Critica Sociale - Anno XV - n. 17 - 1 settembre 1905

CRITICASOCIALE 2f.5 vazione nd nitra u Sessione ., 1 dinanzi ad altri cittadini giul'ati; o, addirittura, dato l'evidente stato di dubbio, 9.'l.'lOl\'(!rC gli RCCU'lllti? ln•lubblamente, quello che non donebho potcrili rare ò proprio quello che ndM'IO si fa, condnnnnro rlcgli in– clh•ldul por delitti gra\is'liml allo piì1 roro('i delle pene travolgendo con Cll!Si Io loro ramiglio novo ,•olte su dieci quando la giuria ch'ò u11it,ìgittl'i<lica, e uoo ca11unlc nrcolta di persone, invitate n dnro la loro si,i- 90/a opinione - si mo!iltri travagliata dal dubbio, in guisa che cinque. su dodici, cioè qua.si In metà - ed a.ssal Apeo:i~o, o ciò s'intende facilmente, quelli che meglio intendono la ~ruità della loro decisione. o maturano, con rittc.'l~iono e Aerenitù 1 tutti gli elementi del ('OnYinci– mento hanno affermato che quell'uomo non è colpe– vole\ o oho, quanto meno, non si può condunnn.re . Porchò rinnovare il flibattlmonto? ru nntlco canone rii diritto, che si scriveva nelle aule llella giustizia e nei ccn·clli del gìudici quan,1O nelle aule 81 raceva u giu,tizia ,,, ed i giudici a,•evnno dei cen•elli che: "' rn d•1òiis pro rto .,. Il dubbio c'è: a'l.solYete! Ogi4"l si condanna assai spc'l!IO quanflo c'ò il dubbio eulla colpabilità ed anche - è terribile, ma ò innega– bile! - quarulo non Yi ha alcun dubbio sul l'inuocenza. Lucchlnl, ch'è magistrato, scrhe cho molti " Pubblici Mmisrr,.;" accusano per accn".lare, anche MCnznconvin– cimento: lo ritengo che molti ~iudici "co11da1111a110 per comfm111art ,.. l'n noi;;tro amico comune - che fu già Rpprezzato collalwrntoro di questa Rivista, ecl è oggi tra I più di• stinti magistrnti del Con,lglio di Stato - ml diceva pochi giorni ra - nelle oro di e,;ipansiono di una gita ferroviaria al bagni di Tivoli - che i suoi frequenti contatti e la sua non breve esperien1.a lo n,·e,·nno re~o conl'lnto che il magi'3trato penale non dovrebbe durare in 11f1lc-io J)iÌt di cinque anni: "diventa un burocratico "qualunquo ccl i processi ponnll - dal quali dipendo 11 Rposso 11osistenza di un uomo, sempre Il suo onore e "In sun liborb\ - divengono una prntica qualsiasi!,., Questo supremo J>rincipio di diritto J:iudh;iale, che esigo l'Msoluziono nello stato di dubbio, bi'!Oi;tna rimet– terlo in onore, creando le pii1 ,·alido cd efficaci garanzie giuridiche o procedurali cho assicurino questo presiJio agli lnnocontl 1 ,•ittime di errori o di delitti, di apparenze r:tllaci o di tutt'altro che raro! preordinazioni ac– cu<iatorlo ralso o calunniose. Si ò tro1>po dimenticato che la società. ò composta di Individui o che non ò la miglior maniera di org,lllizzare la " clifnu, sociale., in nomo della quale migliaia di po~itivlstl o di metafisici si affannano ad o,cogitare 11 nuovi tormenti e nuo,•i tormentati . 