Critica Sociale - anno XXX - n. 12 - 16-30 giugno 1920

Critica Sociale, fl/VIST .Il 0.UIN'lJICIN.IILE ,'lJEL". SOCI.IILISMO Nel Regno: An~o L. 10 "'.' Semestre L. 5 - All'Estero: À.nn? L. 12,50 - ~emestre L. '6,25 DIREZIONE: Milano - Portici Galleria,23 - AMMINISTRAZIONE:. Via Omenoni, 4, - Milàtio Anno XXX - N.. 12 Il Numero sep~rato Cent. 50' Il ~ Milano 16-30 giugno 1920. Avviso ·importante Con il 1° luglio 1920 -. e precisam.ente a cominciare col N. 13·- siamo costretti ad ele· vare i prezzi della nostra Rivisfa come segue: INT.ERNO Rbbonamentò per un ànho ,, · per:-'un semestre Un n,umero separato . ÈSTERÒ L. 20, - . ,, 1 o,.- 1, - Rbbonamento per '!n anno L. 22,50 Preghiamo abbonati e lettori di prenderne atto. · Ri pochi ritardatari già abbonati consen– tiamo che per l'anno cori-ente paghino.soltanto L. 10 a saldo, purchè facciano l'invio del vaglia entro il mese· di luglio. L'AMMINISTRAZIONE. SOMMARIO Politica ed Attualità. Il "ffliracolo" Giolitti (CLAUDIO Ta1evEs), "Ah! non por q·uesto.... ,,; Br'eve comme'ntò agli avvenimenti di Francia. (ANmor~o CABR1N1). Contogio ài d,is[lregazione (Prof. G1ovANNI Z1Bono1). Un aspetto del probl~ma edilizio; le a,·ee fabbricabili {L'xo1LE). Studi economici e sociologici. Finanza senza illusioni demagogiche; Replica all'hig. Rignano e ad Altri (Prof. BENVENUTO GR1z10TTI e 'IL VICEl. Gue1·ra e " ricd,truzione ,, economicd: 1. La mobilitazione del lavoro e i suoi effetti; 2. I" Whitley Comnliltees ~ ·(Prof, FAusTo PAGLIARt). Filosofia, Letteratura e Fatti socJali. Sguardi in giro: La base del salario; Il salario fondamentale unico ; La partecipazione agli -utiJi (f. p.). .. , . . I . Compilo no~tro .(de!fa nos/ra Rivista e' dellçi fra– zione del Partito di cui essa rappresenta: con libertà le ide.e e i propositi) .deve, essere, semp;e più, di ri~ cercare. e proporre soluzioni socialiste- ·a pr,oblemi concret1.. Questo compito non è stato trascurato nèppure per l'addietro. Chi scol'ra le ultime 15 o 20 'annate della « Critica », potrà raccoglierne larga messe di stu<!,i e di proposte. Ma si può e si deve fare di più. Se domani il' Partito e le Organizzazioni sentiranno, il dat1rio e la vergogna di esaurire in azioni convulsio• narie e inconcludenti tutta la propria forza e la spe– ranza in essi posta dal proletariato, e di lasciar che . passi questo periodo di crisi senza cercar di impor– re il proprio suggello alle forme• e attività .di vita che devono pur riprendere la. for_o struttura e. il loro svolgimento normale se noi'!,vogliamo che tutto, com– prese l~ nostre speranze, sia travolto, per·. lungo . tem1jo, in rovina; se il Partito si troverà domàni nella 11ecessità di a.scollare; .come impera-tivo catego- · rico della situazione e della propria éoscienza, quel •·grido: Al pot.e·rei!. che gli amici Treves., Ciccotti e altri hanno lanciato; anche dalle nostre colonne, non senza qualche esitcinza e risèrva nostra: in questo caso noi vogliamo _che il. Partito abbia tracèìato la· ·via .da· percorrere e possa incamminarvi,si ·subilo,. senza incertezze, · ' Non abbiamo la .pretesa o ·l'illusione che entro le forme ·della società borghese 'possa· costituirsi tutta La società socialista. Ma può ,esser preparata e ini– ziata. S'inizia anzi di per sè, per [,orza di ,còse, da cui ·scaturisçe appunto quel proce,sso dialettico . che e z,ui pun,to. fondamentale della dottrina marxista. Noi vogliamo sccondare e aiutare. Vogliamo fal'lo, perchè, solo movendosi, una partilo vive; vogliamo farlo, perchè · desideriamo di agevolare e abbreviare La crisi del futuro. trapqsso, che vogliamo sia il meno possibile turbata da violenze e macchiata di sangue. Pubblicheremo nel prossimo numero un articolo di Umberto Bianchi su la socializzazione del sotto– suolo ; àltri, analoghi, speriamo di dare nei . nu– meri successivi·. E per quest' o-pera di costruzione' socialista invochiamo il contributo di tutti i· nostri collaboratori. , Che essi ci ascoltino e ci aiutino a salvare l'avve- ,;ire del Partito e del Proletariato ! ' La C. S. I IL -"MIRACOLO,,GIOLITTI La nsurrezione d'ell'on. Giolitti e la sua riassun– zione- al potene non hanno nulla di rivoluzionario. L'evento, che già sembrava n.on·potere prodursi che -attraverso un cataclisma, un cozzo violento trn l'I– talia. della guerra e l'Itàlia' della ..pace, si' compie inv,ece tra un consenso tranquillo dei partiti bor– ghesi, come un trapasso metodico di funzionari. Le · ire sbolliscono e gli entufiasmi pure. Un bisogno di uscire ,dall'eroico per entrare nel pratico urge la. cosci-enza borghese. Dopo la vittoria .amara, senza frutto, ,corollario e ripi-ova dell'impresa assurda, bì– sogna .ottener9e un'altra sopra il malcontento del popolo, conseguenza. legittima e naturale dell'im– presa si.essa; bisogna vincere la crisi ristabilendo · )'ordine. E la borghesia si volge un'altra vòlta, fidu– ciosa, all'uomo cui essa attribuisce il magico po– t:ere di rimetter~ l'ordìne, e in questa ·fiducia è tanta .leggerezza, tanta. utopia, •quanta ne era nel suo - sogno di guerra - la si.essa visione irreale, la stes– sa voglia di .risultati con I-astessa sconoscenza delle cau~·, dei fatti e delle circostanze, la si.essa unam– mità, senza critica e senza controllo: insomma, la st.essa attesa del miracolo. , ,·- GiolitA.i,salvaci ! · Ciò dimostra che cinque anni di guerra,, .di .marti– rio, che ci hanno portato all'orlo dell'abisso, non . '

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