Critica Sociale - Anno XX - n. 16 - 16 agosto 1910

CJ!l'l'ICA SOCIAl,E lamento. Basta giudicarne dall'esempio che si legge sul socialista Jltt Volk, Il quale riferisco come, in un forno di Amsterdam, sei operai lavorino ciascuno 05 ore alla settimana, di cui 22 Il vonerrlì, per un salario medio di venticinque frauel1l per settimana ..... Su questo progetto sono stato formulate molte critiche, specialmente 1,cr opera del socialisti. Xessun articolo della lcg-gesi occupa, ad esempio, dei lavoratori adulti, che sono stati completamente dimenticati. JI Governo olandese non ha tenuto conto alcuno della mozione ap• provata, or non ò molto, dalle Camere, ad iniziativa dei deputati soclallstl, per l'adozione della giornata massima di dieci oro, In tutto lo Industrie, per tntti i lavoratori. Xò l'industria a domicilio - l'eternn Cenerentola dolle legislazioni di tutti I paesi - fa capolino nel disegno In dl11corso. Infine, si rileva l'ingiustizia colossale dell'esclusic.,ne di tutto il proletariato ogricolo, lo cui prestazioni di opera si s,·olgouo per un orario che raggiunge persino lo 100 oro settimanali, contro un salario di 20 franchi; o l'op11ortunltà di olovaro da 13 a 14 anni il limito per l'esclusione del ragazzi dalle fabbriche. Intorno a questi punti principali I socialisti dell'Olanda si 11rcparano n combnltoro unn vigorosa battaglia nel paese e nel Parlamento. Notizie varie. •*• ùll operai slndncati di Parigi hanno organizzato, per questi giorni dell'agosto, una escursione in Belgio, d'accordo con In },'ederazione socialista di Bruxelles, a scopo di studio e di cono11cenzareciproca, 11 por contrarre vincoli sempre J)iù stretti coi proletari di tutti i paesi, e specialmente con quolll, così arflni per lingua e costumi, del Belgio n• Ì•: un esempio cho merita di essere segnalato. Nella circolare, che spiega gli intenti della visita fraterna, ò detto tra l'altro: 11 È utile che i combn.ttentl di una medesima causn imparino a conoscersi, à scambiare impressioni o senti• menti, a esporre i metodi rispettivi, per paragonarli o migliorarli alla luce dello amichevoli discussioni. I pro• giudi;,,i di nazionalità. e di razza 1 le diffidenze e gli an– tagonismi, che la routine mantiene, ::icompaiono meglio o più presto dopo un contatto di alcuni giorni, che dopo i discorsi pili eloquenti. " ••• r~o elezioni cantonali francesi hanno segnato una serie di successi por Il 1•nrtlto Socialista, confermando e dando ancora maggior rilievo allo vittorie delle ultimo elezioni politiche generali. 'l'anlo nelle elezioni per i Com1igli genernll, quanto nelle elezioni dipartimentali, i socialisti hanno guadagnato buon numero di seggi, che raggiungo, per lo prime, la trentina. Noto,·olissime vota. ziou\ SODO stato ottenute, poi, in molte località 1 dovo la vittoria non arrise al Partito per poche centinala di voti. Come ò del pari tlegno di nota il ratto che solo li partito socialista ha conseguito del vantaggi in questo elezioni. Infatti I reazlonart, progressisti e conservatori, se guadag·nano undici seggi nei Consigli generali, ne r;erdono dlctanno,·e, o i radicali ne guadagnano quin– dici e ue perdono diciassette. ••• Eg uali su ccessi dobbiamo registrare per le elezioni dletali o loco.li cho si succedono in Germania. I pro– gressi de l J>art lto socialista tedesco sono tali, che tutta In. stampa europea ò costretta a pren(lerno nota. Perfino i giornali conservatori italiani stam1>arono, di questi giorni, lunghi telegrammi dall'estero, Illustranti il fenomeno dei trionfi continui del socialismo In tL1ttala Germania, che preludono certamente a una grandiosa manifestazione di ltoralo soclallsta nelle J)rosslmo elezioni generali ger• m11nlche 1 di cui non si sarà veduta l'eguale. ÙIOVANNI i\Ii,:nJ.ONI. All'llllim'orci riceviamo 1111·uuima repUca del pl'o– (rssore PAOLO A)li\LDI al prof. Fll,IPPO LUSSANA sulht astinenza nella questione delt'untialcooli.smo. La dal'emo11elprossimonumero. souorn ALL'APER'l'O PERITALfANJ Jl còmplto di una sana educazione fisica 1 morale o in~llettuale, del fanciulli dell'uno e dell'altro sesso, ò ben lungi