Critica Sociale - anno XXXIII - n.7 - 1-15 aprile 1923

. ' ... . , CRITlCA 50CIÀLE 103 . . . . I . me,rciale ed industr.iale ~ munita ,di una signifi" (lbìd. pa:g. 25@:).Ed il vecchio Papa: con.fessa a caz;ione cosmica. L-O· speculat0J'e, che si.adergè sul- ·_-2\aratustrache in rewltà gli uomini. s'.inga.nnarono la folla dei:,stte-icon>~o'rrenti,che con u1n ·tratto di': su quel Dio. << Qhi· lo esalta quale un Dio d'amo– spietato cinismo ·sipro.fonda nella mis€1ria i ·suoi ,re non ha un 'idea abbastanza el·evata dell'amore . .a.vyers·art,,.toglieil ,pane ai lavorato,ri di una r~gio- Quand_?era ~Rc?·r giovine'. quel Dio d'Oriente e.1".1 ne eHmth,a dal merc·ato• altre forze economQche,. duro e vendwat1v0. e s'.edtficò un- Inferno pe,r d1- ac\~urnula miJi.oni G0{1 uri riuscito imbrogi10; ha -..letto dei suoi prediletti». · il .di.ritto non già di cvedersi 'il ·collega dei mise- 011a,che c9mplesso di dottrine, quale edificio r·abiÙ trùffaf,ori che la liegge condanna a rnaircire teorico nel senso della conservazione politica s1 nelle prigioni, rn:a, i'! cognato e l'emulo, de-igrandi può ricavarè- dall'unione di questi <duepensatori, ·conquistatori. tM0 1 rgan, Rockfelle.r, ·Rotschild, l'uno geometrico, arido e posato, l'altro liJ'ioo, B}eic-hro'der, St1nnes, Schreiider et simiha, _sono ~ntuitivo ed alato, potenti entrambi, ma l'uno in- il -fine_dellacrea~one, _10·scop0id~l ,creat~re. ·L'11l-, , oàrnaziòne tipica di hna -restaurazione cattolica e , timo avventubiefle, ·che, c:o,n:un audace_ e tfa~de !feudale, tutta crapula e ,baldoria, assente àa ogni colpo di mano, s'impadronisce di un Smdac.aLo, senso di umanità, crudele e sanguìnaria; l'altro, · di un l\fuhictpi.o o di uno Stato, ,è un secondo tis'senzialmente 'individualista, spregiatore umano Zara~ustra, è il rap.p 1 res,entante di quella -schiatta, - di ogni valore tradizionwle, di ogni istituzione ri– che venr.ie.s~g;natain Jronte, oo,l segno del1a sup,e- , cevuta· e ·consacrata, qella proprietà e dello $tat0 1'ioriLà. La 0 mamc,a.nza di -l'iguardi, l'assenza · di iborighese',·della Chiesa cattoliéa, di· tutte le Chie- l:\crupò-li,lo spietatGl,uso della vi!cilenza,· _ildispregi_o se, anelante ad una integrale restàu:razione·,del- di ·consid'eraziom -umane e· fi~antropiche, sono ri- l'Uomo attmverso la sua rinascita morale? Que- tenuti ordini della· supremà 1-eg.gecosmica che sta unione ibrida e schifosa, assurda e ~ipugnan~ condanna ,i òeboli e,. trasforma la pietà in un mez- tè, non partorisce nulla. In' realtà, quando nel- zo~per la loro sopravvivenza. O:ria, se "Hobbes oi l'ordine della ultima civiltà europea si abbanqona ·dà la dottr1n:a dei ,cfo•ittidel nostro .Stato, ,ffello it terreno, i cui' termini sono: liberalismo,· demo- Statò che no'i, col nostro colpo di mano, ,abbiamo crazia e ·socialismo, si spalanca. la porta al caos. fondato; Niétzsche è anche lcl.giustificazione· del Belfegor, il diavolo deHa confusione; occupa il nòstro coJpo-di man9, del' continuo terro,re soUo seggio di Minerva ... il :quale piegh,iamo· ,i nos.tri rivali. ,Ed il _connubi~ · Hobbes-Nietzsche può darci ,quell'o,rgamsmo .do~– trinale, qUJelco,r!podi principi., di cui noi anctia– mo in cerca; di cui, pe'fllà il suiCJidio, li'O·ici dob– biamo provvedetèi. H liberalismo ·ha 1m fonnida– bile progenitore, un Uomo aibituato a conversare col Creatore: Milton; la-democ11aziainyooa, nume del dÌsinteresse e dell 'altèzza intellettuale, il n'o• me paterno dri Rousseau; il_socjalismo si ono,ra del nome di Mairx; eJbbeae·, Hobbes e Nietzsche son da quest'altra parte!