Critica Sociale - Anno XXI - n. 8 - 16 aprile 1911

Critica Sociale fè/VIST .Jl {j_U/MJ/CIN.JlLE DEL S(JC/.JlLISM(J Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5,50 Lettere e vaglia all'Ufficio di CRITICA SOCIALE - MILANO: Portici Galleria V. E., 23 Anno XXI - N. 8 Non si vende a nttnie,ri sepa'J'ati Milano, 16 aprile 1911 RISCOSSIONE POSTALE Entro il lll.ese iuviereni.o la OUITANZA POSTALE ai pochi abbonati in ritardo e a coloro cl1e desiderarono essi stessi questo sisteina di riscossione. Siano cortesi, però, di disporre iu ten1pr, pel pag·aruen·to al fattorino o all' Uf'.ficio postale, at'fine cli non caricarcene inu– tihnen.te il perditem1)0 e la spesa. Ring·razia cordiahnente L'AMMINISTRAZIONE. SOMMARIO Politica ed Attualità. 1° lll'aggio 1911: Ai tavoratorl e aue iavoratrict (LA DIREZIONI<; DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO), ,Hhtvtone sotterranea (F. TURATI). PolWca ferroviaria pro/etarla (LUIGI ZECCm). Mezzadria e bracciantato in Romagna: 111(continuazione) I problemi àet b1·accla11tato; IV. Le forme detta organ-tzzazlone (Pror. AN– TONIO 0RAZIAD!sl), Studi economici e sociol.ogicl. La Società, dei 1/ablani (f. p.). n 11eo111atthusta11tsmo: ti suo dlruto all'esistenza (rror. ROBERTO -u,cm;r,s). La coi11ctdet1zadegli i11teresst (AYV, TULLIO COJ,UCCI). Filosofia, Letteratura e Fatti sociali. Ji'ra Ltb,•i e Riviste: La critica slndacallsta della democrazia. - La produzione diretta come arme sindacale. - (f. p.). Recenti-pubbticaziont dt Crltlca Sociale. PARTITO SOCIALISTA ITALIANO 1° MFIGGIO 1911 Lavoratori e lavoratrici, Il cinquantenario clell'llalia unila non è mulo di ogni luce pei lavoratori italiani. La conquisla del– la patria borghese fu il precedente necessario della patria proletaria. Gli sforzi, le lolle, i martirii, che preclusero al vinclice 1860 contro lo straniero, do– vevano riprodursi contro la tirannide interna del capitalismo. Dopo Rom.a, clal 1870 al 1880, gli eso– tici bagliori della prima Internazionale; clal 1880 al 1890, i primi indigeni Partili Operai; il decennio successivo riassu.nie i due precedenti nel Partilo dei Lavoratori, nel Partilo Socialista. La lolla è, ogni giorno, più aspra. Il sole clel 1900 saluta la conquistala libertà cli coalizione. BibliotecaGino Bianco E,-ompe, clal se,-vo, il lavoratore libero. Il sole clel 1911 annuncia il volo universale. il suclclilo si erqe cillaclino. L'una ,-ivenclicazione sca/u,-isce clall'allra: il ri– scatto nazionale ne è presupposto comune. Indipen– clenza, · libertà economica, clirillo politico - l'fla– liano, il lavoratore, il cittadino - sono i termini, i.clealmenle inscindibili, clel trinomio liber_alore. Avulso dagli altri, ciascun d'essi è menzogna. E la celebrala unità politica, anche, è menzogna eia sola. Nord e Sucl fanno clue nazioni; e l'una, la più misera, fugge oltre gli Oceani. Due nazioni fanno la cillà e la campagna; atlorno ai ,-iclolliclel– l'inclustria fermentano tutlora le /o,-biclee tristi Van– clee. Il wivilegio dell'urna fomenta le camo,-,-e, le fraudolenze, le cor,-ullele, le stragi. Nell'assenza po– litica cli lanla porle cli popolo, il Cinquantenario ap– pare anticipazione temeraria. Patria una non esiste ancora. Ma una logica trascina gli eventi. Enlusiasrno cli ai;anguarclie lavoratrici, assidui-là cli propulsione po– litiat, i.nelullabililà cli evoluzioni economiche : lre forze, inlimanienle socialiste) congiurano 11 s.olle– cilal'e il fallo democratico. li t,-iplice conato ir– l'ompe nella chiosl,-a p'arlamenlare. E i Lavoratori? e il Paese? Ecco il quesito di questo vehlunesimo Primo Maggio ilaliano. La promessa può essere delusa, la conquista sterile, se il proletariato tu.Ilo quanto - « una tesla, un cuore>> - non balza, esso, nel– l'arena, non proclama: « la conquista è mia! n Il sut[ragio a lutli i lavora/ori maschi e niaqç1io– renni - preludio a pari conquista per le donne del lavoro - wimeggia, ogoi, sovra tulli i pro– blemi, perchè polenzialmenle tulli li abbraccia. Pa– rassitismi lribularl, doganali, militareschi, onde, più e più, s'inaspriscono i consunii operai; rnonopolio della collura, che fa degna la vita; privilegi i.slilu– ziona!i e proprietari; minaccie alla pace fra le genli; ingiu.slizie che opprimono il lavoro - lullo la sche– da può mantenere, lullo pu.ò dissoluere. IL volo, che fu inganno a plebi dissociale e mo– ral1nenle mancipic, diventa redenzione agli organiz– zali e coscienti. I termini del trinomio si fondono; nasce un popolo.: comincia una storia. E valica i confini della patria. Le nazioni, poi– chè sono, allora si assorell.ano; non è più concerto mal[iclo cli principi e cli olioarchie. L'lnlernazio– nale, che fu an/.icipazione cli idealisti, erompe dalla rea/là.

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