Critica Sociale - Anno XXIV - n.14 - 16-31 luglio 1914

212 CRITICA SOCIALE Dal oao,s popo,la.l'e era uscito il Partilo, separa,n– dosii dagli anarchici e dai re ;pubblica.ni , riteneind-0 t,ro,p:po primitiva ed inadeguata la rivolta a compiere la no-stra rivo1lu11JioI1Je; considerando troppo parziale, trop,po sp,eieiosa, troppo <e borghes,e >>, IJa mutazio,ne della form,a di Governo. Dall'informe, dall'c<indistinto)), dall'inorganico dellie pl,e<bidisperse e oscillanti tra i·I s,erviLislilloe il sogno insurrez·io1naJ.e, era uscita la associazione di clas·se, coi suoi fini, co-i suoi progi:,ammi, coi suoi metodi; oentro d'a<ttrazione ai diso•rganizmti; pazi,ente e· indul– gente a conv,erti•.l'e, a 0hiamare., a pers,uadel'e, ad ac– wgli,ere le p,ecore e-rranti nel krumiraggio, nell'iso– lamento, ne,! timor del padrone-, per farne degli uo– mini sotto il tetto comune d,ell'orga,nizzazione di me– sti,er-e. E s',era tenuta distint,a la nostra o•rg,anizzaz.ione da altre, ,siegllJen,tialtri metodi, non perchè gli uomini e J.e ftorme ci çJ.ivides;;,ero, ma per la co;1vinzione r,he quei metodi di g,rosso,Jana minacci,a, di sitambura– mento inga,nnatoi:,e, di meindace disp"'eigio del politi– cantismo, fto,ssero -errati-. S,e oggi, all'idiea di una riconcitiazion-e coi si·nd:aaa– listi, vi sono gl,i spi,riti s,emplici e ing,eniui di alc;uni no.stri comrpagn~ ohe s,i rioeHano anche o so,pratturtto per il r,i,coi:,dod,eHe villane ingiuri-e dei ca<piai nostri migliori; ,e se questo sentimento di ribellione ha pur qualche cosa di v•eramente e sanamente cc ri-vo– luziona,rio• >>,al co ,nfron.to dei pr-onti e remi,s-si·vi oblii di alitri; è bene però dichiarare che in noi non può ess-er,e o p1revalei:,ela questione formal,e della p,erm~– losità p,e,r.q,wene ingii.urie. Ben altro è i-Idi,ssidio. Quel trattamento brutale, s,elvaggio, insensato, ha un va– lore redi•bitorio per noi, solo in quanto fa parte di tutto un metodo,: il metodo della van,a cianlCi,a, re– boante oosì ne.11'.aurtoapologia come nell'attooco p·o– J.emi•co: il metodo, diel bluff, de,Ho spav.enta-minchioni, che info.1,ma il Sim:l,aca,lismo .. *** S'era ,a,nche an,d,ato f.orrnia,ndo, nf)He noistve file so- cialiste e o,p,er,a~,e, un atteg,gi,am-ento muovo, una <e teo– ria>> più ·precisa e moderna del disorganizzato,. AgJ.i inizi, questo p•oteva .a,p•parir solo· come l'incosciente, più disgraziato ohe co<lp•evole,C1hemeriba ~età e op,era ncm10,ros,a d'atJtrazione. Adies·so, dopo- a,nn,i di l.o.tte e cli ipropag,anda, dopo che. trutti sanno cos'è asso.c,ia– zione di mesti,er,e, chi ne r-e,stava fuo,ri cominciav•a a<l app.aril'e, nella sua ve,ra lu1oe, come un consa,pevo.J.e e od·io,so cc kru,rniro l>, ohe non si v,enderà al p•a<lrone n,e,Jgiorn10 dello sciop.ero, anzi sarà probabilmente il primo a ,gridare più forte ,e a insegnar la rivoluzio,n,e àgili il'reggimcntati p,roni agl,i ordinri e alla d-i,scip.Ji,n,a d,el1a vi'Le·Conf•ederazion,e d'el Lavo,ro; ma che è un fior di ,pm1assi,tadegli altrui sacrifi.cii, il quale scrocca all:e,grame,nte J.e c.on: qu~stee gli aumenti ottenuti dalla organ,izza1,ione; e, se,nza, p,a~re un~ quo.t.a nè sopip,or– t,a-re un •p<e:so, divide il botti,no· nel giorno d,ella vit– toria. Tuttociò, .n,el campo po.li ,tico e nel campo ec:ono– mi,co, io non so se fos,s,e i.ntmnsig,ein1Jao riformismo: so· che .era Socia1'i,smo e organizzazione, g,eruuini. Che, ne.I camrpo, -eLe.ttoralie,ciò ammettess,e o es-clu– d,e-ssequalche aHe,anza: che, nel campo parlame,ntare, ciò consentisse o proibisse q,uah;,he voto al Ministero: che, nel campo del lavoro, ciò permett,e,sse o v~etasse questa o quella forma o tono di lotta, è p·er me se– condario. La sosta,n1,a è, che i,I Socialismo fosse i-I So- BibliotecaGino Bianco