Critica Sociale - Anno XX - n. 17 - 1 settembre 1910

272 CRITICA SOCIA 1,lè se~ni, a soli due milioni annui 1,er spese di ~mmi– nlstrazionc. In seguito le previsioni possono na!su– mcrsi in questo cifre: al decimo anno al ventesimo anno mli iont 38,8 di corono 79,9 al quarantesimo anno 93,0 poslerlormcnto 98,-1 7° Il numero probabile degli assicu.rati è, secondo il censimento, di quasi dicci milioni di person_e: L~ quoto annuali prcsumibi1i saliranno a 129 m1_hom: Di questa sommi\, 54,9 milioni saranno versati d,u 1mdroni; 8° Per il servizio centrale di questo ramo del– l'nsslcurazionc popolnre, viene creato un Istituto ap– posito n Viouna, rett? da un J_""?sidente.e da_un ,•iccpresidonto cli nonrnrn govcrnllt1va, condrnvnt1 da un Consiglio composto, in parti egual!, dagli imp_rn1~– ditorl cta,rli operai. dagli indipendenti e da etud1os1. Local~lerrtc ò costituito un Ufficio della Cassa di in"nlidi1à e' di "ecchinia nel Distretto di ogni Isti– tuto territo1 inlo l)Cr gli infortuni. Anche questo Uf– ficio ò coadiu\'oto da un Consiglio misto; o 0 Il contrihuto del Oo\'erno, per ogni pc-nsione di ,·ecchiain o di im·aliditù, è fissato in 90 coro ne. J...aquarta purte dei capitali raccolti pu~ esse.re .im: piegnta a SO\'\'enire o a costrurre lst1tut 1 osp1ta her1 e n costrurro cnso operaie. Il lettore - nella ra1>ida esposizione delle linee essenziali del 1>rogctto - avrà, di \'0lta in ,·olta, notnto i ))Unti numerosi di contatlo della legge au• etrlaea con quella germanica e le lievi non sostan– ziali divergenze. Il J>rogetto fu accolto dai socialisti, nel suo com– plesso, con soddisfazione. Oli aprunti cl!e ~li ve!rnero mossi - per non parlare che dei maggiori - s1 pos-. sono ridurre a tre: lo. tenuità delle pensioni 1 la esclusione clcll'assicurazione dolio \'edo"e e dogli orfani, la organizzazione burocratica del ser\'izio. Più vh•aci furono gli assalti della parte consen•~– trico. Segrrntnmcnte l' cx-ministro del Comme~c10 Baenweifller attuocò n fondo le proposte governnt1"e, porchò troppo gravoso poi paese o più costoso del sistema germanico. Egli calcolò che il carico annuo e dell'assicurazione e dell'amministrazione sarebbe assai pila cle"ato del pre\'cnti"o fatto, e giudicò che il maggior carico essenzialmente provenisse dallo lar– ghezze concesso ai non salariati. Data <1ucetadifficoltù 1 si è manifestata la tendenza a scindere le 1>ensioni dei salariati da quelle d~i piccoli imprenditori, riser,·ando a questi il benefic10 di un sistema non dissimile da quello belga ( 1 ). STATI ML\'OIU. - Altre nazioni hanno esaminato, di recente, li problenm di cui ci occupiamo, giun– gendo a conclusioni non cliHimili da quelle che ab– bitlmO 1>ass1ttoin rassegna. Noi I904 1 il Goveruo fi11lanùest, constatando eh~ lo 43 Cttsse libere esistenti non ave\'ano che soli 12.533 associati e non portavano <1uindi un contri– buto ap))rezzabllo alla soluzione del problema, no– minò un Comitato che, dopo quattro anni di studì e di indagini, presentò, il 6 maggio 1908, una Re– lazione con precise proposto di legge. Le conclusioni del Comitato erano a fa\'Ore della assicurazione ob– bligntoria molto estesa, contro la invalidità e nello stesso te,;1po contro la vecchiaia, lasciando libero citmpo anche 11llaassicurazione facoltativa. Il progetto, che non ò il caso qui di esaminare, pcrchò riproduce, ancho in molti µarticolari, la legi- 11lazlonegermanica, fu preeentato alla rappresentanza