Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 1-2 - 1-16 gennaio 1946

CRITICA SOCIALE 15 essi possano acquisire anche mansioni tecniche e• di dirigenza, analogamente a quanto avvi_ene nelle Ferrovie. Posto che l'imiportanza e la responsabilità delle mansioni sono misurate dai gradi e rimunerate in rapporto ai gradi, nèssuna indennità speciale può es-. ~ere concepita a ·favoire di ,determinati organici e, quindi, di -determinate mansioni, la quaLe sia as-se– gnata per .Ja loro impo.rtanza, responsabilità, dignità, ·ecc. Ingiustificata è ·quindi l'indennità di toga e in– giustificata sarebbe un'in,d1ennità analoga a favore dei professori. Oggi non solo i magistrati e i ip,rofessori· sono rimunerati molto al ,di sotto· dell'importanza e della responsabilità delle loro mansioni, ma tutto il pers,onale c\iretlivo e ..df concetto, il quale, alla pari dei magistratì e dei p,rofessori, ha diritto ,ad' una con– grna dignità -economica e morale. L'alta -funzione dei magistrati è già rimunerata ,dall'essere quella catego– ~ia inquadrata nei gradi più aEti deUa gerarchia; e quanto ai professori e ai ma-es~ri si tratta di assegna– re loro i gradi che veramente alle loro mansioni com- . pd'.ono, nonchè di accelerarne là carriera .. Inidenni,tii sp eciali dle _v,onoinvece essere assegnate 'per lavoro e p• restazio.ni straordiilarie in genere, per disagi, per pericoli, ecc ., che· non pos~on,o, e:ssere mi– surati da una scala gerarchica .. • Per quanto riguarda le promozioni, queste d·evono essere conferite esolusivamente ·ai migliori, a coloro che ,meglio di ogni- altro possono disimpegnare le mansioni superiori; nell'interesse dello i;tato. Devono pertanto essere eliminati tra i coefficienti di merito quelli rigual.'danti i meriti politici, mHifari, demogra– :.fici e simili. Gli esami di graidio, in generale; non ser– v,ono adeguatamente a selezionare- i migliori, e men che men,o ad indicare i meritevoli di una promo– zione: contengono tra l'altro un elèmento aleatorio, il quale, se può essere giudicato irrileva'hte nei con– oorsi, non deve essere to.Jlerato 'nelle valutazi,oni ai fini ,di una p,r.ormozioqe neHa quale può essere impe- gnato tutto un avvenire. · ' · Assunti questi crilteri a' base della cosidetta riforma burocratica, sarà necessario tra l'altro procedere alla . rivalutazione di molte mansioni· e, quindi, degli or- · ganici -e delle carriere inerenti. Nella scala.gerarchica attuale, molte mansioni . hanno, oggi g,radi troppo bassi e una carriera troppo limitata rispetto alla loro importanza e a,lla responsabilità che comportano. Ac– cenniamo, p: e., ai maestri, ai p,rofesso,ri, ai segretari delle Fe rro.vie, ai geometri dei LL. PP., al personale opera.io in genere. E r ielle d'isp,osizioni transitorie relative.al trapasso dalle regole- attuali a quel_le nuove ncin biso 1 gnerà di– menticare _di'far giustizia a tante categorie che, senza demerito, hanno avuto per anni •le carriere blocc·ate o, comunque, sono rimaste ·per troppi anni ferme nei gradi. - · Comunque sia, la rif.orrma dovrà aver per mela la :riabili.tazione completa economica e mor·ale del per– sonate statale, il rispetto ,dei d>iritti acquisiti, la do– verosa ripa,razione verso i sacrificati, l'eilevamento delle categorie ,operaie, l'ass,orrbimento almeno della parte- migliore degli avventizi, la valorizza2ione degli studi, l'armonia degli organici e delle carriere s,e·con– do i.I principio della giustizia nella valutazione· og– gettiva dei posti e in quella soggettiva delle persone ,chiamate a çopdrli. · . ILARIO ORSI Abbiamo ragione di spera,re che il disserv-izio po"– stale sia, per quant'o ci riguardla, in parte sanato e èhe la grandissima maggioranza degli abbonati e dei riuendz'tori riceva ora regolarmente la rivista, o con tenuissimo ritardo. Ad ogni modo preghiamo tutt'i coloro che· o' non ricevessero qudnto · no-i spediamo con assolutg. purotualità, o lo ricevessero con eccessi– . vo rita,rdo, di vo'lercene ~are indicazioni precise, af– /illJChè ;,oi possiamo rinno•~are gli o•pportuni-incita~ meroti e ri'chiami. Bibl10eca Gino Bianc0 La