Critica Sociale - Anno XIII - n. 13 - 1 luglio 1903

CRI'fICA SOCIALE 107 mai di dar questo significato alla lottn. ~issi !Ht.rlano di lotta contro il capitalismo vampiro, di colpi di spada al suo cuore, ccc., di affo,mamento, ccc., ma tutto si riferisco a.Ila lotta anticlorranale. Gli altri punti dol programma (mantenimcnto 0 dell 'attua.le suf– fragio, non aumento delle spese militari ecc.) passano in seconda linea. ' La portata socialista. di queste vittorie, diciamo noi, è superiore a quella che esse avrebbero se rap· presentassero solo una classificazione di coscienzti asservite a una formala. 1';:superiore, perchè tutti questi voti non rappresentano altret.taute coscienze che aderi~co_no volontariamente, ma ne rappresentano pur molt1ssrn1e che non trovano altro modo di di– fendersf, non sanno altrimenti orientarsi che secondo il pu•~to cli vista proletario, che così le aggioga al proprio carro. I.I socialismo non è così, come qualche illustre metafisico crede, qualcosa che emana dal!<~ coscienze, ma ò un movimento che le attraversa o le incatena. J'i.: il vincolo spirituale il modo conùmc di sentire l'ora che passa, da cui 'sono affratellate. J,: non vi pare che hasti? Ma le dette vittorie trionfali hanno anche una por– tata twvenire, immediata e mediata.Vimmediata sta nell'influsso che esse eserciteranno sulla politica com– merciale tedesca, e la mediata nell'influsso che eser• citeranno su tutte le discussioni che a.vverranno in seno al Reicltsla!J. . Qu_an~o _alla prima influenza, si osservi che, poicliò 1 soc1al1st1guach1gnano 25 serrfl'i e dopo di essi solo i polacchi e i guelfi guadag1~a~1~rispettivamente 3 ed 1 seggio, mentre gli altri partiti o restano sta– zionarii o perdono, in sostanza hl tariffa doganale proposta dal Governo risulta rinforzata di fronte a quella voluta dagli agrari. La vittol'ia socialista non impe~irà un rincari mento; solo ne eviterà forse uno maggiore. Una volta tanto, anche lo spettro rosso non sarà del tutto un male anche poi Governo e per tutti i ceti commerciali interessati in Germania e fuori. Specialmente in Inghilterra - la pii1 dirot– ta.mente minacciata ch1l protezionismo tedesco - lo sviluppo deJl'influenza 1iberisticit del socialismo te– desco non sarà visto cli mal occhio. Però a noi importa di più cliscuti)re dell'influenza mediata di questo sviluppo. A vero dire ò difficile separare i due influssi, perchè, a seoonda ~he ~ e ciò non è ciel tutto impossibile - prevarrà il Go,,erno, o prevarrà il partito agrario, diversa sarà la condi– ~i?n_e f~tta al gruppo socialista, e da ciò potrebbe 1n1z1ars1un nuovo periodo o di guerra mortale o cli relativa collaborazione. L'influenia mediata, di cui stiamo discutendo, si vedrà appunto qui: se cioò cli fronte all'enorme svi• luppo della democrazia socialista, si avrà. la con– centrazione borghese e la reazione imperiahi, OOn probabile restrizioue del suffragio, insistenteinente reclamata dagli organi bismarkiani; o se invece sì avr~ la formazione, in seno alla borghesia, di un forte partito democratico, riformatore e risolutamente de– ciso ad inaugurare, nella fin qui semplicemente costi– tuzionale Germania, il regime parlamentare, con pa• rallela attenuazione della politica persouale de!Plm· peratore. Intendiamoci bene. Noi non dubitiamo che, alla lunga, questa sia la vin che converrh adottare; noi ci chiediamo se, pur ncll'àmbito attuale, e prima che i conservatori e l'[r11pero si vedano assediati nelle loro più fide e restanti cittadelle, un periodo di rc– lat.iva collaborazione del partito socialista a una po• litica positiva, come pnrte cli una maggioranza SO· stenente un Ministero liberale, sia possibile. E sog– giungiamo subito, che il compianto Liebknecht non reputava assurda l'ipotesi fin dall'epoca della sua prigionia (Vedi citaz. in Jaurès: Études soci«li!;les). Se il problema si potrft forse ancora eludere per una B b 1otec~ C no B1arco legislatura, si prcsenterìt irresistibile tra cinque o sei rurni, qu.