Critica Sociale - Anno XX - n.11-12 - 1-16 giugno 1910

CRITICA SOCl,\J,F: 185 da tutU questi altri coefficienti ciò che ò proprio dclii\ casa o mettere bono In mostra questo ratto: che, quando migliora la casa, diventando J>iù luminosa, più ventilata e pili bolla, onco so don muta nessuno degli altri coef– ficienti, la tubercolosi scemi\ al di5iotto della metì1. Hipoto che non ml soffermo a dare documentazioni •li questo fatto, anche perchò altm volta ho otrorto e~empi di tali pro,•e: ma la constatazione è assoluta 1 luminosa, quando si esaminino I fenomeni CJlldemlologici della tu– bercolo11i. l/lnterc11~anto ò che, por il coefficiente coso, è possibile mottorno In luco la importanza di fronte alla frequenza della tubercolosi, mentre, per molti altri coer– flclonti sociali, i qunll 1 por Intuito e per un sempllce 1 logico ragionamento, dO\'Onoavero pnrto non indifferente nella diffusione tubercolare, non si riesco a dimostrare realmouto sino n quali llmlU il coefficiente entri in giuoco. J\ eneo cltnto 111Parigi, interpretato nella crudezza (lei valori numerici, dico: essendo immutabili gli altri coefficienti (occasioni di contagio, agglomeramento, ali– mentazione, ccc.J o mutando soltanto il valore materiale della casa, si vedo che, nello caso igionice.mente pessime, si muore tre ,·olte plì1 di tubercolosi che non nello case salubri. ln nitri termini: rll cento morti cli tubercolosi in case catthe, una sessantina circa debbono, della loro tubercolosi, dir grazio alla casa catth·a. Dato questo reuomeno, deri,•erà che da,,,,ero la base sociale della lotta antitubercolare do,·c consistere nel rinno\'Rmonto della casa. Ì•: ,·oro, ,,1 sono altri coefficienti non trascurabili: ad csemJ)lo, il lavoro industriale col rata.lo agglomero nella rabbricn, certi la,·ori speciali (brunitura del mota lii, \1uorazlono <lolla pietra), cho di– mostrano u11a lmportanzn grande nell'aumentare il nu– mero dei colpiti. Me, per l'industrialismo e pei suoi pericoli, pochi rimedi orflcacl si possono suggerire; il miglioramento del locali di lavoro non toglie che lo stabilimento industriale operi da coorflciente grande noi· l'aumento della tubercolosi; 0 1 per certe speciali la\'0- razionl, c1unlcosa ò possibile rnre 1 mn i nostri intervenLi profilattici nrtornnno contro unn scrio di iuconveniontl pratici. Juvoco per la casa esisto ogni possibilità dj iutorvonto. Non solamente l'oplniouo pubblica è matura n questo trrtsrormazloni; non KOltanto tutta l'educazione estetica o chilo reclama lo case belle; nm ò già pOsl!i– bilo1 In limiti economici che non spa\'eutano, costrurre case che meritino il nomo cli salubri. Ogni armo nella lotta antitubercolare ò buona: ma quello che preme metter~ In chiaro è che, oggi, l'inter– ,·ònto più sicuro, plì1 pratico, o quello che, a pari spesa, darà I ri'!ultnti pii1. sicuri, ò In trasformazione della casa. 1n queNtn A.\'\'iso ,•cngono del resto quantì esami– nano serenamente, con SJ)irito di poslthisti, il renomeno tubercolare: ·o Il Di Vestea, che ò tra i più sapienti stu– diosi del problema tubercolare In Italla 1 è entrato egli pure In questo ordine di Ideo. Non si dica che il resto ò fumo; no. Gli interventi curativi, di J>ubbllca assistenza, sono accettabili 1 utili, locte,•oli; ma In. bnso sociale per la risoluzione del pro– hlema1 oggi, allo stato dello conoscenze nostre, ò In tra9rormai'.ione clelln casn. Ed ò questo che, nl di là di ogni dlsous8iono, ml promo mottore in luce. E. BERTAREU.1. L'Amministrazione della Critica è disposta a rlcambfm•e con. mia qualsiasi successiva mrnata, 1•ilegata, oppure con ,m am,o tl'abbo11ame,1tr,, l'invio che le vet1isse fatto della 1• 1 2• o S" a1111ata (1891. 1892, 1893) di. Critica Sociale ,n lmo,w 11tnto ti, co,,.