Critica Sociale - Anno XIV - n. 24 - 16 dicembre 1904

37G CRITICA SOCIALE r,a~ciando nel altra corrispondcnzn di trnttarc dei ri– flei.,l politici di que;;to ratto, in que~ta. non mi occuperb che del nuo,·o impulso dato all 1 educnziono clei figli della borghesia ricca. Il nuovo impulso comì<ite noi rntto che già. ci si ac– corgo che il carattere o~sonzinlo della presente crisi è nella lotta della volontà contro l'intelligenza e della volontà o intelligenza isolato e indipendenti contro la volontà e intelligenza associato e coordinate. Sono quindi sorte nuo,•e scuole, tutte private, allo scopo dì aggiun– gere all'educazione del carattere quella della intclli• gonza. Ilo visitato l'altro giorno una di queste scuole: quella di lledales, nel u,;;sex 1 diretta. da ~lr. Badie'! e mi ò difflcile, nel breve spazio conce .. ,omi, darne una de~criziono piena ed esprimere atlcgu1ttamente tuthl la mia nmmlrnzione pel si'!tema. l<:-;~oha per iscopo di rare degli uomini che in ogni circo~tanza sappiano slJrigarsi da sè: degli uomini, cioè-, armonicamente svi– luJ)pati in tutte le loro facOHi'le freschi nllil vita. Alla gio,·enti, naturale e'l-;i devono sentir in sò aggiunta un'tlltra giO\'entù di crellzionc propria: questi uomini imranno i futuri imprenditori, i ruturi coloni; e lo fa– miglie ingle"i sanno che una simile educazione. per quanto codo'la, vale piì1, pci loro figli. di ogni cospi– cui\ eredità. Quello è un capitalo piazzato, che non sarà più perduto. Quali sono i mezzi adopora.ti n. questo scopo? Ln. scuola inglese, nelle sue tr-tdizioni, ò la diretta conti– nuazione cd emanazione deliri r,uniglia, e la famiglia inglese ò ancora adesso impregnata d'clemcnti che na atto• stano l'origine e la natura rurale. Anche questa scuola, pertanto, ha qucito carattere. Ì•: situata in aperta cam- 1>ngnn1circondata da campi di sua pertinenza; non ò un edificio, ma un comple,;-;O di edifici, di cottayes, a \'ari-> ,uo e tutti di un comfort completo e insuperabile: bagni, caloriferi, barche, galJinotti scientifici, giardini di coltura, ecc. Per procedere ordinatamente, cominciamo dal mo– mento in cui il ragazzo entra nelln. scuola, per lo più vcrdo i dicci anni. E.:;so reca eon sè dalla famiglia. elementi che sono già di grande importanza. I bam– bini nella ramiglia inglese non sono trattati da bam• bini 1 da c.iscri non ancora re-;1>on.:;a1Jili 1 come ,:;posso a\'• ,•iene da noi Al contrario sono trattati da uomini e cor-1cominciano a credersi uomini e a sentire, ad agir come tali. Piì1 che al premio. si fa appello al loro onore, nlln loro rc,..ponsnlJilità. Si discorre tli tutto in loro pre– senza; non ci i,;onoper e-;;;imisteri; conversazioni, dh•er– timenti, sports, tutto essi hanno o godono in comuuo con gli nitri membri della famiglia. Quando pertanto essi entrano nella scuola, hanno già. una per:sonalitù. morale formata, non mentono, non ingannano. Chi mento ed inganna è co-1tretto ad esulare in seguito al dbpre1.1.o o alla sfiducia do' suoi compagni. Xon v'è clublJio che nella "ita quoti liana degli inglesi la men– zogna ha meno poitO che nella noo,tra. In politica e in religione, plì1che di ipocrisia, si tratta di convenzionalismo, di 1·r111t. JI nuovo allie,·o trovn'li quindi in mezzo ad altri cle– menti cousimili; nò 11urnc1u10le donne; alla sera ci rono ricevimenti, trattenimenti mu-;icali, balli, a cui Intervengono le signore del direttore, dei proressori, o di nitre 1>cr8one del \'illaggio. J❖;;;i sono pertanto di buon'ora avvezzi allo. società romminilc, ne risentono l'inrlu➔-io che ingentilisce, e souo in,·ece tSOttratti a :salti bru"i<'l!i,<licui sono ben note lo co1hegucnze. L'insegna• mento impnrtito è rigorosamente sperimentale e pratico, sin nelle matematiche. Chi da