Critica Sociale - Anno XX - n. 17 - 1 settembre 1910

CRITICA SOCIALE 265 Si jeuuesse savait! Si vieillesse pouvaitl gemono i niatul'i. ilfa l'utopia può ben. /a1'Si 1·eallà. con la inte- 01·azione 1·ecip1·oca. Due difetti opposti fanno, unUi, una virtù. Anche i pa1'liti socialisti, disinvoltisi dal pi·imo in– distinto delleorigini, preme onnai 1 nec<1ssaria e funesta, la division.e del lavo,·o. Uomini e ·istituti si specializzano e si tecnicizzano: nel movimento ope1·aio, che diventa un'arte; nelle Coope1·al!Ve,nella legislazione, nei Mu– nicipi, ecc. 1 ecc. 1'ecnicismo e specialismo separano ; il cemento si sg,·eLola;, l'anima comune si assottiglia; quell'anima comune nella quale e, appunto, il partito. Semb1·aallora, e fo1·senon e\ che la fede e l'entusiasmo siano in 1·ibasso. Gli è che ognuno 1 sospinto dallo sviluppo del pai·Uto, approfondisce il 1n·op1•io solco; non ha l!Jmpo cli guai·– dai•e di là dal p1·op1·io11w1·icciuolo. E i muricciuoli non solo ci scindono f,·a noi,· ci isolano anche dalla massa. CMpiù fa 1 non ha tempo e lena di raccontm•si; non si è insieme Achille ed Ome1·0. I compagui si sentono stranieri 1 e1un po', in te1·ra sti·anie1·a. Oggi si lavora cento volle più che vent'anni fa; e non pa1'e ,· e non f1·utti(i,ca in propo1·zione. Convien dunque 1·icostituire nel partilo, al pa,·tito. una doppia unità: ùzteri01•eed estenia. Citi pi'U adatto a qucst'ope1·a, cli voi 1 the, appunto pe1·chègiovani, siete anco1·a nell'indi8tinto, siete al Umita1·c di lutto? Siete dent1·0e siete fuo1•i; venile dalla intuizione e vi avviale alla 1'1/lessione.Dal generico muovete al pai-ticolai·e. E po1'late 'intano l'entusiasmo delle Ol'igini, pe1'clti: siete voi stessi un·oi·igine. il popolo e giovane semp1·e; intende i giovani; me. glio, non intende che i giovani. E nulla s'insegna cosi bene come cii> che si sta, noi stessi, impa1·ando. J,a f f'eschezza della nozione la fa allignare; il tl'avaglio interiore è cosa viva, che si comunica. Giù basterebbe ad' assegnarvi un. posto e un ufficio nel pai·tilo; nei quali nessuno vi saprebbe sostituire. Il 1·eclulamento, la p1·opaganda elementai·e e gene1·ica, questa necessità pe,·manente d'ogni pa>·lito, non è più, pe,· troppi motivi, aflàre degli anziani; passa a voi in 1·etaggio. E passa, colol'ila già dal riflesso del t<tvo1·0 positivo, conc1·eto 1 speciali;;zato, che fanno i matw·i, che voi fa1·ete domani. Nè è lutto. Vi e un cumulo di lavori comp!em.enta1•i, ma importantissimi anch'essi - di organi.aa ;ione, di educazione, di ·propagande speciali - chepuò, che deve essere vost1·0. Qui è un U/fìcio elello,·ale da atlesti1·e · e da cura1"e,sotto la guida d'un espe,·to ,· costà una biblioteca popota,·e da coltioal'e; o la nostra stampa da diffondei-e; o da propagandare l'antialcool-ismo; e così via, a seconda dei momenti, dd luoghi, delle conlin• genze. Lavoro d'ordine, in gran pai·te, che esige pa• zienza, abnegazione, disciplina i che educa chi vi si addice; ne prepara le altitudini a cose maggiol'i; ne misw·a e ne moUiplica il vato1·e. Stirnolatol'i, integrato,·i, e~ecuto,·i .- tulio questo voi potete essel'e. Nessun all1'i meglio di voi. Evviva dunque la gioventit socialista, se essa sappia esse;·edavvero lediie coseche vanta: socialista e giovane! Ma vi è.... il ·rovescio della medaglia. Vi sono i possibili errori; vi sono i pei·icoli. Si jeu– nesse savait. ! Ebbene, biso!