esaminava il pensiero clelPapostolo , delle genti in relazione -con la. ltaclizione ellenistica,· ne' mostrò l'indiscus·sa super-Ìorità, facen.don•e una delle spic– cale personalità clella storia ·an1i:ca. Tutti i suoi studi, da -quelli sul misticismo medioevale, sulla riforma luterana e sul modeirnism-0, a quelli su Dante e su l'amore e la mor~e nei tragici greci, o tulle le sue inter. prelazioni delle parabole evangeliche, mostrano a "t,hiari segni la sua solida preparaz;,one di st0<rico e cli erudito._ Le rivi~te da lui· dirette, Religti.o e Studi religiosi, ebb-éro, per 1-a serietà deJl.e ind.agimi e Ja prepara7.i•one clei collaho– ra,tori, notevole efficacia sullo svilupp,o delle scien:.e reli– i,;iose ,in Italia e fur>ono sempre assai apprezzate anche al– l'estero. I tre volumi della sua ampia Stari~ d,eJ, Ctisti-esimo, crnali che siano le obiezioni -che i critici possono opporle, ,restano sempr·e una eompleta epitome del cristianesimo, c-he mostra n,on solo la vastità d~lla · erudizi-ome di Er,;esto BibliotecaGino Bianco Buonajuti, ma esprime il tormento di _un'a~(nta ~el~gios~, e di una coscienza i,rntemerata, assetata d1 venia e, d1_hberta. Sono molt,o interessanti le pagine acute che'. ~ell ulu_mo vo: lume egli dedica alla religiosità di Mazzm1, e gh stessi · ' denti non potranno non semtirsi scossi dalla commossa nuscre . , d 11 l'd' ' _ed acco.-ata preghiera, suggenila _a(l autore a ? « va, t 11a eterna dei valori svelati dalla _d1vma parola d~ Gesu nel suo annuncio provvidenziale, rnwrpassato_ e 1,nsormol)ta– bile ». La legge eterna del Vangelo era, per Emesto Buo– najuti, rom'era stata per S. Paolo, « nel segno .della cr~ce, proiettato su lutta la soonfinata wffe,renza e su tutta la sitibonda sp,eranza dell'universo ». . . Anche se per la sua fo-rmazi,one mtellettualc egli, non era fatto per comprendere l'in~egnam~nto del__m?rx1.smo, pur 1u11avia l'impetQ· della sua volonla proseht1sl1ca_ e fa sua sete di libertà e ',Jli giustizia lo por,larono ad mt-en-. dere appieno le istanze della democrazia e del socialismo. Studiando il cristianesimo primiltivo, al di là delle contr,af. fazioni, che i connotati originari cristiani hanno subito allraverso i vari stadi di sviluppo· della canonizzazione uffi. · ciale dei testi e dei dogmi ecclesiaSllid, Ernesto Buonaj;uti fu po,rlàlo a individuare i motiv! e~senziali d,ella -~ivela– ·zi-one evangelica in una n,orma ,d, vita per tutto_ c10_c~e concerne i rapporti'-con l'assoluto. Ma s~· anche 11 c~1sitia– nesimo :non è nato oon un pro-gramma rivolto alla ncerca di una solu:.iorie empirica del probiem~ ·sociale, è chiar-o pe.-ò che nel mondo ·contemporane,o Ja visione_ millenari: stica che Ernesto Buonajuti ebbe del veniente Rcgmo d1 Dio; apporta fat~ori èfficienti per la risoluzione dei diversi problemi della vita associata. C1v1s CIÒ CHE SI STAMPA ANNAFRANCHI,Cose d'i~i-dette a,lk don11~ d'oggi. 1\1:ilano, Ho.ep1i; pp. 205, L. 150. . · [,a compagna· Anna Franchi, voetenana delle J.one. combat• tute in l•Lalia per l_a,soluzione del pro,blema f.emmlimle nel quad'ro delle rivendica21ionli ·socialiste, ha voluto p,orre a pr,o. fitto delle donne della nuova genetriazione gli JnsegnamenLl da lei r•accolti in decennli di vita, di esperienze, d'azi•one. E ha scritto un J.ibro i111 cui son devo,cati i dolo-ri e le gioie, gli impeiti fiduciosi e i temporanei scoramenti di mezzo seoo_lo di lolle. Peccato che, dovendo •trattare troppo vasta malena, la Franchi abb,i,a dovuto oostràngere l'esposizione ·deglli avve- 1bimenti e clelle rifle,,aioni che e&Sisug,geriscono in una foqna roverchiamenlle stringata. Ciò le ha tolto la possibilità di d·are i,n -rotte le pagine saggio dli quella efficaoia narrativ:a e 11ap· presenta~va che è dote cospicua cl-iquesta• egregia serittrice, , m,agnificam-ente aUesUata dal volume Miia vita, che ella pub– blicò pre,SEoo il Garzanti qua,tt-rò anni fa, al compimento del suo 75° anno. D!i crue&ta sua efficacia rappresenmtiV1a sono qui testimonlianza l'ufaimo capii-o-lo-che descrive a tocchi ra– pidi, suggestàvi, il raccolto clolore del popolo, e le vergognose gesta ,fasciste ai fune11ali di Anna Kulisci-off e, sop,mttutto, il ,c-·àpitolo in-trodu1trlivo,,che è palpitante riievo·Mzione delle cmdeltà e clegli ero-ismi, delle sofferenze o delle sp-er-anze che costituirono la storùa di due anni cli vita aeU'l4alia set . tentrrloruJle, fino aUa radiosa certezaa del 25 apr,le 1945. L'aver posto questa .-ievocazfone come inlr-oduzione del lib'ro dà a questo il suo chiaro significato•. Ali-e donne che hanno cospirMo e aiutato l'opera dei part:igian,·, affron~and•O~ con auda.cia spensierata o oonsapevole, ad. ogni modo con im– peto eroico, i ri-9chi più gravi, Ann'a Franchi add.ita, pren– dendole per mano- e guidandole amo.-evolmenle per un lungo ra1nmino, quel che fu ~atto, tra if 1880 e il 1922, per da.– digndtà alle donne, assicurarne l,a salute, elevarle intelletwal– men,te, dar _loro rn-odo di p•orre tutte le 'Loro p-os5ibilità a ser- . vi~io clèl pubblico ben è. ·E d\ce· loro che - poi.chè non sern. ·rire è t·emp•o cli cospira'liion:i e dii colpi d'audacia - crudl'o– pera pazienie è da riprendere e da con,tò,nuare, per gti stessi fi,ni per cui allora fu iniziata, valendosi delle esperienze che al1011afiiron<> raccoJte, illumunate dalle prospeUive nuove ch;e le vicende più recenti hanno apell"tOa'gli animi e aizli eveinti. . Il ~ibro è anche 1m affettuoso e commosso tribu,tto allia memoria di quelle slrenue lottalrici - Arma Ku1isoioff liinda M:almati, Oarloita Clerici e mo1te altre ~ che dette,.; senm risparmio l'opera Iorio intelligente, appassionata, disiin– teiressat~ e, cadendo lungo la v'ia, legarono ,alle nuove gene– razri.oni il patrimonio di idealità che era s,tato òl v•fatico loro. Diretto(e: Ugo Guido Mondollo Redat_tore respons.: A·ntonlo Greppi Autorm,: All1<,d Publications B.C. N. 288. 10-8-194S Archet1pograf1a di Milano S. A. - Viale Umbria 54 U.G.M.

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=