noi non si annoia alla lunga fllza di teoremi di geometria dcduttivamente ri• cavati l'un dal1 1altro? In quc,;;ta scuola iuvcce la dedu– zione sc~ue la induzione o quo;;bt segue l'esperimento. :'llontro dà noi si esco ,tal liceo spos➔o senza a\·er mai ratto un esperimento di fisica e di chimica, qui non so n 1 osce che per questa via. r~a botanica è qui appresa quasi inconsciamente. In prima,·era, alla mattina, gli al– lievi \'anno a gara a chi scopro i nuo,·i germogli; cosl sanno iu quale stagiono ogni sporto flori'ìce. I metodi di studio non sono meno degni di nota . .Nes– Runo qui conosce quelle noioso ore di "studio .., in una cla'l~o silenziosa, burberamente in\'igilata da. un prore5- ~ore che non as1>etta se non 11orndi andarsene. Qui ognuno ò libero di studiare come, quando e do\'e vuole, sdraiato sulPcrbn, o arrampicl\to su di un nlboro, o in barca. Lo si giudica solo daì risultati. Anche, il tipo del proressore è affatto diverso dal no– strano. 8 una persona di famiglia, che ,·i\'e nella scuola e per la scuola, che mangia cogli allievi, giuoca con essi a.l crirktl 1 al football, prende parte a gnre in bicicletta, in barca, ccc. Xon ò generalmente uno specialista, percbè 1 si dice, lo specialista :sa più ditncilmcnte J>Ortarsi al li\•ello d'una intelligenza che si apre or ora. Il prorc9sore quindi non i;;iimpone, ma attrae. L'elogio, che fa di questo o di quello RColaro, non consiste noi lodarne la docilità, Pol>bedionza, nHl bensì la curiositlL, l'iHdipcndenzn di \'Odute, il \'igore fl!iico e intellettuale. )la Pinsegnamcnlo trascende d'assai quello elle viene impartito teoricamente. Oli allic\·i si costrui'lcono case, mobili, macchine. Si curano se amma– lali, nei limiti della terapeutica elementare, e co~l di– "entano uomini completi. Domani,se lanciati in Australia, nel Sud-Africa, o in Cina, c,;;sl sapranno dirigere i loro ~ulJordinati con cognizione di causa in ogni direzione, non perchè siano enciclopcdici 1 ma per la disciplina montalo contratta, per l'alJito di osservazione calma, proci:ia 1 minuta. Non si temo di aver conferenze sugli avvenimenti anche JJOlitici del giorno. Quest'anno se ne eblJero parecchie sulla Russia e sul Oiappone 1 sulla quc• stione flscale, sull'ltome ntle, da parte di persone d'ogni opinione. Non mi dissimulo che l'imitazione di queste istituzioni non potrebbe essere che parziale da noi; ma è certo che qualcosa in questo senso si dovr1\ rare presto o tardi. Noi dovremmo considerc,·olmente diminuire il numero e mo– diflcnro la qualità dello nostro scuoio l'ICcondarie e uni– versitarie. In quanto a questo ultime, poichè mi sembra più facile sbrigarmene, dOHeUbcro essere distinte a se– conda che sono organismi di coltura superiore od orgtt· nismi di tecnica professionale. I centri di cultura do– vrebbero essere non pili di cinque o sei, localizzati <'iascuno dovo la sua SJ>ecinliti\ fosse meglio favorita. Ad esompio 1 la cultura clas'ìlca o archeologica non po– trebbe essere meglio localizzata che a Homa; la giuri– dica a Bologna; e \'ia \'ia, a seconda delle opportunità, la collura biologica o fisico-matematica superiore. Gli organismi di tecnica prores.,ionalo dovrebbero essere in– timamente connessi con la nntum della produzione lo– cale più naturalmente favorita. Quiudi le scuole d'agri– coltura dovrebbero essere situa.te in campagna e possedere terre pro1>rie; le scuole d 1 ingcgueria meccanica cd elet– trica in vicinanza a grandi centri ll'applicazione di questo forzo naturali e possedere esse stesse degli impianti. La scuola deve essere un'appendice dell'orflcina. Al disotto degli organismi di cultura proressionale, verrebbero gli organismi di cultori\ generale, senza di-

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