1 - <1uolla di ab– bandonnrn I cittadini alla furiosa per11ecuzionodi gu1:1rdiC' 1 funzlonnrt e giudici, inva.si dal Racro zelo di raccogliere la pro\'a - buona o caUin che sia, ,·era o falsa che l'ammannl~caoo - appena sorga il so!ilpctto di parteci• pazlone al delitto. In questo so,·rano o genernle capo,•olglmonto di ogni cosa o di ogni ideazione, la difesa sociale dh·\cno la difo!Hl.del morU e l'otrosn cloi vivi, il pericolo od il danno ,lei singoli, In omaggio all'ente soclnlo nstrntto ed ine– elidente. Cho \'oleto rHare, mio caro Turati, se non kieto riu;;citi - dopo lunghe, precise o dlsCU<iS'C hn•estlKationi e di– battimenti - a dileguare il dubbio dall'animo della giuria, che ve lo dimostra con la co:-tldetta •· maggio– ra11zaSf'lllj>lice • i che volete rifare, tentando nuo,·i con- vinoimontl, o pro,·octrnclo nuo,·o in;;l<lio o C'Ompllcazioni, tutto 1111 terribile o pnlco\oso drammfl J{\11rli1.inrio,rho Rpcna delle C'li'ltcn:1,0 1 elio corrompo 1(11 animi, C'ho 1n·eglla e stimola l pii1 antichi e fl'rori l'ltinti della p'IICho umano, che perverto e rli\•crtr'i cho dovrebbe ehiucler'li o doft11irsi 1 invece, al pii1 prc~lo J)OS'libile? No: & Il principio del clul>'Jfor/11' impm1f' l'fl.!/,!/Ol11zfo11f', che hll1ogna rimettere in onoro: costitucnrlo la mag9io- 1w1za lt>!Jfl/1' 1 cho sia. nocc'!'l.nrln pcrchò la giuria chieda una. sentenza di condanna A Imeno otto uomini su dodici clehhono c... ~cre con,·inti che sia tciuridicamcntc e i;oelalmento giu11to che i giu– flicabili rJ-.,ponflnno del delitto che ,·lene loro attribuito. Che que"!ta "'"fl{Ji01·a11w lrgalt non ,ii raggiunga, la condnnna è un delitto socinle che 11011 t•nulic" 1 ma. si nggiungr ii quello Individualo ll8r a.ccrci,coro t.erribil– montf' quella spaventel'olo mi<;orill morale 0(1 economica cho In lcgg-e provvida a,;isicura all'ltnlia nostra, mante– nendo Inalterato con In più O".lcura o cinica indifferenza - il \'Ori,cogno~oprimato della delinquenza elio tutto il mondo, da J}'.Hecchi auni 1 ci ricono:-.ce, con parole cd ntti, ora di compossione cd ora di dl~prezzo. (') A. ÙC\H~Wlll-\'t \"TDIUH,J\. /I \",111IIIRmO RIIPnl 111\H'll('('Ogl\1•rc IR 1,-~1 f•OJ•Ì h••n IIVOIIR dRI• l'nvv. mu,rnh•rl. l' flP, nP\\11 no~tra tnteri>rllR111,1, 1·1 llmlbmmo 1ul a~t•Pn1111r,, nll'ol1lil11to llelln rlnnovnilonr di!\ Jelu,H.tlo, ~• fu anzitutto Jll'r~l1i• ('I 1,n.r,, j)IÙ ftteltt• ulh•nl'rt• Il nlf'IIO ('Il· Il 11li1. "I RICIClUll),\'fl che fllla. IIUll(;l'lornnzR IPKRI(' - voluta dRI fHlflrnlnl l•UÙ IUIJIIIIRUI rone di manritr•• di 1111 ronrlamrntù 10,.-tro: o 11er1•J1/• 1•otrl'hbt' ollb:ettar11I olio NU dodlt'I, (' non J•luttOl>IO I\OV(', o dlt'l'I, o undkl, e non la 111uwlml!