Critica Sociale - anno XXX - n. 12 - 16-30 giugno 1920

cnrFTCA-SOCJALE .J;)'altra parte, !a- c~n(.Or~ia b~rghese ha c.agionato bisogrie•rà addiveni-re s1lla ;egolazione dei cdnfini, tah accostamenti, ha cag10nato l'amplessò di elll,;' d'accordò coi Jugoslavi .è d'accordo con gli Alleat.i, menti così intrinsecamente ripugnanti, ha determ'it come resteranno coloro che avranno fidato nella no-· nato• tali volta.faccia e un così grande disprezzo de-i ·stra permanenza e che noi dovremo abba.ndonare comuni concetti di J'esponsabilità ~ di competenza dopo averli lusingati e. compromessi ? · Ma nel suo nella costituzione ·del Ministero, da imprimere una intrinseco cotesto disegn_o è la valorizzazione del · nota ulteriore di cinismo e· di demoral'iziazione a-Ila Trattato di Londrà, che· già espiamo amaramente a' classe borghese dinnanzi alla COSGienza .;etica de! Valona sotto i colpi feroci, ma non ingìusti, dei · _proletariato, eccitato dalla più fervida passioAe di , ribelli albanesi,. che prefèrisèono cacciarci in mare rivolta. La restaurazione parlamentare non può es- anzichè subire · il .vanaglorioso « p.rotettorato » che . sere d'ordine meramente funzionale e meccanico. il capolavoro sonnini;rna ha pattuito per noi con le Ess~ dovrebbe supporre una austerità ,nuova di me- ' Potenze alleate, senza domandarnè nulla - sem- todi, un nuovo spontaneo ordinarsi della gerarchi'a pre per il rispetto alla iadipendenza dei picc-oli pu- delle competenze, una rinunzia esemplar'e ad ogni poli, che era .lo scopo della grandé guerra democra-' vanità. di persona o tivalità di gruppi, per mirare tica e umanitaria - a quelli cui solo legittimamènte soltanto al miglior :risl,\ltamenfo dell'insieme, del Go- spettava di disporre delle proprie sorti : agli Alba- verno. Quanto dista da questo ideale il nuovo Ga- nesi. E' .la valorizz,azione -del mi'litarismo, che, nella binetto? E quanto dista cotesto inizio dal compi- ·guardia delle ·terre occupà~, continua l'opera bel-· mento. del miracolo che· ne -attende la borghesia ? lica, prepara le difese e le insidie su ·cui si sbrighe- Non- basta. Il nuovo corso della politica parla- ranno ,poi i diplomatici, :tortura le popolazioni per menta:re, che sta incarnandosi in Giovanni Giolitti, I!•ers_uaderle_d<:l loro ".ero_ in,teresse, arraffa gradi_, in conformità dell'indole e· dei metodi dell'uomo, lltoh, pens1om,· canomcat1, continuando la d1strµ- t-ende a riporre il suo asse sulla politic-a interna. - zione finanziaria della m_adre patria. Finchè dura Prepariamoci alle sapi-enti. variazi_oni sul tema •ine- tale cdndiz:.ione' di' cose l'industtia dello Stato conti– sausto e inesauribile dell' « ordine e libertà»,- come ·uuerà i suoi bei giorni, i suoi' giolìnali pure, le nei giorni· più. belli della lunga carriera dell'ano- Banche non meno,' senza dire dell'aumento dei debi- revole Giolitti, allorquàndo egli tornava al 'potere ti, statali, dèlla emissione cartacea, dei cambii\ dei dopo le selvagge offese alla libertà fatte dai con-: prezzi e delle speculazioni sulle v ariazioni· dei prez– sorti milanesi nel 1898. Ma nqi affermiamo che ciò ,zi,- all'infinito .. :. Ed ecco che a tale unci.no si -riattac– è troppo antico. Tranne il caso di un esperimento · ca la politica interna, la· finanziar ia ed o gni altra. rivoluzionario schiacciato in blocco dalla rep1;essio- Dall'atmistiz,io in poi, l'occupa~io_ne ~ilitare dell;al- ne militare, noi diciamo che il proletariato italiano tra sponda c1 ha costato oltre d1ec1 miliardi; la .penè- è arrivato a un tal grado di forza e di maturità d.:i trazione in Albania da sola ce ne ha costati due. non avere a temere sistematici string·imenti ·di freni,, L'ammiraglio Milio ha un appannaggio mensile di anche per le agitazioni meno savie e provv1de 1 come spese discrete di o milioni. Certa propaganda, non le u_ltime dei ferrovieri. E' proprio mvece _del pre- solo in casa nostra, costa assai, in attesa che renda giudizio borghese di qu;est'ora, circa la ripresa im- ·i suoi frutti. Dolersi del baratro_ finanziario e