Critica Sociale - Anno XX - n. 17 - 1 settembre 1910

CRITICA SOCIALE non ostenta 11entusiasmo contenuto che lo anima. Ma egli è innanzi; ai limiti, ogni giorno, cli qualche ignoto reale. Gli altri, che inneggiano alla mèta, sono assai dietro; e il " protocollo 11 è con loro. Certo, gioverebbe ai partiti del passato che il so– cialismo fosse rimasto tutto eternamente fanciullo; l'asse soltanto e sempre il " socialismo del sogno ,,. ~Jcon int.imo spiegabile giubilo ch'ei notano, fra i ri– masti sul balzo e i <liscesi 1 piÌI rapidi, al piano, qualche soluzione di continuo, che divide le schiere. - Non si lusinghino troppo: tarda ai giovani di la.sciare le vecchie cose, e affretteranno il cammino . .-- Certo, un socialismo, che si piega alla realtà, che patteggia col presente, merita gli si canti il miserere dei morti; proprio perchè è il solo vivo. Ma, un giorno, sarà chiaro a tutti ch'esso si è piegato alla realtà, per mociifkai·la; che ha patteggiato col presente, per ~,,perarlo. Quel giorno, la crisi, ogni crisi, del par– tito san\ risolta; i ritardatari vorranno ricuperare il tempo perduto. Il socialismo sarà. FILIPPO 'f!JBAT:. A i prossimi numeri: NEMO:lm1,iegi11i, riforme P- controlli: La. 1,re~iu• 11izinle. A V\', 'rm,uo Co1.ucc1: J,e tenden7.6 11101101,olisticllf' dell'U11iouismo e la loro 11nt11rnleelimin.17,.ion,!, Prof. Vrnon10 Osrno: " D1t.l 11rofo111lo "° f. p.: LH u nuova ,, Internazionale. Oott. MARIO Gov1: Per In. rif'or11111, elettornle. CONTRO L' ALCOOJ;..,ISMO (Relazione alCongresso !Olialista. 6-10 ottobre 1910) Ha interesse speciale il partito socialista ad occu– parsi del fenomeno " alcoolismo n? Oppure de\'e il fenomeno stesso considerarsi come un fatto generale: contro il quale tutti abbiano il medesimo tornaconto ad insorgere? È 1n·emessa di fatto, oramai universalmente accolta, che l'abuso degli alcoolici ingenera un complesso di mali individuali e sociali e costituisce un vero fla– gello del mondo moderno, capar.e di colpire la no– stra Q,iviltà al cuore, limitandone lo sviluppo ed at– tenuandone i beoefizi. Non occorre, pertanto, ch'io mi indugi a stabilire quali siano gli effetti dell'alcool sopra l'organismo umano, e come, attn\\'erso le alterazioni fìsio-psichi– che, si abbia tutto un insieme di atti e fatti dannosi all'uomo e alla. sua vita di relazione cogli altri uo– mini e coll'ambiente. In tutti i paesi gli scienziati hanno riconosciuto che l'alcool agisce nJhi stregua di un veleno e, avendo una sua particolare morbilità, accresce la mortalità, mentre, in rapporto alla psiche, crea uno stato di eccitabilità e di minorata resistenza agli stimoli e alle funzioni inibitorie, aumentando così le psicosi e la criminalità nelle sue forme peggiori. Il partito socialista, che tende a un ordinamento sociale, il quale meglio provveda al benessere e alla felicità dei consociati, deve quindi cooperare alla distruzione di un'abitudine, le cui conseguenze al– lontanano quella società più progt·edita e più giusta che è da esso auspicata. Mentre esso, adunque, per le sue finalità, dee trovarsi d'accordo col movimento che mira a liberare l'umanità dalla schiavitù del– l'alcoolismo, per altre considerazioni pi\1 sue proprie, comunque legate a quei suoi fini ultimi, è costretto ad impegnare contro l'alcoolismo una battaglia senza quartiere. rn [talia, Ilei nostri Congressi, tale argomento si propone oggi per la prima volta) giacchè per tutti i 1>rohlemi è necessaria una preparazione Uell'opinione pubblica, pronta a comprenderne il valore e<l il si– gnificato. Sino a poco tempo fa, per la effettiva o supposta minor estensione e intensitìi dell'alcoolismo in mezzo R. noi, il pubblico propendeva a