Critica Sociale - Anno XX - n. 16 - 16 agosto 1910

24-1 CRlTICA SOCIALE rovio o del materialo mobile, sottrnondo il bilancio dello Stato allo vlcondo o nllo oslgonzo doll'osorcizlo ferrovln– rlo; garantire da ogni sorpresa il bilancio dello Stato, nseìcurandogll una percentuale del prodotti lordi, senza onere di sorta. :\la, pur troppo, nessuno di questi scopi, cho le Con– \'(mzioni si proponevano, fu raggiunto c 1 se si ottenne un più corrlsponclcnte raggruppamento di linee, si ag– giunsero al dirotti della Rete o clo!Posercizio quelli de– rivati dallo Co1H·onzioni 1 le quali crearono contrasti pro• fondi cl'interosili fra lo SocieHLferroviarie o lo Stato, o tolsero a quello la possibililì~ o l'efficacia dolio rapide o ardito iniziative, elio costituiscono Il miglior merito delle imprese privato, o allo Stato Pnutorità di Imporro nllo Socielù i crltert che osso !\\'Ossoritenuti più rispon– denti ad aiutare lo sviluppo economico elci paese. I primi resultat.i uegati,•i. Naturalmento, siccome i resullati economici di un ('sor– cizio fcrro,•iarlo dipendono piouAmonto dall'assetto delle reti esercite o dal criteri generali che ne guidano l'an– damento, I prodottl tlnanziari doll'cl!orclzio forro,•iarlo rurono compromossl, anche sotto 1,,Soclot:\ prh'ato, dallo condizioni Rtablllto nello Convenzioni o contrarlo ad un funzionamento regolare e razionale. Lo Società poterono sostenersi oconomlcamonto o raro anche buoni affari, in quanto riuscirono a riversare eullo Stato tutto o quael le passività o lo speso poi lavori neces– sari per porro in assolto lo ferrovie, por la conservazione e Il miglioramento dello linee e poi mantenimento o la rinnovazione 1lol materialo rotabile. Ma i prodotti del traffico furono mlsorevoli 1 specie In confronto a quelli degli altri paesi d'Europa, pur tenuto conto del dlfforonto grado di civiltà Industrialo o dì rie• chezza dello vario nazioni. Secondo alcuni dati statistlcl 1 tolti dall'opera citata dell'ing. Spera o riferentisi agli aunl 1808 e 1890, In Germania, l'Au&tria, Il Belgio ebbero prodotti lordi chi• lomotrici Intorno alle 50 mila lire, la ~·rancia 35 mila, mentre le allora tre Reti italiano non arrivarono al pro– dotto medio chilometrico lordo di 20 mila lire. In quell'opoca, nello Ferrovie nostro uonti uno S\'l– luppo di 12 mila chilometri, si trasportarono IO milioni •li tonnellate di merci; in proporziono, la netu germa– nica1 dì 42 mila chilometri, avrobbo <10,•uto trasportarne 66 milioni o no trasportò 281. Lo neti italiane dettero 2 mllìnrdl e 280 milioni di tonnollalo-chllometro, in proporziono nllo quali le F'or– rovle germanlcho avrebbero dovuto offrirne s miliardi Invece di 30, come in realtà. Così, per la },'rancia, che trasportò Hl milioni di ton– nollato, mentre, In proporziono delPltalia, avrebbe dovuto traeportarne mono di 60, e lo tonnellate•chilomctro, sor– passanti i 15 miliardi, non avrebbero dovuto raggiungere t 7. Così per la Svizzera, cho obbo trasporli doppi In confronto a quelli del traffico italiano. Pei trasporti viaggiatori, noi 18 00,tu tti i paesi, eccetto la Russia, che non dan un ,•!aggio n.ll'anno per abitante, avevano un movimento di passeggeri superiore a quello dell'Italia: d1\ uu minimo di 3,53 1>erl'Ungheria, a un massimo cli :!7,40 per l'Inghilterra. L'Italia davn 1,83 viaggi per abìt.anto, o la Svizzera 20 1 la Prussia 17 o la rrancia 9. 