Critica Sociale - Anno XV - n. 17 - 1 settembre 1905

264 CRITICASOCIALE cl('morrnzin: p~cscntino nl paese le soluzioni radicali I donata all'Infido e mutevole criterio del Collegio del <'he possono nnnovAre il )[9zzogiorno e risanare II togati P_ltnlin_, <'. a,·.ra_nn? ~on loro tutto questo fPrmento II pro;~uo di procedura penale, ch'è dinanzi al Par- ,11 a~p1r~z101111111hst111tc _hP.non sa ancora tro,·are lamento (1. segue la via opposta e la tendenza di allar- ~~1~>t:~~~~U\Ht:t~~~lae cn ~~~r;'. dibatte invano in un mal- gare il polero moderatore della Corte sul giudizio della Che H<' noi non dovt•ssimo sentire la solennifa di giuria; onde all'art. 4,)2 del progetto medesimo è stabi– quest'orn, c_rcdinmo fermamente che Ja Yita politica lito: - dechilono obhllgatoria della Corte, sempre che italinnn fì111rehbe pClr esaurirai fra questi due poli : alcuna dolio questioni eia stata risoluta a danno del- unfl ricorrcutc strn~<' di popolo e uno sciopero ge- l'impuhto j ri1n-lo tlella causa ad altra Sessione, senza ncra_lc 1>criodico., 1,: l'lt!'liR - _gli antichi dei della alcuna condizione. sempre che la Corte ritenga che i gmw patria spcrdano I augurio - fimrebbe come la Spagna. mli .iii so,io ingamu,lf; a,;soluzione dell'imputato, od IYAXOE BOX0:\11, esclu'llone della rhposta ùel giurl agli effetti dell'ap- ---~=-============= ~licnziono della pena, se, a m~ggioranza di sette voti, 11 \'Ordotto sia st11.toaffermativo sul fatto principale, LA MAQGIORAN7,A LEGAL]I] ovvero ,o nitra quosUono sia stata risoluta a dnuuo nel verdetto dei giurati ::t,i.:1,1.~~/,:~o o la Corte l'ifenga unanimemente l'errore lo spero ch'Ella vorrà consentirmi IJrevl Os'lenazloni su di una assai grave questione, da r,ei solle\'ata, circa il valore giuridico del dubbio morale che tra,;paia noi ,·erdotto della giuria. 1-:110 1 nella sua Interpellanza, formula una proposta: la rinno,•azlone ciel dibattimento quando soltanto sette giurati su dOdlcl abbiano affermato la loro convinzione di colpabllità degli accusati. f: noto che la leggo attuale ha riconosciuto l'oppor– tunità dell'i,itlluto giuridico della rinnovazione facollalica - sancito dall'art. MO procedura penale - il quale al 1° capoverso dlapone che, allorquando la dichiarazione dei giurati ò stata Rffermativa sul fatto principale alla .-;emplico maggioranza. di sette Toti, il Collegio dei ma• gistrati togati, 80 alla 1111a11imitù è convinto che i giurati Hi sono Ingannati, dispone il rin,·io della. causa alla se– guente Sessione. Questa rlnnO\'azlono f11coltalir:a, o devoluta alla con– vinzione unnulmc della Corto 1 ha fatto in pratica. \a peggiore dolio provo: forse non vi ò esempio fil casi Nimili. NcS.'IUII prosldonto si sottrae al pregiudizio di rl• tenero la propria funziono quale efficace collaborazione nll"ufflclo dol pubblico accusatore, ed, in pratica, cs'li \'l\llllO 11omprod'accordo. Ma, se talvolta un pre~ldonte eccezionale, nutrito di studi o di sonlimontl olevati 1 guarda meglio all'esigenza sociali d<'lla giu'ltlzio, che non alla utilità che a lui pro,•if'nC 1111.lla statl'ltica delle condanne, è difficilis!Jimo che i due giudl('i fll1ilrri lo seguano su quest:i via pe– r'$tlii -.n. df'lla rinD0\'8ZiODOdel dibattimento. Qunudo r.ulgi )lajno - ch'è difensore nato per la mento gluriclicM e l'anima generosa - riusci a convin– cero cinque ,iiuratl 11udodici che il De .Medici non aveva ,•oluto l'a~-;a~'llnlo della moglie. ebbe la fortuna. di scuo– terf! li magi!ltrato cho presiedeva il dibattimento e di ror,tituiro In lui la convinzione che