socializzazione in· Europa. e gli Stati Uniti - Tén,denza alla socializzazione ill Europa. Durante la seconda guerra· imperialistica mondia– le, più· ancora di quanto accadd'e in occasione .della prima, tutte le nazioni, dall'Inghilterra a•l Giappone, dalla Germania all'U.R.S.S., s·ono vissute sotto un regime di economia · rigiidamente controllata dal centro. Negli -stessi Stati Uniti, d•ove le tradizioni della li– bera iniziativa s,on,o p,iù potenti, ,il Governò è inlterve– nuto largamente, non solo per pianificare l'economia d 1 i guerra, i:na anche per finanziare moltissimi ·nuovi impianti indus 1 :riali. _ · . ·. - Ora che la guerra è finita; quale ,dovrà essere il nuovo sistema ·nell'ambito del quale potrà operare l'industria? Assoluta libera concorrenza? Autocon– trdHo da. parte dei produttori attraverso le classiche forme d'ei cartelli nazionali e iriternaz;onali? Con– trollo statale attraverso pianificazionì, socializzazio– ni, ecè.? E quali sono, nei vari paesi, le tendenze nei con.fronti di queste diveri\e/s•oluzioni? · Per quanto c'oncerne l'Europa (un continente de– vastato dalla guerra, senza .scorte, con larghe ecce– denze di pòpoJ.azione e mod'esie possibilità di collo– camento Sllll me'rcato mondiale; un continente dove i risultati ,delle contraddizioni interne dd capitali– .smo,incidono duramente sul tenore di vita delle. mas– ' se), vi ~bno, in tut/ti i paesi, .forti correnti di sinistra e di centro favorevoli ad un intervento regolatore da parte dello Stato ed alla s·ocializzazione dei grandi c,omplessi industriaii e bancari. · ' In Inghilterra il governo laburista ha già presen– "tato il progetto per la nazi-onalizzazione della Banca' · Centrale, elle dovrà avere' anche po_ssibilita di inttr.: vento nei confronti degli altri Istituti. È allo studio la nazionalizzazione delle telecomunicazionì, dei tra– sp,orti, del èarbone,, del gas, dell'elettricità, dell'a– viazione civile; si p,revedè per i prossimi anni ana– loga riforma pt-r l'industri•a siderurgica. . -In Francia, dopo gl~ interventi n~i c·onfronti della Renault, e, delle miniere di carbone dd Passo di Ca– lais, Io Stato si avvia ora alla nazion•alizzazione déi grandi istituti. di credito ed ha in programma uguali ' misure- per' importanti settori' industriali. - . In Ce,c-oS'lovacèhia, dove Joa.rga,parte della grande industria era .ultimamente proprietà dei Tedeschi, lo Stato è succedyto ad, essi, in parficolare per quanto concerne i s~Hori siderurgico, chimico, cartario, mi– nerario,· ecc.; per l'importantè, industria dello zuc– chel'o si sono manifestate incertezze tra nazionaliz– zazione e ordinamento cooperativo. In Ungheria è previs-to· un intervento dell'U.R.S.S. per il 50% nelle ·p-rincipali industri-e, e progetti simi– lari sono stati messi• a.punto per la Rumenia ed· altri paesi venuti solfo l'influenza della potenza sovietica. Nei paesi scandinavi si parla di socializzazione del– l'industria eleHrica e dell'industria del legno. In Gern)anià, dat•a la graqde incertezza, la situazio– ne non è chiara, ma sarà difficile che i vecchi ma– gnati, di cui una buona retata è stata fatta di recente in Renania, possano riprendere le loro precedenti posizioni. • ' In Giap:p•one, in Cina, in Manciuria s·i parla di formule 1iOCialiste di organizzazione industriale; Ne.gli Stafi Uniti invece, malgra,dlo che il p,rogr~sso tecnico sia mçilto p-iù avanzato, malgrado che du~ rante la guerra lo Stato abbia parteci-pato. largamente all'attività industriale, le tendenze al socialismo e al controllò sono invece molto .,dlebolie ~rovano ostacoli non sol.tanto nell'ambito degli industriali, ma tra le stesse classi operaie inquadrate nei sindacati. A!} un'inchiesta fatta dall'Istituto Gallup nell'otto– bre scorso tra membri dei Sindacati si son.o avuti i seguenti risultati: solo il 26% favorevoli alla na– zionalizzazione delle ferrovie, solo il 34% favorevoli àlla nazi-0nalizz•azione delle banche, e solo il 38% fa– vorevoli aUà nazionalizzazione delle miniere di car– bone e della i1i:du.stria elettrica. ·

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