Critica Sociale - anno XXX - n. 12 - 16-30 giugno 1920

I CRITICA' SOCIA.LE . ' 187. i_ndennilà alle famiglie dei mobilitati, ma con fa– volosi exlra-.profilti, contro cui protesta ora indi– gnata la stampa, sopratutto quella democralica-pic– col•-borghese. · ' , , ·, . 1:,anecessità di produrre presto e il massimo pos– s1b1le e la natura stessa delle, produzioni di auerra d~terminavano., inoltre, profondi mutamenti Lecni'ci nelle industrie, l'introduzione di macchine auloma– t.iche, la produzione a serie, la « staild.ardizza'lz.ione >> della produz.ione, che modificava nolevolmen·le la com·po~izio~1equ~litaliva de_lle maestranze,· permet– _teva 11mp1ego, m una mJSura senz-a precedenti della donna nell'industria, la « diluizione >>dell; maestranze qualificale e la .loro sostituzione con mano ,d'operà non qualificala. !14a-non ~~stava sostituire la ·mano d'opera ma– S?lule .mob1hlala co.o mano d'opera femminile e g1ovan1le, sostituire i· 11pn qualificali ai qualificati;, D_ccorreva,.re&olare, ,il meglio possibile, l'ulilizza– ~1one.e I impiego _della mano d'opera disponibile, mtens1ficarne e mc1tarne al massimo il rendimento trasferirla ove fosse più 'necessaria e impedirne: nel contempo, la libertà di trasferimento arbilra– rio (la quale favoriva l'aumento dei salari), accre-. scerne, ad un_lemp?, la mobilità, e legarla al lavoro assegnaitole, 1mped1re le sospensioni di lavoro 'e i conflitti industriali, provvedendo alla conciliazione e all'arbitrato volontario o coattivo deUe vertenze ecos nomiche, ottenere la collaborazione consensuale del- ·.I_~cl.assi operai~. e, Jopratutt~, delle_loro_organizza- . z10m alla mob1hta!,10ne dell mdustna, ai fini della massima e ininterrotta produzione bellica, rictmo– scendo le organizzazioni. e le loro tariffe, fissando la retribuzione e le- condizio'ni di lavoro e chiaman– do gli operai, a mezzo delle Commissioni interne delle fabbriche, ad esercitare .un -certo controllo su queste condizioni, creando organi parileti'ci per la prevenzion~ e soluzione delle vertenze, provvedend0 ad agevolare la facilità di trasporlo, a migliorare l'alimentazione e l'alloggio degli operai, a vigilare sulle condizioni di lavoro di essi e sop1·atutlo delle donne con speciali organizzazioni, quali -la w'elfare– worh del Ministero inglese delle .munizioni, ecc. É stato questo il còmp,ito della « _m0bilit3J.ione d~l. lavo,;o_ », c~1eha fatto, pel: la più razio_nale pos– sibile· ut1hzza~10ne della mano d'opera, è1ò che 1a « mobilitazione dell'industria>> ha· fallo per l'utiliz– zazione delle risorse naturali e tecniche. Ha effet– tuala una « coscrizione .industriale » delle maestran– ze, par&llela alla coscri:lione militare; ha inlr'odollo · ....:.come in altre epoche in cui .!a' mano d'opera si era rarefatta - lé!,schiavitù; ma ha dovuto preoc– cuparsi ~l.ella sorte dello schiavo e ha cercato di conquistarne, per quanto possibile, la spontanea adesione a questo st~to di schiavitù. . - I. Governi fecero, infatti, ogni sforzo perché que- · sta mobilitazione della mano d'opera avvenisse col •consenso esplicito de1la classe. operaia e delle s4e organiz~azioni, ,e se 1a Francia. e. l'Italia µanno , fatto. la loro brava mobilitazione coatta· del lavoro con ·un franco provvedimento di militarizzazione, paesi. democratici, .come l'Inghilterra ~ gli Stati Uniti, o naturalmente reàzionari ·come la Germania, hanno organizzato la mobilitazione del lavoro pre– vio accordo e con la aperta .collaborazione delle classi operaie e deJ.le loro organizzazioni. Lloyd George nel marzo 1915, }n una conferenza con le .principali · Trade Unibns, stipula quel treasury agreemenl, che prepara la legge sulle munizioni del lu_glio; le organizzazioni operaie tedesche, che nel Congresso Confederale, un mese prima della glltlr– ra, avevano dovuto dichiararsi decise a respingere gli attacchi nl ·diritto di- coalizione minacciato dal Gove,rno, venivano chiamate a collaborare alla -mo– bilitazione 'bellica dell'i,ndusti-ja e del lavoro; e la I °t.lA Bianco • loro incondizionata dedizione rendeva inutile una _speciale legislazione eccezionale, e solo alla fine d~! 