Critica Sociale - XXXIII - n. 10 - 16-31 maggio 1923

.. 'CRITièA MèiAt:lt · 147 giudiziali ali 'assunzione legalitaria del potere. Urani.mg continua a dominare la situazione. Per– fino 1a. Spagna, at.Lr_averso l'eco delle violenze omicidiarie contro i sindaç,alisti, ci II'eca i segni del crescere d.i una spinta· democratica-sodahsl,8,, che non è lont.ana dal ·porre il to be or not to /Je ·al- parli Lo soc1alisLa - e questo cc essere o non essere » dipenderà dal ,gr.ado· di potere poliL1co cui sapl'à partecipare il partito. Gli 1tal1.anf, che non hanno sentito l'appello: al poter-et al tempo· utile, hanno servi Loe servono di esempio in contrario ai socialisti dell'Europa centrale ed oocident.ale. ÌÌ' potere è. 1 obbiettivo pPoss1mo di tutt;1 i partiti socialisti; il potere nella misura e nelle· forme più congrue ed elli– cient1, seconélo i diversi ambienti. L'lnternaz10- nale che Amburgo deve fondare non è per 11,;– sare dei punLi di dottrina economica o per stro– logare una sintesi, un astl'az1one, una catastrofe uguale, identica, simullil.nea ,con la sosti,uz1one improvvisa di un mondo nuovo, compiuto, );.le.I:· feLLo,uguale e sincrono nella universalllà, e nep– pure per argomenLare le deiìmzion.i perfetl1iìsuue ·della unh:a .ta.Ltica classi~La, gravida di· conLra::;t,i e di eliminazioni, di se,omunrche e di conati di sopraffazione dall'esterno sulle naturali e insop– J:l,rimibili autonomie ,rispondenti al genio, alla tradizione, alla economia, al grado di civiltà di· ciascun popolo; l'lnternazionale che Amburgo deve fondare è una Internazionale dell'azione politica dei parLiti socialisti che preludono al po– tere e ·che si r:ip·romeLtono fedellà, aiuto e coo– perazione, anche quaJ!dO del potere avranno la. responsabililà effettiva, e cioè dovranno Tisolve– re il proble ma di a ttuare il massimo del vantag– gio per il propr.io Stato col massimo vanLaggio della societ à intern azionale degli Stati, !lecondo la· formala pe rfetta d ata .da Marx alla prima In– ternazionale : e-rea.re una socielà nella quale il li– bero e pieno svilupp o di ciascuno sia la condi- . zione dél pieno e libero sviluppo di lutti gli aHri. Certo una siffatta Internazionale offre diffi– col Là formidabili di amministrazione. L'antico e candido Bureau Socialiste Internatio_nai, c,he era quasi nie11te ai\Lro che un Archivio di comunica– zioni della propaganda teorica dèl socialismo, non risponde più in nessun modo alla esigenza: che si affaccia.' Hic Rhodus, hic salta.- E non bisogna neppÌ:11'eritenere che Amburgo partorisca uno statuto perfettìssimo ed immuta 0 bile della nuova organizzazione, ch'e ter;i-gail con- 1,oesattissimo di tutti i valori p,roporzionali nella efficienza storica della vita internazionale poli– tica del socialismo. Un~o.rganismo politico vivo si crea o,gni giorno l·e leggi della propria vita. Vita. è adattamento, e progresso per un 'adalta– mento superiore. L'amministrazione vuole avere dei consigli rapidi, snodati, in permanente .rela– zione coi :gruppi parlamentari socialisti e con le direz.ioni dei partiti socialisii, per sistemare via via le questioni che interessano, non solo i par– ·uu,. ma, principalmente, i paesi. Plaoal~ le divi– sioni lasciate dalla gu~rra, ,l'Internazionale si rlc:ostituisce, non pretendendò dai partiti un ri– spetto reli.gioso a formale generali, preconcette e presta.bilite, ma devozione nella collaborazione alle azioni, concordemente, volta a volt.a, con– venute il} attualità di consenso e .di