· · ·Ma adagi.o con Nietzsch·e. Terribile .pensatoTe costui. Le tre grandi istituziqni del monGlo·eon– serviator,e: ricchezza, Stato, Chiesa,,.-escono mal- , conc;e dalle sue. mani, dalle .sue mani· nodose e gi-ugulanti, -dalle sue mani titaniche. « Che. cdsa mi ha spinto ad andare in cerca dei poveri, o· Zaratustra? Non era f01rselo schifo che nii ispira– rono i. rìcotii? i gàleotti della rj,oohezza, i quali sanno trar p!l"oifitto, c:on gli oioèl:Ì.i freddi, èo:n pen- ' sieri 1-ubriéi,.dalle p,eg1gioriirilmondizie; i galeot– ti di quella plebagliat, eh-e manda ,al ·Cielo ij suo fetore, di quella plebaglia indàrata, snaturat&, i' cmi pa'.dri erano· borsaiuoli, 'divoratori di carog11e, · oppure ra;céoglitori di cenci, l'e cui, donne erano proèaci libidinose vòlu:bilì._.:.e,''possiecievano tut– te le q~lità del!e 'meretrici n. (Così r;u;irlò Za .ra.tu – stra, trad. ital.,. p. 28i'). E lo Stato, ogni Stato, compreso quello di f.Iob:bes,oompreso,q,uello fasci 0 sta?,« Stato n~masi ,n più freddo di tu.tlii i mostri. E' fréddo ,anche néll mentire; e· la menzpgna, che esee daBa sùa bocca, 'è questa: lo· ,Stato,· io sono il popolo n. (Così etc~, p. 42). La Chiesa.? ~hìmè! .Rfoorda:te il dJ,alogo'deWultimo Papa c;on za'tatu- stra? ,~ Che •c.os ,a santi.o orm·ai tutti? Forse che non IV. Ma il lettore nòn deve punto credere c:he 10 v•o– glia concludere· che, mancando a un gruppo do– minante una dottrina e p 1 r_incjpii,la -sua dittatura , sia impossibile o efimera. Voglio dire proprio il corì~r'ario ! ·Chi· conosce le· correnti ·del pensier-o europeo sa che, da .àlmeno trent'anni, l'intellet: tualismo, · il razionalismo, sono •in pi-ena decaden– za. Nietzsche, e Be,rgson, nel SUG'Cesso eh-è hanno avuto, sono la prova che, l'Europa Ìlon ha più bi– sogno ·nè di cc idee»• .nè di cc ragioni ». -Il volon– tarismo, il dinànli'smo ed il marinettismo tengo– no ,il c;arp,po.La guerra è stata 11. lor@ esecutore testamentario. I popoli sono assetati di « emozio– ni p, di ,«gesti», di « saluti in;ip'eriali e gladia– torii », di « avve'nture », di. cc eroi». Il gruppo. che può offrire queste c-ose,domina sicurament~ la sftuazione. Il passaggio della scena dai primi personaggi al èoro ne abbassa il valore intellet– tuàle. L'inculturg. e l'illogismo, irrompono frene– ticamente. Le dottrine. -liberali, democratiche e socialistiche richiedevano ménti pensanti a for– mularle, ed.un certo grado di riflessione ad inten– derne quei più esterni tratti, ohe danno il sèguito. In un'epoca tutta vòlta all'emotività-e.dal 'se_nsa– zionalismo, i prurtiti del fatto e dell'azione, gli uo– mini spietati, dipinti in -ferro, i gruppi pittor-e– schi e sgargianti, hanno i:! S!lccesso assicurato. A noi, ultimi credenti dell'ordine e della ragione, della pie•tà e della culturà, non resta che ras– s·e,g°'arci. Il pendolo gira da· quell'altra parte! ARTl(RO LABRIOLA . vive più. i.I' Vecchio Dio,· iJì cui tutto il mondo eb- Ai pro_ssimi num-eri: SOCI,U ,IS.MO E LIBERTA', di AR– ·beied,e? r.11-u· l'ha.i.·: detto; rispese il vecc·hio Papa . T·uRoLAuBrou; IL PROLETARI.l\.TO E LA GUERRA, di , ~11 to: Ekl i<( servii quel vecc:ti,io ~Ì(i) siDiò alla G. E. MonrGLIANI;TENDENZE Vli:CCHIJ!: E NECESSITA' ~ ora ·eittt.J'ema;, .ma i~ or& sono d1Soccupato!» NUOVE, di R. VnATTr, ecc.

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