Critica Sociale - Anno XX - n.11-12 - 1-16 giugno 1910

CRITICA SOCIALE 16V qunsl spopolati di uomini, J)Or l'mmdo abituale nelle na- 1.ionl limitrofo, determinato dalla disoccupazione for1.atu. Hlmnngono a casa pochi proprietari o slgnorl 1 i quali mantengono in tal modo la loro dominazione assoluta sul Comune, e si guardano bene, anche so esso ò in ottime condizioni, dal creare uno stalo di coso che per– metta agli abitanti, o almeno a 1>arlo di ossi, di rima– nere In paese. Poichè l'emigrante, se pur la prima volta parto dal– l'Italia imbevuto zmcorn di Indiscusso rispetto alle autorità cd al llroprietari, o dell'annessa dedizione della sua co• scienza alla enorme potenza del parroco; a contatto colle classi operaie evolute e rorti degli altri J>llosi modiftcA la sua psiche per modo, che, quando ritorna, non è pili lo strumento incosolonte nelle mani do' suol anersnrii, mn hn acquistato coscionu cli sè o coscienza di classe, o si occupa dello coso ciel Comune, od Incomincia a comprendere la necessità di conquistarlo, di svecchiarne l'Indirizzo, di volgerne finalmente lo attt,•ltà a rn,•orc della diseredata classe OJ>eraia.Nasco nell'animo suo un sentimento nuovo, quello della propria rorza, cui va unita una capacità. che Il vivere in altri paesi gli J)ro– cura1 o cbo egli desidera spendere a vantaggio dei propri i compRgni di rauca. Jnoltro, conscio doll1importania onormo dell'istruzione, so già clnlJlestoro, nello lettere ohe faticosamente scrivo a casa (ne ho lette alcuno cho conrortano ed aprono l'animo a grandi SJ>Crnnzeper l'a,•• ,·onlrc), raccomanda caldamente allo suo donne di aver somma cura dell'istruzione del tlgll, ora, ritornato in 11aeBo, il suo J>rimopensiero è quello di dare incremento alla scuola, e, qualunque sacrificio dovrà fare il Comune a tale scopo gli Rembrcrà. sempre lieve, per i. vantuggi conseguibili che egli non conosce,·a o che oggi lntra\'Ode nettamente. Per Pemigranlc 1 dunque, la conquista del Comune ò da considerare sotto Il doppio aspetto dell'utilità mate– rialo Immediata che può venirne alla classe la,·oratrice, o <li quella mornlo o materiale non lontana, prodotta da una maggior dlfl\tdlone della coltura. f: quasi inutile affermare che i signori, annidati nei Comuni, sotto l'Immancabile egida del parroco 1 oltre ad opporsi, per quanto loro è possiblle 1 alla partecipazione del popolo alla vita pubblica, non el curano affatto del problema eclucativo: mi sarebbe aseai faoilo elencare ratti incredibili e pur veri di colpevole trascuratezza in proposito; ma ò pacifica la constatazione di que.<.talinea di condotta, che rappresenta una passiva difesa della classe borghese contro l'ascensione intellettuale del pro– letariato, cui conseguono logicamente miglioramenti materiali. Ma ora, se l'emigrante ò venuto convincendosi della necessità. di conquistare il Comune, si trova di fronte ad uua gravo difficoltà, lnfatt1 1 il primo capoverso clell 1 ar– tlcolo 56 della Leggo Comunale o Provinciale stabilisce che " lo elezioni si fanno dopo la sessione di primavera, non pii1 tardi del mese di luglio 11• Ed ò questn, appunto, l'epoca in cui gli emigranti sono lontani. Non è chi non sappia considerare Il dlsagio 1 la SJ>esa,Il rischio di perdere il posto, che gravano sopra di essi e li distolgono dal partecipare allo elezioni. Questo danneggia -esclusivamente il Partito Sociallstn, cui gli emigranti 1 in massima parto 1 aderiscono, o si hn questa straua condizione di coso: uol Collegio di l'nllanza, solo il mandamento di Omegna, per avere scarsa emigrazione temporanea, ha I principali Comuni In mano ai socialisti; quasi tutti I Comuni del vasti mandamenti di Lesa, lntra 1 Cannobio sono nelle mani dei clerico-moclcrati, malgrado che la ma,:cgloranza degli olottori sin con noi! Non 1mrlerò degli ostacoli che I nostri anersari frap– pongo.