Critica Sociale - anno XXXII - n. 7 - 1-15 aprile 1922

VRITIUA SOùIALÉ 10f:i sta ansietà tumultuosa, ed irriflessiva di ·godere e di pr?creare._, fomentata da u,o.incoi;i.testabile rallentamento' .dei « vetl ». della cosJ detta morale pubblica . non si dà peso - e ciò' è. colpevole - . [)Ile gravi 'infezioni.' del s~n~ue,. <:i~? tr~ma_nd_ano p_oialle geneta~ioni le loro tare 1rnduc1b1ll. La sifìhiìe, fra tutte,. con le sue p au- . rose elencazioni che· ci pervengono dai nosocoJ, D.ìe dai 1 manicomi, si affanna, indpstre ed indisturbata a com– piere le sue 'devasta-zioni; con la complicit~ 'abulica dello Stato, che ·appare persino orgoglioso della lib'er-. tà c?e ha accordato al prosperar~ 'delle màlattie ses- suali. · · Un efl\cace provvedimento· .legii;lativo di , tutela' igier~i.c'.1'~el mati:im?nio n~n potrebbe, donque, per le i;pec1ahss1me rag10m co11tingent,i i;~1 accennate, esi;ere tentato anche fra nòi, popoli ro.eno evoluti? . - Prn•mo 0AP,\.$SO. RICORDANDO -'CESARE . L0MBR0SO -: L'aspetto domani sera a casa l,llia. - Grazie mille, Professore. Venò ben vplentieri'. Qual'è il ,suo indirizzo?' - - Via Legnano, numero ... Passarono alcuni istanti prima ,che il Profes~ore ram-· mentasse che il numero di casa ·era il- 26. Questo dialoghetto si svolgeva .in To;ino, · sotto i Portici di· Po, sul principio del 1903, dopo urra lezione ùi Antrppològia criminale, fra Cesare .t.,ombroso, citrico di anni e· di gloria, ma seinpre vivacissimo - per niente ... professore! - ed un· gio:varlissimo, il quale, sotto gli auspicii di Giovaµn'i Vailati, aveva osato presentarglisi ed intrattenere brevemente il Maestro intorno a .·studii storici che egli avev-a comi:,iuti su alcune idee degli· an– tichi Greci, divinatrici di teorie· della nuova scuola cri– minplogica. Ai quali studii .~! :Maestro s'interessò con tanto ca!Qre non appena,' il giqrn_o appresso~ ebbe scoi:so presso l'editore B'occa il mano'scritto che n!c) e-sponeva· i _risultati,, che. quel· giovanissimo -- autore fino allora· , quasi ... inedito. - re·catosi allà Lib;er:a Bocca per con– cludere il contratto di edi~ione del suo primo ijbro, a: veva )a, lusinghiera sorpresa di sentirsi dire· che il pro'f, LÒmbroso ,Io ·voleva vedere, _non già la sera, ma addirit– tnrà a pranzo in casà sua·. Così era Cesare Lcimbroso ~ cli una cordialità senza P!l-1~ coi -g.iovani; affabile co9 tutti; s-~entorato... non. solo delle mi_nuzie della vita (e, in qualche 1noment.o, per– finç, del proprio indirizzo di casa!,, \,ansi anc'he della sua f;i,ma mondiale; sempre pronto a tro'vare bellissimo, ,ge– niale, importantissimò tutto qu'ello che '.dicevano o 'fa. cevano gli altri, specialmente se cotesti altri avessero pensato a portàr!l' una, anche umile, pietruzza agli edi– fici di idee, che egli,· ·con magnificenza da gran signore, _ aveva costruiti. Lontanissimo dal posai·e. a grand'uomo,,, anzi costantemflnte semplice, quasi umile, come ~olui il qualé sa che - come disse un altro grande i·taliaoo deUa : sua generazione - il fatto è divino, ma il p1·incipfo è umano, e cioè riformabile sempre, mano mano che •Si, proceda, nella -ricerca del v:ero; pronto ài facili, entusia- , smi,. ed anche alle faci'li, ma fortunatamente 'fugaci, de– pressioni; ;presto oblioso degli attacchi altrui, ~nche se· violentissimi, ed incapace 'di ra~eore e di quello subdole malignità -. non infrequenti nel mòndo accìldemico - .éhe feriscono più delle ap.erte _offese; tenerjssi-mo con la famiglia e con gli amici; :timido nella vit~ quotidiana - ·oosì da manifestare e da provare, veramente la paura di dieturba'.re o di :ferit'.i chicchesia, anche se di molto in– feriore' a lui, con una sua. visi,ta, cpn un'osservazione, · con un rimproverq ,;... Cesare Lom~xoso non ei·-a bat'ta– gliero se non nel campò del!