Critica Sociale - Anno XI - n. 15 - 1 agosto 1901

230 CRITICASOCIALE o sulla. tattica socialista conduce in breve al tradimento tica, della quale il .Mini.steronon ò che il Comitato ese- del partito, alla dlser.done verso il campo capitalistico. cutivo. · Quale perfl<la elasticità in quell'argomento che, ripro- Se dunque si annette una ('Osl decish·a importanza al ducendosl regotn.rmente in ogni nostro dissidio di prin- concetto della res1>0nsal.1Hità 1 allora il peccato mortale cipio e di tattica, ha finito col pEirdore il credito di della democrazia socialista non dobbiamo cercarlo in un prova incrollabile, 1>oressere considerato ciò ch'è vera- ministro, ma nel ratto stesso deUa nostra partecipazione mente: una bolla di sa1>0ne, una formula vacua, ma al pnrlnmentnrismo. Finchò i socialisti sono una trascu– subdola, che ciascuno dovrebbe impegnarsi ad eliminare rablle minoranza, si atteggino o no ad opposizione, essi dalle discussioni! Poichè, nella sua brutalità, esso ad non assumono alcuna res1>on~abilità nella 11oliticagene– altro non serve se non ad offuscare la chiarezza e il raie del regime ca1>italista.Ma nell'istante in cui si mesco– senso reale della cose. Al lu1>0,al lupo!; la morale della Inno ai partiti borghesi per ottenere un qualsiasi scopo favola s'adatta benissimo anche ai partiti politici. concreto, ecco che essi indirettament0 assumono per ciò Cho cosa si cela sotto In rraso elle un singolo ministro solo. una parte di responsabilità nelPindirizzo politico socialista, e quindi il partito socialista stesso, s'addossa l gen~rnte·. J,; se i~ ~artito si dcci.de a sostenere, contro la la responsabilità di tutta quanta la politica dello Stato , reazione, un Mm1stero che gh fa comodo, ecco che le di classe borghese? : Vestali hanno pordu. to il flo~e ve.rginale'. e .cc~ ~adut~ Notiamo di sfuggita. ciò che del resto è evidente che , da.I loro fronte In gl11rlandn d1 glgl1. / socuihsti, i quali nella selva nspra O fdlta dell'attunle politica gove'rna- I n11do110 possibile col_ lo,:o vot? il JJer~lurar~ di un Mini– tiva., nella quale lo frondi secche dell'autunno si mesco- - st~ro bo:·gh~se, scam(no d1, cogl1e1·e ogm o~ca.sione ?e,·. t·?ve– lano O si urtano in mille modi coi germogli appena sciat·e l 0<llafa .,·appresenlcmza della soc,et<t c~p1tal1st1ca, sboccianti della J)rima\'Cra che si annuncia, non v'ha assumono_e~,~ c,ò, 11011 so~oformalmente, u~a m fatto, la_ quell'unità. J>erla quale la critica socialista. debba ma• t·es1JQ11salnf1t1! (~ella J)Ol~lica ,9enemle ciel.~~ve,·11~ cl.aess,. novrare la sua falce su tutta quanta la ramaglia, senza s~te11'.llo, 1JQ•cll oou. ciò gt-,,clmmoposs1b1l1tù di vu:eree distinzioni. li nostro J)rogramma immediato sarebbe la eh ~(JH'e. . . peggiore fra le utopie o starebbe in perfetta. Contraddi- .È da ~ucst? punto _d'.vista, e. n_on da quello affatto zione colle nostre rivendicazìoni per l'avvenire, se effet- s~condar10 eh u1~ mnustro socmhsta? .che vuol essere tivamento sussistesse quest'indissolubile unità. Si possono discussa la questiono della res1>0nsab1htà. benissimo riformare i trasporti con criteri anche da noi ne- (IA ""' a, p,-oHbno 11 "'"'"oJ. K. ElSNER. cettnbili - (non fu forse la creazione dell'Unione postale internazionale un'opera da. vero Stato futuro, in mezzo a.Ila più profonda reazione capitalistico-feudale?) - ed avere una politica ecclesiastica retriva. Tra la violenta compressione d'ogni libero mo\'imento sociale e politico, <la un lato, o una politica di riforma sociale radicalo che guarentisca lo pili. ampie libertà, dall'altro - tante sfumature i,i l'iscontrano entro il regimo capitalistico– borghese, che il determinare la sfumatura. è, J)el prole– tariato, questione di vibi o di morte. Se ciò non fosse, so il regimo dello Stato di classe capitalistico