Ìl II d1rlth1r1,, c.:ome f'~llf<', 1e 11011erriamo, la J)rO<'edurR lnl(h•><I'' l(Alllonando eol\'arltmNka, I Jelurl11t1 Ot<~C'r\'11110 C'ht'. r111an1l0 al Clll(IUO ,·011 r11vor('VOll all'RISOlutOrlfl lii ai:rglunirunn I lrl' \"ùtl del Collf'll'IO loi,rl\lO unRnlml'. 1110111,·nl' otto ronlro •rlle; 11utn,11, e In ,,ut•lln ><l'IO ra,o, lii rtllflOne di rlnnovart" Il lfhhllZIII. UAJ(IOne plul– to 10 di 1u•olvere 1enz'allro. lnral,erehbe l'11n·. ouarnll'rl. L"argo• llll'lll<) l'I M'ITThra lltl oirnl motlo IIIOltO frllll'lh•, l•l'ft•hi lm1•liça una mn~trunu ro11fu~to11c rra l(lo1lkl d,·1 ratto I' ,11,1 diritto, re1,11gn11nte >1ll'J11dule ddl't~Uluto del lflurl; I giudici to1e11t1, 1u,11 <:hlamatl Il gludlctiro 1111 ratto, fllJOll'II quindi, 11\ rt>guln, di n!fnl rl'~p,msab\1111\ In lll"Oj)()Mlto, 11011 11/Ull\O1101,]HLrol'obbllll'O lhlffntton1.\11ne O dell'csnmo RCl'l'r<I (h•lh' rl~ultRnZC vrOCl'8HURII. In ogni ('CIBO, nne!H' f1Ul'llt111,~cudo• maQ"iclorA.11z11numcrleu ece~ercbt,c di e~htnc •LthllU1o 111 nlloJl,~ero 1 cornt• i• 1irobMbll(', I dut• l(llldlt:I 1,uer1111. I', r noi la Ufl'IOnl' d{'\ dubbio t'm{'tll't' d11ll11confe~Rtont' Jt'llo str"O lllurl, •111•11,10 111a"lflor11n1.a .- mlnor;1.n1a qmut !Il ,,,uillbrano: t- polehl• t' tluhhlo, non l'<'rlezu. diciamo: rlnno'l'a,llonp ti,•\ iclu11lllu. TAnto J)IÙ 1•hf', In 1,rall<'a, 1,en~lamo l'11e rlnno,·a2lone, In 1<1111111 4.'Atl, •E!;"nltlehe– n•lil,e qu,1111 ,e11111re RIUdlZIO 1,1ù bf•llllfllO. )la, r11,dlamo, anl'llf' l'>l'r 1101 I dlrllll 1l('ll'llllj>UIRIO (' Il 11rlnt>l1•lo lii d11/,jjf pro ,.,,, hunno IRle prtlll'll('III•• hn1,ort11!1ZI\ 111.'1bC'nlntf',o lnlerl'I"(' l\••111~IIOt'letà Cile è ('OIIIIU\~tn, alla fl1111111', lll lndl,·!dul t' 111111111\ di KlUtlll'nh\11 Chf' aotlo~t•rlTl'r♦-1111110 t'olontll'rl n una MOIU1.l011e i,1ì1 radlr ,le_,dell11 no~lria. ~-. T. APROPOSITO DEL PROCESSO MURRI l,l' rlformC' della Jll'Ot'Nlnra penai(' - Slutoml rhelntori. Erano giì~ compo"lti in tipografia l'articolo dell'avvo– cato C,uarnieri e la oot:.l In calce da noi appo.:;taYi, quando una intenhln del C'flrli110 di Bologna con un memhro ilella C'ommis!'llione pc! nuo,·o J)rOl,{Ctlo di Co– dice di procedura pcnale ci diede lo Rei;cuontinotizie Rullo proposto cho si conterrehUero 110\111. Relazione ('ho Ri "tn. claboranclo. Lo riforlnmo, 1a,eiandone la re– spOn'IRlillità. n.1 ~iornalo hologne"le, per coloro che si intere-.!HIIIOdi questo nr~omento. ~atur1tlmente le propo-.te \'Crrebbcro poi dl"!cu... ,e dal l'arlamcnto, do,·e però, 1lopa una di~cu11<1lono generale lliÌ1 o meno amplo 1 l'uppro,·azione o re\O11O11O non avnr– rel.lbe sul .-iinJoll a1ticoli, ma sul nuo,-o Codice in blocco 1

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