Critica Sociale - Anno XXI - n. 8 - 16 aprile 1911

CRITICA SOCIALE 115 Nulla è_ più .malaµ;cvo!c, nel molo dcll:i storia, clic discernere quando si è conclolli, q11a1ido si ò condolLieri; clislricare, nelle imprese delle quali siam parte, quanto spella alla coscienza e al volere, quanto a quel viluppo cli forze, che i partili, i Go– \'Crni, le classi prcsuròono cli ·scatenare, sol perchè le hanno conslalale e han credulo di seconclnrle. La fonte, che dissug-g-cllammo, esisteva senza e prima di noi; la polla, che lrucmrno all'aperto, « larorava )) nel mistero del sottosuolo; il rigagnolo, che S<' ne sviluppa, avviene che si riprofondi nelle pcrfìdc p;liiaic; e noi piangiamo delusa, bcslcmmiala, di– slruLla lulla l'opera noslra. Ma ecco l,1A"giùuna ca– scata, che crea l'iride e macina il g-rano. :;,/* Questo esempio di Gioliui che rinasce\ quando parve spento, e s·.1ccosta ai soci~disli per rid.ire al– l'llalia un nuovo irnpclo cli giovinczrn, " dispcllo del <(protocollo)) e dclln logismog;raria convrnzio– nalc clcllc nssern\Jlcc, può S('rnbrarr 1111n smrnliln ;1 roJoro. che nffrllano di sollovnlutarc lri virlll del 1>'nrlnrn'cnli e il polcrc dccisi,·o degli individui e dei r~ruppi nella dina1niea socialr. e allcndono l111!0 e sollanlo dallo coscirnw e dal ,·alore delle masse ~ così dure e piene di sonno. .Un sarebbe imprudrn!P :dJbnndonarci ll'oppo n simili lusinghr. ,\nchc le fori.e lal.rnli 11:111110 il loro peso. ];_:chi scrnht·:1 snscilnrlr: non li:1 fa!lo, il pi\1 spesso, che inlui1·nc e prccalcolal'!lc lo sviluppo vicino. li prot,1gonisl:1 non <'sistr eh<' per arlilì,.io cli luce. per un gioco di rslf'!ica s~1picnlc, nrl ro– rnn11t.o delle cose rr,di. Nl·. nd ogni modo, lr rifor– me vivono ed oprr:1no per sè, fuori d<•lpl<•ssn clf'lll' genti, per cui. sr 11011 da c11i. sono fallr. Dirr csal– larnenle il Manifrslo dello Direzione del P;irlilo: se il pl'oletarinlo 11011 prodania « In conquisla ò mia!»; se rsso non rinlrndc e 11011 vi ponr il pro– prio suggello, il suffrngio 11nivcrsulc 11011 snl'ù - o sarà come 11011 fosse. \"Ìf!ilarc, dunque, ccl opcrarf' -- e non credere mai che possa essere indarno ~ quesla è tutla la saggezzn, perchè questa i.· la \'ila. E, allora, anche ogni Saii Silvestro è, un po' Primo ~ 1 foggio. F. Tun.,..,,. POLIHGA FERROVIARIA P OLETARIA Una politica ferroviaria prolehuia non esiste in Italia nè fuori, e non fu delineata nemmeno programmatica– mente. È questa J'ora di provvedervi, mentre urgono la politica del lavoro, qnella del consumo, il riassetto amministrativo ferroviario, ht revi:sione dei trasporti e la semplificazione delle tariffe. Le classi detentrici dei capitali e dei pubblici poteri hanno ~croccato favori, concessioni, privilegi, con l'e• sercizio statale, in virtù specialmente dell'articolo 3 1 2° alinea, delle" 'l1ariffe e Condizioni pei tra.-;porti sulle fflrrovie n e delPart. 39 della legge 7 lllglio 1907, n. 429. l~sse ,infatti ottennero: allmenti di com.fò1·t nella 1a e 2n. classe; accordi speciali: di tariffa e trasporlo con 194 ditte, impegnantisi arnrnalmente per una determinata quantità d~ carri completi o di derrate; riduzioni di tariffe e gratuità di viaggi; treni e fermate .speciali (1); condizioni di favore sui materiali e sulle costruzioni ( 2 ); • (!) UN APPLICATO/ iu'C,·Utca 80Ci(lle, 1°-16 giugno 1910, pag. 172; e OA1,1,uzz1 In ,.uicroùo (lei dl.<1seniizi.o fer,·ovi,a,·lo, pog. 12-20. e, UN APPI.IC, \TO, 111 C1·Htcr1. -~Oclale, ·1bide111 i C T1rnv1sONNO nel Cù– inizlci'ferrovlarlo d!-Romar 17 luglio 1910. BibliotecaGino Bianco ottennero la direttist.ima Roma-Napoli 1 la cui utilità sarà assai minore del costo; ottennero che venis.