Critica Sociale - Anno XI - n. 15 - 1 agosto 1901

CRITICA SOCIALE 22!) Con ciò, in Oerronnin, è, si può dire, esaurito il campo di tutto Il llworo J>O'ISibilcin questa direzione. Si di• scutcr1\ nncorn. tnhtolta su formalità di lieve conto, eomo 'ìu l'nccottnziono d'un J)()'llOnellll presidenzn del l'arla• mento; ma ROnopiuttosto quciliOni Aecondaric, questioni di tatto o di sentimento 1>-0rsonnlc,nnzichò argomenti d'im1>0rtnnza politlcn. La questione del rigetto del l>i• lnnelo, che non è se non l'espressione d'un'oppo!lziono dl 7wi,,cipio, non ha <1uinulla dn vedere: rapJ>ro,•azionc del bilancio non :~umenta i vnnlnggl politici del liworo o dell'n?.iono del proletariato, nò potrebt,o questa netta linea di separazione fra Il soelali,rn10 cd il mondo CApi– talistleo cnneellarsl senza un'imptllt'nfe necessifa, dori– vanto dnllo stnto dol diritto 1>ubblico,oppure dnlla si• tunziono politica del momento. D 1 nltro canto, anche in Oermnnh1, corno in tutti gli , tntl retti a monarchia nssolutn, In, questiono delln mlnlsterin.Uilità socialistn ò mm questione cho, non può esistere; o so ora. intendiamo, dimostrnro che negli tatl di democrnzin parlamentare il • mi11isttrlalismo 11 ,io,i f st 110,i tma conseg1te11z<i dtl fHtrlammlarismo, ond'ò cho non !il possono recare su que– sto e su quello due gludizii di,·ersl; siffatto ragionamento non calzn punto per gli Stati pli1 o meno assolutisti, rrn. i quali la Germania sta in prima linea. Tutte Io discussioni tattiche sulla partecipaziono dei -.oclnllstl alla 1>oliticae al oo,·erno borghese, tutti gli irritnnti litigi, gli scismi e lo scomuniche, che condus– ,ero n un cos\ dcplorevolo sUriclolamonto delle rorze -ocinllstc, derivano in ultima analisi da una visione 11000 chiara del carattere clrwlislico che è proprio al progrnmma llcmocratico-soclalista o della conseguente tattica dualistica, t cui duo metodi, non che contraddirsi, -i completano anii mirabilmente a ,•icenda, cosl da ror• nlro alla democrazia socialista, come partito politico 1 il mnggiorc elemento di p0leuzn. Il nostro programma teorico Jler l'avvenire, cho contlcno le rhTendicazionl vero e prOJ)rio del socialismo, non pu() compiersi - noi no sinmo bon convinti - so non coll'eliminaziono ra• dicnle dolln società, capitn.llstlcn; oliminnzione otteni bilo Rollnnto nllorquando il 1>nrtito della classe proletaria organizzata abbia conquistato interamente il potere J>Olltlco.Nel nostro programrnn s1>ccifico socialìsta sta '!Critto il ripudio di qualsi,•oglil\ 1>0litica opportunista, cho sacrifichi i princiJ)Ì al successi momentanei cd illu– lìOrii: 1>0r quanta clruJtlcitù presenti il lavoro pratico nttunlc, non ci è n.ssolutamonto lecito rar nulla che urti contro Il rigido sistema scientifico della concezione so• clnll:1ltic.ndel mondo, come non ci ò lecito accontentare.i mai d'nlcun successo sul terreno della sociefa capitali• slicn. l)'altrn parte, ecco l'elenco dello innumcrc,•oli rirorme reclamate e lo c1unll nmmeUiamo che lo Stato llorgheso di cll\~se sin In grallO di sodclisrnre J>icna.mcntc. ~: 11oichèci sinmo proposti l'Immano còrn()itOdi coslrin· 1,tero con ogni mezzo idoneo la società dominante n 110rtnro a comJ>imento tutto quante le nostre rh·cndica• zioni immcdlnte,siamo noi stes..;ioblJlignti, ci piaccia o no, a cacclnrci nei comJ>licntl eong<'gni dei partiti borghesi llobblnmo prender parto a tutto lo elezioni, mescolarci ai ,,11up1>i della politica JH\rlnmentnre, adottare la mas– ,-imn di scegliere il minor malo o il maggior "antaggio o, nei bnlloltnJ,rgi, nppog~in.ro 1>orsi1ionvversari borghesi. Nò ci ò Indifferente la posiziono reciproca dei partiti borghesi rra. loro, i cui aggrupJHuuonll dobbiamo cercare che riescano a nostro vantnggio; come non possiamo dl$llntcressnrci della struttura del Ooverno