1~17 ~eniva· votata_ una l~gge sul I i< servizio au– sil iano_ d1 guerra)); 11 presidente Wilson, dopo ('entrala in guerra degli_ Stati Unjli,'. presenzia al 1 Co,~gresso di:lla · Fe~eraz1one. arruir1cana del lavoro e v1 pronuncia un discorso per :6ollecitare la colJa– borazione delJe -0rganizzaziòni operai~, e il vecchio Sa~ue! Gorr_iperzd[venta una delle p~rsone piÙ'au– torevoli e •mfluenl1 della grande Confederazione. N:e!la F~anc:ia,; piccolo-borghese, militarista, chau– ".ll)Jsta? 1_~api_c?n~ederali _smd~c~lisli '--:- anlipatrio– l1, an~1m1hlanst1, mlernaz10nahsti -'- s1 arrendono senza condizioni al Governo deJ.la difesa nazionale.· ~re~~o i vari Ministeri delle munizi0ni) ed· organi s1m1h_e_press? le loro se~ioni !~cali si organizzano appos1l1 Uffici per la s1stemalica e· audacemenle ~emagogica propaganda della' guerr.a, delle sue ·fina- · hlà democratiche, cjella necessità di produrre e i valorosi 'giovani _pal_rioli <:) i~tervenlisti, ai qu 1 ali è affidala_q~est.....d1ffic1lee p.er1colosa guerra ·mterna . contro 1! d1sf_altismo,promell?no agli opei'ai il « con– trollo opera10 >>sulle fabbnche, la cessione della · terra ai. contadini e 'il regno della cucca&na a -guerra finita: Ma gh effetti di questa iÌ~caulapro'pa~ -ganda sono ~-en~iversi·da quelli ,sperati. La _rarefaz10ne della mano d'opera dà alla classe -operaia, come non mai prima, la coscienza· della sua indispensabi'1ilà. nel processo -produttivo. Il rin– caro dèlla vila decurta gli aumenti, di salariò con– cessi dai tri~unali industriali; gli organizzàti, pw– ·avendo aderito spontaneamente a intensificàre al massimo . la produzione, pur avendo acce\talo la lemporànea sospensione delle norme 'legali protet– tive e_delle. consuelud\ni _e degli usi .dei Sindacati operai, sono sovraecc1lat1 dal su-rmenage fisico e diffiçlano della promessa del Goveuno e degli indu-· s~ria,li_di ripristinar~, a guerra cessata, le norme u_momste nelJ.e fabbriche (l); In disuguale ì:listribu– ZJone dei viveri, la cattiva e insufficiente abitazionè nei centri principali dell'industria di guerra, il ba-. garinaggio delle derrate, i favolosi ,extra-profiffi dei capitalisti, 1e 'ingiustizie d'ogni sòrta, le parzialità · nella . concessione degli ·eson:eri e le persecuzioni cpmpmle con la revoca dei medesimi,. lutto questo pr~para un profondo malcontento tra !_amassa- ope~ raia, _ la quale se_nle,.sopl'.at~~lo, sempre più l'op– press10ne della dittatura pohl1èa - che ha instau– ralo ,in lutti i paesi uri Tegime normale di stato d'as&,edio;trasformalo i Parlamenti in supini .preto– riani del Governo 1 e. ha fallo -dei Govetni docili stru– mento nelle mani di una tirannide militare senza precedenti - e ,il danno e l'iniquità della schiavitù industriale. · · , Nel contempo, i . criteri tradizionali di rimu– nerazione .sono capovolti: il salario, ·con .la con– cessione della indennità di · caro-viveri, diventa sempre .più un «. salario di vita)), indipendentemente dalla qualificazione del lavòro; ·Ja decurtazione dei cottimi è proibita, per eccitare alla massima pro– duzione; gli operai .qualifi~ati, pagati_ ad ?ra, gua– dagnano men9 degh operai non quallficat1, che la– vorano a cottimo; le masse nòri quàlificate aumenta- 1no di nu{llero, ·si -organizzano e acquistano un·a importanza relativa maggiore di prima nelle fil:e degli organizzati. Un audace movimento tra· i· Tank and {ile si af.ferma, in tutti i paesi, che si rivolta alla coscrizione industriale, si ribella alla legge sul divieto di sciopero·, non vuol più seguire i vecchi capi dei Sindacati che si sono compromessi con la loro collaborazione alla guerra·; contro le organiz– zazioni tradizionali sorge un movimento che ha la (1) Si veda. in prQposito: SIDNEY WEBIÌ: Tl1e re,to,·alion of Trade Unio,;,s conditions, ~ Ni1bet, & Co,, London, 19.17. .)

RkJQdWJsaXNoZXIy