Critica Sociale - Anno XX - n. 5 - 1 marzo 1910

iO CRl1'1CASOCIALE DR questi\ elencazione nppnre manifesto che hl pcnsioue 11011 è csnttnmonte un diritto acquisito mercè uno sfor1.0 tli llre,•hlenzn e con una ,·Ha di la\'oro, ma è subordinllttt alla condizione dell'indi• ,:cnzR (' della huonn condotta morale e civile. f_; nnchc du rilcrnre In formn larg-n ed clastica lii cui è inlei:umtn In lc,:g-c, che suonorchhc pericolosa ai no~tri costumi, 111cnlrc llJ>pnrc 1rnluralc ai 1>01>oli nordici, a,•,•czzi nd ultrn e plì1 rigida disciplina so– ciale. Xon ò fissata unn cifrn detcr111in11tnper la pen– sione. "" I su~sidi - dice l':\rticolo quinto della legge - don:rnno C$SCrc sulllcicuti RI mantenimento del richiedente e dolio sun fami~lin e nl pagamento, in cuso cli mnlattia, delle curo mediche e simili: essi potrnnno essere corrii1posti al richiedente, sia in mo• uotn, ~1;1 in 11nturn 0 1 q11nndo lo circostanze lo f'Bi– ,:ono, nnchc coll'ammissiono doll'inJi1,tentc in nsili 11pocinli o i11 n.ltri stahilimcnU onl\lOA'hi. ,, Xou si clornnndn l'indigenza. 11ssuluta. fl richiedente' può ,~,•ero accumulnto qualche risparmio, può 1>os-1 sedere qualche modesta proprietà, può avere alti-e piccole risorse o cl:t legati o da heneficenza prh•ntn. La lcg~e ò fltnta a quo~to riftuurdo molto !Hlrca. Si l• limitata n stabilire clic non si ten~a conto dei redditi 1)rovcnicnti dalla casa o dai sussidì della I carità. lino a 100 corone. l,o autorità. incaricate di acccrtitre lo condizioni economiche dell'interessato 1>osso110anche trascurare i redcliti per vitalizi. pen• sioni e simili fino alla concorrenza di I00 corone. ,\ltt la giuris1>rudcnzn i1i è incaricata cli ,,llargare le ma,1,dic della Jesrgc 1 nccord1uulo sussidi a chi possiede ;,ooo G00 corone di rcdllito nnnuo od nnche di 1000 corone per fomiidie nu111oro:Sc. ~ LR legge - dice Maurice Bellom in uno Sl1Hlio recente - ha per sua finaliti'1. meno quella lii pro,•\•cdero ai bisogni im– mcdillti r1cll'csistenza, che- di snh•ag'uarclarc lo .-:/rrn• d•1nl of /ife delrintcrc~snto ( 1) "'I' Altrcttnnto lnrgn fu c<I ò In giurisprudenza nel tener conto dcll'im1>ici:;o fatto del pro1>rio denaro 1101 tempo antecedente nlln dom1rncla di sussidio. Ad esempio, questo fu ncconlnto ad una vedova che nvcva speso 1·100 corono per libemrc la. responsabi• lit;\ pennie cli un fìg-linolo colpevole cli aver consu• mnto dcunro a lui afliclato. Così purn una vedova di 75 n1111i ottenne la pensione, bcnchò avesse, neiili u~timi cinquo anni, speso !lOUO corone, pc1·chè il ca.• p1tnlo cm frutto di venti anni di ris1>armio in un lavoro permanente, e la !)Ordita di esso Rft""rA."ata dall'invnlidità. iH·e,•a ridotta la po,•erett~ alh~ disoc• rupnzionc ..... In una parola, In concessione dei fa\'ori delht le1,e:,:cdi1>endo dnll'apprczzamento delle cir~o– stanzc di Og'ui fatto(!), L'orJ,?nnizzuziono del sor\'izio delle pensioni grn– luitc 11~11 è, neppure in Dnnimarcn, comµlicata. rn Austrnha fu rre;ito un or,:11ni:rn10 semplice, ma a JH1rlc. ln\'~ce, nel cnso nostro, furono incaricate lo nulorith comunnli. Clii crede di nver diritto presenta una islnnz1\ nll'Cfllcio locale, corredata da ogni do– cumento. l. 1 Uflicio ind11gn e stahiliscc se coneorrnno le quali1h le,:ali e qunl~ sonumt si deblJa concedere. In caso 11ffèrmali, 1 0, il richiedente è iscritto in RJl· 1>osito libro e 1>uù incaseare mensilmente il denaro che gli spetta, nella loculi11\ in cui risiede. Il Comune di rcsidcnzu 1 nlln s1111volrn, hn diritto cli rimhorso dei tre qunrti dclht somma pogatn eia parte dei Co- muni di ori~ine. ' In caso di dinic~o o cli nssci:no insufficiente 11in• torcssnto può riCOl'l'Oro non al trihurrnli 111:: alle autorità nmminislrnt.i\'C di :,:rado 1rnpcriore 1 cho cto– ritlono scnzn nppcllo. In