dall'essere assolto dalla scuola ufficiale, anche do,·o ò più progredita. La refezione gratuita e Il ricreatorio vi rappresentano il massimo grado di modernità. Pure, essi non sono cho anelli dlsgi11ntl di quella, che dovrebb'essere un'ideale catena, la quale non dovrebbe mai abbandonare l'in– fanzia al pericoli della vita o della strada, tanto mag– giori quanto plì1 una città ò grande, 11opolosae fiorente. Insomma, l'Idealo della scuola rt1tura è ltt Scuola-rami• glla, che non ò la scuola delle quattro o cinque oro diurne, sia J)uro Interrotte con la rorozione e continuato col ricreatorio; o chei 1100 ò nemmeno la caserma-pri· glono del convitti o collegi; se non bastasse altro a condannare quosta pili di quella, c'è la terribile stati• etica dei suicidi, determinati quasi sempre da classlflca– zlonl lusufficlent1 1 o lucom11arabilmente più alta nell'in– ranzla che studia, che non in quella che lavora, o fra i collegiali, che rra gli scolari esterni. VI si rimedia appunto con la scuola libera, gioiosa, individuale, all'aperto per Il maggior tempo possibile, scuola quasi autodhlnUlca, senza la costrizione degli orari o programmi, ora intangibili come se rappreseu• taisero I sommi ,·ertlcl della sapienza umana. Per ser– virci di una similitudine, suggerita da un'epopea che ancor palpita noll'auima Italiana, bisogna sostituire il garibaldinismo 1 cioè allievi fervorosi e innamorati, al• l'esercito di caserma, che, noi campo scolastico, è rap– presentato dagli allievi mandati o tenuti corno per forza fra le grigio pareti della ,·ecchia scuola. Una ventina di queste nuove scuoio ideali producono già 1 da lustri o lustri parecchi, fiori o frutii rigogliosi, nella S,·lzzera, in Francia, no1Flnghilterra 1 iu Germania o negli Stati Uniti, la mercò di Iniziative private, che l'impellente moderno bisogno intuirono e soddisrecero In tempo. Jn l<'rancln (togliamo questa notizia, che può riuscir utile a qualche pndro dì ramlglia non misoneista, dalla Hivlsta poliglotta belga Minerva, organo del Bure<m i11ternotio11al de docm11e11tationeducali-r:e), una. fra le pìì1 rinomate Scuule att'aperl() - la quale, ingrandendosi, si trasferirà col nuovo anno in un magnifico castello, con un po,lore di 25 ettari, una mn:.serla fornita di 12 gio• vencho o uno speciale cnsegglato per l'Istruzione - sttl. por far luogo a una Seziono di llngL1aItaliana, destinata n fo.nclul\l Italiani, che vi suranno accompagnati fino agli esami universitari ('). 1\nche In ltalln, In seguito alla propaganda fatta sin dnl Hl07 dnll'Assoclazlone milanese II Per la scuola 11 (notovoll una conferenza del senatore prof. De Giovanni di Padova o unn relazione del <1ott. i.~raneesco Gatti di 11ilano), l'idea comincia a penetrare. A Verona, a Pa • do,·a, a noma qualche classe all'aperto, pei fanciulli grnclll, si ò istituita; a llrescla pure vi si pensa; ccl ò sperabile che presto se ne studiino o coordinino i primi risultati. Ma In scuola all'aperto, nel concetto de' suoi più ge– niali rautorl, non è soltanto uno strumento profilattico per alcuni candidati alla tubercolosi o un mezzo per diminuire le spese dei fabbricati scolastici (nella Cam– pagna Romanu, nd opera di veri maestri apostoli, si fa scuola in capanne di paglia). Dove bensì coordiuar1l a tutto un sistema 111vita e di educazione che, pur gio– vandosi di tutte le esperienze della pedagogia moderna, sin un po 1 un ritorno alla natura. A questi scopi complessi, I convitti con ampi giardini, o in aperta campagna. o in regioni particolarmente do– tate di bellezze naturali, dovrol>boro pr~starsi assai me• i,rllo, che non I timidi esperimenti che possono tentarsi nello nostro città. (1) 31agglorl not!zto 1mò rorn1ro figli 1ntores~at1 Il 11rof. s. l.(wrlU rrrlesto, via OaUorl, r:.1,1111.3), uno dol pl11 rcrvldl 11ro1ui.gundlst1 dolio S1·110/t t1Wllptl'IO, o lncurlcnto dcll'ln8cgnl\men10 lollcrnrlo, fljlpunlo 1101111. Sotlone ltt\llflnA. di cui ao11ra ò discorso. GJUHPPE RIOAXONTI, gtrtmte responsabile. .Milano, 18/8 1910 • Cooperativa Tlpogrullo Operai • Via Spartaco, 6

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