ra.vvisare nell'antialcoolismo una fìssaiione di dottrinarì, di fanatici. e a rifiutare ali' alcoolismo quel tratta– mento individuale che suole accordarsi alla crimi– nalitìt:!alla pazzia e ad altri fatti di deg-eneraiionc sociale. Attualmente, ht coscienza pubblica fu vigo– rosamente scossa, anche riguardo all'antialcoolismo. che, uscendo dal gabinetto degli studiosi, dei filan– tropi e dei moralisti 1 ha suscitato""intorno a sè l'at– tenzione dei puhhlici poteri e di enti collettivi. Siamo così arrivati it un momento favorn\'Ole pe1· discuterne in un Congresso di )!Onte d'azione, qual è un Congresso socialista. E ritorno agli ohbietti spe– cifici del partito socialista nella campagna contro l'alcoolismo. Per il solo fatto che il prnletariato co~tituisce pres- 80chè la maggiorania della Società. esso è 1 necessa.– riamente, colpito da una calamità, 1 che investe tutte le classi ed è propria pii1 ad un periodo della storia che ad una categoria di 1>ersone. Ma il proletariato è vittima dell'alcoolismo non tanto per la sun pro– porzione numerica quanto perohè, per le sue condi- 1.ioni di esistenza, è più particolarmente portato alla · ,,ratica alcoolica e alle più esiziali conseguenze che da essa promanano. Noi sappiamo infatti che, se l'al– coolismo non risparmia i ricchi e i ceti medi, traendo la sua origine dal nervosismo che vi spinge, dal piacere e dalle illusioui che Falcool procura., e dalla sua facile accessibilità i esso attacca sopratutto i poveri e coloro che sono dediti a lavori faticosi, man• cando nella vita di tante di quelle :iioio 1 delle quali l'alcool si presenta quale un eco11omico sostitutivo. La miseria conduce all'alcoolismo, sia perchè chi è misero è incolto, ineducato, ha gusti grossolani e cerca, e crede di tro,•are, nell'eccita.mento dell'alcool, quelle soddisfazioni che gli sono altrimenti vietate: sia perchè chi è misel'O ingerisce alcool di qualità inferiore e la sua stessa denutrizione permette alle sostanze alcooliche di venir rapida.mente assorbite e di esplicare nel modo pili violento la loro efficacia deleteria. J lavoratori, poi, sono candidati all'alcoo– lismo, vuoi perchè soggetti all'incertezza del domani e alla disoccupazione, vuoi perchè esauriti spesso muscolarmente e nervosamente dalle fatiche pro– fessionali e attratti pertanto a tutto ciò che semhra integrare e moltiplicare le energie fisiche e psichiche. Mentre il proletariato ha nell'alcoolismo un nemico, che ne aggrava la sventurata condizione sociale e ne moltiplica i dolori e la degradazione, l'alcoolismo ostacola il proletariato nella sua. emancipazione dalla servitù capitalista, e ne impedisce l'elevarsi per le funzioni che la società socialista gli dovdt assegnare. L'indole della mia Relazione uon mi consente di offrire dati che documentino quanto e come l'alcoo– lismo cooperi a distogliere l'OJ>eraio dall'interessarsi nelle questioni della sua classe; lo allontani da ogni desiderio e da ogni consuetudine di coltura e di educazione; lo avvinca, nelle elezioni, flll'esercito dei suoi avversari i gli tolga di divenire un lavora– tore cc qualificato ,, e lo SJ>inga al k.rumiruggio; lo privi 1 nelle competizioni fra capitale e lavoro, della visione lucida della tattica conveniente j lo sospinga a ribellioni inconsulte, destinate all'insuccesso. Le cifre genernli sulla piaga dell'lllcoolismo e la espe– rienza quotidiana, che non può non essere viva in un Congresso come il nostro, ben suppliscono a questi dati mancanti, e forse difficili a raccogliersi e coor– dinarsi, e la statistica appare meno imprescindibile là dove l'avvenimento quotidiano è alla portata di

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