Critica Sociale - anno XXXI - n. 7 - 1-15 aprile 1921

CRITICA SOCIALE 99 Il FENOMENO DELGIORNO Elementi e moventi del Fascismo. ' Ho esaminato. altra volta ij,lcuni aspe.t.ti del com- p)es~o fenomeno fascista, di questa strana effervescenza gmd1cat~. spesso con troppo semplicismo, la quale ol– tretutto e essa pure 1111 secrno e un effetto delle anor– malità e delle deficenze della vita italiana, della sua educazione politica, e della foiimazione e del funziona• mento dei suoi partiti. - Frutto psicolc,gico ed economico del dopoguerra, il 1' 1 ascismo no11 si comprenderebbe in un Paese dove fos– sero partiti organizzati ed attivi, consapevoli e chiari; educazione politica fatta di lucide e precise visioni positive, di ragione e di coscienza, non di sent.imen· talismi, di impulsi, di stimoli e di reazioni inorgani- ('he e contingenti.· _ Esso è la cont.rn1·ivol11zione di uua rivolnzione che non ci fn, è la re.azione al massimalismo-;; al bolsce– Yismo, ma è a•1cLe, o si propone di essere o si im– m,.i:;ina cli essere a sua volt.a e a modo suo una rivo– lm:io1_ie: rivoluzione piccolo borghese, rivolu~ione mili– htre 10 ('erto senso (nel mezzo, e anche nei caratteri e iii° parte 11el Hue), ma rivoluzione. ~érve in sostanza agli scopi d'ella vera e g1·O1;sa borgùes_1a - cnusapevol_me1>t_eo no - ma non ·è, in sè, ue1 ::;uo1moventi e nei sno1 elementi, .un movimento cli borgliesia. Prende lineamenti e colori dal luogn à . ]' R . ~ ' ::;ar aJ!;rario a eHara e· 2. ov1go, massonico sinda- c.alistoide a Pa,·ma, a1·istocratico patriott:co letterario a Fireuze, eserceniesco, anticoopArat'vo e ant.imunic,i– palizzatore dove il Comune è nnstro e il nn&tro-movi– meiìto operaip è vivo ·ed attivo; mnnarr,hico in molti luoghi, mezzo republ,licano in altri, D-' AnnnnziaÌ1-0, e Fiumano or sì or no; è un po' di tut.te q.nesle cose - e abbr'.\ccia anche il Partitn pnpolare e assorbe il cle– ricalismo, mentre altrove si dà a,rie anticleriéali - a Bol_ogna, dove è più numeroso, più imponente e più vario_ J\,h, sotto qnAsti caratteri e~t~.riori presi dall 'am• biente, ue ba a 1 tri intimi, che g'-ova analizzare, cono– scere. e compr011dere. Ne fanno parte déi « professionisti della vi0lenza » . spesso milita1:i, s'.nobili~-~ti t! ,no; dei « brnyi », presi Renza scrnpoli dai bass1fo11d1; ma v1 partecipano an i ehe in larga misuri giovani mossi da fanatismo da convinc!me•nto, da romant.i0is1no, d<t spor:ismo ;_ ~- gJi11; stanno intorno e lo sostengnno zone svariate d1- r.1tt.n– dini, intellettuali poveri e intel!P.fhiali :,giati, i primi mossi ,la •istinto economico e ila Rentimenb rlÌverni, i s13co11<-li da ostilità §ociale 'e da dis<:leo·no estetico con– tro il proletariat.o estremista e dnmi1~11te. · ]l:ssQ ha potuto e può vi vere, crescere, impr.1'ver• sare, aurlacemf'nte violando ogni ìegge e ocrni costume specialmerrte lit dove il prole.tariato suddetto a:veva m-~ tato trnppi Rentimenti e Jesi 1-roppi int,ew1ssi e rotte le scatole · senza un bisogno 11è nn sugo al mondo! - a troppa gente; dove aveva offesi alcnni-ceti nei loro ingiusti interes~i, sem;a preoccuparsi di assicurarsi il COI\Sapevole consenso di altri e pii1 m1merosi ceti cli cui aveva difesi i diritti. E questa gente, me<liocre, grigia, tranquilla, di sna natura tutt'altro che fascistn, violenta o sim– patizzante pe1· le violenze, lo ha vist.o na:;cere volP11-, t.ieri, lo comprende, lo-tollern, lo ia~cia fare, e sino a nn certo punto lo apprnva e lo ammirn, perchè lo ron– sitlera il cast.ig1!11111tti che mette giudizio ai «bolscevichi». * * * 111a, oltrr rt qnflstfl forzfl 1wgnh\'e fllu~ gli R1-anno int.hrno a clebit.a ,cliHtanza f' rhe gli ro;ii ,it.ni! ò!