~' idea· che gli pare·vano vere , e buone. In questo terreno, U timido diveutava uxilebne; quegli 'çhe era schivo 'daH'impi;.rtire ~m.ordine ad un 'i;n- • itJ,ioteca G1no Bianèo serviente di l~boratorio., ,si rivelava un Ji~le:rnista ed un tribuno cho sfid'ava alteramente i potenti, le autorità, l'accademia, l'opinione pubblica, il ridicolo, e si batteva pe!' le s'ue dotJ,rine ·fino in fondo; colui,chè non avrebbe arrecnfo i-1più p·iccolo dispiacere, nouchè ad un amico, ad Un avrersario, cercava, stuzzicav;a i nemici, e non :ri– sparmiava loro i·.suoi colpi. Al contrario di ciò che av– viene aUa quasi totalitt degli s.cieaziati accademici, s'in– namorò,· dalla 'giovinezza alla morte, di ogni idea nuova, anche se questa fosse sc_heraita dalla scienza ufficiale e da!'gro3so pubblico. Fanciullo, si acce 1 nde di r-~tosiasrno per le idee di un pensator.e solitario ~ ~ ancor oggi - disconosciuto: Paolo Marzolo, uno di quei pochi glotf.o– logi che 1 conui' Carlo Cattaneo; ·nel ling,uaggio scrutavano la psicologia dell_e meuti associate. Alla vigilia . della mor'té sta ancora-in campo a combattere l'ultima sua bat– taglia per lo ,spiritismo; e, qualche ora pri·rna di esalare ·.l'ultimo respiro, presago della fine, s~oicametite sereno e -:- aggiungerei - ancora instancabilmente ourioso, di q·uella èlevati~sima· curios_ità,' senza la quale non vi è scienza, dice ai familiari: •· E' un ,segreto che pcnetre1·ò fra poco.: . Questa no bile e3istenza. d-i studi e di battaglie è rac- , contata, con devozione di figlia e con ricchezza di par– ticolari, in uò libro della Signora Gina Lombroso-Fer– rern: Cèsa1·e ].,ombroso, Storia dellq. vita e delle opere :8°, pp. XV II-476; II• edizione; Bologna, Zanichelli1. Della .Ia edizi9ne già si è occupato, in queste colonne, Very Well i1° - 15 agosto 19161. Sia lècito ora anche a me, scor– rendo le .ragin_e del nutrito, volume, di rievo.care la .figura, sempre attraentissimà ,' del géniale Maestro. Non di di, scuterne le teorie: non.ne avrei la c~mpeteilza. Ma .di• ricordare, piutt~sto, 1 1 alto insegnamento morale di una vita, interamente consacrata alla .ric!lrca del vero ed alla pratica del bene. , ·I.·', Sc1'~veva C~sare Lornbroso .a: quella che, poco appresso doveva div!)utare \a soave compagna della sna vita, con– _fortatrice, con la .dolcezza delle sue-cure affettuose, quasi materne, nelle diuturne lotte; serenatrice, con J'a,calma del suo 'spirito eql/,ilrbrato, dell'animo ·1 empestoso di lui: « ,. • tu. diventerni la mia cpllaboratrice; ci uniremo in-' sièrne; congiiwe'remo in p·ro' degli itomini, che ci daranno·; ·già s'inten·de,, il calcio dell'asino, Ma Ì:.he compensa al mondo più dèl piaèere di fare il bene? .... Fare il bene per· il· piacere del bene, non per ,qitadagno, è la,più. sacra delle 1·eliJgio1ii e anche il più soave dei piac~1·i, se non. fosse guastato da.lla ,paura e dal 1·ibrezzo dell'ingratitu- . cline che ·tanto spiace ; . • . · .· In queste parble è il carattere, è il programma della vita di Cesare· Lombros·o: il carattere, foudato sopra là base .(etn.ica ?) di 'trn pessimfamo, che poco si' aspetta dagli individui. ma di una tempra salda e lucente,. di un, co– raggio m~rale •iudomabile, di 'un infiammato ardore etico per il bene aegli altri, azi~hé se ne aspetti l'ingratitu– dine; il programma della vita (di cui la tenera. consorte fu la collabor nti-ice, tanto più efficaqe .e preziosa perchè volutamente silenzio.sa e modesta), al quale il 'Maestro tenne fede, incrollabile. Nel 1870, quando Cesare Lombroso trovava nella gio– vane piemontese il più sicuro appoggio della sua vita, aveva già- intrapreso In contrastata carriera dell'insegna– mento, dopo aver passato alcuni anni come modico mi– litare ed aver partecipato 'onorevolmente alle ultime' g\1erre per 'l'indip.endenzà italiana ed alla lotta, an<,ora pi1'.laspra, contro il brigantaggio in Calabria. Lo· scien– ziato trentacinquenne, che, do po_essersi dato nella pri– ma giovinezza a• studii stari.ci, glottologici ed antropo– .logici, si· era aonsacrat'a a ricerche di medicina e più part'icblarmente di p~iehiatria, aveva già ~impegnata più di-una batta.glia scientifica. Il nom~di lùi era già noto e discusso coll).'èquello dell'iniziatore deUe riéerche di geografia medica; del sostenitore del metodo sperimen– tale nello studio delle alienazioni mentali, dei' giovane prnfessore autore ·di ·una prelezioÌle su geiiio e follia. E ' . I I / / ,

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