Critica Sociale - XXXII - n. 20 - 16-31 ottobre 1922

.. titudini psichiche,, le tradizioni storiche, le abi~u.~ e éom~ se quelle forze potcs~erç>essere s·oppr.essé dini ,di vita, il federalismo sarebbe stato 1:t1mca. nella vita del Pa,ese;· senza d_1 che la, loro esc)u– forma acconcia di unione politfca fra ,le diverse re- .· sione dalla vita e dal!' attività dello Stato ne accre- gioni: Ma per il modo in, cui si attuò il , proéessq_ sceva la minaccia ~ il' pèr!colo_. . . di unificazione non solo fu impossibile l'organi~za- Solo quando vide che quelle energie res1ste– zione federale dello Stato, ma anche quel dècen-. · vapo ad ogni sforzo di ·compressione e_dall~ per– tramento burocratico .che.avrebpe potuto, sfa pure • secuzione ·traevano·.anzi vitalità,e attività maggior.e, in maniera meno efficace e meno sicura, evitare che solo al1ora lo Stato,. nei primi a.nni. dèl sec.. _XX, . fossero soffocate le energie periferiche della vita sentì il· bisogno ,di mutar contegno. Il .Ministero nazionale, o che· fosse impedito o ri tardat o il 'loro . Zanardelli, - Giolitti, che sorge dalla, vigorosa -af-· progressivo destarsi rier •la lerttezza cj.ei congegni fermazione 'del nuovo diritto operaio neU,o~€iopero· burocratici e per l'oppressior.e di ordinamenti chè di Genova del 1901, rappresenta, appunto 11_ tenta– pretesero di regolare ·con norme, uniformi- condi- tivo di allqrgare la costituzione e l'attivit~ dello zioni e bisogni svariatissimi. Stato fino a comprendere le forze e le esigenze_ L'ascensione della Sinistra al potere non_recò del proletariato. Il tentativ0 fu ben pr_estoinf_ranto,– nuove"forze allo Stato, mentre ne accrebbe i .còm- in parte per la resistenza, non del tutto_cieca, dei piti e, quindi, le difficoltà. Quéll'avvenimento èra c~ti che dalla iniziata, tra·sfonflèlzionesentivano mi- ' l'indice del salire di nuovi cetj, che bussava1,10 alle nacciato il proprio dominio-politico _edeconomico, · porte dello Stato per chiedere·'nuove provvidenze · in•parte dalla immaturità del p"roletariato a valersi e, sopratt1,1tto,un nuov.o indirizzo della politica sta- dello strumento di elevazione ,che gli veniva ,offer-· · tale, che fosse capace di corrispondere anche ai · to, in ·parte, forse maggiore, dalla impossibilità che bisogni ,e alle aspirazioni loro. La Destra dovette lo Stato liberale borghese si piegasse, 'in un paci– cedere lo scettro, perchè non er'l cap~e. di ·soddi- fico 'e quasi idillico- sforzo. di trasformaz,i~!1e,a,su– sfare ,a quei bisogni e à quelle aspirazioni, con I~ bire gli impulsi e a riconoscere le esige·nze di,mia. ., , forme di organizzazione, e di attiv.itàdello Stato che classe, di -cui gli intei:.essie -I~ aspirazioni non e-' essa aveva creato e governa.va.Ma la Sinistra,alla rano so16 parzi.almente diversi, ma in molti p,uq\i sua: volta, mancò in gran parte al :;;uocòmpito, un antitetici· a quelli dei ".e,çhi dominatori. po' anche per insufficienza di uomini, ma più as- · * ·' · sai per-forza di cose, principàlmènte perché quei * * ceti' la .cui'ascensione l'aveva sprnta al potere erano . Senza trattenerci a rievocare · episodi: il cui ceti amòrfi e co_nfusi, organi senz.a autonomia e -es1:1me sarebbe troppo lungo,' ci basti ·ricordare che, sehza una funzione specifica e ben determinata pur dopo che quel primo tentativo dovette esser nella vita del Paese : piuttosto ,aggregato di per-· troncato, lo ·Stat'o li~erale sentì, anche negH anni sone che vera classe ·sociale; la cui azion\! mancò successivi, la necessità_di r'innovarlo.'per attrarée a quindi di ogni ditettiva ·sicilt;çt,perchè non obbe- sè i l pro letariato, mà lo fece con un indirizzo sem– diva .ad un