~,.ri•ozw,u. CAU5THOFl5MO E RIFORMl5MO Kaulsky e le orsanizzazioni operaie. Carlo Kautskv rcstn fermo nella sua fede messia– nica nella prosSima rh·oluzionc o corea sempre nuovi motivi a nuovo profm:io catastrofiche. Hcccn1emcnt~, i11 1111ascrio di articoli nella .\'euf Xeit, ora raccolti in opuscolo, ha SJJCzznto, ancorn, unn lancia a favore del rivolnziorrnrismo i11transi_g-cnto. tentando di fo. gliore valore nlle conquisto i;trappate dal prolcfn– rinto in quci:.ti ultimi anni - che sono 1111.\ pratica confutazionC' della teoria dcll 1 immiscrimento crescente - e vaticinn11do una uuova epoca di impotenzrt sin– dacale e lii rivoluzioni. Contro ,!!li nttacchi del KautRk,\· 1 cli<' mettenwo in duhhio, coll 1 crficacin dell'azione !!indacale, la bontà e il valore della tiitticn di " pcnct rnzione socialista .. ,, inaorsoro n difesa le or: ,r1rniz1.nv :ionioperaie tedesche; o l'nutorcrnlc Hi,·iiit!t a ottimnnnlC ' della CommiR~ionc ~onerale dei ~indacati oporni tcdc8clti - il l'orrespo11- dmzblatl der r:ener(l/kom111issio11 rle1· Ce1rerhsclw{le11 •- pulJhlicò una 1:1orio di \'ivacissimi articoli. pure raccolti in opuscolo e distrihuiti a molto mi~lìaia di copie iu tutt;\ In Oernwuia. Hiassumercmo, per i lei.tori della Critica, og.lli le critiche dol l\autsky <' 1 in un successivo fascicolo, le contrflcriticho delle organizzazioni. r. La 11,r11•rir, ce1•.-;n tu 1·irolu~iouc. Kaufsky, nel suo opuscolo su'" I.a via al potere,. t') 1 intende dimostrare, che ciò che i riformisti chiamano "penetrazione i;ocialista "' - cioè," foccntlo rh·i,·ore il vecchio utopismo o proudhonillnismo antipolitico ., 1 la gr:1dualc es1>roprinzionc pacifica della classe capi– talist1:11senza rivoluzione politica, ma solo estendendo continuamente le conquiste ottenute mediante la le• gisluzionc sociale, i Sinclncnti o le Cooperative o colla politica dei hlocchi - è. invece, un progresso con– tinuo \'Orso la ri,•olu1.io110. Nes!:111110 1 nffcrma t\autsky, inte11do 110,a-are l'utilità della leg-hsluzionc RocìalC'1 dello l.1•~hc. delle Coopern- 1.ivc,e dello sl'ruttaro a proprio favore irli anta_g-or1i~111i dei partiti hon;-hesi; 11è si può uo_g-arc che h1 teoria della'" pcno1ruzionc i:1ocinlisra . 1 ha 11n uocciolo rc:110. Porchò per due vie " cresciamo ., nella socictù hor– g-hcso verso il socialismo: rnediantt• lo s,·iluppo capi– talistico e lll concontrazionc del c11pitalc, o mediante l'aumento del prolotnrh1to; delle sue or:.:-anizzazionì e della sun forza politica. Mi\ l'errore dei riformisti - i quali. per negare l'ttHicinarsi delle ~ranlii lotte dccisi\'C 1 negano l'ac• ccntramonto dol enpital{" o ricorrono, contro all'evo• luzionc cicca cd automatica. che essi attribuiS<•ono erroneamente :Il m:\r:dsrno, all'azione creatrice della personalitìl umaua o <IL'lla ,•olontà lihcra - consiste nell'aver SOJ)l'fl\':llutato il ~ignificato e la portata di questa '" penetrazione socìalista "' quale si manifesta noi miglioramenti delle classi operaie nell'ultimo do• diccrrnio. Questi mii..rlioramcnti sono do\'uti al grnndc S\'iluppo economico che, coll'estendersi del mercato internazionale per lo svih1ppo delle vie di com11ni– caziono specialmente nei 1n1esi orientali, fa seguito alla spa,•entevolo crisi del 1870-80, e al re~imo di magfriOl' lilio1·tìt politica, con cui si chiudo il minac– cihso periodo della crisi. Intorno al IS90 si eliminano le nurnifestazioni ))Cg"friori della sog-,!?eziono politica del prolotnrinto o si inizia un pc1·iodo di mag~ior rispetto dcl\1\ libertà cli coalizione, che permetto lo S\'iluppo dei Sinclncnti operai in tutti i pncsi e spe- ,,, C,\RL KAl'TS1n·: nei· W~u::111· Mr,r/11. - P,llltlf('h(' llctrlll'htum.::en ii\Jcr du lllnetn\\U('h•l·II \11 lllt• lle,·olnl,(ltl. - l;('rllu. l!H)'I, \,•r\11i,r. lluchh. Worwiirll,

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