ciali,smo, e la Organizzazione non foss-e... la disor~a– nizzazione,: la disorga·nizzazione, la quale non· è già più (come nei primordi) la non organizzazione di co• loro che, ,p,er incosci,enza o timore o altro motivo si– mi.l,e, no,n. si as-orivono ancora alJ.e Leghe di me,sti,ere: ma è J,a controorganizzazione, dei volontari,am,ente estranei ,ed o-stili alla 'l,ega, dei fuorusciti e rinnegati della Lega, d,ei catti:vi operai ohe imip,e·nnacohi,ano di riJVo•luzionarismo il _loro tradimento, e bevono all'oste– ri'a i soldi della tessera alla salute della bamicata o dell'azione diretta, e alla barba dei coglioni che pa– gaino ,e starino uniti' e saldi neHe file e combattono e vincono ,e cooquistano an,cihe p,er loro. '* ** D i-sfa.re tutto questo, o sconquass,arlo, per riahorac- ciar,e i I'epubblic:ani, mend,icare la pa.c.e dei sindaca– listi, rimeU.ere in ono,r,e il vo.Jgo disorganizzato, p·uò eLSas-e1,e oh a taluno paia rivoluzionario: a me sembra regressivo. In realtà torni,amo indi,e,tro, alla pr,etl,sto– ria. Ri1oa,s.chi.amonel blo,ccardismo, r,es1us.cibiamoquel va:go insurrezioni,smo in.couc'ludente che vent'anni fa -er.a la co·ocarda di butto l'artigi.anato più misero, ind'Ì– vidualista, disip,erso,, che la domenioa .sera si vantasse di.sposto a tutto, pier ,ri,p,r,ender,eil lunedì - o iL mar– tedì, se la bevuta f-estiva era stata più solenne - il giogo, consue•to. I moti di g,iiugno riv,e.Jarono una energia, fatta d1 disagio, di malconten,to, e in parte anche di «volontà>>. Da cihe i,! Sooi.aJ.iS1mo ha questo nome, ·con un si,gni'. fioato pl'eiciso, s'è sempre cl-etto che è umcio d,el nQ• stro parti•to teso-r,e,ggial'e questa ene.rgi:a e,ntro ],e no– st·.l'e macchine, pe·r caivarne, eff.etti dii <e rivolU'zione. » in que,i modi e a quei fin.i che sono p,ro,p,rii d,e.Jno•stro meto,do: ,n,el'l'o;rgan,izzaz.ione, nel comizi-o, nel Parla– mento, nell'o.p-era che rin•saJda ed a1C1CJ'(lSce il nostro ,esercito e l:a SiU,U forzia. P-eir vent'anni, si è detto ohe· q ,ues.to incanalare 1-e en,ergii1e ,e le passioni deUe masse non siginificas.se sp,e– gnerl,e, ma avvalorarJ.e,. P,er vent'anni, s'è conl,rappo– sto J.a ,mac'c1hina a v,apore del nost,ro movimento, alfa piento,ba,d~ Papin in oui .i'Ivapò,1,erov•esoi•ail coperohio e si di,sperde i,neffica,ce ed inutHe. Ane1he aille funzioni sessuali• s-i usava p•r:enderè. J,e similitu<dini, p•er contra,pporre la m,ast1.wbaz.ion,e-, ·ahe v,e,rs,asenza frutto i germi di, vita, alla sana virilità, che li s,erba e li des-tina a procreare p·role gagJ.i,arda. È roba \Oetochia tutta questa, e « sup,erata »? So,no soonvo.Jte le J,eggi del'la; fisi,o,logia? Il Pria,pismo, osten– tante urna •energia che non. è se non irribazione, è si.no n.ima •di viri,potenza? Il gri,dnre e il minacciare equi– vaJ;e a,ll'a"e.r forza? La forza è nei rruusco,li o nell'iste• riSIIIlo? Per so,Uevare 100 chili occo,r.l'e e.sser,e atlieti, o ba,sta volerli a,11,a-re? Il So.ci.alismo è anch'esso un fatto d·i formazì,one, che matura nelle cose e C1hegli uom,in,i possono aiutare ma senza potersi so,,titui-re al'ia l,egge e al fenomeno, o è un atto di creazione, ohe un <uomo-Dio può far b.alzm,e dal nulla ... o dal poieo? E il poco, che v'è o,ggi di prepa,rato in Italia, a ohe da1,ebbe vita, nell'ipotesi di una rivolta fortunata? Alla reipu,blbli,cadi Pi·roli•n,i, Ba,rzilai, Chi,esa? O a una r-eipub<blicasociale, di tiipo mazziniano, contraffazione di Socialismo, e bal1Uardo contro il ve1J'o So,ci,alismo p,rol,etario de,JJ,e reg,i,oni più progredite? Di questi, ,e di molti altri in,terrog.atiivi ed- assurdi, e dell,a strana condizione del Parti.to, sarà uitile ra– gio,na-re con gr-ande sohi,ettezza. GIOVANNI ZIBORDI.

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