Critica Sociale - anno XXX - n.20 - 16-31 ottobre 1920

;: CRITIQÀ SOOIALE " 307 ·quista del potere· da parte dei socialisti fosse per es– sere· un'investitura- borghese· a scopi di tranquillo ·or– .dine borghese .... L'equivoco che nQFl aveva ragione dì essere èra durato troppo, alimentato dafta facilità. di credere quanto ci- fa piacere. Ora è fin~ta. Ora ci dicono che non abbiamo un programma perchè non abbiamo i_! programma che stoltamente affettavano. di imprestarci. -Anche gli estremisti hanno commentato che Reggio non ha dato un programma. Il socialismo .di azione 'politica, sindacai~, ammi~istrativa, coopera– tiva; 11 seèialismo clàssicò non è... un programma? ,E· avre~nio di esso riempiuto t~enta ·ahni della riòstra miglior vfta, perchè ci -dicano che, .non credendo noi. al miracolo barricadiero nè al miracolo della parte– cipazione al potere, ...non abbiamo programma? EvvÌa! Evvial La forza e l'imponenza· del Convegn,ò reggiano risultano -dalla·stessa costernazione disillusa der nostri avversari. Essi aspettavano un fattaccio di bonaca, la ·scissione del p_artito socialis·ta, l 'inhio di una diatriba reb'oante, di cui avrebbero deliziosamente raccolto ogni parola éd ogni virgofa di una parte e dell 1a1'tra. ~saj. ·speravano di indebolir~i tu.tti e ci han yisto tor~ nare dalla terra emiliana meravigliosamente rinforzati e sicuri di noi. stessi. Anche gli estremisti dicevano che dopo Reggio non avremmo più osato di compar_ire davanti al proletariato. E il primo grande Congn~ssò sindàcale, quello dei tessili: tenutosi° netta Meèca ·èo-_ munista .torinese, sotto la furia degli attacchi di quella edizione ·spt,.cialissima, e straordinaria dell'Avanti( segn~ un insuperabile trionfo di quei dirigenti, reduci da Re_ggio, entusiasticamente approvati e confermati dalla loro Federazione. Ah! la via - l'antica via - è buona. Reggio, ossigenata di socialismo, -fu··propi– zia. E il· commrato di Camillo Pranipoiini fu e resta un viatico di fede e di amore per proseguire. La ·fra'.l,ione, organata. e stretta a falal'lge, ha ora U11aresponsabilità che mai la maggiore. Nella politioa interna del partito essa, professando altamente la sua fede unitaria, ha· il còmpito di as·sumere con franchez– za l'iniziativa. Il gran ventre della maggioranza, dove si annidano di preferènza il coraggio e il carattere, cerca sempre ansiosamente dove sia la maggioranza per buttarsi da queila parte,· e nòn -si accorge, il me– schino, che la maggioranza non si forma perchè essò non si muove... Per quanto « democratici ,> noi, sia– mo, ci tocca pur constatare ehe l'iniziativa è i1 dovere d.eHe minoranze più agili, portate sulle ali dell'entu- ~ sìasmo.· A noi spetta di tirare la concentrazione socia– lista verso di noi, 1 0 meglio, di dire quali sono le con– dizioni migliori della, concentrazione, e quali le peg– giori, che, eventualmente, dovremmo con f.ermezza re~ spingere; come -sarebbe, per cagion di esempio,. il confermarsi di quel cosidetto fronte unico rivoluzio– nario, per il quale dobbiamo tenerci amorosl\mente abbracciati con sindacalisti e con. anarchici e pronti a marciare sempre sulle vie preferite da co_storo... Ah! Ecco che il dire stravagante trova da sè la sua mèta! · Ecco eh.e il discorso arriva spoJJtaneamente· al punto sostanziale della questione, che .è antica· quanto il par– tito nostro, che assorbe Reggio e l'interno giostrare delle frazioni del· partito, · che raccende sempre un - contrasto che non è mai spento ; la q_uestione che, :ve– nendo da Reggio prampolinianamente, socialista ed educativa, risentiamo ~on più squisita sensibilità socia- lis41: . -.