1,iuec lii granllo trafftco e lince lii 11iccolotraffico. L'errore fondamentale, che l"E:!lercizloprivato trasmise all'Esercizio stntalo iu Italia, fu quello della irrazionale o dispendiosa uguaglianza dei metodi tecnici e dei cri– teri economlol che regolano il servizio nello grandi o nelle piccolo llnoo. La differenziazione precisa o recisa, nel eistemt am– ministrativi o direttivi, nell'organizzazione del servizio delle stazioni, nello tariffo vlaggln.torl e merci, negli Im– pianti e negli armnmonti, così come nel mezzi di trazione e nel tipo del materiale rotabile, s'impone aeeolutamonto, o da essa, in !special modo, dipenderà, secondo noi, Il rifloriro doll'osorolzio ferroviario e Il vigoroso im))ulso alla produzione nazionale, cho flno ad ora si è atteso invano, anzi si ò avuto negativamente dalle Ferrovie. Jn sostanza, si tratta di aprir gli occhi alla realtà; di vn.lutare In natura diversa del traffico che devesi serviro nelle linee princi11ali e in quelle minori, e di adattare, allo esigenze dolio rnrie località. e al loro differenti traf– fici, opportuni mozzi di trasporto, rispondenti por volo– cltà, economia o Intensità. ~: eembra strano che non lo si sia già. ratto In modo completo. La similitudine, por cui si paragonano le Ferrovie, nel– l'organismo nazionale, al sistema della circolazione del sangue nell'organismo umano, ò tanto abusata, che prova come essa risponda con evlctento fedeltà al vero. Como Il &iiJtcmacircolatorio fa-amulro col sangue gli olomentl o gli alimenti necessari alla vita do! tessuti nelle varie parti del corpo, cosi lo Ferrovie portano alle Industrio ,telle vario regioni le materio primo e alle popolazioni lo derrate alimentari e tutto le altro merci indispensa– bili per le necessità del vivere clvile. E 1 cornonoi corpo umano sono lograndi opiccole nrtorlo, e i vasi caplllarl,cosl nelle Forrovlo debbono es.!lerole gran– di linee, le modio o lo minori: lo prime fra i grandi centri induetriali o fra essi o i porti, le seconde frlt i centri di media importanza o fra ossi e i centri principali, e influe le Ferro,•ie minori, colleganti i più piccoli centri 1 glacchò l'ideale sarebbe che osso potessero toccare tutte lo più umili borgate, e quasi fermare nd ocrnlcasolare, atllnchò fossero possibili e facili i più tenui contatti, l pii1piccoli iiCamb1e trasporti di persone e di coso, del cui fervido brulichio si nutrono i commerci, si rafforzano lo indu– strie o si arricchiscono lo nazioni, quando sappiano con– venientemente apprezzare i boneflot che scaturiscono dalle umili opere, costituenti la. base Indispensabile dello pili grandi o gloriose affermazioni nel campo dell'atti– vità umana. Ciò hanno compreso cosl bene gli americani, gli in– glesi, i tedoschl 1 l francesi, le out Reti sono lo più per– fette e redditizio - che studiano ogni mozzoper rlchln– maro ad esse tutti I trasporti J>Ossibillo per facllitarll o migliorarne lo condizioni di contratto. Noi, al contrarlo, trattiamo il commercio, in modo così arcigno e sconvonlonte, che sembra quasi ci facola un dispetto a servirsi del nostri mezzi di trasporto. Tutto lo consuetudini, lo disposizioni regolamentari e di tariffa, o fluanco lo più recenti leggi ferroviario, negano quello che ò lo eplrlto informatore o il principio essenziale del movimento ferroviario, e consolidano l'assurdo che spetti allo industrio e al commerci di sospingere nel loro svi• luppo e nei loro miglioramenti progressivi le Forrovlo, e non gfa che sia dovere primo od essenziale di questo toner dietro con ogni cura a tutti I crescenti bisogni del traffico, por provodere e provvedere a eorvlrlo regolar– mente e soddisfllcentemento, con puntualità. e proclslonC'. l,'i111porta11za lici scnizi locali. Un çircolo vii.ioso. Così si soQ.otrascurati finora quasi del tutto i piccoli trasporti di viaggiatori e di merci, ciò che costituisce

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