Critica Sociale - XXVIII - n. 4 - 16-28 febbraio 1918

46 CRITICASOCIALE alle forze produttive del P_ae:5ee allo sviluppo delle ·aziende cooperative e soc_iah. . . . 11 , 4° I diritti dei singoli colt1y~1Lon e q~e~lt d~ e collettività devono essere garanl1L1 da special_t noun~ aiuridiche basate sui principi della uguaglianza di Lutti i citt'adini. cl 5° Le norme locali dell'usufrutto dell_u terra e– vono essere elaboràle e periodicamente !'!vedute da– crli·enti locali più vicini al popolo, sollo 11 controllo ::, . . degli enti supeno_n. · , _. 5° II passagg10 delle Lel'l'e eia un usuf I u~tuar 10 delln terra a uil altro, come pur~ le norme _sui com– pensi per l_~migl~o~ie falt.e, saranno regolati da spe- ciali orgam elett1v1. . Secondo il principio fondamentale d~l Partilo so– cialista-rivoluzionario, la terra ~eve d1ve~tare p~o- • prielà del popolo sen~a a_lcun. r1sca_tto, e. 1 p~opne– tarì che saranno obbhgat1 a r111unciare a1 lor o pos– sedimenti, saranno sovvenuti dul Governo per tutto il tempo necessario al loro adattamento alle nuove condizioni di vita. . Questo programma - os~ervay~ il t'loto e~01:iom1- sl.a Tugan-Baranovsky -. s1 avv1c111aal soc1~h~mo, 111a· non è il socialismo, m quanto colla soc1ah7:za– zione la terra passa nel,le mani dei picco_li coltiva– Lori e delle loro associazioni, la pr_oduz10ne 11esta individuale e i prodotti .del lavoro rimangono pro- prietà privata del coltivat<?re. . . . . , . . Soslitqitisi al governo eh Kerenskt 1 bolscevicl~i, il 10 novembre un decreto proclamava la soluz10ne finale del pr~blema della terra, dichiarando abolita ogni pro,prietà privata .della terr~ sen_za compenso ai proprietari. La terra sarà na:.10n~ltz_zata e tras– ruess .. ~ ai coltivatori. Alla data d1 erniss1one del de~ creto le O'randi pfoprieti1 e tut\.e le terre appartenenti :illo Stato, alla Chiesa, ai Conventi, ecc,., con tutte. le dipendenze e le scorte, erano messe n disrosizione dei Comitati agrari locali, fino alla convocaz10ne del- l'Assemblea costituente. . ' I Soviet locali hanno fa.colLà di prendei·~ _provve– dimenti. per preservare l'ordine duranle · il processo di confisca. Tutte le miniere (di.carbon_e, cli petrolio, di sale, ecc.), le foreste, le vie d'acqua che hanno un'importanza nazionale, passano 'in proprietà dellQ Stato. I piccoli boschi, i 'fiumi, e ,i laghi debbono diventare proprietà delle coinunilà di villaggi. f..: fatta eccezione per le terre de.i Cosacchi, dei con– tadini', le quali non saranno confiscate. · Alle terre tennero dietro· le case di abila::.ione. Un decreto, pure dei bolsceuichi, diede ·ai Comuni ' il p·otere cli sequestrare lutte le case abitale o vuote. e di insediarvi i cittadini senza tello o che occupano alloggi sovraffollati o. malsani, concedendo intanto la moratoria per il pagamento dell'affitto pe'r le pic– cole abitazioni. · Venne poscia la volta delle specie metalliche e dei valori depositati nelle Banche. Fino dal 30 novem– bre, dopo avere destituito numerosi alti funzionari dçl Ministero cl.elle Finanze e della Banca cli Stato che non av(;)vano voluto riconoscerne l'autorità, il Governo era venuto· in possesso della riserva aurea tiella Banca di Stato in l50 milioni di rnbli. Nel cli-· (:embrc, con un primo clecrelo, il ·« Consiglio .dei ( ·ommissal'ì del popolo», dichiarava, che tutte le Ra11che di· ·affari devono essere monopolio di Stato; · e tutte le Banche' private e le aJ~rc ist:itm-ioni consi- . · mili sono d'o,:a innanzi affiliale alla Bm1ca cli Stato, Jn qual0 ne assume l'a111minislrazione e la direzione• degli affari. Gli interessi 'dei piccoli ,clepositanbi - · degli altr-i il decreto non parla - saranno salva– gu·ardnLi. Un secondo .decreto ordinava che quanto si trova nelle cassette f'ol'li delle Bimche private debb::i essere tr::isferito alla Banca di Stato; che tutto l'oro coniato o grezzo debba e~sere confiscato; che . i d(}posil.a11Li abbiano a pl'esenlarsi quando le Casse BibliotecaGino Bianco sono aperte e_ che,. non prese~t~ndosi, i depositi siano confiscati; e, rnfine, che n_essuno possa prele– vare dai depositi più di 250 rubli. S~tl finire cli gennaio ~I Consiglio economtco de'... crelava il monopolio dell'oro, stabilendo che entro un mese tuLLii possessori cli mon·ete d'oro abbiano a rimetterle al Tesoro, e si annunciava i1a prepara– zione un decreto istituente i·l monopolio del platino. Infine sono eia notare i decreti che ammct.tono le donne aHe cariche ed agli impieghi govemativi con di,ritto a godere la pensione; <qHf)])i,,che aboli_scon<! tutte le ono.r'ijicenze (escluse· qvelle per mento cli o·uerra) i ceti e i gradi nel servizio dei funzionm·ì :;_overn~tivi, e tutti· i privilegi e tutti i tito•li di no– biltà; inoltre una disposizione di _11:lggerelativa ali~ nascite, ai matrimoni, alle morti, con la quale f':il abolisce il matrimonio religioso é si rieonoscouo solo le cerimonie civili; si assegnano ai figli illegit– t.imi o·li stessi diritti dei figli legittimi; si facilita il clivor~iò; e si, permette la sepo[4ura in tefreno con– sa.crato senza cerimonia religiosa. ' * La rassegna dei deçreti principali fin ~rui emes~i dal'la Rivoluzione russa ne <!làin scorcio I curaLten, i quali c0inprendon0, in una ~sintesi. enor1ne, ulil.·pe– riodo c'J.a·e parte dal I789 e arriverebbe àll'anno 2000, se i pr:esenti avvenimeliJ.ti ·non avessero -avvicinato "..1 r noi 'il 2000 li>ellamial'l_odi pni-ecch i.~ clè_cacli. · E si corrlprende facilmente che ciò sw, olato lo stadio arretrato di oltre u:n secolo in cuii si era mantenuta la Russia zaris-La. La. Rivoluzi'one del 19'17 ha dovuto realizzare le conquiste e i postulati del Ter~o Stato della Rivoluzione francese per opera del primo Governo .clemocratico-(/,ostituzionale .rap– presentante della nuova borghesia indt1striale e ·in– LelleLtuale russa, per arrivare, attr,qverso i'l 1:ieriodo intermedio di un iruutilmente cercato equilibrio fra le due fMzc operanti della borghesia ò del pr0leta– rialo costìL11ito cla1 Governo di KeretJski, aUe « a111- 'tic(paz.ioni », rispetto alla Russia, socialis'te e copel– liviste dccJ'elÙle dai bolscevichi, rappresentanti del proletariato inclustFiale urbano. l qualì tra' altro, ammaestr::i~i dalla storia, non hanno· voluto commet– tere l'errore de11a troppo scrupolosa Comùne pari– gina, e, ·oltre a decretare i postulati fiscali del so– cialismo, hanno confiscato.,• ~ome mezzo de•lla Rivo– h1zione, il ·nerbo della borghesia, la valuta met~l– lica depositata. nei forzieri dellé Banche. · La trama della immensa tela, sulla quale si rica– merà la sL01·ia del secolo XX in Lutti i Paesi civili del HIO!'tdo, è stata Lesa; prir11an:ù~n~e, dal proleta– riato ru sso nel Paese che_ serrìbra, per molti riguat·di, il meno Ler:npest.ivarnemte p,vepar~1to a <tesseFe s,iffr.t,,t;a leJa., I ' ' ~ ' Avrebbe dovuto cominciare 'il lavoro cli cernita e di realizzazione clei progetLi e dei deereti emanati .dai Governi provvisori che si SOFIO sueceduti l' Assem– blea CosbiLÙente, ma,, ii 18 gennaio, cmite\è noto, dopo 13 ore di cliscussjone essa venne· sciolta dal . Comitat~ _Es~cti'Li~o dei « Soviels >), i q1rrn1i si sono proc~·::un~t, _depos1tar1 dei potere centrale e l0cnle, hannc> d1chiar:-1to soppresso il diritito di p1101;l'iP.t.à

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