pronunzi~ .. Un piccolo, assai piccolo, specimen della politica ue1m 11uova 111t.en1ctz1011c1.1e vuò essere uctl.d.uctll a– z1011evunve11ui.aLl'a 1 SOLactu::;~1 a. JeaLJ e 1 suLaalJ::,tl LtU.eSvIII lll rnppurLO al JJl'OJJJem.aueile npara– :.tont, dopo l 0vvU1Jél.Z10ne u·auce::;e ct~lia t\.unr. Ul1 acèurui tiauno w·o vaLO leale ent us1asuca ese– cuz.10ne tra I soc.1alis ~1panec1pu.nu a1 vo11vegni u1 eangi e di tsenmo, e non wruno · lettera mpr– La, ma a11z1la ,loro mnueuza tu già sénLJLa, e· piu lo sara, aalla JJ0liL1cateuesca, onue, pur at– Lraver::;o1 1rnpiaca.bue ostil!Là C11 .t'Olllcdre e 1 ar– c'igii.o voh,o uell Halia e uell'lngll11,erra, le con– Vt;1·su1..iom so110 sLal.e ripn;::;e nelle note d1 Clln0, ui, L.ur.l..,n, d1 Mus::; 0!1111. · Egli e ve,rc1ò c11el oru.me del giorno dei Cou:– gres::;o l1uen1a.z1011a le w An 1,J.mr0 0 non c,onL~m– JJla a1cuu tema <.loLLrmale,ma JJOlle 11etw.1ue11Le al JJruno cuuuua la ques,LJone ùelle pre:,enLi rela– z10n1 JJOliiiclle i11ternaz1onal1. r~on nega i 1uea, la 1110::;u,ua, ecc., mu. le preSUJJpone cowe luce lll– Le,rwre u1· LuLLi sot.aal1::;Li ue1 Gongresso ver iJ– m111inare le vie e.LabaLtere JlllllleUwLarne11Le per le realta urgeuLi. Non più de11.nirsi,· ma agire; ll0!l ,l)lÙUÌ::iC·0l'::il d Lrans1genza O UI lllLl'él.lblgen– za, ma cal~oli di opporLu111Là e di elllcacia. Liii o::;tavou veru.111entewsiù10s1 sono le geHeralizza– z10111 cne vld::iL:Ull0 fa soprn il suo àuw1eme, nella 1gnémrnza JJIÙ o meno grande aeLl'ambienle él,l– L1·u1. · Qui può essere la 1011Le degli eqwvuci, dei uraliutesi, ·aelle mvolontarie ma pencolqsissime tra:;curaHze, cne minano la provviua souduJ'ieLà µer 11.non semvre avvertilo egoismo nazionale. uw brnognerd esiìere vigili e elle i congres::;i:;Lisi sµoglinu e.LiLuUo ciò cne- è parL1colare per ab– bracciare solLanLociò che è essenziale ed univer– sale nel soc1a1tsnJ,o.Ardere di una liamma unica che bruci, la Svorie. di Lutle le esperienie infe– rio'ri, 'e si levi, purissima,. nella cari Là del par– tilo e dell'Idea. O arriveremo a ciò, oppure Ja rea– z10ne in Europa avrà veramente ragione del pro– letariato per un altro mezzo ·secolo. Ecco l'importanza capitale del Congresso di Amburgo; ecco perchè diciamo che ciò che là. sia per avvenire non è cronac,a, ma. storia. Noi protendiamo lo spirito nostro verso il Congrèsso, come in una noli.e agitala, insonne, percorsa di orribili fantasmi, il malato aUende l'aurora. La antitesi fra guerra e civillà si risolve nel socia– lismo, il solo partilo che vuole, che può ordina– re una convivenza intérnazionale che escluda le ragioni della guerra, pur non escludendo. le dif– ferenziazioni etniche e storiche. Il Congresso fon– datore della Internazionale non ha altro obbiet– tivo che questo. Ma esso presuppone il potere nelle mani dei socialisti, o, più ampiamente, del– le democrazie che si reclamano dal lavoro e dalla produzione. Ogni pregiudiziale muore in questa pregiudiziale; ogni discussione di forma muore in quella di sostanza. Essere o non essere. Tutte le esperienze religiose, politiche, econo– miche si fondono per tutta la loro compat.ibililà con que_sta mèta ideale, veramente trascendente, della coesistenza pacifica dell'umanilà che vuol vfvère, che riftuta la vita fuori della liberlà, e che tutte le sue. aspirazioni sint.etizza in questo mito che è. storia perchè è movimento, ed è real- , là perchè è idea - e che si chiama: il socialismo. . CLAUDIO TREVES.

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