Critica Sociale - XXXIII - n. 10 - 16-31 maggio 1923

Criti'ca· --Sociale RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO NeJ Resnò: tnno L. 24 ~ Semestre L. 12 - All'Eatero: Anno lt. L. ·2s - Semestre L U · 1;>1.Rl:;Z!ONE:Milan8 ~ ~ortid Gaiteria, 23 _:_ AMMINISiRAZIONE: Via Omen_oni,4 - Milano Anno XXXIII - 'N. 1O - Numero aeparato Lire UNA IL MIiano, 16-31 Maggio 1923 SOMMARIO Politloa ed Attualità.' Ricordando (NOI).' Amburgo (CLAUDIO TR~VES). - l nostri liberali (ARTURO LABRIO_LA). . In illifesa della Propor2'ionale e 'dell-a,Costituzione - Alcune ri– . /arme possibili (LA CRITIOA ·socrALE e L' Assoor.rnroNE 1'ROPOR- z10NALIS'rA). ' · · Studi I economici e ·,oolologlcl. . L'ombra d,i Giobert>;, (AoE!.pHI J3ARATONO), Un vecchi!) argomento: i piccoli coltivato,,,: l (OLINDO GQ.RNI). Letteratura, Filosofttl, Fatti aooiali. Da Roma a noi: ric;,:di storic·i e coincid,enze socia.li (LA CRITICA .SOCIALE e MAEVIO). • · . , • Ciò che s;i_-stampa: • Dal cont·rollo operaio al par.tecipazionismo, <li G. Meda. (***) - Il Pentat~ucò _(***). : RICO·RDA.NDO V enti'cinque anni addietro, que;to secondo nu: mero ìli maggio della Ciritica non vedeva lq, ,lu-– ce; e le voci che _da·queste colonne' parlavano a · colo-ro che negli a'nnì anteriori s' eran<r raccolti . attorno alle ins!igne del sòcialismo, tacevano, in sèguito, per più mesi. . . Una consorteria 1·eaziqnaria, avvezza a domi-. nare su una massa obbed'iente di lavoratori e ir1·itata dj vede1: questa. levarlesi d( fronte, [atta [orte e audace da una cascienza nuova di sè e · dei s uoi diritti, profittava di un momento di pà– ni.co per imporre a una _città, à · una reg,ione, a tutto jl vaese, il peso di una. dittatura,. milita1'e. che ristabilisse il suo predom.i:n .. io. e s'ergesse c11stode del suo vrivìlegio: Il noft·ro Di·rettore ve--· niva arrestato ,proprio mentrè stava svolgendo - opera di pacificazione; e con lui ve·nivano arre– stati· e chiusi in ca1·cere - o erano· costretti a fuggir-e in esilio - quanti a.vev~no c;ollaborato con lui nell'opeta di dare al proletariato una con– _çap·ev-olezza ,di sè-, dei , suoi futu1 'i destintÌ. L'illusione d,i aver àrresta.to la Sto1·ià nel suò cammino ebbe una' breve durata. La resistenza dell.'Jdea a ja1·si imp.rigionare; la sua attitudine, anzi, a tmrre vi'ù potente forza di vita e di espan: sione dalla- stessa versecuzione mossa contro di -lei ,apparve, dai fatti, di evidenza luminosa a.gli stessi avversari, che, a distanza di pochi mesi, doveqe1'0 da1·e 1m ·q.mnij 0 Ìia, piuttosto a sè e al proprio delitto, che al presunto delitto _deg.li ar- 1·estati. /.,a Storia riprendeva 'il suo cammino. Sottò la raffica deUa presente violenza reazio– naria, rievochiamo il ricordo •ad ammonimento dei nostrti, nenv.ici. Ì1. con/orto nostro e degli amici. E restiamo al nostro p9sto, tranquilli e pa– zienti, a tessere la tela della storia, di cui siamo e vi;,gliamo essere gli strumenti e gli artefici umili e devoti. Pèr la vittoria imm.ancab~!e del La– uoro; per t'avvenire della Civiltà. pe1· l'a~,vento fatale del Socialismo. Nm. AMB-UR_GO- , - , Ciò che sl.a per avvenire ad Amburgo, non è •della cronaca, ma della storia. Per ,intenc1erlo noi - dobbiamo proieL tare l'anima al di là di q~esla aiuola che - èi.fa tanto jeroci e mes,chini. Dopo la . g-µe_rrae dopò la pac:e senz.a pace, l'umanità vuole vivere_ Gli Slati, dominati dalle vecchie classi, non arrivano a comporsi in una convivenza si– cura e civile. Ma nel profondo le classi lavora– Lrici e le piccolo-bòrghesi, che sentono ugual– mente l'oppressione della plutocrazia e del mili– tairismo, an.elano ad una identica emanc,ipazione, che ha pe.r immediato obbiettivo la riconcilia– zione e ila ripre sa tr.anqui lla. del lav,oro e lo scam– bio rapido dei p.rodot.t i. Non è ancoTa il sociali– smo, ma sono tutte le sue premesse, che ,i ceti di– rigenti ..compromettono ogni .giorno e che i ceti dominati vogliono portare 'in sal'(o. O -noi ci in– ganniamo, o il_Congresso internazionale che si a.pre ad AD1burigo vuol fondare l'organo, della ·ascesa a.I potere delle democrazi_e lavoratrici, per l'attuazione_ di queste aspettative sl.oriche. Amburgo sta per " fonda.re ila nuova "11°!tern.a– zionale ». Essa deriva certamente dalla classica InLernazionale dei-lavoratori di Car1loMarx. Essa è .nutrita di tutto il suo spir-ito e si vanta di tutta la sua tradizione, come di un nobile retaggio che nessuno oserà contenderle. Ma la nuova In– ternazionale' non vuol più ,esser soltanto un 'asso– ciazione ic1eale cli vegg·enti, un laboratorio di cri- 1,icadel capita lism-o fnternazionale, un pegno n– stratt,o cli solidarietà tra i precursori di· una stes~a bat.tagl'ia. Cotesta nobil'issima. Internazionale è morta sotto i colpi della grande guerra, la quale, merllre dava la documentar.ione suprema della critica anticapit.alìstica con lo scatenarsi di tutti gli impéria.lismi travestiti sotto fastosi principii di nazionalità e di democrazia, toglieva alla. stes- . sa Internazionale, costituita tutta fuori e tutta CDntro i regimi politici della borghesi,a, i mezzi· efficaci per impedire la~guerra o per volgerla ad una pace di fiducia e di rinnovazione. Giovanni Jaurès, fin dal Congresso di Basilea, sentendo apprÒSsimaI'Si !l'uragano, dttsperata– mente -chiamava i partiti socialisti a compire il loro, dovere, cercando ognuno, nella s.fera delle cornpetiziopi internazionali del ,gruppo etnico cui apparteneva; di arginare, _a,mezzo di patti fra– terni, l'incombente rovina. Ma egli sentiva al– tresl l'immatmità, l'impreparaziene, la _debolez– za po1it.ica di cotesti pa:rtiti, .rimasti ostinata– mente fuori di ogni influenza sui loro Governi, e

RkJQdWJsaXNoZXIy