>noalla iscrizione di DUO\'i elettori, o 1lelle can– cellazioni partigiane che esercitauo .sulle li:,tc elettorali con la conui\•enza della Oiunta Provincinle Amministra– tiva. Altro che a.llargnmeuto del suffragio! Oso dire che, so In tutta Italia si rl~pottassero lo dis1>oslzioni della lcggc 1 si avessero minori riguardi liurocratici, non si compiessero atti camorristici sullo listo elettorali e contro coloro che hanno Il diritto di esservi Inscritti, l'aumento degli elettori sarebbe assai notevole. . *:;;, 11 secondo capoverso del citato nrt. 5G suona così: ~ Nei )fandament1 1 O\'C la emigrazione tcmporaneu 1 du– " runto la stagiono eslh·a, ò notevole o di carnttero co– u stante, può la Olunta l"lrovincialo Amministrativa, sulla " Istanza o dì un Consiglio comunale o della maggio– u ranza degli elettori di un Comune, sentiti i Consigli i. comunali doli a Circoscrizione elettorale, accordare che, u nella stessa 1 la convocazione dei comizi :-;ia ritardata i. anche dopo l'eJ)oca sopra fissata, fino a tutto <li- 11 cembro , 1 • Adunquc, se un solo Comune di uu Mandamento ei oppone, la G. l'. A ha rncoltà cli rendere uulll i desideri di tutti gli altri Comuni, o della maggioranza, anche assoluta 1 de~li elettori. ~la la G. P. A., clato quel può, ha racoltà di resJJiugcre una domanda nnche di tutti i Comuni di un )[andamento. E sanno per prova i nostri com1)0gni 1 cho inutilmente tentarono <li ottenere lo ele– zioni invornali, quanto rorto sia l'Inerzia burocratica della Giunta, ostile, in linea di masslm:1, a concedero quella racoltà, dntn In sua costituzione pretta.mento C(lnservatrice. Parlo di quelln di XO\'ara 1 ma disgrazia– tamente, in Italia, non abbiamo ancora compreso l'im– porlanza della conquista dei mandati ai Consigli pro– vlnciali. Oli emigranti hanno ormai la rorzn per conquistare i Comuni, e la capaciti~ di ammlnistrar!i 1 sia per l'esistenza che conducono, sia per quella ottima scuola cho è In Cooperazione di consumo, la quale fiorisce da noi ab– bastanza bene. Il problema è reso 1>iì1 gra\'e dallo restrizioni già in atto, o che sì vanno preparando, alla nostra emigra– zione. Si ricordi la proposta cli leggo del deputato fran• coso Lebrun: u Ogni operaio straniero, che 'iOggiornl o " lavori in Fraucla solo parto dell 1 anno, ò obbligato a •· pagare una contribuzione personale ccl una tassa di ,: prestazioue nella prima quindicina del suo arrivo ,,. SI ricordi inoltre oho la proposta, accolta da apJ)lausi nella Camera rra11cese 1 non ebbe alcuna manifestazione contraria - che il Ooverno promise di presentare un apposito disegno di leggo - che lo organizzazioni fran– cesi siosse non si opporranno cortnmenlo 1 nella convin– zione che gli operai indigeni 110 saranno ravoriti - e si traggano lo lo,:cicho deduzioni. Data quesla tendenza della legislazlono di tutti 1,;li Stati, sempre pH1 prolbitl,•a verso l'lmmlgrnzione. n noi spetta di pre,•cdero e prov\'edoro por l'av\'Cnìrc, 11rocu– curande intanto cli conquistare i Comuni, affinchè po.11- sano agire in qualche modo per \011lro lo causo che producono la Impressionante emigrazione temporanea. Il solo Comuuo di Ba\'ono, ad esempio, do1>0che vonue conquistato dal popolari, ha ratto un contratto di ven– dita di una cun di granito 1 con diritto a riscatto dopo GO anni, por cui ò assicurato da speciali opportune clan• sole un la\'oro costante per un minimo tli ~O OJ>erni. *

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