Critica Sociale - XXX - n. 18 - 16-30 settembre 1920

CRITICASOCIALE 283 forni per utilizza,re tutta -I.a produzione italia,na di oeneri di p,irite. All'estero si adopera questo mine– ra,Je solforoso miche per ottenere il solfato di ferro. Non è poi àssoluta,mente vero che noi non fac– ciamo .studi e ricerche. Abbiamo cercato di .adattare l'industria al Paese, ed i nostri altiforni hanno un consumo in coke, inferio11e .a quello degli altiforni inglesi; abbiamo :provato che le ligniti messe nella carica dell'altoforno distillano assorbend,o-, invece di cedere oa.J.ore; abbi.amo .adoperato, su va.srta scala, il minerale minuto .che da secoli ingombrava, ,a mi– lioni di tonnellate, le no&tre miniere. Non abbimno pubblicato delle monografie sui no– stri ,esperimenti: chi J,av,ol'qnon scrive. E può essere che, come afferma il suddetto -collaboratore, in que- . sti stabilimenti non vi siano dei graJI1di ingegneri. M,a a .che f.arne? Se anche i piccoli ingegneri ven– g,ooo qui -sop,pi.anl,a,Li dai tecnici che hanno ,aguzzat.o_ l'ingegno? Se ·le maestranze mirano ,a, gestire I.a fabbrica sostittrnndosi agli industriali? Dopo il 1910, co,J grandioso impianto di Bag<noli di Napoli, la produzione raggiunge le 400 mii.a ton– nellate. Ma al pertezionamento tecnico oorrisponde un deprezzamento delle .azioni in Borsa: è il dumping che tenta di sfondare il dazio pMtettore. L'industri.a del ferro in Italia, ,si trascina cosi, J.ot– tando .a stento con l'industria, delle .altre nazioni, fino allo sooppiar della guerra, che le ridona la pace. Che buon cliente lo Stato co' suoi Generali .al Mi– nistero delle munizioni! Quando il Bredia, dop.o mi– nute analisi sui prezzi di costo, è disposto .a fornire il proiettile da, 75. p,er 7 lir:e, il loquace generale D.allolio gli grida: - Io lo s9, voi vorreste 15 lire, ma non ve ne darò più di Il. Q uesto ep isodio sta a dimostrare che non è tanto il regi.me di pr,ote– zione che abbia arricchito !)OChi ,privilegiati, come affermò l'on. Albertelli in un suo ordine del giorno, quanto è l'ignora11za del militarismo imperante che ha sperperato il pubblico denaro. A guerra finita la battaglia ricomincia per la in– dustria sidel'-urgica italiana, che è ora meglio armata. Nel 1915, l'ing. Cesare Fer.a intuisce la necessilà di adoperare la ligniLe invece deJl.o splil).t per la fab– bricazione dell'acciaio. Dispone il reJa,tivo grandioso impianto di gasogeni a· griglia girevole, ed ora dalle vicine miniere di Ribo.Jla, giungono 200 tonn. di lignite .a l gio rmo, che viene gasificata nei Kerpely e bruci:at.a n.ei M.artin, dove provoca una tempera.tura di 1700°. Seguendo questo lodevole eS8'1Il:pio,tutte le nostre cure dovrebbero es.sere rivolte alla ricerca delle ligniti che abbondano in Italia, e tanto più si dovrebbero curare queste ricerche se si pensa. che gli impianti idroelettrici richiedono grandi capitali e che l~l,ettrosiderurgia dovrà limitarsi alla produ– zione di .a.eciai speciali. Occorre dunque che il Go– verno intervenga, con leggi e premii, a favorire le ricerche e l'estrazione ,ed a curare l'impiego nazio– nale delle ligniti, per liberare da ogni schiavitù gran parte della nostra produzione di ,acciaio. * Ma per Iia siderurgia di p•rima- Iavoraziollle, di cui noi specialmente ci occupiamo, per produrre J,a ghi,sa all'altoforno, occorre ,a,s,solutamente il -oorbon fossile distillato in coke. Non vale avere gli impianti per– fezionati, le maestranze esperte, il ricco minerale: gli 3:Jtiforni si fermano perchè agli Inglesi f.a gola ibJiotecaGino Bianco il nostro minerale e non vo iilio,n o mandarci il loro -carbone. Come se il ,oarbone f.os,se l'industria stessa e non soLtanto un ,suo ,elemento, come se tutte le industrie che ,adoperano carbone dovessero esercitar– si soltanto dove sono miniere carbonifere. Le r.egioni fortunate che contengono nel sottosuolo !