Critica Sociale - Anno XV - n. 17 - 1 settembre 1905

212 CRITICA SOCIALE FRA LIBR.I E RIVISTE F. llomm,1Aw: G. .1/a.:zinie le Idealità moden1e. - :Mi– la1101Libreria editrice lombarda A. De 11oln, Anton– gini O <.:., Ul05. 1.'autoro imprcndc a delineare il profllo dell'eroe sulle tracco dei flloi.ofl idealisti e si adopera a dimostrare che il tipo da c:.,i iucarnato uo n contraddice alle leggi del posi– ti\•h,mo o del nnturalh. mo. Mazzini fu eroe e delFeroe ebbe la passione p 1ì1 ca ratteristica: l'apostolato, a cui gium,o meno per effetto cli cause esterne che per un fenomeno di subcosciemrn, non ancora ben chiaro a gli studiosi, ma che, allo stato pre:,;ente della psicologia, non si JHIÒ assolutamente negare. SI tratta di una specie di attività p~ichica svolgontcsl in una zona più profonda e pili oscura della coscienza ordinaria, ma cbe "non si stanca di battere alla porta di questa, flnchè un bel giorno v'lrrom110 o s'accam))a 11 rh·olando all'individuo lo tcn– <lenzo fondamontRli del suo proprio essere interiore o la ,•la che è chinmato a percorrere, dalla quale non si dilungher,\ miii pili. Seconclo l'autore, non diversamente si spiega la rive– lazione ch'ebbe Paolo sulla via di Damasco e la con– ,,ersione imJ)rOn•isa che sai\ ò Leone 'J'olstoi 1 sulla soglia del suicidio. lnterel'lsanto oltre ogni dire riesce la de– scrizione dei sintomi che precedono questa crisi delle animo eroiche verso la loro J)ropria consape,•olezza. Furono i moti dei carbonari del '21 che s,•egliarono in i\lnzzinl Il presentimento della sua vocazione messia– nica. Prima d'allora Il suo spirito ansioso aveva er– rato dietro fantasmi di gloria letteraria, senza trovare AJ)pagamento o requie all'oscura melanconia che lo tor– mentava e al bisogno prepotente di azione. Cercava la sua ,·ia e la trovò quando l'incontro fortuito del profugo ohe implora soccori;i per i proscritti d 1 ltalia gli suscitò, luminoso e rapido come un baleno, l'idea che ,·'era un ,:uasto nel suo pnei:;e 1 contro il quale bisognava lottare, l'idea che In quella lotta aHebbe Jlotuto rar la sua parte. Quel giorno egli scrisse il titolo al libro della sua vita: llissione; e, come Cristo, nova.toro di grande origi– nalità, si mette al seguito del Battista negli esordi rtel suo apostolato, così Jlazzini, prima di concretare a si– stema. le sue Idee di rin11ovtunento sociale ed un metodo atto a rorte trloufilre, si ascrive alla CarlJoneria, seli– bouc vedi~ le lacune del suo programma ed im1)Uti al• l'a~senzn <li una red(-.viva e determinata la causa cho avo,•a precipitato a rovina i suoi moti del '20 e del '21. Ì•: il periodo delFiniziazione: ma la profonda origi– nalità del suo spirito non poteva a lungo rimanere im– prig-ionata negli schemi irleati da altri. Come al Naza– reno i quaranta giorni d 1 isolamento nel deserto giovarono a co<ilruire 11odiflcio ideale del suo regno <10 1 cieli, così Mazzini, nel carcere di Savona, al cospetto di due im. mensità, il cielo e il mare, crea lo stampo entro cui può fondere in com1rntta realtà. tutta la diffusa materia de 1 suoi sogni: la Giovine ltalia. In quel momento decisi\•o la cri'li trn,·ngllo~a de· suol anni gio,•anili si chiudeva eoll'iueffabile ebbrezza della creazione. Egli ave,·a fl– nalmentc trovato la dottrina e lo strumento atto a pro– pagarla. 'l'utte le condizioni, necei;sarle a sruggire all'influenza dell'ambiente per dominarlo, egli le portava dalla na– scita dentro di sè. l:ra dei pochi uomini predestinati a lasciar orme sul secolo, nou a farsi foggiare sull'orma di esso: egli lo sa e lo proclama: "'La mia natura era profondamente subicttiva e padrona dei propri moti. L'lo era per me un'atli\'ità. chiamata a modificare il mezzo in cui vl\'e, non a. soggiacergli passi\'O. La ,•ita raggiava dal centro alla. circonferenza, non dalla cir– oonroronza al centro .