Critica Sociale - Anno XX - n. 16 - 16 agosto 1910

CRITICA SOCIALE 251 LEPENSIONI DIVECCHIAIA VII. L'assicurazione :obbligatoria.. 4° TJ:b recente legisl.1ziouc frnnm•sc. !./esempio della Germania fu 1 finora, seguito dalla l<'rnncia, colla. legge s1tlle pensioni, degli operai e dei co11ladh1i 1 proposta al Parlamento dn. hcn 1111 quin• qucnnio, ma. votata. solo il 5 aprile di quest'1tnuo, alla Yigilia delle elezioni politiche generali. Il caso della Francia è tipico, sia per l'evoluzione del suo pensiero e della. sua azione in fatto di pen– sioni operaie, sia j)Cr lo lunghe, aspre battaglie che il principio dell'obbligatoricti1. do\'ette sostenervi. li movimento francese a. f;wore delle pensioni ope• raie può dividersi in tre fasi. Fin tla sessant'anni fa, colla creazione della Cui,r;se uationale des retrai/es pour la 1Jieillesse - fondata appunto nel 18t'0 - si afferma la necessiti\ di provvedere al riposo dei la– vorntori e si sceglie la. via della assoluta libertà 1 indicata, del resto, da tutto il movimento intellettuale cd economico dell'epoca. Ben cinque leggi - quelle del l88G, del 1890, del 1895, del 1896, del 1899 - pe1'fczionano ed allargano il campo di azione del– l'Istituto creato. Ma, adagio adagio, alla adamantina. purezza dei concetti liberisti iniziali, si va. ag~iuu– gcndo un elemento nuovo, che, mentre sta ad indicare l'evoluzione del sistema antico, prepara la. vittoria di un sistema opposto. Dalla previdenzil pura si passa alla previdem~a sussidiata dallo St.ato. Lo scarso sviluppo di questa nuova forma, che aveva destato non poche speranze 1 l'esempio e i ri– sultati della Germnnia susritarono numerosi e succes– sh'i progetti di legge per la trasforma;donc degli isti– tuti esistenti o, almeno, per l'intrnduzione, accanto acl essi, di un servizio obbligatorio delle pensioni. Dopo lunghe cd aspre contese, un tale principio trionfò apertamente il 2 luglio 1.901nel Parlamento, ma non potè essere tradotto in 1m1tica prontanrnnte, per le vicende che agitarono la ~•rancia e per le difflcolth del problema tecnico. rntanto, però, il Phrlamento votava quella legge di rissistenza, del 14 luglio 1905, a. cui fu gi:\ accennato, la <1uale doveva provvedere a!Passistenza obhligatoria ai vecchi, agli infermi, agli incurahili privi cli riso1·se. Per il suo carattere - se 11011 per la sua estensione - essa arieggia alle " peu– sioui gratuite,, del tipo australiano, inglese e danese, le quali però si ri\•Olgono ad una folla ben ))ili larga di interessati e conservano un organamento meno schiettamente elemosiniero. Quest'ultima soluzione, henchè abhi1t allargato il numero dei beueficati 1 non fu accolta f,worevolmente, perchè - a prescindere da ogni alta ragione di prin– cipio - la somma concessa per ogni assegno (GO lire annue, come minimo 1 240 1 come massimo, autoriz– zazione speciale del Ministero per oltl'epnssare questi confini) non poteva. considerarsi nè sufficiente, nè dis– simile da un puro sussidio di beneficenza, colla sola differenza che, mentrn quello, in passato, era facolta. tivo 1 cioè limitato alla potenz.ialit:'t finanziaria del– l'istituto benefico, ora diveniva obbligatorio per il Comune e lo Stato. Non è possibile, qui, passare in rassegna nè i ca– ratteri salienti, nè le basi tecniche elci numerosi pro– getti che furono presentati per iniziativa parlamcn• tare, nò le successi\•e trasformazioni subìte dal pro– getto che divenne poi legge. A dare una semplice idea delPimmane lavoro compiuto, basti ricordare che l'ultima edizione del progetto 1 concordato tra. Mini– stero Uriand o Commissione senatoriale, occupò ben cinquanta sedute di discussioni al Senato. Meravi– gliosa constatazione questa, per un paese come il