lascia-· me.diata, miracolosa dell'ordine sociale, i_l ri_tenere ;·e che r,i apprçifÒndisca; 'rn.inacci~re severi provve- '· · che il e-entrò midollare, vitale della politica ·gene- dimènti fiscali ed. abbracciarsi a quelli che ne do- rale sia o torni ad essere la' politica interna. Giò ·1r,ebbero sopportare il peso, ecco la contraddizione combina con J'fJ.bbandono, per amor di concordia mortale,. che le classi lavpràtrici .osservano e che borghese, dei propositi di inchi,esta sulla guer,ra, Jsaspera la loro:sfid-ucia, fino alla rivolta. L'on. Nit. _che avrebbe illuminato agli occhi del popolo il no- ti ebbe certamente torto nèll'offendere il Parlamento stro grado di indipendenza e le forze occulte çl~l- col decreto-legge sul ·.prezzo del -pane in piena ri- l'imperialismo che tessono per noi la nostra storia. bellione ad un voto unanime della Camera. Ma ave- ' Ma è errore manifesto e voluto. Il motore· vero detla va ce rtamente ragione di proporre. la questione: politica generale è (e resterà per' non poco· tempo) co.me copr ire i sette od otto mili,ar'di di deficit nel- la politica estera. Questa è la dominante <;lella po- !',eserc ir.io 1920-21, che costerà all'~rario il ·J)rezzo litica interna, quella che l'incalza nella politica mi- p oliti,co ?e l pane? L'on.jNi~ti ha c.er_tai:rientesbagliato_ Jitare, finanziaria, 'doga_nale, .poliziesca, e, persino, t.irando m lungo la quest10ne adnattca; ma perciò scolastica ! ' " :wevà tanto più ragione, quando proclamav.a la ne- Ori la po,Jitica estera della coalizione che sale al cessità d1 aocordì pronti con la Jugoslavia. Il pro- potere è al più alto gr;ado di sapore nazionalistico, ·1ungamento ·all'infinito della occupazione, con la po- e tale da irritare .le masse, che vogliono la· pac-e, la liti.b nazionalizzatrice ad ollranza ,dègli Stati Mag- pace ad ogni costo: La borghesia non rin~nzia' al giori,. ·radjcher~' semrre ~iù l'impossi~ilità di. ab- nazionalismo e !'on. Giolitti ne riassume le msegne, bandonare un giorno I territori occupati, nec-ess1terà come quando salpàva per le terre not11.fauste -di la loro annessione con e contro il Trattato di Lon- Libia, ge.ttando il suo possente contributo alla prepa-1 dra:. Assumere, per una politica di inerte attesa, razi'one ·della c·onflag-raz1one imperialistl'! c~e dove- il programma dalmatico, vuol dire sottoscrivere su- v·a straziare il mondo. L'on. Giolitti, in pieno ac-. bitò la formazione cli tre nuovi Cor·pi d' ~rma.ta e cordo ·coi nazionalisti; non· ha la fretta dell'on. Nit.ti· leg~re l'avve~ire pro~sim~ a l!,ltte_le riper cussion i a comporre la questione adriatica. Cotale fistola bellicose deglr avversi naz1onahsm1. aperta non lo spaventa. NQh- lo·.'ades~a una' pronta È questa la politica che deve placare la riottosità determinazione dei confini della patna. Mantenere proletaria, 'formatasi. nella guena e ·nel dopo-guer- tutta l'occupazione dell'altra s'ponda, seguita all_'a·~- ra,· che prQclam.a la rivolta· del Lavoro allo Stato_ mistizio, più acc-ordarsi con D'Ar\nlmzio per so~ti~ militarista e conquistatore? tuire a Fiume le truppe regolati a quelle volontarie, . ,_:__Giolitti, Mlvaci! Giolitti, fa il. miracolo! e poi attendere tran,quillarryente 1 il pugn0 sull'anca, . · . 1 le iniziative della Jugoslavia, non è programma de--' Eh! no. Per questa via la, salvezza non viene, 1 • ? miracolo non viene. Piuttosto si alimenta l'attesa •gi:io ,della na~ionali~ttca le_gger_ezza. . . . <lolla contraria salv,ezza, del coptrari9 miracolo: il lJna riflesswne eh lealtà e d1 prudenza s1 impone " 1 subito. Più a lungo dura J~. occupazion~ provviso~!a . rniracolo e la salvezza per l'eccesso del_ ~aJ.e, c 1e .e più aumenta. ~~Ile genlt la persu_asi~me c~e ~ia incanta ,le menti religiose d'i ~rti es~r~(l'ltslt: « tanto per essere defimtiva e su tale convmzt?ne si ven- pegg-io tanto megl(~! » Formula smctda. Il prol,e- gono stabilendo ~ald~mente rapporti. I,l dl c~e tart-ato, nel pres,entiìnento che presto suonerà la • \. ' ·. q Bianco .. I • _I , I

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