nazionale, m1l non divenne legge. Anche la Srtzia si va ponendo sul terreno della obbliJ,Catorieth. Una Commissione pa,·l~m~ntare, el.ett~ nel 1905 por csnminnro tre 1>rogett1 cli legge, 1~s1- stette nel concetto dell'assicurazione generale coattiva. Ma la sua esplicazione si allontanerebbe da quella scguHa d11gli altri paesi, nel senso che. l'obbligo degli oneri s11rebbe generale e la per~ez1one delle pensioni limitata a determinato categorie. . La questione fu ripresi,, nel 1906, da 1:ou R0<ib, 11 <iuulo presentò un 1>ro~etto di leggo c~e part8: dal concetto dell'ohhligatorietù, ma ò destmato a rnte· grnro l'assistenza pubblica, perchè si rivolgo a van– taggio dei soli indigenti. Il contributo dovrebbe es· soro versato da ogni auddito ad un Istituto nazionale da crearsi o aùrvlrebbe a costituire non solo pen– sioni di i1:validità e di vecchiaia, ma assegni di edu– cazione pei fanciulli privi di mezzi. Siamo su un terreno intermedio tra l'nssistenza o l'educazione. Neppure questo progetto giunse in porto, e il Go– verno erodette opportuno, "erso la fine del 1907, di incaricare una Commissiono di redigere un progetto di log-gc in armonia collo tendenze e colle risorse flnonzlarie del paese. In i\"o,-vtylc, Il prohlerna è sul t8.1>1>cto parlamen– tare fin dal 1 1894. Il 13 luglio di quell'anno, lo Sto,-thing nominò una Commissione " coll'incnrlco di deliberare sulla questione delle nssicurazioni contro l'inrnlidità o hl vecchiaia e di presentare un rap– porto coi progetti di leg!rC necessarì ,,. La Commis• sionc si diviso nelle conclusioni. I.. a maggioranza J>ro1>osc un disegno di legge dal titolo: Assicumzfo11e f>OJ}(Jlare ptr ititrodw·re l'assicurazio11e obbligc,to,·ict di tutti gli 1 abit<111ti del regno, aventi più di sedici a11ni. Non vi si fissa.\'a alcun limito di anni nell'assegnazione delle pensioni, ma si dava prevalenza al ratto della ilH'ulidità, do\'uta o no a vecchiaia. Nè questo, uò piit recenti disegni di legge furono ancora votati. Da questa rnssegna dell'opinione pubblica inter.– nnzionnle si può dedurre che il principio dell'obbh– gatorietù, collfl parteci1H1zione degli operai, degli imprenditori e dello Stato, ha fatto strada cd è pros– simo al triouro noll1t maggior, pnrte dello grandi e delle piccolo nazioni. GIULIO CA.SALINI. Sulln roHP di PAOLO MANTEGAZZA, indulgente amico della 1101tra inrintio, consigliere e confortatore dellR nostra prima giovinezza in ore ben lri~ti, lume di in!igne bontà, prima e più ancora che di uura sapienza irradiata dall'arte, deponiamo noi lluro il mesto fiore del ricordo. Fu, tra i mo– derni, uno de,cli ingegni pii, uniTersali - il che b dire, più •eramente italici - e in cui cuore e cenello più appariHero lu1i a co,tituire 1oa'crnimo. Di a•ere in11egnato e eparao fra gli uomini t"anta lllute e tanta gioia, ebbe uo premio, oh'è raro: pane, anche negli anni più tardi, coro agli deij qua1i non conobbe ,ecchiena. Hpane, rornito il &uo cbmpito. La ,ua •ita e il 1uo dileguare attettarono la Terità delle pagine, in cui 1i tt.nfu!e. Fu, egli, documento al 1uo genio. Quesh, epigrare quanti han meritata dei più rimpianti e 1inceri? f.t. Abbiamoraccolto in op11scolo di pagg. 60 gli a,-ticoUdi N, MASTROPAOLO LA SCUOLA RURALE EILsuo Ml&LIOHE RDlnAMEnT Studi e proposte. (Presso la Critica Sociale. - Centesimi 40). ÙIUSl!:PPE RIOillOMTI, gertrill ruponsabile. Milano, 1 t ltlO • coopcratlH Tlpoarall.a Operai · Via Spartaco,•·

RkJQdWJsaXNoZXIy