Critica Sociale - Anno XIII - n. 13 - 1 luglio 1903

CRITICA. SOCfA.LE 195 nostri. Si prende in prestito alla Germania un fatto politico, il quale, come ogni ratto politico, ò il risulta– mento di vaste premesse, cioè di uno stato speciale di interessi economici e di conflitti sociali, e lo si trasfP,• risco dalle nebbie nordiche al nostro cielo ridente, strappandolo violentemente eia <1uegli interessi e da quei conflitti, insomma dalla speciale costituzione eco• nomica e politica marcò la quale si è YenutO determi– nando. Con questo medesimo criterio, un buon tedesco, do1>0aver tracannato molti gotti di birra, potrebbe far carico ai suoi compatriotti che in Oermnnia non ftori– i'!Canol'arancio e il socialismo napoletano. Perchò l'in– transigenza elettorale dei tedeschi sia rimprovero alla tattica autonoma degli italiani, è necessario dimostrare che lo classi socia.li e le parti politiche sono uguali od ann.logho nei due paesi. Mentre ò vero il contrario. In Ocrmanin. prospera la grande industria e con essa il partito socialista i ma accanto a una borghesia moderna è un ricco avanzo di feudalismo. In Jtalia, pur con le industrie 1>romettenti di alcune regioni e coi resti feu– dali di altre, siamo lontani cosl dalle forme rigogliose della grande borghesia tedesca come dai pregiudizi gretti del trop1>0resistente feudalismo tedesco. In Ger– mania, il socialismo più specifico sorge di contro a classi mcdicn\li, a partiti medievali, che hanno la loro espressione nell'Jmpero. In Italia, un socialismo meno puro, specie quando si afferma rivoluzionario, sta a fianco di artìgiani e di piccoli borghesi, <li partiti ch.– mocratici i quali tendono allo forme pili sincere del 1>otcrocostitu"tionale. Se in Germania il partito socia– lista è potente, tutto il resto della vita nazionale si muove pili lentamente e si congiunge al passato lontano con ,·crdi radici. Da noi, il socialismo non ha tanto ri– goglio, mo. è piì1 diffoso lo spirito della democrazia. r..a Ocrmania ha ))iù d'ottanta deputati socialisti e cento dc)) utfi.ti papalini; l'Italia ha soli tr.enta deputati socia– listi, ma, con o senza il 11011 expedit, non avrì1. mai la ,·crgogna di tanti clt,ricali. Como, dunque, istituire pa– ragoni? :i soch1.listi tedeschi non hanno merito nè colpa; hanno ubbidito a una necessità. Le scarse e malsicure frazioni liberali non intesero l'ammonimento cli '1'eodoro llommsen. 11Richter, un piccolo uomo dai piccoli ran– cori, ave,·a in l)arlamento ratto il giuoco degli agrari per dis1>ettoai socialisti. Per altro, dopo le elezioni di primo scrutinio, molti liberali compresero il proprio errore. li narth, che capeggia In frazione più democra– tica, rimproverò al,Richter l'intransigenza astiosa e in– \'itò i suoi a un'alleanza coi socialisti. Ma. era tardi, poichò quasi tutti i IÌb'erali erano esclusi dalle elezioni di secondo scrutinio. A ogni modo, i socialisti. non eb– lioro piccinerie e, dove l'allenza ru possibile, accolsero i voti dei liberali o ai liberali diedero i voti. Questa loro buona disposizione verso gruppetti, che iti cento modi erano diventati antipatici, ci dice piuttosto che i socialisti tedeilchi, per evitare un cozzo violento con l'llnpero, desiderano la rormazione di partiti inter• mcdt i quali, per lo stimolo delle rorze proletarie, •af– rrcttiuo le riforme politiche e nccolgnno la soma del potere. L'espressione manifesta. cli questo desiderio è nello stesso programma eloUornlo dei socialisti, dove il primo posto era dato alla questione delle tariffe doga– nali, cioè ad un programma. minimo intorno al quale si potessero unire le forze liberali A t>roposito: i " rivoluzionari ,, di casa nostra ci vole,•nuo