- Socialismood anarchia? / CLAUDIO TRBVBS .. La. _mozione df Deg_gio ~tnilia ·. '\. ~ -i'' I _, •• è stata pubblicata .integralmente da qua~i tutti i qug~ tidiani d'lta'tia·. Per l'i!Ilportlj.nza che essa potrà !¼Vere· nella storia del nostro P_a_rtitb,noi vogliamo .tutta vii,! conservarne il testo sulle nostre colonne ; e ci riser– biamo di par.larne anche nei pr·o~~iminumeri che usci~ ranno prima del Congresso di Firenze . ,« La frazione. di co_ncentrçizione socialista riunita a , Reggio Emilia nei giorni IO~11 ottobre' 1920 rileva con compiaCerJZa l opportunitàdei Convegno e la.sua · spl.éndi,da riuscitq. · , . , · La frazione di concentrazione, pur consapevole del– le nuove esigenze de(er717.inate dal. precipitoso_ .s;voz::~ gersi_degli avvenimenti dopo_ la guerra mondiale, ri- . vendica alteramente i_lno1ne del Partito e gli lnt~nli e,gli spiriti educativi della sua propaganda, e il buon la.voro quotidiano di Òrgànizzazione amministrativa, cooperativa, e _sindacale·. ·_ , .' . _ · . · · · · . . .. · La ~ituazione formatasi ,in questi ultimi giorni nel . Partito-Soçialista_Ita/iarw,.fa-;maggiore' o_bbligo ad\Ogni_ iscritto e .ad ogni tendenza di manifestare esp{ictta– m.ente il proprio pens-.ieroperc-hè_ d,al prossimo Con-· gresso Nazionale il Part_ito Socialista Ìta(iano esca raf– forzato da una chiarificazionedi idee; di_inten,ti .e di programmi. La frazione à_iconcentra;iorie si dichiara risoluta– mente unitariaed avversa ad ogni scissione, tanto pég-. giare se provòcatada ostrac.ismipersonali eh~ non tro– viJ1,o la loro ragione di essere. in diversità so'stanziaU su principf fonda,mentalidel S0cialismo, e tanto più pericolosa-e dannosa in questo momento per il dive- - nire della rivoluzionè proletaria. La diversità .di va– lutazione sul periodo storico che attraversiamo·non è motivo sufficiente per una divisione di forze_.La ·co– esistenza di scuole socialiste qualÌ sono ·sempre Ùi– stite nel Partito, come ha consentifo il fo.rmidabilesvi– luppo del passato, per7T1etterd 1 una fraterna· collabòra~ zione tanto pi~ feconda_di risultati, quanto più dà ogni parte sarà il rec{procorispetto, la volontà coinurie di affermare·1a libertà di giudizio.su ogni situazione e la massima disciplina nel multiforme svolgersi dellà lotta di classe. . .. . - . . ' . La frazione di concentraziÒneconferma l'adesione del Partito alla T.e~zaInterri.azionale,riaffermando·liz autonotnia interpretativa e l'applicazione dei 21 pÙnti seco1Jdòle condizioni di ogni Paese, domandando la netta esclusione, dalle sezioni della Internazionale, dei gruppi anarcnicì e sindacalisti e degli elementi mas- soni. ·- ' · Ld frazione di concentrazione non ha pr.égiudiziali circa it divenire· storiC0del Soeialisin.ò- è dti:mezz-i da impiegare per il.suo definitivo trionfo. La dittaturadel proletariato:int~sa nel.senso m!Jrxi– sticQ di una necessità--transitori!!/mposta da . spècidli situazioni e non come-un obb~igoP,rogrammatièo,non viene negata dalla frazione_di concentrazione 0 • Ma tale dittatwa non deve nè può essere. modellata per tutti i Paesi su qu·e![àdi 1mo solo, e sarebbe grave errore il volere prescì-iverèa popoli democraticamente sviluppati ed insofferenti' di autoritari_~mo, l~ggi _e sì– stemi ritenuti utili e necessarf per altre nazioni. La frazione di concentrazione non . condanna l'usò _dellaviolenza e dei mezzi ·illegàli nella lotta di classe_ e 'pe_r, la conquista del potere politico .. I ,passaggi sto- . . , ' V I ... .~.-y ,, , . ,' ,.. . '•t•·J- l '__ r L.

RkJQdWJsaXNoZXIy