Critica Sociale - Anno XX - n. 16 - 16 agosto 1910

CRITICA SOCIALE 253 . .. Ora, che abbiamo tratteµ-giato le linee fondamen– tali della legge, diamo uno sguardo alle sue conao• guenzo finanziarie. A quanto J>Otràammontare il carico del bilancio? Siamo <1ui in tema di preventivo ed è naturale che lo discussioni siano state fervido e le conclusioni incerte. Si è calcolato che, nel primo anno, potranno trarre beneficio dalla leggo 500.000 salariati. Nel periodo costante, il numero dei 1>cnsionnti 1>otrù.giungere alla ragc:uardevolc cifra di duo milioni o mezzo. Per giungere a una simile previsione si tenne conto delle iscrizioni volontarie, che 1>0tranno dare sorprese in meno o non in pili, tanto ancora ò diffusa Pimpre– vldcnzn tra lo masse. Il carico elci bilancio - secondo i calcoli del Oo· ,,oruo - snrà di 75 milioni il primo nuno, cli 137 il trontcsl1110 turno di esorcizlo, dl 120 milioni nl pe– riodo cost:rntc, quanllo cioè saranno spariti i pensio– rrnti ammessi a condizioni eccczionnli di fa\'ore e il numero dei pensionati si conscr\'crà, ad un dipresso, in"ariato. Ln spesa non si può dire intollerabile, per un grande paese e J)Cr u11'opera di tonta importanza. Non si J>UÒneppure ritenere meschina. Con essa la repuU– blica frnncese si è messa sul terreno delle grandi riforme sociali, aggiungendo al suo programma di laicità un programma di giustizia sociale. I \'ersamcnti degli operai - secondo i calcoli di f~~/11ot - 1>ossono essere pre\'eduti a un dipresso Operni ed opemie con - 18 anni operalo • + 18 • operai n + 18 11 (... 8.674.110 ., 19.290.tiG0 ., 51.012.~ L. 78.977.0◄0 11 contributo degli imprenditori dovrà essere pari a tale somma. La J)011sioncannua, che rlsulterÌI. - a regime com– pleto - dati ì contributi dc~li operni e degli im– prenditori o l'nssegno vitnlizio del bilancio dolio St1,to,ammonterà n 3GO lire. .Naturnlmcnte potrà ri• sultaro infel'ioro so i vorsnmonll 1mranno parziali. Nel calcoli non si ò tenuto conto che della assi– curazione obhligntoria. Ma, anche formandoci ad essa non si può negare cho l'edificio sia grandioso. ' . .. Non ostante ciò, Ja leggo fu assalita violentemente dalla Couftdemzio11e.generale del laroro o fu quali– ficata come opera di duperie et escroquerie parle– menlaire. Co rnglonl do.ll' acuto e aspro dissenso che il Se– gretario d~lln F'é dérnlio11cUs ouvriers ,,;étallurgistes ha tes~è rmasun~o_ln una _grande Hivista francese (1), sono dt duo ordm1: tecniche le une, generali e 110 litiche le altre. Tecnicamento si ossen•a che lllcuni articoli della legge sono contraddittori e si eliminano a vicenda che altri - specialmente quelli che autorizzano J~ Cmlse1x,clro11ali - sono o possono dirnnire perico– lo~i, che hl concessiono, ftlttn n queste ultime, di in– vestire una ptlrte dei risp1trmi degli operai in mutui a~li edifici delle imprese assicurate, può essere ecces• ijiv1u11entealeatoria i infine, cho tro1>pe sono le facoltà lasolate ui regolamenti, o qui11di Ili Consigliocli Staio di aull nntura reazionnrio. , Queati 1tp1n11.1ti sono, in grnn pal'te, giustificati. Ln legge francese contiene dtwvoro errori, incoerenze disnrmonie non lievi. Ma tutto ciò, che 1,uò giusti-' ficnrsl in un argomento tanto irto di difficoltà di incognite, cli Impreparazione tccnicu, non distruggo il nucleo della legge, che è buono e non tarderà a produrre effotti benéfiei. Più notovoli sono le rnA'iOnldi dissenso nel metodo. .1/errheim esclama: '-I Non si tratta di una legge sociale, si .tratta di una leggo di pre\'idenza