borghese. Mentre la parto rondamcntnlo del programma esigo la assoluta negazione di tutto Il complesso della sodetà • borghese o Pirreducibilità dei nostri coucetH unita.rii di ricostruzione sociale univcntale, 11programma immediato, od nncho il cosidetto proEfrnmma minimo esigono, che il ln,,oro socinlista penetri in tutto le istituzioni, flno a che ciò n\'Vcnga senza sncritlcio dcllft. primogenitura socinllstn. ... Si chiedo orn: come s'incMtra Il pro\Jlema dclln mini– sterlnl>llita\ socinlistn nel dualil'mO del programma e della taUica? In Ocrm:rnia, allorquando ii,'incominciò a discutere il caso Mlllcrand, la questiono \'enne posta cosi: può un socialista ))arleciparo nelun Ministero borghese? Ora ciò equl\'nlo a ridurre un complicnlo problema 110l itìco nello regolo angusto ,l'un rigi,lo cerimoninle. HazioMlmente duo solo ricerche delJbono rarsi. In primo luogo: cho cosn può c,igersi da un ministro socialista in un Mini• stero borghese? In secomlo luogo: ò In costui personf\ in grn<lo di corrispondere, In una data situazione, a tali esigenze? ~luno ammetto che un uomo di provenienza socinllsfa nbbln l'obbligo di attuare del ii,ocialismo genuino in un Ministero borghese, per quanto radicale. Il socialista, che lnnciasso una promessa cosl utopistica, non sarebbe meno Imbecille o sleale del sociaJ1i:1tn, che da lui la preten– desse. SI dovo certamente richlcclcro da ogni socialista democratico, ch'egli non dhnentichi, anche ministro, lo proprio convinzioni socialiste o si giovi d'ogni occasione J>Crrh•olgcrc la propria autorità Q. nntaggio della 11ro– paganda elci tlni e degli idcnli del socialismo; ma egli non può dirigere In sua azione praliCll se non alPnUua– ziono del programma Immediato, cd il suo dovere è t>ienamento compiuto 1 quando egli abbia portate a tc;– mlne quante più rirormo l)Olitlchc, sociali e democraticho gll \'errù ratto. Ministro, un socialista non è obbligato a rar di piì1; o J>er ,·erltù, quel ch'egli può rare, po– trebbe farsi dn.qunlu11que rndicnle borghese .... se questi lo rnccsso. In tutti gli Stnli cnJ)ltnlislici ò comune il rcnomeno 1 cho quello stesso l'ivendicnzioni, che dovreb– bero ruipottnrsi da rHornrntorl borghesi illuminati 1 \'Cll– gono invece accampate seriamente soltanto da socialisli, al quali Il llcgonerato libcrnlismo ha lnscialo in erediti\ tutto quanto tli buono o di utilo contengono i ,•cechi J>rogrnmmi borghesi. Cosl inteso, il "caso ?ilillerand " si riduce a questi semplici quesiti: Alla entrata di Millcrand nel :Ministero, ln sltunzlc,no era. essa. tale da rar s1lCrnrcai nostri com– J)agnl una profttto, 1 010 OJ)Crn di ri(ormo noi senso del nostro programma immedlnlo? 1•:dera Millcrand la. 1>er• sonalit1\ 1 por carattere o ver ea1,nclt1\politic:-i,)liù indicnta ad Intraprendere o c-omplcro tali piani? Ma.contro un modo c-o,ilmoclei;;too limitato di valutnre Il ca'!o !ilillcrnnd, ecco chwnrsl una parola. indignati\: una sola parola, che ~rò riassume in ;;ò tutto il cumulo dello nt<'USO di lesi principi!: ,·t8J1cmsabililti ! Il ministro sociali.sta do.I lnrnro- si grida - nssum<' la ro.-;ponsabili~\ di tutta quanta la 1>0liticndella l>or• ghcsla cn11itnlisticn ! ,,: cosl - si soggiungo con ragiona• mento su1>crflcialo e scmpliciP.tn - cosl la democrazia soC'lnlidn vleno a preslnro nppoggio nlla stessa politica.. horghosc-cnpltnli:itico, compreHo il 1mo militarismo 1 In. Run J)Olltic,t di ro.))lna coloninl(', il Ruo 11fruttamento 1 In.. sua 1110Jtopllcooppressionc:>. Nlcnto pit'1 ant:1gonis1110 lii cln.'!so o lotta fii cll\<11so; Il 11rolcln.riato sceso a patii colln borghesia; In democrnzla socin.Jist.-idivenuta com• plico o mnnutcugoln. del nemico capitalistico. Tutto lo strade oonduco110a noma o ogni discussione sui prineipli

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