-1.ndo la democrazia socialista, a.vendo con– quistata. un'altra ventina di seggi, sarà colla sua abbondante centuria di voti .l'arbitro di ogni discus• sione o crisi parlamentftre. AJ!ora il problema si pre– senterà sotto questa forma: o governare col Reichstw1, cioè non contro e spesso secondo le vedute pili vicine del partito socia.lista, o governare senza Reichslag, o con Reichstag eletto in base a una legge anco pili artifiziosa ed iniqua. dell'attuale, ossia mercò la sop– pressione del controllo popolare mediante un colpo di Stato. Di questa seconda ipotesi non vale la pena cli in• trattenerci, sia perchò 11011 farebbe che protra,·re l'ora della realizz11zione della prima attraverso a llll pro– Juugato periodo di reazione alla reazione, sia perchè nel frattempo e fin d'ora il mutato ambiente parla– mentare e la mutantesi opinione pubblica opereranno lentamente, sulla baso dell'affinWt maggiore o minore degli interessi, una 1luova distinzione ·e diStribuzione dei partiti 1 sicchè 1 se mai il detto urto dovrà acca– dere, esso avverrà nel massimo momento di debo– lezza delle correnti conservatrici e nel massimo· cli energia (in senso relativo) delle corrent,i progressive, e dopo di esso Ja reazione non potrebbe che essere effimera. Occupiamoci invece deJJ1jpotesi normale. Suppo– niamo che non si osi sopprimere il Reicltstag o al– terare il suf'ragio, e che si riconosca di non poter impunemente governare contro il socialismo. Alloni - e qui richiamiamo tutta l'attenzione degli iperri– voluzionari - s'imporrà anche in Germania Ja ne• cessità, prima di un ministerialismo relativo in ap• poggio a qualche Governo liberale-democratico, ed in seguito - a tanto arrivava anche ·il Liebkc.echt - la diretta partecipazione dei socialisti al potere. ~ Una volta che un partito ha raggiunte certe dimen– sioni, è sofistica. ogni distinzione tra funzioni di con– trollo e funzioni cli Governo. Il controllo non è che una forma limitatrice dell'arbitrio delle maggioranze; chi controlla contribuisce a governare ìncana.1anclo. La sua. aziono non cessa di intrecciarsi all'a1,ione altrui e non cessa lii farsi sentire nella risultante degli effetti che ne seguono. Quando il controllo ha raggiunta una certa Yigoria ed è esercitato da una falange molto numerosa, la classica. contrnp1>osizione a tutti gli altri partiti o diYenta un'i(iOC~ta espres– sione verbale, o lliventa un assurdo pratico. Se vari sono i combattenti che si disputano il' bastone per domarci, il metterci contro tutti vale impegnar tutti a mettersi contro cli noi; il metterci in coda ai più deboli 1 per abbattere chi a noi ccl a loro potrebbe assestarle piò secche 1 è hL sola posiz.ione logica·, per– chò, messo a posto il nemico più pericoloso, il fatto solo che gli altri sono cli esso pili deboli crea loro, a nostro riguardo, la ,necessità di più rispettoso con– tegno, di una certa regola di eguaglianza. È poi un errore il credere che la partecipazione aHe responsabilità di una maggioranza o di un Gabinetto possa solo concepirsi come un atto cli va.lutav,ione mernmente sul>biettiva, ove la decisione sia libera per noi. Potl'cbbc darsi che, a un certo punto, lo stadio raggiunto dall'evoluzione dello cose sia tale, che, per arrivare a uno stadio superiore, una ,·espon– sabilità. diretta si imponga. Allora il rifiutarsi a que• sta responsabilità ,-i1.htassumcrsi l'altra ben piì1 grave di precludern la via "ad u11 progresso, la cui possi– bilità. dipendeva solo da noi. B questo diritto sì chiama. il diritto alla viltà. e al suicidio. Di fronte ad esso non c'ò pregiudiziale che tenga. Eppure sarà di fronte ad esso che anche nel par• tito socia.Usta tedesco insorgeranno lo abitudini men– tali C'-Ontra.tteed i fornHllismi traclizionali, cletermi– nf\.ndo crisi analoghe a quelle verificatesi in Francia cd in rtalia, e che furono spesso già superate nelle

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