Critica Sociale - XXXII - n. 16 - 16-31 agosto 1922

CRITICA SOCIALE ·munali cacciate dal voto popolare si ~ollev_ano, ~ chiamano come nel medio evo, le _bande dt fuon .per recup'erare il dominio. Cosi, ·~opo molte altré, cadon o ·cremona , Novara. I reduc! da Noyara m~t– tono, ritirando.si , a sacco parecc~•. borghi_. Atrocis– sima l 'impresa. d i Ma~en_ta su ,cui_ti Fascio stesso apri un'inchiesta. Mal ultima, 1.ulhma_fu,que_lla che vinse. C'era a Ravenna una Federazione _dt o!tre 100 Cooperative di lavoro ~ di. c_onsumo, ·t~n mira– colo di fede e di lavoro, dt ~ut ti proletanato. er,~ ·• orgoglioso e c_h~, g;li . stranieri . venivano, amm1rat1, a studiare. (VlVlss1m1 applausi). Grida all'estrema: Viva Baldini 1 (Nuov'i pro– lungati applausi). _ • . . • . Un uomo vi presiedeva che, se a".'esse de_d1cat? a sè la sua mirabile intraprendenza mvece dt dedi– carla al proletariato, sarebbe tra. i più ricchi d' I– talia: Nullo Baldini. Una notte· viene' l'(ncursione nemica lo Stato sempre p.assivo e complice. E' distrutt~. Allora l'ira non è più contenibi'le. Un pensiero di protesta per richiamare sen~ibi!mente la borghesia a più miti_ propo_siti, _per nchta~are. il Governo al primo det doven _suot, la ~ut~la d_ell~ vite e degli averi, si diffonde, tn pocht g1or111st sistema si organizza tra i dirigenti le organizz.azioni– operaie'. E' lo sciopero generale per la legge .. ?e la borghesia dice:· la légalité nous tue, noi d!cta– mo:. la legalità ci sa!Va. (Vive approvazioni ed applausi all'Estrema Sinistra. · . Stolida discussione sul successo- dello sctopero: se fu un miserabile aborto, perchè ta1,1ta collera? E se ·è riuscito, pe°rchè sconoscere il dolore e. fa disperazione da cui ~ nato? ' . Anche voi onorevole Facta, non avete avuto una parola di· impar-zialità; di comprensione del trem'endo ·fenomeno. Neppure avete trovato uguali dirette parole di deplorazione per lo sciope_r~ e _per le feroci incivili rappresaglie. Lo sciòpero, st dice, è stato una pugnalat,a alla Nazione. Ma quando si distruggono gli Enti', come la Federazione Raven– nate, non è pugnalata al cuore \a Nazio~e? ... Op~ pure il proletariat_o non è la !.Jaztone? (Vive ·appr.o– va._zionia .Sinistra), , 11fasc_ismo.vuole il ·potere . Molte di queste rappresaglie, del resto, rispon– devano e rispondono ad un piano prestab'ilito; si ' sarebbero avute anche senza lo -sciopero ·generale. Alcuni giorni prima di questo, un consigliere della minoranza di Mifano faceva mettere a verbale una • sua· dichiarazione dove era ··tutta la minaccia della presa di Palazio Marino, tale quale _avvenne di poi. •'~ Quale piano? Non ci sono misteri. Il fascismo vuole il potere, tutto il potere. Mentre dice che ' · non ha ancora risoluto l'equivoco, se ess_o è l~ga-. litario o insurrezionale, l'insurrezione è vittoriosa. Può darsi che oggi o domani si decida ·a· violare le porte del ·Parlam·ento come ha violato quelle dei MunidpiL 'Può anch_e darsi t!!nda a fare lo stesso, costringendo il Governo a farlo per conto suo. , Onorevole Facta, s-iete voi· 1•uomo · disposto a, marciare? ' · E' onesto intanto darvi atto del cospicuo la-. voro che voi avete. assegnato alla Camera, con l'impegno di convocarla anche straordinariamente se gli avvenir.ienti lo consigliano. ' · Ma quale il contenuto del fascismo oltre le li– riche invocazioni alla giovinezza? Dobbiamo pe"r1- sare che sia quello illustrato dall'on. Rocco? Egli ci ha detto in sostanza che bisor;na rifa'rsi di 30 anni di filo-socialismo.I Grande onore per il socia– lismo se è esso che ha dato uno statuto ai lavora– tori, il diritto. di coalizione, il suÌfragio universale, ·1e leggi regolatrici del lavoro, gli ìnterventi di Stato contro i monopolii' asservi tori della Nazione I Ma grande vergogna per il liberalis_mo se