Critica Sociale - Anno XXV - n.20 - 16-31 ottobre 1915

310 CRITICA SOCIALE c.imici per l'Intesa, io rioordo di a.vere, in qualche a•l– tro artico1o, in queste stesse colonne, a-ccumuLaito ùati e riferimenti; e non è ,i,Jcaso di ripetermi. E, del resto - ripeto - J'a realtà e la grande impor– tanza del fatto sono state riconosciute, disgooziaia– mente con grande ritardo, dalla stampa i•ng,Iese. E, poi, appen.a necessario indicare - come una deUe caus,e, comu:nJ a tutti i paesi balcanici, de•! rafT,red– damento deHe simpatie pe.r l'Intesa - il grave irn-_ successo re,cente del'l-e airmi russe .... *** Il lav,orì-o degli agenti tedes·chi i-n Bulgaria, in Ro- m:3.nia.e in Grecia è incominciato daH'epoca dell'im– presa dei Dardanellr, si è a,coontuato d-0po-la ritàrata russa· e si è innesta-Lo abilmente sullo staito d'animo diffus,o 'da quei due fatti. M,a si, è anche areca.nito sulle p.articoJ,a>ri e, loca-li ragi.oni di un.a politicia sfa,v.orevole a.gli, obi,ettivi e ai tOll'na-contide-Ha Quadrup,J,ioo Intesa,. La Grecia è un paese che, quanto a sta,tistkhe, è tenuto normalmente, a digiuno press'a poco come l'Ita– lia.- Ebbenre, iri lugli•o e· in. agosto mo,lti giornali a,te– niesi riboccavano di specchi,etti statisti,ci - p.az.i,e,nte– m-e,nte coHezion,aiii e suggestivamente presentati da– gli a,ppo,siti cc stud~osi » tedeschi - per dim,ostra,re: 1 ° che la Turchia è un fruttuo,s,o · mercaito p-e>r l'intmpr-endenza comme·rciaile -eil,J: en.i. ca e c he la vi-ito– ria degli an-g,1o•franoesi av,r,ebbe s-egnato, la fine deUa cuccagna turca pe,r i- trafficanti dell'Egeo, i qu:al,i sa– rebbero slah inevitabilmente so·p,pi,an-la,tida, quelli di Li-v-erpool, di Alessandria d'Egi>tto-e di Ma,rsi-glia; • 2° che- l>a.Tripli.ce Intesa sarebbe sta~ magari capace di muovere guerra arnia Bultgaria, per con,ten– derle I.a Ma1ced.onia.;ma il gi,omo nel quale re FeT– di·nando avesse vi:sto in perfoolo i-Jsuo gi-uoco,, av11ebbe ·chiesto e ,a,vrebbe ottenuto l·a:paoe .... e la, Ma,ced•onia dalla Quadruplice Intesa, felicissima di diminuire il nume>ro -dei sateHiti in.torno all>a Germania. E -1,aGre,. eia avr-ebbe, so-fferto, insieme ·ai danni de,11,a, gue>rm,, il sa,crifizio dei terri,torii, per la cui c;o-ns,e-rvazi,o,ne,, vioe– versa, si c,ercava di sping,erl,a in -guerra .. Dal' trattai!Jo di Bukarest in poi, non vi sono- se non due probJ.emi, che costituiscono. i•l silienz·i,oso rodi– mento dell,'anima bulgara: recuperare i teTritorii p,er– duti in segui•bo al colpo di" m.ano se,rbo-gre,co del 1912 e impedire un incremento del.La potenzi.aJi.tà mHitaire e po-litica della Serbia e <lell,a Grecia. Se anche le fosse sta.la concessa tutta la Macedonia,, mia a pat to del suo intervento contro la Turcfuia e la. Ge. rm .ii,nia, la Bulgari1a intra.vvedeva nei risultati fin,a,Jied even– tualmente v-ittori:osi di questa combinaizi,o-ne il s,e– guente bilando-, che l'attuaLe mi,nistro bulgar,o, a Ber– lino, Ri•z.off, p,rosp,ettò in una chiarissi-ma intervista con l 1 a . Vossiche Zeitung del· s-ettembre sco,rso: cc No~ abbiamo ],a M,a,cedon'ia, la Serbia, e la Grecia si ingram-discono smi.suratamente e.... fra qu,a1che anno, ap.profittandoo del rafforzamento dell:a J.oro po• tenz,a militare creato col co-noo-r.sod,ell-enostre stesse armi,, ci riprendono La Ma,cedonia. oo-1filoso.fico bene– stare de,llia Russia, della Francia e dell'Inghilterra. Ci s-i d,omanda,, dunque, di sui,cid,a.rei co•n le, nostre stesse armi? ». *** Ora - ed eoco i-I punto che ci consente i,n ma- niera più diretta. ...'