rosse in ogni suo punto omogeneo e compatto e completamento imbevuto della sola. ed indistruttibile essenza del capi– talismo - sarebbe in ogni modo ridicolo o folle che In democrazia socialista si facesse a pretendere, da una potenza cosl inattaccabile, anche la pii'1modesta conces– sione; e in tal caso la ministeriabilità democratico– socialista dovrebbe relegarsi fra i sogni o fra le burlette. Ma ciò non ò: anche nel regime capitalistico il passato e l'avvenire si toccano, o lo stesso Ministero che ya in China, che propaga. il militarismo, che mantiene buoni rapJ>orti coll'assolutismo, può attuare le riforme più vantaggiose al 1>roletariatp. Poichò i differenti rami dell'ordinamento capitalistico non costituiscono una ef– fetth•a o chiusa unità, lo stesso deve d1rsi d'un Mini– stero capitalistico, dovo quindi ogni ministro è, in defi– nitiva, responsabile effettivamente soltanto della propria amministrazione, per quanto egli sin formalmente soli– dale per tutta quanta la politica ministeriale. Se questo non si ammette, se si vuol baita.re soltanto alla resJ)onsabilitÌI.formale, che ò solidale ed unica - in questo caso qual è il vero resJ}Onsabile,in uno Stato parlamentare, della. politica clel Governo? 11 Ministero non ò che la creazione del Parlamento, o piìl esattamente della sua maggioranza - e il Parlamento ò l'espressione della volontà del paese. Ln. vera responsabilità non spetta dunque al ministro, ma ai de1mtnti, e in ultima analisi agi.i elettori. La mag~ioranza. dei voti nel paese o nel Parlamento b la vera responsabile di una poli- B bllotE'c G n 81dr. o LaDDlilica forroviaria noll'amnirB <•, AJle molte coso dotte bastano brevi conclusioni. Oramai l'Italia si trova davanti allo spjrare del primo venten1tio di quelle Convenzioni, i cui difetti organici abbiamo posto in chiaro e non sono piÌl un mistero por nessuno. Non solo si tratta cli ovviare ad essi, non solo devesi far sì che la Ferrovia di• venga un'impresa non di rovina., ma di lucro.]~ pure indispensabile cho il servizio migliori in modo per– manente, così per prontezza di trasporti come pel loro buon mercato, sì cho l'indu.stria paesana tragga da esso quegli utili che ha diritto e bisogno di at- , tendersi. Percorrendo i volumi dell'Inchiesta industriale del 1872, quelli dell'Inchiesta doganale del 1886, gli Atti stampati dolJa Commissione doganale del 1892; leggendo gli studi recenti che Associazioni indu– striali e Camere di commercio vanno facendo sulle condizioni delle industrie nostre, troviamo costante– mente ri1>etuto un grido cli biasimo contro la ecee– zlonale altezza dei prezzi cli trasporto delle nostro Fer– rovie. Queste da una parte, Societ-à di navigazione dall'altra, sembrano quasi riunite in Sindacato per creare tariffe, che hanno forma proibitiva. E qui un industriale dimostra come una tonnellata di ferro trasportata da. Manchester a Palermo costi meno che (1) Occorre a111>onadi ~1111 rnmmentarc, por la pccul!nrc tm1iortunza <lo\ tema, \1uolln cho ò mnuimn co11h1nto doll11 nostrn m,·Jsta: elio Cloò delle opl11lonl os11ro11&0 In articoli firmati, so1>ril nrgomontl S(le– clall, rls11on<10110 osc111,el1•11rllonto I rispettivi autori. Aftldnntto A auo 8Crlttorl di OOllll)l'tom~n Odi ln(l!l)Cll(ICmrn.8Ul)Cr!orl ad ogni 808J)Ctto lo stU<IIÒdel 11oncloro110 11ro1.>1cmn rcrro1·lnrlo 1tallm10, noi lntcn<lcmmo 11opr11tutto di porro In 11uo8tlono, di porla Ln ttmpo 11crcllò JJ0891l dnr luogo Il una d\scuutono rceon(la, e di oll'rlro a <1uosta un buono o ben coordinato nrnnl1.lo1111montocli fAttl. So op11110111 Ol)JJOSte si 1iro– sontcra11110, 1mrchb 1orl11monto 808tcnute, da un tllmio di YISta che lntcrcul Il nostro 1mrmo, 10 noooglloremo con Ul!'Ualo liberalità. (Nota dtlla CatTICA.)• •

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