Critica Sociale - Anno XX - n. 17 - 1 settembre 1910

CRITICASOCIALE 261 esempio, da Venezia venga a )Ulano in 1 3 classe, puta caso a veder correre il gran premio Ambrosiano, spendo meno cli un commerciante, che si rechi a Milano da Brescia In 2'\ a concludere degli affari, risolventisi poi Indirettamente anche a vantaggio dell'ocouomia ferro– viaria, alla quale procurano un maggior traffico. Sta di fatto che, mentre lo l<'orrovle, con le Tariffe del viaggiatori e dello merci e con lo disposizioni che regolano le modalità e le garan~lo del contratto, do– vrebbero sopratutto aver di mira di favorire il com• merclo, questo Onora non fLt avvantaggiato in alcun modo dalle Tariffe viaggiatori, nenncbo coi biglietti di andata o ritorno, i quali hanno anch'essi, pili che altro, il carattere di agetolazionl al viaggi per diporto, giacchè la loro maggior validità. ò concessa proprio nei giorni reetlvl 1 non certo i pllt adatti por sbrigare gli affari. Secondo noi, quindi, si dovrebbero annullare tutto lo, riduzioni e le concessioni, anche ngll lm1>iegat1o al mi– litari, sal\•o in caso di trasferimenti, o ridurle a un numero llmitatis!limo di viaggi - due o tre alPanno - ciò che darebbe la possibilità di ribass1ue lo Tariffe co– muni in modo che ne risentl99ero beneficio anche e sopra• tutto lo classi operose, che, flno ad ora, furono invece trascurate e costrette a pagare le sposo di viaggio agli sraccendati. L'Indole di questo modesto studio non ci permette di entrare in troppo minuti particolari, ma non sappiamo astenerei dall'aCcennaro allo oso~o limitazioni e alle Ingiustificato !:leccature, di cui si gratifleano, per esem– pio, i rlchiertenti dei biglietti d'abbonamento, i quali debbono rarne domanda cinque giorni prima - e ba– sterebbero due ore - an("be quando a taluno dl loro si presenta la neeessi&à.immediata di abbonarsi; e l'altra llmltazione 1 esosa o fiscalissima, riguardante gli abbona• menti radiali; cosi come sarebbe necessario studiare - a beneficio dei commercianti e degli industriali che non hanno la necessità. quotidiana di muoversi o pei quali Il biglietto d 1 abbonament.o ò poco o punto eoo,·enionto - l'ormai ramoso tipo di bl~liotto por un determinato numero di chilometri, da consumarsi senza alcuna limi, tazlone di durata e di linea. Ì•: tempo Insomma di provvedere a tutte le possibili agevolazioni, almeno a quello che non costano, e di dar di frego a tutta la caterva di disposizioni e di limita– :t.ionl dettate da menti impregna.te di fiscalismo, e che, senza recare nessun utile alle Ferrovie, banno il solo effetto di ve,sare il pubblico e dl ostacolarlo in ogni suo proposito ed In ogni sua luizlntlva. li se1·.,· i1.io delle merci. Aoche per le merci, come poi viaggiatori, si trascu– ra.no completamente i piccoli trasporti, che potrebbero costituire un rorte e sicuro cesplto di entrata pel bl– h.nclo ferro--eiarlo, ed ugualmente si a1lottano metodi o criteri, che eono la negazione più aperta dello spirito di praticità, di semplicità, di spo11ltezza 1 che dovrebbe anlmaro Il servizio dei trasporti quando lo si conside– rasse, come è in effetto, la base essenziale di tutta la vita economica del paese. r~ t dirotti di indirizzo o di organizzazione, che riscon– trammo nel servizio viaggiatori, sono ancor più 11rotondl, e dannosi all'economia ferroviaria e a q,t0lla nazionale, nel servizio dolle merci, eeoza dubbio In ragione della delicata. o importante comple!l!Jitù,che tale servizio as– eumo nell'esercizio di Stato. lotatU, il piò. o meno rapido o rigoglioso sviluppo dell'lodustrlalismo nel noitro paese - che