Critica Sociale - Anno XIII - n. 16 - 16 agosto 1903

CRITICA SOCIALE 247 sola produzione ngrn.ria (!) o pu~ trovare una uuova fonte di prO'-IJerità nel dare vita o vigore a:le indu'.ìtrio sussidiarie dell'agrleoltura efl a quello che traggono da questa le loro materie prime; a 0 che J)Cruna fatalo condizione di ratto sono appunto lo fMme di nuovo la– voro industrialo che clocrebbero lrOc(lr friryo crw1po di altù.:itù net illPZZOJiomo, che oggi non sono suffkionte– monte protette ed aiutate, sia nol\'attuale nostra tariffa generale 1 sin. in quelle cot1\'Cnzionali. Atteggiarsi a rlif'ensori clegl 1 intcressi industriali ..... futuri del Mezzodì per chiedere nuovi favori agli interessi industrinli ..... presenti del N0rd. E la tat– tica. riescin\ a meraviglia con l'aiuto della Sinistra e con la complicitt~ attiva e passiva dell'l~strenm. Non ha forse Gregorio Agnini già proclamata la stupefacente teoria che i capitnli si divi<lono in mo– bili e stabili: i mobili (quelli del\1jndustria)i essendo .... mol)ili, possono sc appare al di li\ elci contini e quindi vanno incornggia.ti a rimanere nel patrio suol con la prot ezione doga nale; mentre gli stabili 1 essendo .... stabili, non c'è pericolo che scappino, e quindi non c'è hisogno cli prendersene cura? J~ il partito protezionista contar:\ fra i suoi 1,iù ntlivi sold,tti qunsi tutti i deputati meridionali, servi della grande possidenza. fondiariiL o consapevoli che il J)l'0tezio11ismoÙl(lusll'iale è l'ullima difesa ilel prote– zionismo 9ra1101·io, e che, caduto quello, cadrebbe ineluttabilmente anche questo. Un indizio curiosis– simo e significantissimo ci è dato da un articolo, del resto assai pregevole, p'lbblicato dall'on. Lacava nella ·Nuova Antologia del 1° maggio 1903 sulle con– dizioni della Basilicata.. L'on. Lu.cava, dopo aver molto bene descritte e documen tate le orribili con– dizioni di quella regione, a.Ila. qua.te non mancM•a che la turlu1>inatum della retor ica Zi rnardelliana, ag• giunge (pag. 138 e seg.): All'attuale stato no11 si. è però giunti, cli tm tratto: si è nnzi attraversato un periodo intermedio di relati,•o be– nessere e di grandi speranze .... La J>Oliticacommercialo iniziata da Cavour, o che ebbe Jf\ sun sanzione nel trat– tato del 17 gennaio 1863, favoriva. l'agricoltura. Ed un 1>aeseessenzialmento agricolo, come la. Basilicata, non pote\•a non risentirne vantaggio .... JI periodo di relativo benessere cominciò a decrescere dopo la. tariffa doga– nale t• luglio 1878 che già congiurava. ai danni della agricoltura ... Danni aggiunse a danni la tariffa dogana.lo 15 luglio 1887 che, se fu esiziale alle provincie tutte del ·Mezzogiorno, In particolar modo lo fu alla ,Basilicata. Non occorre dimostra.re come tale tariffa, nel favorire lo sviluppo industriale, colpisco gravemente le provincie meridionali rondoudo ad esse più dirf\cilo il campo del– l'esportazione o costringendole ad nc<1uistare i prodotti indu-itriali a prezzo ancora più elevato. Il nuovo regime doganale aumentò immediatamente il rinvilio dei prezzi dei 1,rodotti agricoli, continuato dappoi. La sensibilis• sirna differenza chiluamente appare dal seguente quadro relativo ai 1>rincipali prodotti: Prodotti I . I I Media Met11n ettolllro IS,9 1880 1831 18S2 1833 lSi9·8S ht -ti ----------- - --- 1 I.Ire 1,lre I l,1re I.Ire 1.1rc .Frumento 22,80 1 22,60 24,02 :l3,Gl 21 1 56 22 1 94. 16 1 39 ~~~:~~urcoj 1::~~ 1 '.~; i :;-; ~~:~i :~;li !