-;e ascoltata quo.si sempre la voce delle Camere di Com– mercio e dei Conson~i. agrad; ottennero rappresentanza nei Consessi amministrativi ferroviad; e godono un trattarnento particolarmente cortese rigli sportelli delle. Gestioni e sui treni. Nessun altro servizio pubblico si è prestato e s.i presta, per \'as."ienteismo socialista e per Pisolamento del proletariato ferroviario, allo sfruttamento capitali– stico, qu~u1to il ferroviario. Sopra venti concessioni spe• ciali, sollanto otto riguardano la poveraglia, che per ignoranza di rado può usufruire delle poche ~he le son ri:servate. NelPelenco degli aventi diritto all'uso gra– tuito di compartimenti riservali o di carrozze-salone, non trovate certo nè lavoratori, nè loro rappresentanti. Poco toupo fa, le tessere circolari gratuite erano 94.8, <li cui 114 per l'intera Rete statale. • 1 Adottato l'eser– ci,do di Sk~to, il Uiglietto gratuito o a prez;,;o ridotto è divenut.o la regola, quello a tariffa intera l'eccezione n, notava il J}otfeUino Ufficiate dei Viaggiatod di Com,• 11w1·cio (citato dalla Rassegna dei 1'raspo1·ti, agosto 1910, pag. 90); e infatti ecco i 12 biglietti gratuiti di 1aclasse, !3 i G cli 2a, con le ò concessioni cli trasporto gratuito di bagaglio, alle famiglie dei Deputati e dei Senatori; la cart,i di libera circolazione sulle ferrovie agli ex– Deputati di 5 Iegitslature o 0011 14 anni di mandato; gli innumerevoli biglietti a sba/0 al quarto potere; ecco la promessa. del ministro '.L 1 edesco 1 in risposta al– l'onor. Astengo, di qualche biglietto ai pensionati i il tentativo delFon. Giuliani di ottenere il viaggio gra– tuito ai Sindaci che si recano a Roma pel Cinquante– nario, ecc. Non riusci quindi una sorpresa la statistica delPav– vocato Cesare Gasca (Le Fe·1·1·ovie italiane, 1° aprile 1910), giusta la quale, sopra 76 milioni di viaggiatori, nel 1909, solamente 28 milioni - il 36,80 ¼ ! - pagarono a ta– riffa intera, con una perdita quindi di 100 milioni; nè dovrebbe meravigliare la borghesia Falto coefficiente d'esercizio. :Ma questa, mentre a parole se ne duole, e vorrebbe rimediarvi sulla pelle del per.sanale, fa il pos– sibile per elevarlo sempre pili. Ecco infatti le sue richieste per i! futuro prossimo: la direttissima Milano-Bergamo, c!Je Fin macchina del 5 luglio 1910 notava dover essere onerosa assai, ma parcamente fruttuosa; Pon. Patrizi raccomanda l'idu– ,,;ione cli tariffe per favorire la coltivazione delle barba– bietole i il Congresso di Spoleto pro Umbria reclama i vantaggi della locale 303 i il 1'o1.n-ing Club chiede il prezzo di L. 0,257 alla tonnellata-chilometro per il trasporto dei materiali di massicciata; un'apposita Commissione d'inchiesta invoca ridL1zione nei trasporti bozzoli, cascami, ecc., almeno sulla ba:se delle tariffe francesi i il Consiglio generale clet traffico (1) fa voti per 111odifica,o;ionialle tariffe pel trasporto delle lavagne e ardesie artificiali: dei. residui della distillazione del petrolio, del sale marino, del cloro liquido, delle sanse, dei fiori freschi, del bianco di Meudon 1 dell'os1'igeno e della glicerina per uso juclustriale; il _ Consiglio Zoo– tecnico approva la Relazione del comm. Moreschi, di· rettore generale al Ministero di Agricoltura, circa Ja semplificazione e riduzione di tariffe per gli animali riproduttori e per il bestiame da macello, più la gra– tuità per i custodi del bestiame; una Commissione speciale presso la Camera di Commercio di 'l'orino (I) Vedi, fl. pag. 68 della Re1.azlo1teper t'mrno 19()9.10, 1 provvodt– mentl !n p1·opostto.

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