s'apro a un pli1 alto grad9 di chlltè. e di benessere ed ò tutto per– nso da un rremito posaente di attività - ò intimamente collegato alla regolarità, alla raphlltà, alla facilità, alla economia nel trasporto. Immaginate quale maggior Impulso vorrebbe allo in– dustrio, so il car~oue, che ò il 1,ane nero di cui esso Ri nutrono, costasse la metà, un torzo 1 un quintll di quanto costa oggi cli trasporto; come pili racllmcnto esso attec– chirebbero, anche gii1 nel llozzoglorno trascurato, so, dopo un certo numero di chilometri, Il preu:o di deter– minate materie primo diminuisse rortomente e, oltre una zona ultima, il percorso successivo non pesasse pii, sul prezzo del trasporto. r,: pensato corno più agevolo sa– rebbe di poi l'esito nei mercati dolio materie 1►rimo 1 che ritornassero tra,rormato dallo industrie mauitattu– rkrn, quando, con un sapiente o provvido sistema di Tariffe, i:lisapessero sorroggerù o proteggere lo industrio nel loro sorgere, ed anche adulte, ogni volta che la concorrenza straniera minacciasse di comprometterne il consolidamento; quale sollievo J>Otrebburo deriYarno lo Industrie agricole, il giorno cho I prodotti dello nostre tC'rre più feraci, dei nostri ,•ignoti e dc' nostri frultNl carichi, anzichò invilire e di11pcrdcrsi miseramente nelle crisi locali, potessero giungurc nei mercati delle nostre grandi città - purgati <lai malanno del bagarinaggio pur l'opera avveduta dei Comuni - e fossoro tnC$Si In pH1 racilo o conveniente condiziono di varcare i confini por giungere sui mercati d'oltr'AIJ)ù. ~: non parliamo dei danni Incalcolabili all'economia nazionale, In cui si riso!,·ono le frequenti lamentate doflcenze di carri ai porti; gli ingombri nello stazioni plì1 Importanti; gli ingorghi o gli imbottigliamenti nei piazzali di manovra o noi 1nuehi 1 quali si \'erificano nello epoche in cui il trafllco raggiunge la sua mas,ìma intonsità, o l'inclemenza della stagione diminuisco il rendimento delle manovro e paralizza il mo,•imento dei con,·ogli. Por questo si \'Olle che il servizio dei trasporti fosse in mano dello Stato, perchò soltanto questo - il giorno cho ne avrà compresa tulta l'Importanza - potrà usare efllcacemonto di una sì poderosa le, 1 a di progresso eco– nomico o ch·ilo. l 1n·etesi miglioramcuti. Cl 8i dlri\ che molto si è già. tentato o che qualche cosa di utile si ò anche tatto. E noi - che ben ,·olen– tlorl proferiremmo, anzlchò sollocltaro riforme, plaudire alla loro attuazione audace e geniale - non abbiamo dif– flcoltR. ad ammetterlo; mn ciò che si ò ratto ò ben poca cosa in confronto a quello cho nuche oggi - pur con tutto lo deflcenzO degli impianti e dello dotazioni 1 e con tutte le difficoltà tecniche ed economiche Insito ai trac• ciatl, allo pondouze, alla costruziono dello nostre linee - si potrebbe fit.rocon criteri molto mono burocratici e un pochino più industriali. Olacchè anche quel poco di buono che ai era tentato, attraverso i gironi di una burocrazia senza anima e senzn am.lre, che costitui11co un coacervo colossaliJ di precon• cotti misoueici, di pregiudizi preistorici, di preziosità moschino e di stupide pedanterie - parliamo, bou si lntoncle, della burocrazia forrovluln. quale organismo e non dei singoli, gia~chò quand'anco, uno per uno, fossero tanti geuf, non potrebbero rare dh·erdamonte, data l'or– ganizzazione odierna dei sen·lzi - anche quel poco, diciamo, che poteva es,;ercl di buono, venne fuori, alla luce dell'attuazione, come un aborto irriconoscibile. Chi realmente ha ratto a9sal In questi ultimi anni, con

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