obbli– gatoria.,, I~' curioso como questo rimpro\·ero corri– s1>onda n quello dei conservatori e dei liberisti. i,; ng-giunge: " Meglio \'nrrebbo rispettare la piena in• dipendenza della dignità operala, quando si mani• resta nelle sue organizzazioni sindacali.., La leggo impone anche ngli operni qualche sncri– ficlo: tro coni esimi nl giorno. Un tale contrihuto si afferma essere insopportalJllc. l..'opcraio non può tol– ternrlo. D'altra parte, nnohc i sncrifìci che ap1>nre11- tomento ricadono sui 1>ndroni e sullo Stato saranno eopportnti dai lavorntori. 11 ~: perciò cho slamo stati contro i vor.~ameuti o por la loro accottozlono solo col elstomn dolln ripartiziono. Agendo cosl, slamo stati logici, In armonia coll'azio110 condolta da tempo dal prolotarlnto cosciente e, con mng• ~loro Intensi ti'. da dlocl rmnl n quosta. parte, dalla C<J11- (eden1titme ge11eraledel lai-o,.o.Sui d1C1amo alla classe O/>trniaelle fr,flt le riforme souo w,a trappola.... u Inoltro, la capitalizzaiiono ò l'i11corporazio11e della ciano 0J>0rala nel regime capitalista, non la sua eman• cl1>azlone per erosio11e o soppressione di questo regime. Quest'ultimo si rortiflcherà di tutto l'e goismo iudi\•idualo che avrà eaputo suscitare o sviluppa.re per mezzo dei van• laggl, o dclii\ paura di per(loro quel v antuggi, che porterà. soco.... Lentamente, ma con cortezza, si creerà. una classe ::aa~~cc~:a 8 :g~f 81}:::~ ~:;o~i8r::n1:!:1r:e in~~~!~r~f~~,c~i':: quale al schiacclerà l'aziono rivendicatrice della classe operala .... Il rimedio uon ò nella previdenza obbligatoria, ma nolln dlsparlziono del regimo capitalista o dei suol privilegi. n · Ahhirrn10 rnluto riferire, con l)erfetta obhicttivitù Il pensiero del sindacalismo francese. Ad esso no,: manca certo la loi:;-icn. Ma, con una simile concezione llcllrt societÌI., delle forzo sociali, dello Stato, della natura e del significato dolio riformo parzi;tli 1 11011 ù npertn che una \'hl soln: <1nclhl tiella insurrezione. Ogni riforma ò, ncccssn1-hlmontc 1 fuori di quclln con– cezione. Por chi lit prof'c8sa 1 csi8to solo un dovore: hl domolizionc, senza un pcm1icro dol domani. Dopo il c1,os, il ri11110\'amento llclln "ita ! 01u1.10 CAS.\LIXI. Contro una turpitudine . J..,n fiera. lettera, con cui Giacomo F'en·idenunzia di mal<, (t<lee cli villcì l<I ccm11x1gua di cie11igra2io11e co,,. tlotla coutro <li lui eia w,a parte clella stam1x,ilalitma. 11011 lui bisogno - poiclte l'hanno pubblicata q,ws, lutti i, giornali pii',,imvorfa11U - di ,mire qui ri• prodotta, ve,·chè sia, chiaro che consentiamo i11fera– me11lecou lui in quella che è semplicemente umi tesi <li civiitè,. Non i11temliamo.per spirito cli. camaraderie trnt– l<mclosi di w, uosh·o compagno e collega, pr;u11i1·e me110111fm1e11te i gimlizi, prorocati da lui, sui falli propr, e del suo accusaiore, per quanto squalificato _ quesrultimo - da prece<ie11U ·t·erdetti. Afl'tr• mwmo ~oio che, quando un uomo politico, non solo lui querelalo le accuse con i<, più ampia facollù cli m·ova, ·11,ci inoltre s0Uopo11e tulio se ste:sso a 1m even• tuale glury <li tre deputati, comunque cli esclusivn– monte scoHi da qunlsiusi g-ioruulo avversario - chi avendolo cle11igrato 1 nou accetf<mdo lei vroposta, uon sl disdice, ?, peggio, pe,· p,o·u a.twe,·sio,1e 'J)Olitica,o ver m110,·ecli scall(/alo, mantie11ele de11igrazioni si mette tolo11fariameuteal disoffo cli ogni rispettc,bilitù poli– tica e momle. I!,,' questa 11011 ci 'fXtl"edte sia UHa tesi sorialist« ! f. t.

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