esso, r_inne- Biblioteca Gino -Bianco I gando trent'anni di democrazia p.ar ~amentare, voles-· se lasciar tentare la sinistra; utop ia di riportarci alle condizioni in cui noi trovammo trent'anni fa le p~b~ . ~eazione e Dittatura. Sinistra utopia 1 ~n questo éonato di reazione là borghesia ,comincerebbe a rovinare se -stessa. Non si vogliono più scioperi, non si vuole .pjù lotta • · di-classe l Ma la discorde contordia del proleta– riato e della borghesia è lo stesso stimolo della · produzione capitalistica. Le ·macchine· agricole in Emilia e in Romagna furono il portàto delle agita– zio11ie ·degli scioperi, sprone ai proprietari a rifarsi, con la migliorata produzione, de1le cor:cessioni do- vute fare ai lavoratori. · Così, quando si minaccia il parlamentaris·mo ·e si inn.eggia alla dittatura, noi vi_diciamo, o sign·ori:' de re vestra agitur Il regime ltberfil~ parlamentare è vostro, rion nostro. Il n0stro ,avvemre estremo lo vediamo in più discentràte federazioni di unio_ni,di p.rgduttQrj., ,Ma a voi dimostrare che le V?stre ltbere istituzioni non SOFIO un, tranello, per la clàss-e la:vb-' ratrice · che chi si affida ad esse, chi alla loro ombra lavora'· crea, edifica non è esposto alle incursioni rea'zio~arie, sperperatrici delle sue fatic-he. Se di ciò lo Stato non dà la prova,, addio' al-risparmio, ad'.~· diò alla cooperazione, addio -alla. ·scheda I Tra il' proletariato industda'le e agricolo abbrutito in schi~– vitù e i suoi oppressori non si geA.era che I' odto sterjle, .che sabotta la produzione, che sabotta ,la civiltà. · . La dittatura I Tutte le e re di imperialismo de~ ·rriocratico si incalzano al.la dittatura, ove si rom– pono miserevolmente. C hi a ssicura la competenza della dittatura in· confronto .della " incompetenza· parlamentare ,,? Il Trattato di· Lon~ra non è. stato concepito 'in regime. di dittatura? E non fu d!tt~t?– rio il regime burocratico della guerra? Da m1glta1a di anni gli uomini .si affannano _d ietro il mir~ggi~ del tiranno buono ed illumina.fo per emanctparst ·dal peso di provvedere alla cosa · comune, E fin qui tutti i tiranni sono stati inetti e catti'vj. · Si urge per ·le etèzioni. ,La dittatura non ci serve, non è mezzo adatto alle difficoltà. Vogliamo salvare il regime democra– tico. e i suoi grandi piloni: il 'suffragio universale e -la proporzionale. Si• urge per le elezio_ni. I_lno– stro Pa'rtifo. non rifiuta mai l'appello al popolo. Ma il Qoverno deve 'rispondere, se si sente,, senza f_al~ lire, di, assicurare· la libertà di voto. Deve provar~ di avere riacquistat o' il pieno possesso degli orgam suoi. E' l'essere o n.on essere _dello Stato .. : : Ieri si -è appla Ùdito all'esercito: Noi abbiamo sòspeso il nostro applauso ... (violenti: i(lt~rruzion,{ sui banchi"'jascisti) . i. finchè, foss~ . chtanto ,se sr · intendeva inneggiare all',esercito che, si v~ol s~durre · in servigio delle fazioni, oppure !lll'eserctto, t1!)par– ziale forza armata defla naziorie. (Vivi applausi al– i' Estrema Sinistra; i fascisti si uniscono a/l' ap– plauso guardando,. alla tribuna degli ufficiali; tutti· i gruppi si fondono in una manifestazione all'eser-' èito. Gli ufficiali, dalla loro tribuna, si levano in . ·piedi. ,Cessata la mani/(!stazione, l'oratore ripren(/e:) 11fascismo davanti a11e proprie responsabilità Ormai· ecco il fascismo davanti alle' s~e respo·n– sabilità. La legge ferrea delle cose· avrà ragi?ne d! esso. Se è sindacalismo, non lo temiamo. 01à 1101 lo vediamo tendere ·al monopolio d't)lla, mano d'o– p~ra · negando a_chi_ non ~~ la sua iessera·iJ diritto d1 lavorare - proprio la pm grave accusa che es~o m·oveva ai Sindacati- oostri..-I! vero è che. tutta la classe lavorafoice, in_q.ualunqu'e, m0do -si orga:ttizzi,

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