gabellare per " rivoluzionaria ,, (prendendo questa parola nel novissh)Jo significato italico) la batta. glia dei compagni tedeschi, perchè ai loro occhi rivo– luzione e intransigenza elettorale sono un fatto unico. Ma proprio costoro ci hanno ripetuto, con la monotonia della cicala, che " rivoluzionario ,, ò il socialista cho 1 come 11prete il breviario, recita ogni giorno il credo del collettivismo e della lotta di classe. Orit 1 nemmeno 1, farlo n1>posta, i socialisti tedeschi, pur riferendo In loro azione a.l fine supremo come usano i socialisti di ogni paese, parlarono poco di collettiviamo e molto di questioni piccole ma urgenti i recitarono poco credo e molto paternostro con relativo pano quotidiano. Elezione piì1 u riformista , non saprei immaginare. Fu riformist1l almeno quanto quella da noi combattuta nel giugno HIOO eol programma immediato delle libertà politiche o quanto quella che coi.1batteremo 1>eruna questione tri· butn.ria (riduzione delle speso militari, conversione della rendita, miglioramento ,dello tariffe doganali, ecc.). Ma noi ci diciamo e seguiteremo a dirci u riYoluzionari w Questo fa piacere al nostrO l\mor proprìo e riempie la bocca. Per questo modo abbiamo piantato una selYa di equi• voci. Molti in buona fede credono che l'iutraosigenza elettorale sia l'espressione tipica del socialismo rivolu– ziona.rio. Abbiamo Collegi, nei quali non sono J)roletari, ma artigiani e mezzadri, e dove mancano partiti demo– cratici, e dove i socialisti, in nomo dell'intransigenza. ri\•oluzionaria, spiegano la teoria ciel collettiYismo o poi, sceodenclo alla pratica, promettono l'acqua potabile o la luce elettrica o la strada rerrata 1 in gara col depu– tato " forcaiolo ,.,: ma il collettivismo passa o la ))rO– messa riformina resta; perchò questa. soltanto è intesa dagli elettori in quanto risponde a un bisogno reale, o quello, per la mancanza. o la deflcenza delle condizioni reali che lo rendano possibile o temibile, appare una rantasia fiorita 1 e garba come contorno a un discorso altrimenti troppo pratico e arido. l voti al candidato sociaUstn sono abbondanti; non cercate, per carità, gli uomini socialisti dentro i circolotti o nelPorganizzazionc economica; questa ò zero e i circoletti sono rarefatti. 1,:cosl una protesta elettorale, che esprime il malumore di piccola gente tropJ)o gravata. di tasse, e che sta tra la democrazia radicale e l'anarchismo, perchè democra• tico ha il contenuto delle idee e anarcheggiante il me– todo, ci viene venduta per affermazione cli socialismo, e di quello buono dalla marca " rivoluzionaria ,,. Questo genere di socialìsmo io lo chiamo cquh·oco : è Il clemi-momle della nostra l'ita popolare. ÙAUZIA ÙASSO\,,~. I progressi socialistin Germania Per quanto preveduto da molti in proporzioni anche pii1 grandi, il successo trionfale dei socialisti tedeschi non ha mancato di grandiosità, e il mondo uflìcialc ne è rimasto più che mai stupefatto ed anche in parte atterrito. Un aumento di oltre 800.000 voti in sei anni, e una conquista cli nitri 25 seggi, ossia l'assicurata. rappresentanza cli 83 Collegi in un paese dove questi non sono che. 397, si deve co1wenirno 1 ò un fatto che deve dar da pensare così agli altri partiti, che complessivamente p1·csi non dispongono di tante forze nel paese e di tanta compattezza nel Neichstag, come agli stessi vincitori, a cui col numero e la. forza crescono le responsabilità. L'analisi del fenomeno va perciò considerata come indispensahile per poter misurarne la portata. Non va negletta la circostanza, che la democrazia socialista tedesca, fin dal suo primo apparire, aveva

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