}na guard-11•.;ene;bisogna p1·ocm·a1· di sapere. meno ancora, com.etattica - un socialismo giovanile i sollo pena di 1 tipparire e cli 1·iuscii-epuel'ile. Pe,·ciò i u Fasci giovanili n non si debbonoaccampai·e come un partito nel partiro - meno anco1·a, contro il pai·tilo, o conl1·ouna pm·te o una tendenza di esso. lt 1 ' Fascio giovanile II è un vivaio. Campo di alleva– mento e di selezione. P;•ima ancora di fare gli altri, deve faro i suoi. Fm·ti uomini e fa1·li socialisti. L'entusiasmo socialista, it più la1·go e gene,·oso f1·a gli entusiasmi, tende a svellei·a il parassitismo, vuole che ognuno sia utile alla società, nella maggio1'misura possibile. .Ma l'esempio p1·edicaassai meglio delleparole. Il giovane sociali8t.a vuol esse1·eaddila!o: in famiglia, come it miglio,·e dei f1·atelli e dei figli; a scuola, come il migiio,·e degli alunni; all'offi,cinao neU 1 impie90 1 come il migtio1·e degli apprendisti. Poi farà in sè il socialista; it che è dire: si c1·ee1·rì wia collu1·a specifica. La coltura è ci&che più manca al gi·osso del nosll'O partito; da che pai·te ve la inll'o– dw·;•enwio, se non cominciando dai giovani? Infine, nella vasta gamma delta p1·opaganda 1 scegliedt i temi più semplici, i vel'i meno opinabili, l"a.=ionemeno complessa e pe,•icotosa - che non è la meno ulite. Qui, in questa faccenda di metodo, è dove mi pa,•e che il vostrn movimento sia tuttora in difello. Doveavete i libl'i 1 le scuole, le discussioni, le emulazioni, le pl'OVe? Di più: per temi oObligati - iii llalia e fuori - elegveslep1·op1·io i più spinosi, i più delicati, quelli che esigono - per csse1·et1·allati con giudi:.io e con 1·isul• lati sicuri - il massimo di cognizioni, di tallo, di mi– sum, di espe,·ienza: l'a11timitila1·ism1 e l'ariticlel'ica– lismo. Vi converi·ebbesemplicemente ..... capovolgere il pro– gmmma. Po)')·eultimo ciò che ponesll pei· p1•imo. K av1·este tanto all1•0da fare! Da fare, insisto sul verbo. Da fare, da teutare, assai più che da Cl'iticai·e.La critica, pe1· non esse1·esciocca, non puù venfre che dopo. Dopo l'a:.ione. Dopo l'espei•ien:a. Dopo la malm·itù. S!, poniamo, vi impancaste a senten– .zia1·e su quella cosa delicatissima, complicatissima, .zeppa di dubbi anche pei più espe,·ti, che è la tattica parl!l.mentm·e, chi non soi•i·idere(JOe? Queste cose - ed allre del genel'e - dissi e svolsi la1·gamente in quella conferenza. I!: mi pa>·ve, allora, ehe consentiste. Mo, fone, i: di tulle le età, che l'uomo in ciò più si accanisca, in cui meno riesce. Il dolcissimo Pel1·a1·ca non teneva sop1·atullo al suo poema latino sull'Afl'ica? . Abbiatemi vostro conlialmente FII.IPl'O 'l'UnATI, L'.A·vanguardia (n. 13.J), pubblicando " nl posto d'onore .,, questa lettera, col titolo " Per 'il cUmpilo nostro "' circondata di parole affettuose, J.elle quali la ringra~iamo, si esime, col pretesto della " reve– renza n (ahimè! come tutto ciò ei incanutisce, fi. glioli !), da costruirvi sopra un " cappello polemico ,,; ma - nccettandoht negli utili, come segno del con• senso unanime dei socialisti italiani verso l'opera della Federazione giovanile - quanto ai consigli che, richiesti, le demmo, ci rimanda a un suo articolo precedente (n. 133), il cui senso, ribadito u avvalo– rato da altro successivo (n. 135), si può riassumere così: che i consigli cli saggezza, informandosi al re– lativismo, all'opportunismo, al dispregio dei principi, hanno snervato, imborghesito ed inaridito il socialismo in Italia; che il pensiero nuovo e origin,1le del mo• vimento giovanile, inspirato al " massimalismo ,,, su1rnrioro alle pregiudiziali mcramenle tattiche del ri• formiamo, dell1integralismo e della stcssR tendenza

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