Critica Sociale - XXVIII - n. 4 - 16-28 febbraio 1918

CRITICA SOCIALE 47 privata per tutto il suolo e il sottosuolo chè diven– gono proprieÙi. dello Stato al pari degli immonili, le foreste, e·cc.; e obbligatorio il lavoro per tutti. · E, il 23 d~llo st~sso gen~ai~', il terzo Congresso panrusso dei « Soviets » ratificava e sanzionava tutti i decreti emessi dai Commiss·ari del popolo~ In questo stadio della RivQluzione, non è possibile, :ripetiamo, fare pronostici sulla vitalità <legli istituti instaurati, ma, quali che siano le vicende di una così gigantesca· e non breve elaborazione, questo si può ritenere per f errr].o : che l'impostazione dei problemi sociali fatti dalla Rivoluzione ruSSfl, e le soluzioni che essa ne ha prospettate o progettate, seppure nori potranno tradursi tutte, e integralmente, nella realtà immediata di domani, non andranno affatt.o perdute nè pier la Russia, nè per gli altri Paesi. L'albero frondeggerà e fruttificherà, e presto, e sopra un'area ben 'più ampia dei cçmfini geografici della Russia. · ALESSANDRO ScHIA v1. . ' LeRivbte .iotialilte tedeuhe ·duranté ·la guerra (Continuazione, .vedi Num. precedente). II, La " Neue Zeit !'" Il caso tipico, lo specchio fedele delle nuove condi– zioni, in cui versa la stampa periodica scientifica del– la. Socialdemocrazia, si ha nella, N eue ,Zeit, che, fon– data e diretta da Karl K:autsky, era divenuta, già da parecchi anni, proprietà e Rivista ufficiale del Partito .. Il Kautsky non fu mai sostenitore ·~della nec-essità nè della oppo~tunità di ipp,rovare crediti di guena, è tanto meno fautore di quel ministeriialismo, p,iù o meno palese, ,ohe poi fu professato Aalla maggioranza del Partito socialista tedesco. Al 3 agosto 1914,· chia– mato - nella sua qualità di, teoreta e storico del So– •CÌiaii.smo - alla riunione del Gruppo parlameqtare, vi ·SO!:ìtennela necessità dell'astensione dal voto: Ma poi– -0hè la astensione era già stata respinta da tutte le parti, e ·poichè la ·maggioranza era per il voto favo– revole ai crediti, egli propose di· fare almerl'b « una politi.ca di ,pressione»: non già nel senso di imporre al ,Governo il riconoscimento di diritti, che spettano al popolo, ~ensi nel senso di ottene,re sicure. g,aranzie che la guerra sarebbe stata soltant0 ed esclusivamente di difesa. « Quel che io chiedevo - scrive il Kautsky - non erano concessioni, m:a· chiarezzia. Quel che io respingevo,· era la fiducia cieca. Questo è oggi an– cora il mio ·t;Ìlododi vedere, Solo che oggi è, da lunga pezza, scomparsa quella impenetrabilità della situa- . zione, di fronte a cui ci trovavamo al 3 agosto ; e ora sono chiarit,e abbastanza le condizioni, da cui viene determinato iil nostro contegno rispetto ai orediti di guerra». • Queste parole, scritte da Kautsky un anno e mezzo dopo lo scoppio della guerra, s,p,iegano la sua politica ,personale: politica çhe, col ,succedersi degli eyenH,· si evolvette dall'astensione dal. voto all'op,Josizi,on.e aperta e inesorabile. 'Ed è, superfluo dire che tale fu il suo atteggiamento anche nei suoi scritti, pubblicati nellra Neue Zeit. D'i questa, però, egli avea continpato a fare l'organo scientifko o: ufficiale,, del Partito, aperto a tutti; e, nei limiti, imposti dalla Censµra, le pagine di quelli} Rivista furono sempre' messe a dispo– sizione di scrittori dell'Estrema Sinistra, come del Centro, come dell'Estrema Destra,,da Mehring a Bern– s_tein a Kolb e Keil ;e Cunow 'e Da:vid, il quale ultimo puhl;Jli-cò ap,punto in quelle pagine i suoi. articoli