(\OJlO nn'at– moHfern fayorevole, vi ROno forze positive che o tliret– tamPnle ne fanno parte (sia pure non nelle « azioni ,, materiali) o gli si stringono intorno da pressò: e sono elementi, non borghesi, nel senso economico-sociale, ma spostati di guerra, diretti e indiretti. · _S_postati di guerra diretr.i, i non pochi giovani che, part1t1 per la guerra prima dHi 20 anni, ne tornarono dopo i 23· o 24, e ·non possono più o non vogliono ri– prendere regolarmente e fruttuosamente. gli studi o il lavoro; altri piccolo-borghesi di condizioni modestissi– me e, se non proprio servili, subordinate, che in guerra divennero ufficiali di complemento, si avvezzarono ad ~vere un comando, a trovarsi in un grado sociale che, ~n ogn_1 tempo, ma ~opratutto dopo la guerra vittoriosa, e considerato con r1iuardo particolare, ed ora non si acconciano a tornar\ agli umili uffici di prima'. Alti ufficiali e generali, messi a riposo con pensioni nou su.:fficie11t.i a: vivere nell'antico agio e decoro. Gente varia d'origine e di mestieri, che durante la guerra s,~operse o sviluppò in sè facoltà combattive, che si affezionò al mest.iere delle armi e del menar le mani, per impul~o cattivo e per spirito di braveria e di av– ventnra, per un concetto che chi è stato al fronte e ha soffert.o in trincea possa credersi t.ut.to lecito e di tutto (usiamo la parola che tanta suggr.stione esercita sui giovani) fregarsene. E, intorno int,orno, uomini e donne, «signorine» sopra-tutto, che durante la guerra s'erauo occupate nei posti lasciati vacanti dai combattenti, e aveano trovato· un discreto guadagno e una posiiione sociale sia pur solo appare.ntemente piì1 elevata di quella in cui vive– vano prima, ed ora, éol ritorno dei militari smobilitati, restano ::;mobilitate a loro volta. Spostati indiretti di guerta, tanti altri ceti cli la– vordtori del pensiero, che, in questo grande guazza– bug1io· prodotto dal cataclisma bellieo, iu questo alte· rament.o o rovesciamento di valori, sono rimasti indietro nella gerarchia economico-sociale, e si videro passare davanti i lavoratori del bracc:o. Costoro, favoleggiando sngli « alt;ssimi salari » degli operai,. generalizzando i casi delle categorie o delle famigli,e piì1 fortunate, li guardano con invidia e cnn odio. Il prnfeRsore, l'impiegato, avvezzo un tempo a mante.nere col solo sno lavoro ~è e la famiglia, man– dimdo i figli alla scnnla e dando loro - idonei o 110 agli studi - una posizione sociale elevata come la prorria, trliu vuole adattarsi a consi4e.rare che, s.e alcune f11.miglie prol.etarie hanno oggi redditi d'una certa lar– ghezza, è perchè l'operaio l'avora lui, talora la moglie, e spesso o sempre pùecchi o alcuni· dei figli, dell'uuo o dell'aitro sesso; e ehe, ~e egli, l'impiegato o il pro- ' fessore, mandasse i suoi figli al larnro auzichè alla scuofo, avrebhe gli stessi proventi; e che ad ogn\ modo - se ciò non è, non pnò essere, ed è fino a un certo punto spiegabile e utile che non sia - il paragone che egli fa tra là sorte delfa propria famiglia e qnella della famiglia operaia è male impostato. Lo stesso (s'i consenta -1a pnrent.esi} avviene da parte cl.egli abitanti delle citta, nel vnlnture i « favv– lo,ii gu11.<lagui ,, di qnei contad"ini - affittuari o mez– zadl'i o coloni cli regioni fertilissime e progredite, come ,l'Emilia - rhe Rono conduttori e lavoratori diretti del suolo. Famiglie di 10, 16, ~O persone, nelle quali t·utti, in forme diverse, lavorano senza limite, nelle qnali ogni Pnergia, dal vecchio al fanciullo, è ut1liz- 1mta; che si mantiene cor1 prodoW ricavati dal fondo: qnalfl stupore 1,e in fin <:lell'anno arcurnnlino larghi peculì? Alla i:<tregna.degli :'lt.t1ml/Ralar1, qnale sorebbfl il compenso del loro Ja.voro 9 Dentro il Fascismo, o intorno arl f'~Hoo a<lerPnte o sirapa1;izzante, sono larghe 1.01i'A di media, e pirnob rnHirletta « 7,or_qhrsiH •. E clif'o ~nosirletta», perrhÀ f'On tale termine si indica troppo ,ipesso la gente rhe i croni:,l..i dei giornali chiamano << civilmente \·estita • . r

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