. la -difesa dei r-e,oolcanici - que,. sti motivi generali e particol,ari di diffidenze, e di timori verso la Quadruplice Intesa si riforiscono, non già agli intJeressi del popolo ,in Romania., in BuLga,ri.a e i,n Greicia, bensì agli interessi deUe minoranze o•J.i- Biblioteca.Gino Bianco garchiche, 1-equaili ha-nn-0 in pugno l'effettivo reggi, mento de,l1Jia, maÙ,hin,a stabale. Il ceto dei boyards romeni, che ri•tengono compro– messa la loro vantaggiosa esportazione. gra'lll8,ri,adal– l'insediamento de.Ha Russia ,a Costa-nti,rt>0poli,hai su– gli affari de,L proprio Stato la ste-ssa influenza, ohe hanno in Grecia, i mer~anti di ol,ive de,!, Pi.reo e che han,no nel pmti,co svolgime•nto della po,l>itka bui-gana, i nume-ro,si e potenti a.ppaltato-ri di feno-vie e di l,a– voTi pubblioi, i, quaH o-p,erano co-1 sussidi-0 -largo e fed,ele- della ba-n,cocrazia. bulgaro-tedesca. E pochi giorni or sono, uno dei più ardenti i.nrter:v-eruti,sti ro– me,ni - ci:to, dunque, un testo, insospetta•bille - il signor Take Jon,escu, faceva ne,N'Uniuersu'1 questo stesso inventa-ri 1 0 .... materi.alistko-sto-rie-0, per rimprç" vera.re ·a,j gruppi sociali, dirigenti o influenzanti J,a pol,itica estera nei vairii paesi baloanici, le loro, dire.t– tive mi•opi e in;ter-essate, i,] gr,ett-o egoismo ·de-!LeLoro aspi,ra,zio,ni. Il sigmor T.ak~ Jon,es,cu incul,cava, nel suo articolo, ,ai òe,ti dirigenti nella, penisola, ba,k,an.i,ca,, J,a, ne,oe,ssità d.i uniformarsi ad una v·eduta, d'insi,eme, di cercar-e l'armoni,a dei loro inter,essi con quelli, v,a,sti de•i po,poli ba:lcanfoi, J,a cui a>ttual,e di·sg11e,gazi,one- egli diceva, - sa.rà ,loro funesta. nrerl'l'av-v,enire,p,e,rchè li dannerà a-Jl'imp.otenza- oontro chiunque vorrà ,as– sogge,(ta,rli, disuniti, a.Ila pr:opri,a egemonia;. lo, perso,nalmente, aderisco, 01 questi' concetti, del signior Take fone-sc~ e p,enso che i- paesi baloanid abbi,an-0 peTduto, così nel 1912 come in qu-e,sful,timco ann-0 d,ell.a guerrai europea, due ecceJil,enti o,cica•sion;i di costruire l,e basi solide deHa loro compl,e·ta emanr cwazione da-Ila interessata tutel,a di questo- e di' quel gruppo delle potenze europeè. Anteponendo e sovoop– ponendo La « veduta d' in.si, eme » - e ci•oè un de,mo– crabco l'e,gime confederale fra essi - aL!e ~ide riva,. lità, ai< g11eW · e cu-p,idi paTti,coLaris)lli, aHe contin– genti speculazioni opportunistiche sui- margini cieH:a infida poHti,ca europ,e,a, essi av,r,ebbe,ro potuto, r,e,n– dere un do,pp,i.o e, segnal,a,to servizi•o alla ooru.sa d-eHa paoe ,e della civiltà ed a queUa d-el;la -propri.a irn,di– p-endenz.a e d,el,J,a propri.a floridezza sò,ci,aJ,e.Essi, doè, avrebber-o assicur.ato lo sviluppo, autonomo de-Ile, loro energi,e, -l>atutela poli>tka e m~,Ii,ta,re,in oomuine, de,1J,e rispettive autonomie; e agli_ intrighi della- dipfoma,zia europea avrebbero d-efinitivamente ed effica,cemen,te chiuso gl•i accessi alla loro pe:ni,sol,a, che fu, è. e, purtroppo, -sarà ;mcora il viva:io•dell-e contese fra le potenze europe,e. Ma, ,evide.ntemente, per rea-Jizza11euna, simi,le poJ.i-· ti-ca savi.a ,e benefièa, era n.eoessari10 a,i p'3!esi b.arJican.ioi fare una p,o,Mica,estera « popofal"e », cioè direi.taIIllen!te i,spira:La e ori,enta>ta dagl-i inte,ressi e daiJ,1ete_nde>nze p·o.Jitiche deHa p-opolazione; e, inv,eoo, que-s,ta. ha oe– duto i•l passo e i p,o!teri ad e,lementi- p,eTtu11batioiri e– infausti. Questa, è La situazione di· fatto, e noi non la modifi-chiamo insi!Xendo su ciò che a.vrebbe po– tuto, e do-vuto essere altrimenti. Senonchè, a me sembra - p,er d,ei sociali'Sti sopl'3r tutto - un errore convenzionai-e di apprezzamen;to e, sopratutto, un erro,re d-i fatto il voliere attribufre alla personale in,iz.i:ativa di questo e- di quel sovrano ·ba:1- canico la or-ie-ntazi,one tedescofila presa d>ataluni dei paesi ba,J,canic:i. È la: demoorazia, cµe - cortig.iia,na in casa propria e repubbli-caneggi:ante in C>aS6! degli a,Itri"- tende a valrorizzare i suoi vecchi. clichés de– magogici con questi pròoe:ssi sommari4 e sopratu~to supeTficiali ali-e « case regnanti »: la democrazia. che-

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