<erroe carbone per .alimentare gli ,altiforni sono rare nel mondo. D'altra, -parte, per produrre ,all'altoforno una tonneHata di ghis.a, occorrono due tonnellate del nostro minerale di. ferro ed una -sola tonneHa,ta di ca.rbone. Il peso delle materie prime da tro.sporta,re è dunque più ,piccolo se gli .altiforni sono costn1iti presso le miniere di ferro ,e lontani dalle miniere di carbone. Ne segue che, in un regime economico ba– sato sulla giustizia e non sul •dominio della forza, l'elemento leggiero, il carbone, dovrà correre i II1?ri per trova.re il mine,r.ale, e quindi l'industria del ferro dovrà ,eser,cit,arsi dove ,c'è il minerale di ferro. Ma frattanto, siccome il carbone non a•rrivia-,vi è chi risponde ai bis-ogni immediati delle maestranze, proponendo la ~rasform.azione dem'industri.a. Om, chi h,a, v'isto un impianto di altiforni, non può non essere r.imasto persu,a,so che la trasforIDJazione di uno Stabi– limento siderurgico di prima Iavo.w2ione in uno Sta– bilimento mecoonico è tecnicamente impo,ssibile. Gli .altiforni, e forni a coke, le soffiamtf e gli apparecchi di ·ricupero non si possono utilizzare che nena fab– bricazione della ghisa. Essi costano, è vero, -sola– mente 100 milioni, ma le maestranze costano molto di più, e le maestranze, che lavorano nell ',alta side– rurgia, sono anch 'oose inadatte a dar l'opera loro in a,Jtre lavorazioni di precisione. Coloro i quali ,affe1,mano ,che o.stinarsi ,ad eserci– tare !,a siderurgia in Halia -sarebbe come voler ool-' livare gli aranci in InghiJ,terra, fanno un bel para– dosso. T.anto vero che, se -non verrà il carbone, ver– ranno i capitalisti d'oltre Oooano nel Pa.ese degli aranci a coltivare ... l'industria del f:erro, come oro già vi esercitano q'uell,a del piombo. La .siderurgia nella zona mineraria dell'Elba non si può soppri– me,re. Essa dovrà miglioro,r,e l'organizzazione e la qualità del prodotto, ma l'industria del ferro non si trasforma nè si sopprime nel Paese del minerale di ferro. Ma frattanto il oapitalis-mo dispone che in Inghil– terra il carbone si venda. a 100 scellini ,per )',espor– tazione ed ,a, 40 per il consumo interno. Ques.to dazio, con cui si protegge l'Inghilterra liberista, lo invo– cano, sotto .altra forma, an.che i nostri capitalis~i; e, poichè il dazio >tutti lo metteranno, ,avverrà come quando in un.a rappr.esentazione gli spettatori si al– zano tutti sulla punta dei piedi per vederci meglio. Il dazi,o -p-rotettore non oorà sufficiente al •capit.a– Hsmo itali.ano per risolvere I.a crisi; se mai, la crfsi dell'industria siderurgica verrà ri,solta con un a,ccor– do fra capiLalisLi delle varie Nazioni, ed ,allo,ra i lavoratori avranno due padroni .sul collo. Ma quello che non ha f,atto e non è ca.pace di fare la borghesia, lo faccia U proleta1'iiato, che ha già iniziato 1a sua politic,a estero. E quando alle compe– tizioni ca,p,italistiche internazionali verrà sostituita l,a grande idea dell,a soJi.d,arietà socialista, .allora gli scambl delle materie prime si effettueranno colla stessa 11aturolezza coli.a quaile un corpo caldo cede calore ad un corpo freddo. Piombino, giugno 1920. Ing. DANTE Prcqou. I I l

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