• 1: qui ò tutta la sua· graudozza; qui il conoetto - dominatore di tutta. h~ 1rnn flottriua. - che fa, t:ita ;, missio11P1 misiiOnA cducf\trice ohe sì adempie con pen– siero ect azione; qui è la causa ronda.mentale del dissidio che lo allontanò dai riformatori e novatori materialisti e poso la sua dottrina in contraddizione insanabile con lo spirito cho nnirna Il moyimcnto sociale dei nostri giorni. :\In è bene chiarire questo, ch'io credo il punto cnpi• talo per mettere nella aua luce vera questa grande fl– gurn: imJ)Osla.udo In sua ftlosofla nella preyalento e quasi esclusiva importanza del ruttore individuale o mo– ra.lo Ru gli altri fattori di progre,iso, egli non facern ohe olJbedire a una fatate uece11sità organica. Chi gli rimprovera d'aver lasciato so,•erchiare la sua rormul:L dalla scuola socialista tedesca e quasi di non esserlli messo al suo seguito, nou conosce l'uomo: una somma di forza e di passione che ra del pensiero il suo mondo e l'adopera. come leva per HOllevare quello reale. Con– cepito ciò come missione, riesce ad escludere dal suo camJ)O montalo ogni nitra idea contrastante: un'onda irrompente lo ha disperse ,•ie tutte; non ve ue rimane che una; quella: ha l'inesorabilità. dell'ossessione e si chinina Ideale: tende al suo compimento con la forza di un imperativo categorico. Non è naturale che un uomo sl fatto concepisca. come onnipossonto il ruttore indivicluale e creda indispensabile cominciare la riforma <la.Ilorlnime, perchè esse alla loro volta riformino le cose? Non è naturale ch'egli infierisse e denunziasse come 11nmorale, in tutti i campi del pen• siero o doll'azione 1 la formula materialistica, la quale capovolgeva i termini del problema e, ponendo i destini urnnui in quasi ttssoluta. balìa delle coso e dei loro mu– tevoli rapporti, vedeva nel progresso di questi il mi• gllornmeuto di quelli? Così la stessa grandezza e singolarità del1 1 uomo ru cuusa dol1a caducilà della sua lllosofla: la quale, tre– mourlamcute uua in tt1tti i suoi campi di aJJplicazione, ha cessato da tempo bisogna riconoscerlo - di essere verbo allo forze pit'1 alacri o fattive della rinnO\'aziono sociale. )ln 1 so la dottrini, mazziniana va perdendo il suo va loro attuale e pratico per assumerne uno puramente storico, 11uomo o tutta la sua vita non perderanno mai il loro immortalo \'Rlore d'inse,znamento: d'onde la ne– cessità che l'uno e 11ultrn siano sempre studiati o co– nosciuti. Oirncilmcute si può esprimere a parole l'im– mensa utilità sociale di questo semplice ratto: che una tale llgura d'uomo abbia esistito. La boliczza del tema mi ha rorse trasportato oltre i limiti e le ragioni del libro che ,•olevo esaminare. Se non m'inganno, però, sembrami che il Ja,·oro del .lfo– miglinno contenga in poteuza queste conclusioni: tale almeno è l'impressione che ne ho riportato io, leggen– dolo e meditandolo nella quiete de' brevi ozii estivi. Certo cho la genesi, lo S\'Olgimento e 11ampiezza dell'idea mazzinia1uL ,•i sono studiate con attitudini, preparazione e amore degni <lcll'a1·gomento non solo, ma da punti di Yistn di tale altezzn e serenità che esoludono a 1n·iori, o~ni sospetto di deduzioni men che imparziali e obiet– tive. Pccco.to che a mio vertere - una condizione man- chi alla comJ)leta evidenza della dimostrazione; ed ò che la storia dcll'a11irna o il concretarsi della dottrina mazziniana nella monte del suo autore non siano in questo libro accompagnato passo passo dalle rievocato vicende della. sun \'itn; condizione questa che sembra ormai indispeusaiJilc a intendere e \'aiutare convenien• temente ogni forma di nttività. spirituale. C'è 1 insomma, In. figura, ma non l'ambiente; c 1 è l'odissea interiore, ma non la vicenda dei ratti esterni che fatalmente la in– quadra. Forse, anzi certo, il Momigliauo ba pensato di esimersi dalla parto biogranca o storica dell1argomento 1 suppo– nendo che tutti i suoi lettori l'avessero a mente in ogni minimo partlcolnro. Se anche ciò rosse, nessun prodigio di memoria può richiamare al pensiero ciasouuo di questi ))articolari - talora piccoli per se stessi, ma grandi por signiflcato quando soccorrerebbe oppor– tuno a chiarire uu momento qualunque dell'anima che si vuol ponetrnro. E. F,Hlll·'.TTI. La Critica Socinlo e il TonlJJO, per l'Italia: am10 L. 18, semest;·e I.i. 10 - per l1Estero: anno L. 38, semeRtre L. 10. La Oriticn Sodnle e l 1 Avanti! costanoper l'[talia: wmo L. 22, temcstre L. 11 - ver l1Estero: am10 Jj, 41, semestre L. 20,50. GIUSEPPE R10AMONTI1 gerente responsabile. Mllflnu. ~() lto~ • Tt1,011r11,tlaOperai (Soo. coop.), o. Viti. Em. 12-16.

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