di • critiche contro kautsky. ' ' Li Rivista d,el Partito éra rima:sta, cioè, quel che era sempre stata, quel che dove va essere, quel ohe . m.ai µqn ,a'Vrebbe dovuto :cessare di· '.esser-e: tjna Ri: vista marxista, depositaria di tutte le, idee, portavo·ce di tutte le opinioni, 'interprete di. tutte' le tenéle~ze; ohe si comb'attevano nella Socialdemocrazia tedesca. Così fu per i ,primi tre anni della guerr~. Poi però passq anche sulla Neue Zeit, smovendolra dalle radici e sbattendola in 1,11/ campo; che non ~ più quel di prima, la temp-esta di passioni ·e di idee, scatenata da questa' conflagrazione, universale. Le vioende sono note. Al 30 settembre 1917 Karl Krautsky fu licenziato - e il modo ancora offende - con un trimestre di paga, ma con l'allontanamento immediato, e ~enza un:ora di preavvis?, dalla reda– zione di quella Rivista, che era. sangue llel. suo san– gùe,.' che da lui pa·reva materialmente ~ moralmente indivisibile. E c_on la ·sua persona - nè poteva essiere altrimenti - non veniva allqntanato soltanto un uom·o, ma tutto un indirizzo scientifico-politico. Quale abbia ad essere il nuovo indirizzo, lo disse subito la scelta del successore, fatta nella persona di Heinrich Cunow. • Uomo dl grandre cultura socialista, versatissimo nei più s;v:ariati campi politici, maestro di socialismo nella Scuola SuJ>rriore del Partito, autore di p,regiate operè sulle forme p,rimitive della società; per lo passato col– laboratore stabile della -Neue Zeit e, del Vorwiirts, il Gunow ,è indubbiamente uno degli sèrittori 9iù ·r~g– guardevoli · del socialismo tedesco ,contemporaneo .. Quanto ad ,atteggiamento ·politico, egli iap,partenne semp,re all'ala est:rmha della Socialdemocrazia. An– çora nei primi tempi della guerra era, éo:rpo ed anima, con l'Opposizione. Al 4 agosto .fu proprio lui, che· • formulò una dichiarazione 'della Reda:zi.one del Vor– wiirts contro il voto del Gruppo parlamentare: Venne la gu~rra dell'Inghilterra, .che .fece mutar parere à più d'uno. Ancor.a, però, nQn mutò il Cu'now. Chè anzi, alcuni giornt d0po, quando si_diede fo'rma definitiva alla dichiarazione del Vo, :wiir.is e tutti i redattori la firmarono, anche il Cunow vì appose il suo nome, associandosi- cosi, non solo alfa proté'sta contro il voto per, i. crediti, ma anche ,a tuttio. quanto il nwdo di ve~ de·re della Redazione 'intorno al carattere della guerr~ e ai còmpiti della classe operaia in guerra: modo di vedere, che, come è noto, differiva ben profondamente da quello dell.a maggior.anza, Ma, poche settimane 'dopo, il Cun'ow aveva compiuta la sua conversione ; e da allora egli fu, corpo e anima, con:la maggio:vanza, difendendone calorosamente lia politica nella Neue· Zeit di Kautsky ·e .in opuscoli speciali,' propugnando la· nece5;sità dell'imperialismo economico, in cui r.av – visa una fase storicamente necessaria dell'evoluzion~ socùale. ' P,osto ora alla testa dellia N eue Zeit, no'n vi ha dub– bio che· 'il Cunow la' dirigerà, con, criteri scientifka– mentè obÌettivi, dandole tuttavi.a, come è ·naturale, hl . propria· impronta. Egli stesso, presentando ai lettori • la I).UovaRedazione, scriveva che pn « nuovo peri.odo» oomincia per la vee-chia Rivista marxi&ta. Ciò signi– fica ·che inte-hde guidarla per nuove vie. Cosi, ,dopo 34 anni di -vita, il periodico, che, fu già di Kautsky, ci si mostrerà nella su,a antica veste, ma con conte– nuto nuovo. Finora er.a, 1-aRivista .scientifi,ca ufficial6' ì \ -

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