Critica Sociale - Anno XI - n. 15 - 1 agosto 1901

R 228 CRITICASOCIALE " rtyolamtmlo-copcstro n· Si <lomamlcrelJbe da essi l'a1>1>li• cazione Rl J>arlito di un Hcgolnmento Sonnino-Cambray– Dlgny ! Ora, Bi 1>olrù.discutere se, corno noi sostenemmo ncl– l'o1rnscolo1 il dissidio milR11eso rosso essenzialmente il 1,rodotto di incompntibilltà personali e morali, dissiQtu· late per decenza nella maschera di un dissidio di ten– denze che J>Cr 8Ò non avrebbe ,•also a dividerei - o se, in,•ece, il dissidio di tendenze rosso 1>ii1 reale e ))rofondo eho a noi non sembrt\\·n, e i contrasti personali non ne fossero che l'epirenomeno - o se, inflne, come oggi pen– Riamo, Il dis~idio 1>ersonaleo morale, Msumente per puro comodo n1>1>arenzo sostanziali, non minacci, 1:.el ratto <lei diS!iidenli, di ncuiro o precipitare un contrasto di tendon1.0 latente e afnttto prematuro. Quale cho sia. In ROl11zlo110 da dnrsi a questo J>unto delicato della que– stiono, una cosa sembrn evidente: che dove si proclama necessaria l 1 instaurnzlono, entro un'organizzazione dello stesso J)Rrtito,di un " 1·eyolame11to-cavesil'o 11 - o sin per oliminnro indh•idui, o 1>crcomprimcro tendenze - h'i {I logica, dignitosa o necessaria la sc1>arnzionc. r.a questione - sia di 1>ersoneo di idee - è scm1>re questione di cose; od è sul terreno dello cose, non cogli arzigogoli degli Azzcccagn.rlmgll - che vuol essere ri– solta nell'interesse del partito. Por t)Or!a in disctLSsiono non vi era momento più tranquillo ed OJ)portuno di questo, mentre nessuna. ardente lotta, attuale od immi– nente, cogli a,•,·erl)nri impegna il 1>nrtito.Nè ci preoccuJ)a troppo di ,•edere gli av,·crsnri ridere un J>O' dello nostre conle~o. Hcn J>iùallegre o 1>iì1 deftnith•e risate sarebbero a<l ossi riserbato, 1)0 il nostro partito, per incoscienza di i,Ò ste~o, 1>roscguissoa colare nei propri ftnuehi la can– crenn. dello osliliti\ e degli cquh•oci. Un J)nrlito, che si ))ropone la conquista dell'avvenire, ha <1ucstoJ>rincipale dovere, di fronte agli nn-ersari e a. iiè stesso: sapere e proclnmnro nettamente ellecos't\ co11 chi I>, cliecO,'l(t vuole. Sollecitarlo a questa indagine ò fnro 011cradi Sf\lutn o di u1110110 non mcn;-;ognera. Fll,11'1'0 'l'Ult.\'fl, J)t•lt'opu,.;rolo di P. 'L 1 UHATI: Il partito so– cialista e l'attuale momento politico, è ,"lfalup,if.J,tical<t la ·"erondaedi:iour. l'rt::o cr11le.'fimi 10, franco di p<Jrlo.Imporlo anlif'ipafo alla Cri1ica Socia lo (l'orlici Oalleriri 2.1) )filano . . li rirrmlifori, t11dudù1111m.:i, 'i<'onlo BO °lo. ( '11a copie, JUtÙ arer.;;icon ricltie$l<t in cartolina doppia. Al)biamo llUIJblicato: ll'ANOE BONO!II e CAlll,0 l'EZZANI Il movimento proletario nelMantovano nggluutovl in Appcmlil"c I nuovi Jmtli colonici, il rego– lnmonto dolio Camere nrl)ifrali a~rn.rio, gli Stahiti dello l,egho di migliora.monto, occ. Un \'Ol. di pagine no, cent. 50. .\1(11Artlroll, rht- I no11trl lt'tlort irt11<'0II0~Ntno, tll nonoml e ,·n.