qualche caso, si ;u, diritto 1) lil,H Mli I llt:i.1.0)1, l,'l•lll#IIIHtl (111 r f"ltlllllHII fil /'(IHhll("'A•; I•• -'il h1 So11r111, 11rut , 1110 'Il. !l!I ,t1 IICL1.l1)11, lc.,c:o ('Il , p. 1:t. di ricoreo al ,\linietcro dell'interno. In modo analogo sono regolato lo contcstnzionl tra i Comuni. Questi. oltre es~ero incaricati del sussidio delle pensioni; 1>rO\'\'Cdouo al pagtuncnto della metà di .esso. All'ultra metà 1>rovveclodirettamente il bilancio dello Stato, con rirnhorso ai Comuni. Come si ò no– tato, m1rnca ogni partecipazione del pril•ato. I.a speciale orgunizzazionc che ehbe il serviz1o delle pensioni portò, incvitnbilmcnte, a questo con– clm,ioni: ,:rande differenza. dei criteri, da Comune a Comune, nllc \'Oltc in armonia colle di\ 1 er,3e condi– zioni del ,,h,crc nelle sini::olc localiti1, ma sovente anche in diJ>Cndcnzn dello 1>nrticolari vedute delle nmminislrnzioni loc11li; grande resistenza dei Muni– cipi che vcde,•ano i loro bilanci o compromeisi o rni1mcclnti dal crescere dcll1L nuova spesa. Questi gravi difetti constata"n anche Cordf 'frapl, momhro del Co11siflliOdell'as.~ir11J'{r:,'ioueoperaia da– ur.~P. " L'ohhicziono pil'1 esatta - cg-li diceva - che si possa fare rlllfl legge, ò che gli assicurnti non hanno i loro \'Cri diritti, i,crchè In fissazione della pensiono è risen•atn all'1l1111t1inistrnzione comunale .... <.ìcrti ('omuni, per gundagnaro nl momento, diminui– sco110 o n11null1rno i Sll!iSidi qnantlo l'interessato ha <111nlchoreddito. sia dnl suo lavoro, sin sotto forma di intcres11i di un piccolo ot1pitnlc accumulato. Tut tociò non può che dt:moralizzarc ( 1). ,. Sono passati, ormai, già 18 anni dacchè questo sistenrn fu iniziato o funziona e se ne possono co• ,l!'liere i risultuti per un tem1>0 a suflìcienza lungo. Da rolnzioui \'arie ablJiamo potuto estrarre <1nesto quadro sintetico: · Pensioni di vecchlala In Danimarca. ~n110 Lom1i11 Donnr .;u.uldlo In Ji'r. ~PHll tot11l1• lb!)2 Jj.311 15.GIG ~2 2 556.961 li--93 16.201 16.i22 90 2.963.0SG IS!JI I6.S I. I i .85G 9.\ 3.249..&5.t l~OG 18.16:, 19.81(1 10:, 3.8!13.69!'1 1811.1:1 l!l.t!l~ 21.aGJ 11-t 4 551.3.f0 I000 19.fìGj :!2 82.:. 12:! :,.140 85& 1902 2l.lli7 22.87S 135 6.063.413 100:l 21.fì! JG 2?>.828 141 ii 528. 784 1no:; 22,43:, :n.Oàr, 1-11 i.002.os4 1906 23 027 2~ 00!) 152 1.568. 790 11l0'i 23.37!'1. 2S.859 160 .11S.4SG 11 numero dei 1>cnsionati è andato crescendo di unno in turno, ossai pii1 che non la po1>olazioue. Mentre <1uesttt non i,:l è accresciuta ciel 20 ¼, il nu• mero dei pensionati ma11chi ò nnrnentato del 50 '/ e <1110110 delle 1>ensionatc del 90 ¾- Quest'ultimo è: d'altru parte, uno del felici rhmltati delht legge, che hn toho molte donne 11lla pili nera miseria. 11 sussidio medio si è raddoppio lo: da L. 113 nnnuo ò 1>nssuto :t L. 220. l.1\ spesa complessi\'a Jei Co– muni e dello Stai.o, 1>cr l11 coincillenztl dei due au• menti. si è pif1 cho triplicato. Da princi1>io essa em di Unll lir,, per abitante, ora è di tre lire circa ed 1111 nUO\'O numento si nvrìl coll'uppliCazione dcll'ul– tinlfl lcftgc, che stabilisce potersi dare la pensione anche tl chi. da soli cinque unni, non è J)iìt a carico del servizio di puhblicn assistenza, mentre, in prc– cede11zn, si chiede\'a un htsso di dicci anui. Però è dtt rilovnrc unn conseguenza finanziariamente lieta : dacchò esiste il nuovo regime dello pensioni le spese glohali cli bcuefice11zn pubhlica non sono salite che da i.7 milioni di coron(~ tl i.9, non in rapporto col- 1'1tumento n"vcnuto dell1\ popolazione. L'11secgno medio - nonostuntc il suo inrremeuto continuo - n1>pare assai basso. Nelle città. maggiori sale a 197 corone (Copenhagen) o a 23G (Frederiks• ') l"r'IRDT TRAPT. IOt'O l"IC,, f), SO.

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