impulso ordinato e costante. L'azione pre p.iù incefto e oscillante, appunto per_ la resi~-– della Sinistra .fu quindi 'inorganica, oscillante, p.o'- ste.pza, che e~so· sentiva sempre p,i,ùforte, .dei ceti vera· di dsultati, nella politica ,interna come nella avversi ad ogni radicale mutaziòne : e cosi si ebbe politica . estera, nellfi. politica eçelesiastica come una poIttica a· zig-zag,.ip ~ui trovan po:;;tòla guerra nella politica tributaria: accrebbe· il rig·ore.dei 'si- di Libia _e il suffragio universale. · sterni polizLesc,hie lasciò dilagare·un ,vuoto e c;tìias·- Fµ lo scoppio della guerra. eui;opèa e ,,l'inter- , soso demagogismo che ruppe ,ogni 'frenc;r fra il' '79 vento in essa dell'Italia che· fece sorgere nel p·ar– e l' _'81; profet,sò'la. politica, delle ,.mani ne'tte nel tito liberale la speranza di poter i:itornarè alle sue Congresso di Berlino e covò ~ fecondò l'e prime antiche tradizioni, forse per la impressione che la .borie imperialistiche e· colonialistiche; non· séppe nuova. impre·sa guerresca si riattaccasse· aU:antica affermarè.i diritti d~I(o Stato di fronte alla Chiesa impres,adella indipendenza e della unificazio·ne,che e. tollerò eccessi· anticlericalf grossolani e perico- •, dal 1849'al 1870 esso partito aveva:preparata e çon– losi ; abolì la tassa sul· macinato._e . istituì ·jl da- · .dotta. da so!o, e vivo il.ricordo della fF-ase sµperba zio sul grano; e così via.. , · . · · . ch_e!'on. Salandra pronunziò in un suo. discorso Il trasformismo è il segno del f.a!limento d_ella dél 191'6, rivendicando alle forie' esclusive del par.: Sinist~a, è il piegare c_heessa fa verso la Destra tito liberale la responsabilità e il -diritto di gover- per .cercare, nei metodi e nelle tradizioni di questa· .n,are i.I paese e la guerra. In realtà'.gli eventi do- un fondamento più stabile per. la sua· azione poli- vevaho 'smentire, d\ ·lì a poco, la' sua·"arrogante .tica, anche per difendersi dalla pressioné dei nuovi sp~tanza e costringere un ·nuovò. G@verno a cer– ceti proletari che, •col S?rge~e della grand,e ind'u- care· una piu lar~a base a quel-I.a politica di guerra stria, andavano formandosi fra noi, con fisonomia che _il partito li.berale aveva inlzfata: La lfesurre– ben 'altrimenti precisa ed univoca. . z,iop.e . dell'egemonia politica d'el· vecGhio partito· ·Ma ~nche questa ~lleanza dei due partiti par- che ~sperava-- per mezzo·-della guerra - di ripren-· lamentan non fu fe~onda: lo Stato non seppe ri- gere nellt sue· manj il Governo della vita nazioAa– solvere nessuno de.i_ grossi problemi della vita na- le, non potè corppie.rsi; ma pei contrasti genérati z_ionalenè i~primere alla ~ropria aziorte u~ indi- da1!a politica di guer 1 a il par tito• ljb erale fu tratto , . nzzo che glt permettess_edt attrarre e coardmare e a ncercare la sua essen·za, a dar.si un programma sfruttare le nuove energie che si andavano formando à ricomporre lé sue forze. · ' . ' ~ o~ga~jzzando.nel Paese. N_onn~ intese· n~PP,pre . · Il valor~ di questo tentativo .non puo 'forse·es- t! ~1g111f1cato e 11valore: -le considerò nemiche ·e, sere ancora pienamente giupicato in tutti 'i parti– !e~t? ?i.. ~isperderle, come sf esso ,si fosse ormai I co~ari, perchè siàmo ancora troppo vicini agH av- 1rng1d1to 111 un'.organizzazione di _vita-e in lin indi-. 1 ' venimenti nei, quali esso si svo-Ige.Certo ·il recente rizzo.d'azione_che non !o·sse,c~pace. di assimilar~' Congresso· di Bolog~a indie-ache _qu~ltentativo non nuovi eleme~h. e accogltere 1aiuto dt forze i:inove, ha avuto successo e rr6n è' destinato ad. averne. ' ' \, BibliotecaGir)o Bianco / -- ' ' I

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