Critica Sociale - Anno XX - n. 17 - 1 settembre 1910

204 CRITICASOCIALE . ** E saranno co;ì parecchi milioni di risparmio. Altri vorranno, sopprimendo gradualmeute le Direzioni com– partimentali (di roso da S!lp0rito e dal Giornale dei, J~avori l'ttbbf.ici), le Divisioni o le Sezioni di " ì\Io,·imcnto o 'l'rafflco 11 • Nel 1908 lo 10 Direzioni compartimentali, prima for– mato dagli Uffici ILI, IV e V, divcutuouo ben 30 Divi– sioni (l 1 :Movimento e 'l'rafflco,, "Tralione o Manteni– mento,,) con altrettanti Capocli\•isioni (da L. 7200 a I1.000) e J:1pettori capi (da. L. iW 1 0 a 8000) 1 suddivisa ciascuna in 4 Sezioni, ciascuna con un Ispettore capo (120) e una media di 2 Ispettori principali. A tuU:i C09toro si aggiun• gano da 100 a 150 nuovi hpettori. Di qui necessità di porre delle ,•ere nullità a capo dolio troppe Sezioni. La carriera degli impiegati ha fln dodici tappe; negli altri Dicasteri sono quattro o ciuque. C'è da risecare allegra• mente. Pel ,: .llovimento e 'J'l'(t(/il;o "' il cuore delle ferrovie, è soverchia l'opera dello Dlre1.ioni Compartimeutali e dello Sozioui, giacc'1è anche ora. il lavoro preparatorio por gli Ulllci superiori si compio negli hpottorati di Heparto. Con l'aggiunta a questi di pochi impiegati o con Ispettori, che iipezionassero davvero linee e sta– :don i 1 si rìsponderebbe, piì, celeramente, e con onorme risparmio, alle esigenze e ai reclami del pubblico e si m·iterebbero le gelosie campanilistiche. Dopo tutto questo divellero, cho rimarrebl>e più d~lla Direzione gonoralo ? A. Scalzotto lo spiega; i I palazzo romano earebbe un dippilt e si potrebbe vendere per qualche nuova sede di Ministero. Vogliono alcuni ('l'revi;onno fra gli altri, e prima di lui X. X nella Uasseg11adei trasporli, n. 4 1 aprile 1910) che la economia più importante consisterebbe nell'allon– tanare il comm. Bianchi, che di sò disso <li essere non u autonomo n ma ,: automa mo cho altri dipingo come il (ieus ex 1w1china, di fronte al quale i Consiglieri di Amministrazione sono altrethnti pupazzi; come l'a.uto– crate, cho tutto accentra nella macchina amministrativa, a quel motlo che accentrò nel suo sistema idrodinamico (premiato all'E-1posizione di Parigi 1889) ln manovm degli sca.mbì, o insieme come la vittimi.. del !HlO eiitou– rage di gros-bo1111ets (e si cita il famoso 4 °,' 0 al perso• nalo); come il tecnico valoroso, iuflne, emulo degli Am\lhau, dei Richard, dei Possiooe, dei Lanino senior, dei Cajo, che si sciupò uell'Amminìstrazione, per la quale non era tagliato, o la qua.lo e11igorebbe piuttosto, accop• piatl, un pugno \'igoroso 1 U'iO Alzona, o una fine compe– tenza flnanziaria 1 alla Borgninl, che già. costituirono il felice binomio dell'Adriatica. Così si aggiunge alla settem– plice schiera dei B nefasti - Balduino, Bastogi, Billia, llombrini, Breda, Brioschi, Borgnini (quest'ultimo almeao era un buon fluanziere) - e lo si vorrebbe trascinare alla rupe Tinpea (1). Certo, un direttore generale,il qua.lo presiede il Consiglio che dovrebbe controllarlo, o sta chltuo nel suo Vaticano ferroviario corno ìn un guicio, sembra un assurdo ma– nifesto. Meglio lo si concepirebbe come l'Ispettore ge– neralo di tutti gli Ispettori; che spezza gli intrighi, ral– cidia noi viluppo dei gradi e rlelle sinecure, sorprendo ( 1) Al lii Congresso <lcl Sln<lnnnto, nella sedutn pom. 26a1Hlle 1909, li ferroviere l'nglh1en narrò ('I'rlb111111 citi f~1·1·0,;1,e1·i., 5.1::i, maggio 1909) che il comm. lll,rnchl llHCbbc tletto, a lui e a(I t;rasml, che 11unlrcbbe gli agenti eho erltlc1uio l'a11!011dn forro1·lt1rln. nurrlnl