Critica Sociale - Anno XXIV - n.14 - 16-31 luglio 1914

Critica Sociale fi/VIS71/l QUIN'DICIN.JlLE 'DEL SOCI.llllSMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L; 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5,50 DIREZIONE: Milano - Portici Galleria, 23 - AMMINISTRAZIONE· Via S. Damiano, 16 - Milano Anno XXI'/ - N. 14 Numero separato, Cent. 40 Milano, 16-31 luglio 1914 SOMMAR.IO Politica ed Attualità. Involuzione 1·Lvoli,zlo11a,·1a:Revisione o ,·,at1er111az1011e della aott,·lna .•oc/a Usta? (Polemiche di ca~a nostra) (1L VICE). Divagazioni àl l1<gllo sulle cose d•I SocLaUsmo (Prof. (,IOv ANNI Zr- BORDI). ,.,i. Per (,np01·,·e "" àllemma: Quando potrebbe scatta,·e l'o,·a aello sclo– 'P"''O (l811t1'ale: ... (Prof. ANGELÌ) CRESPI): . Studi economici ,e, sociologici. 'verso ,ma .,uova ieoue s,ma prop,·letìt ecciesLàstica? (CARNEADE). Un ci·n(J_ttantennio dl legtslazlone gociale: 4. Ln legislOzLone ·Uatiana · 11el nuovo secolo; 5, Coeffì,cle11ti, contenuto e lacune àetlà legLsla– zioue sociale Lu Jtatla (PETER AUGEN) •. Le macchh,e e i'agl'lco.!lulla (Pror. RAFFAELE PIRRO). Igle"e e capllattsmo: Prevwuv, teorici e constatazioni pratiche su l'allmentazlone popolal'e (Prof. E. BERTARELLI), FIiosofia, Lètteraturà e· Fatti ·sociali. · .J.lf1·ed.pO1·1an, (Avv. AGOSTINO LANZILLO)_. - Postma (IL VICE). . . INVOLUZIONE· RIVOLUZI-ONARIA Revisione riaffermazione delladottrina, socialista,? ( P9lemi.che di, casa nostra) La scorsa volta abb'iamo f.a~to·un discorso,. che ha avuto moUi .ascoltato-ri, .sui diritti costituzionali cieli.a teppa sopea .il nostro Partito, diritti che noi abbiamo negati, mettendo in eviden:ia che la natura della rivoluzione. socialista è essenzialmente econo– mica e sociidistica e democratica, e però profon– <lamenLe diversa ~la quella di tutte I.e rivoluzioni, che hanno fin qui fatto àppello alla teppa come rnatC'ria brut*' di combattimento, mentr.e le nobili, aristocratiche oligarchie rivoluzionarie pensavano la rivoluzione che la teppa poi esegiiiva a proprio rischio c pericolo, e a vantaggio delle oligarchie. Per noi J,a. rivolm:ionc .socialista diventa nel.dir,enire ciel proletariato, cioè delle folle che si. fanno .orga– nizzazione e partilo, correlativamente allo svolgersi, al divenire della economia capitalistica, incalzata di dentro dai lieviti sovversivi della libera concor– renz-a, incalzata di fuori dall'azione consape-volc d·ella classe lavoratrice, politicamente ed economi– camente org.anizz.ata. Il nosbt'o punlo di vista è rigo– rosamente quello spiegato da Marx nella prefazione al Capitale, secondo cui /o sviluppo della forma– ::ione economica della società è assimilabile alla 'marcia della natura e alla sua storia, onde avviene che, quand'anche una società sia arrivata a scoprire la pista della legge naturale c-he presiede al suo mo– ,·imento, essa non può nè sorpassare di un salto, nè abolire con dei decreti le fasi del suo sviluppo naturale; essa non può che abbreviare il periodo di gestazione e addolcire i dolori del parto. Ma la Biblioteca Gino Bianco serie delle fasi è inesorabile. li paese più svilup– pato industrialmente non fa che moslrare, a quelli che gli stanno dietro sulla scala industriale, l'im– magine del loro avvenire. Noi siamo afflitti ugual– mente e dallo sviluppo della produzione capitalistica e dalla mancanza di cotesto sviluppo . Davan-li a questi limpidi periodi, in cui risiede tutta I.a logi<.;adella latt.ica socialista, che cosa sono i discorsi apologetici della violenza che rompe vetri e fracassa vetrine, quali appaiono in certi fogli di propaganda? Confessioni piÌI o manco aperte della incoscienza di certi pastori circa le vie per le quali si illudono di condurre il gregge a salvamento. Benito Mussolini, in una sua intervista recente. parlava della necessilà della revisione teorica della nostra dottrina. Non contestiamo. M.a c'è una ne– cessità che ci sembPa assolutamente pregiudiziale: farla conoscere. Ora, «ufficialmente», da organi autorizzati, si spaccia troppa materia, la quale non ha col socialismo che un rapporto alt.atto secondario e puramente sentimentale, l'idea di ribellione. È pur troppo, il nostro modernismo: stavamo per dire il nostro nazionalismo. Guardate il gioco delle sim– patje: i «rivoluzionari» coi «sindacalisti», i « sin– dacalisti» coi «nazionalisti». Donde l'« affinità elet- . tiva >> che si spiega tra loro in tulle le circostanze in cui si .arroventa la «violenza» - o sia la guel'l'a. o sia lo sciopero generale o I.a rivolta barricadiera? Evid,entemente, dal comune· pensare che l' Tdea go– verna il mondo e la Volontà governa l' Tdea. L'idea– lismo è individualistico; esso esalta la persona, cli sprezza la folln, vede nelln folla la carne del de– stino, /es savates du bon Die.u - comr direbbe Balzac. - L'id'ealismo non credr alln organizza– zione, in r1rancle. Ciò è contro nl p1iincipio chr la storia è fatta dai pochi: ciò è darr frmno ;il temno. ciò è un piegarsi in vile om.aggio allr /ermi deliri natura; ciò r rinne1rnre l'eroismo e la personalità. L'anarchismo, e tutti i suoi rleriv.ati, fino alle piì1 recenti maE>chcrature, hanno scmure professato il più grande disurezzo della organizzazione oper,:iia. e qua,ndo, 1}ÌÌI tardi, mostrarono di accf'tl::trla. affet– tavano cli farlo per sola ragione cli onnortunità, ner aver agio ari accostare le masse. E lo f'tesso altf'!l– gi::imento. più .accrntuato, natnralmente. tennero ri– snetto all::i conquista dei P11bblici ooteri. mostrando rli pie1rnrsi· anche .1! pregiudizio elf'ttorale per como– diUt cli t.ronre tribune. ria cui diffonrlf're il Vf'rho « riYoluzionario >>. . L'idcali$mo. che !!Uarcla retrorso. è assai prn incline a credrre alla organizrnzirme in piccolo. la cruale si naludarnent,1 in elettrizzanti reminiscenze storiche di eroiche cospirazioni e di fortunosi coloi cli numo. L'intnizionismo bergsoniano - che va ab– battendo trionfalrnentr il decrenito materialismo sto– rico marxist.a negli alti grndi df'lla gerarchia socia– lista - bene sta. a base di quella concezione vera– mf'ntr « riYoluzionaria n drllo scìooero generale. che Aristide Brianrl smise con grande eloauem,a al C'ong-resso socialista internazjonal~ di Amsterdam.

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