~;~~ 1:;;~ Vino 3::i,::?5 25,08 30,- :.11,Gu 2'i,i5 30,31 20 1 50 Olio 101 1 15 120,20 120 1 10 13ri 1 Gi) t:U,,f:tO J20,92 63 1 10 Quando sostenuti erano i prezzi e largamente aperti al traffico i mercati esteri, i principali prodotti della Basilicata potevano ancora affrontare l'elen\tezza delle 1a tariffe ferroviarie o lo maggiori sposo di trasporto attra– Yerso terre impervie ... Ristretti i mercati esteri, le spese di trasporto agirono come dazio proibitivo per le pro– vincie del Mezzogiorno... Così a un periodo di relativo bene3sere ne suoce;;so uno di gravo disagio economico, che venne aumenta.odo sino a ra.ggiun~ero il presente stato di disagio e di sofferenze iosopporta.bili. D01>0 di che si avrebbe ragiono di credere che nella fìne cloll'articolo !'on. Laca.. ,'a, parlando dei ri· modi, accennasse u11a necessità di ritornare al rog-imo anteriore al LS87. l'nvece Pon. L1cava parla dello riforme tributarie, del rimboschimento, dell'eterno credito agrario, della. viabilità, dell'istruzione agraria, dell'industria nrmentizia., della necessità di incorag– giare le industrie(!!!), firnwche della. necessità cli tutelare chllle frano cinque Comuni del suo proprio medesimo Collegio; ma del sislemci(logmutle non so/fi(I, necrncltewu1,mezzrtJJco-olct! U che va messo in rai)· 1>orto col fatto che la sttLtistica, innanzi cla noi ri– prodotta, si ferma al 189.l: sa1>ete porchè? perchò dopo il 1891 sarcbhe apparso il rialzo del 50 % nei prezzi del frumento e degli altri cereali in grazia del 1>rotezionismo granario introdotto dal\ 1 011. Son· nino nel 1895, mentre i prezzi elci vini e degli oli non aumentavano affat to. B asta studiare quella sta-– tistica. e integra.ria coi da.ti posteriori al 1894, per comprendere como al Parlam ento i rappresentanti della c lasse latifondista, fra cui ò Pon. Lacava, deb– ba.no sacrificare gli olt e i vini, cioò i prodotti delle piccol e culture intensi,,e, per salvare la propria esi– stenza economica e sociale, che si fonda tutta sull'nlto prezzo del grano. Ciò posto, qua.li resultati avrà. nella rappresen– tanza politic a mer idionale Pappollo lanciato dal pic– colo Gruppo liberista ca1)itanato dagli on. Giusso e De Viti-De ~forco? Non anà nessu11 resu.Itato. . .. Uno gr8.ndissimo potrebbe averne, qualora Po1>era parlamentHre del Gruppo fosse acconciata nel pa.ese da una intensa agitazione democratica, la <1uiLle avrebbe non solo lo scopo di salvare l'Italia dal soffoca.monto a cui la condanni., il parassitismo pro· tezionista, ma anche la gloria di cementare la uniti\ morale della nazione. Ma sono idee troppo grandi 1>ef· le piccole scatole craniche dei nostri piccoli politic~nti: i partiti popolari non faranno nulla di serio. B così, con li.t complicità di tutti 1 si organizza a breve scadenza una. guerra. civile fra Nord e Sud, di cui nel nostro pflese, così ricco cli guorre civili, non si è mai vista Peg-uale. Perchè le proteste comunali della pro,•incia di Lecce segnano nell'agitazione meridionale una nuova fase: non è 1>iù la razza maledetta dei contadini che in~orge ed ò assassinata; è la piccola borghesia commerciante, coltivatrice, professionista che entra nella scena. Ora i fucili, che funzioneranno contro di c::1sa,funzioneranno contro l'unità. d'Italia. Il Oo– YOrno, corrompendo i capi ctell'agita.zione, ha potuto provvisoriamente frastornare h\ tempesta; ma la nuvola presto si ricostituirà e scoppierà. terribile. Perchè noi non vogliamo morire. RERUlf SCRIPTOR. l'. S. - La inguadbile inca1>a.citò. del Partito Socia– lista nel occuparsi sul serio della questione meridionale si è mauifo3tata come peg;io non 1>oteva.nella recente batracomiomachia fra i vignaiuoli mericliouaU e i pie– montesi. I vini meridionali non possono esportarsi al– l'estero per il nostro regime doganale, e non possono esportarsi nelle provincie settentrionali per l'eccessività. delle tariffe ferroviarie; in com1>enso lo industrie del

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