e Scal:i:otto 1·uo1~1Blnuo UIHI SRIVIUI dall'On. ltublnl. A CaHantssottn segui unn 111e111estn 11cr un ordino <lel giorno contrarlo al progetto Rortollnl. Anche di 11ucst1 giorni si stnm1,ò di trMJoelll (Il ferrovieri. fatti vcr puerlle rapJ)rcsaglln. e rimuove gli invalidi, gli inetti, gli indisciplinati, vigila insomma, onnipresente e onniveggente, 1 su tutti I movi– menti di un 1 azienda" nella quale la cooperazione, come Il la,·oro delle ruoto dentato in un meccanismo di pre– ci-1ione, deve Ingranarsi con esattezza matematica e funzionare cronometrica mente (Barzini, nel Corriere della Sera, I2 marzo l90i). A.oche prescindendo dal maggior costo, che appare quan(IO il conto del personalo si aggrava (come avvenne) (lolla spesa pel dazio delle locomotive, oppure dello " gratificazioni per motivi speciali ,, (Servizio centrale H, ragioneria, circolare 10 agosto 1909, n. 38493), e tenendo conto della sola quantità, il nostro personale è assai più numeroso, a proporzione dl traffico, che in quasi tutte le Reti estere. Eccessivo, notava Il Nofri, nelle runzloni burocratiche, scarso come personale attivo. P1ue ne conyonisse lo stesso Bianchi, discorrendo coi Cabianca (Siw:lacato, 1° dicembrld 1906) e si proponesse di falcidiare le gramigna a vantaggio del grano; ma poi fu padre Zappata. Senza sconfinare tìno agli eccessi opposti dei troppo (acili critici, come l'on. Au~ona e I sindacalisti, economie quantitati1 1 e potranno farsi In alto ed in basso; ma· Il contratto cli lavoro vuol e;sere migliorato per tutti, al– trimenti i migliori se ne andranno (e 110 ne sono andati), specialmente fra gli ingegnerl del Servizi tecnici, a tipo industriale, della " .Manutenzione 11 e della " Trazione 111 determinandosi una selezione a rovo~cio. L'Ideale ò sempre quello: pochi, buoni e ben pagati; utilizzati se• condo le attitudini e le specializzazioni; promosil, non tanto in base ai titoli, quanto all'esame delle ge.~tionl; a,libl'ti decennalmente sullo linee e nelle stazioni, riser– vando ai maturi o ai pratici i po,tl sedentari. E cosi, trascelti a Capistazione i migliori Capigeitione, dietro esame di " movimento ri; obbligati i Capistazione a un esame di " commer~iale ,,; tutti i gradi aperti ai più abili e volonterosi. Disciplina severa, non militaresca, ehe crea gli automi; responi,abilità e· collaborazione, stimolata da premi; 0011 tollerata la abituale negligenza; punite le mangerie, di cui ai ebbe esempio nelle ripa– razioni private del carri e copertoni (e sarebbero, solo qui, economie di milioni); ridotti gli orari spossanti 1 massime i notturni nel sen•izio merci, mercò lilleri ac– cordi rra gli interessati, assai più sapienti dei grafici ponzati da luogo, a tavolino. Soprah1tto minori diffidenze e tutelo goveroatlve; guerra allo paperasses; sterminio agli Uffici che Rubini deflni va stazioni di tappa! UN APPLICATO. AI GIOVANI ED ....AI MATURI Cont-ribu,to etile nostre arttorliagnosi Non abbiamo consuetudine di II riprodurci n· Il farlo, per questa lettera, diretta ai u giovani socia– listi r dell'Ava11guardia, ci sene a correggere pa– recchi svarioni tipografici, e a commentare, for:Je non inutilmente, qualche commento altrui. Carissimi ami.ci , Veggo il questionai·io. Che 1·ispondervi, che io non vi aQòia già detto, inaugw·ando 1 per COl'tese invito vostro, la vostra S'J.:ionemilanese ? Magnifica cosa un movimento giovanil1;: ! 1'utti s'in. vecchia, anche i partiti. E voi sia'e il II lll'Olt>n &quard 11 ll1;:lltt nosti-e minaccianti decrepiludini.

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