il giudizio doveva rin110,•1m1i. ,\IJ. que:-lta fenice di presidente - quando lcntb ili 11ro,·ocaro di\\ Collegio la decisione, senza pre• ce,lentl, di nnnull1unc11todel verdetto di condanna, trovò ohe i duo gluclioi docill,siml, dalla prO\'OrlJialc arrende• voluzzn. comiuota, pfl'lsnrono nd un diniego ostinato o tenace; e ln pietra sopolcralo calò sull'assai J>robnl>ilo errore gludlzlnrlo che ~lnjno chiamò: 11 il ricordo più ii nngo,icJoso dolln rnin carriera professionale ~· Quindi, 110rinnovazione dC\'Oessere, è necessario cho essa sia obbligatoria e legalo, non facoltativa e giudi– ziale; ch'essa venga, cioè 1 prescritta con disposizione iu1lerogabilo ila\ J>recotlo legislativo e non sia abban. La tonclen1.n generale dello legislazioni è proprio questa, di atrormaro od allargare il potere moderatore della Corto di rronto al verdetto di colpabilità.; iRtituto giuridico dlretlo a tutelare gl'iroputati dal pericolo di ingiusto condanno 1 con questa specie di appello dalla giustizia popolare nlla magistratura togata. Ma Il rimedio, se riuscì a contentare i non ignoti memlJrl della Commissione - tra i quali alc11ni \'era– mente e moritamcnte illustri - è una delle tante inutili oct inefficaci riforme che non hanno possibilità di pra– tica o feconda applicazione. li dualismo tra la magistra– tura popolare e quella professionale vi è; e la grande maggioranza del magistrati ct-,·i e propri - percbè hanno sodo flsst\ o stipendio continuativo - parla con derisione o di-pregio di questa forma di sovranità popolare che difflclfldegli uomini competenti ed esperti, che si sono dedicati - od anel>bero dovuto dedicarsi - allo studio del giure, del delitto e della respo119abità penale e che li pospone ni piz:r.icagnoli od ni barbieri di villng~io che siano riusciti a dlvontnro consiglieri comunali e, quindi, elog~lhill nll'ufflclo di giurati. Non ò rnro ohe un Pubblico :Ministero, ali'udicnzn 1 dopo la lettura di un \'Ol'llutto dì nssoluzionc, si scngli contro quel J)overl dla\•olt, ignari ed ignoti, ri\·ersando AUdi loro tutta la. piena della sua vanità offesa dalla. umiliante 1t sconfitta,,. Jo 11000 stato non poche volto spettatore di scene deliziose di questo genere: - Sono degli Imbecilli iu balia del primo comme– diante cho sappia declamare con forza ed imbrogliarli con nbllltà.: un insulto J>ermanente alla giustizia ed al buon sen-.o ! Se li_ coral,l'gio, dopo od insieme alla giuria, non fO!lse il_ ~em1<'0i,ciurnto della. no.~tra magistratura, questo giu– d1z10otterrebbe la flrma dei quattro quinti dei • togati d'Italia; JJl'r ora si contentano di ripeterselo fra. di loro~ quotidianamente, cd anche ad alta Yoce, se sono riuniti nella " camera delle deliberazioni 11 • Quindi niente potere moderatore della Corte sul ver– detto del giurati: ma - se e sino quando si vorrà Ja– scinro, anche per I delitti comuni, ristituto della giuria - arbitri SO\'ranl I giudici del popolo della condanna o <loll'aqsoluzlonc, e sanzioni logali 1 fisse, costanti e ge– nornll sugli offottl del \'erdetto e sulla efficncia della maggioranza 11 som1)llco " o di sette voti. J.,a qucst!o110 si residua in questa indagine: con\'icne meglio annullare il dibattimento ed ordinarne la rinno- ( 1) ''()r;1m1111te, !lnora, dlnnan1.l al Parlamento non vi è nncora alcun 11rogotto. Ma, In 1egu1to alla pubbllcu1one dell'Jnterpe>IIRnla Turati, I glornall Annunziarono e>11ercJntenzlone del guardaSlgllll di 11rt•wn111,1•10 alla rlA11ertura della Camera. (.Yota dtlla CRITH:A).

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