nostro, nel cuj, Parlamento i progetti pilt grnvi per l'indirizzo politico, per la finanza e l'economia del paese, si votano in poche sedute, alla presenza di pochi rappresentanti del paese) veri rari mmtes in gurgite vasto. *** Anzichè fare della storia. retrospettiva) analizziamo i concetti cardinali della legµ-e francese, che sta por entrare nella fase di applicazione. Come la legishtzione germanica, quelh, francese non è hasata unicamente sull'obhligatorietà. Coe~d– stono, l'una accanto all'altrn, l" asi:licuraz.ione coattiva e quella facoltatirn o volont:1.ria. La prima però è ))ii, estesa dell'alf,ra. Così pure, la pen:;ione ò costi– tuita non solo dallo sforzo ohhligatorio delPinteres– sato, ma altresì dallo sforzo supplementare, aggiun– tivo, che egli creda liheramente cli compiere. Sono obbligati " i salariati dei due sessi. dell'in– dustria.i del commercio, delle professioni liberali e dell'agricoltura, i domestici retrihuiti, i salariati dello Stato, che 11011 godono di una pensione civile e mi– litare, e i sahuiati dei Dipartimenti e dei Comuni,,. Gli assicurati di questa cate/,,t'Oria.saranno - se– condo le statistiche professionali - mutici 111ilio11i e mezzo a un dipreeso. Sono wtto,·izzati all'assicun,1.ione volontaria, inYCcc, "i fìttaiuoli, mezzadri, coltivatori e piccoli padrnni che ahitualmcnte lavorano soli) o con un solo operaio 1 o non impiegano che membri della loro famiglia in linea. diretta, salariati o no, conviventi con loro u· L'assicurazione può farsi, in questo caso, o in testa. propria o a vantaggio del proprio collaboratore sul campo del la\'oro. A questa assicurazione libera potrebhcrn accedere sei milioni di cittadini. ma sc 1 degli ohbligati, pochi sfuggiranno, degli aH,ri non molti chiederanno di gio– varsi dei benefici della leg-ge, come avvenne fin qui di tutte le forme di previdenza. spontanea. Un elemento nuovo ha introdotto la legislazione francese. Essa ha concesso alle mogli e alle vedove degli assicurati - ancorchè non salariate esse stesse - di iscriversi per la pensione di YCcchiaia 1 godendo di determinati vantaggi finanziarì da parte dello Stato. L'assicuraz.ione ha, per sua fìnalìt.\ ht pensione di vecchiaia. Questo carattere non è pel'Òesclusi\"O. 11 Oli assicurati, che saranno colpiti da ferite gravi o in– fermità precoci 1 importanti 11n'incapacit1\ a~soluta r permanente al lavoro, avranno diritto, qualunque sia la loro età, alla liquidazione anticipata delht loro pensione ,,. Si ha qui il rovescio di quanto ahhiamo constatato per la Germania, nella cui legislazione il primo posto spetta all'invalidità. L'età normale pel conferimento delle pensioni è stabilita a G5 anni) con un notevole miglioramento di fronte alle leggi inglese e tedesca, che stahiliscono a 70 anni l'inizio della entrata in pensione. Però l'interessato può chiedere una liquidazione anticipata, a cominciare dal 55° anno. Ia questo caso l'asse::tno vitalizio, accordato dallo Stato 1 viene ridotto in jffO– porzione dell'età. Alla creazione clcllc pensioni partecipano tre cle– menti: i versamenti degli interessati, le contribu• zioni degli imprenditori, le quote vitalizie assei;natc dallo Stato. Siamo nel cam1>0 già battuto dalla Oer– mania. Il sistema tecnico accettato è quello della capita– lizzazione, colht ripartizione dei contributi annui dello Stato. LI servizio funziona col criterio della mutua– lità, quindi colla destinazione delle quote rers11.te a ,•antaggio della massa dogli assicurati. Pe1·ò il sala– riato può chiedere che i suoi ve1·samenti siano col- 16cati :1 capitale riservato. [n questo caso l'esito finale clell"assicurazione sarà pili basso, in rapporto col

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