• uni, rAN'OIII In que~to TOIUmC', Abbl11mo Al{l{lunio una rl«A AJll>t:11• lllMI dot'Ufflt'nlAI('. Il CUI ,·111ore n(ln 1ruior1N II lutll coloro che 111 p('('UJlallO ,,,-utirtlllf('Hte tlcll'orl(llll\:tU:thmc t'AllllMl!rllUOla. PARLAMENTARISMO E M NISTERIALIS Poichò so ne 1>nrla tanto in questi A"iorniin Itnlif1, 11011parrà soverchio di in\'OCarc in pro1>0siro l'opi– nione - o, più che l'opinione, l'csem1>io - tanto \'Olto citati senza. \'eruna. conoscenza. precisa - del nostro fratello maggiore, il partilo socinlistn tedesco. l~d ceco qui, proprio nel fascicolo testò giunro (L7 lu– A"liO) dclln. Xttte 7.eil, un articolo di Kurt }jisner, col preciso titolo posto in ca1>0 a queste linee. Lo tra– durremo diviso in due puntute, e ci riscniamo di citorc anche, in proposito, il pensiero dell'illustre direttore della. st("i,sa Hi\'iRiu Carlo Kautsk\' - il cui nome o l11 cui nutorit1\ so110 g-hì ben noti" ai no- 1:.d,ri lettori. I. J'.: dn. gran tcmJ)o cho nnoho Il partito socialista te– desco si è chiesto fino ti qunl punto sin lecito alla (IC– moorazln soeinllst1i pnrtccipnrc nl lavoro politico od nllo istituzioni della società. borghese. l)opo M·er cominciato col ,•lct.'lro a un dipresso ogni cosa, esso flnl per risol– vere Il problema, non solo permettendo, ma esigendo J>OCO meno che tutto. Nel pnrtlto tedesco, divenuto ))O– ten,tc, la schifiltosità dell'astinenza è morta e seppellitt1,. Nei primordi, gli uelsenachlnnl • diffida\'nno persino elci -:dono n bism.nrckiano del suff'ragio universale, eguale, diretto e segreto; si pensava anzi da. princiJ>io d'aste– nersi dnl voto. Poscia si llocise, è ,·ero 1 di 1>rcndcr 1u1rtoallo elezioni, ma unicamente a sco1>0di 11ropa– ganda e non già, il ciel guardi! per rafforzare Il parla• mentarlsmo borghc,;e, e quindi la società borghese, mercò una. collobornzionc legislativa. Cosl la corrente eisena.– chiann deciso una completa. astensione, allorquando si di11cussonel Parlamento della Ocr1nania del Nord l'Or– dinamento delle industrie. Chi entra in trattatiYe coi ))artitl borghesi, SO\'rauna legge della società borghese, JJRttcggia col nemico i ehi patteggia trndisce la lotta di classe o il partito; - cosl a un dipresso si r agiona.vn, con argomento cho 1 in u1ut. od altrn rol'lna, divenne Il ritornello cli tutto le successivo contro"ersie sulla. tat– tica. 'l'uthnla contro quedo malthusinnismo poliijco si ribellò l'istinto J)Olitico,e ru precisamente un eiscna– chlnno, Augusto Uebel, che, contrnriamcnte ai deliberati, JJrese parlo alla discussione dell'Ordinamento industriale, riuscendo anzi, se non erro, a rar adottare un proprio emendamento. Passo a passo, e non senza n.sJ>ro lotte e resistenze interne, l'orgogliosa teoria dell'nstcnslone venne com))lo– tamento ()attuta. negli ultimi trent'anni del mo,•imento democratico-socialista. Nel 1►arlamento si discusse, si presentarono proJ}Ostc,si ccrcb d'introdurre i ))Ossibili miglioramenti nelle leggi. I/entrata nelle Commissioni, già eos\ ostica, si considerò una pretesa naturale. Il St11fort11l.:om:tnt, cbe oggi ha tutto Il rispetto del J)artito democralieo-soeialista, non ern una volta riconosciuto. l,a 1mrtcciJH1.zionoalle cl<'zionl comunali col sistema dello tro classi !i'Ctc,·ò n dovere rigoroso di ))artito, con 11011 minoro l>Msione di quclln, con cui prima. la si era. condannntn. Anche In legislazione politico-socinlc, J)Or <1un.ntosia, In sò, unn misera e illu11oria cosa, noi c'in– gegniamo di foggiarla a pro del proletariato. C'intcre/i• siamo ad ogni questiono della politica quotidiano, nò J)IÙesistono generai mento per noi oggetti "che interes– sino soltanto i rapJ>Orti del partiti borghesi fra loro .,. I.a discusl'lionc della. J>nrtecipnzlone alle elezioni della Dlotn prussiana ru l'ultima eontro\'ersia in materia di tattica astensionista; - o anch'essa terminò colla ,•it,. torla del Jn,·oro po-.iti,·o.

RkJQdWJsaXNoZXIy