Critica Sociale - Anno XI - n. 15 - 1 agosto 1901

Critica Sociale f ?IVIST.fl QUINDICIN.f/LE DEL SOC/.f/USMO Nel Regno: Anno L. 8 . Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 . Semestre L, !S,!SO. Lellel·e, vaglia, cartoline-vaglia all'Ufficio di CRITICA SOCIALE- MILANO:Portici 6allerla V, E. 23 (!' ~HO10111) Anno Xl - N. 15. Non si vende a 1nm1ert separati. Milano,1° agosto 1901. SOMMAl-.'.10 Attualità. I/IIJ)trl11/11'/IIO (Cl,Al 11)10 T1a:n::1). I 1108'1'J ◄IHl1'tn:d (~'11,11'1'0 Tl!lt.\TI), St.udl aoolotoglol. },li dl(om dtl iUlt/11(1 lorkmo; lllctmo UIIU "' N>,;lrocrilitt1, Il (fine) u:s,c1c() u:mn;J, J,a J1<JIUU't1 (trrori.(0·6(1 Htll'11n·t11lro (. \TTII.IO C'AUI.\Tl, 1.t:IGI EISAUJ►I). FllosoOa, letteratura e varietà. I,« f/fOl!O/f(I do lt . .-1,-digò t ti $0Cl.t1IUmo (Xy.) 1-·,·11 ,u,,., o mvoste: " Scritti 11ollt1cl cd c111~fo111rlo ~ di 01,·10 c,,1- tc•I1to. lln UllQ\'O 111,ro di ,I. (,,'1·op1mU (J"U,) l'11hh/kozlo11i J)Cl'Ctm1tr ili (/QJIO, PetT l' Aostt1ia~l.Jnghet1ia Accertiamo i nostri amici degli .)'l(1li Austriaci, quelli in 1>arlic<>lttre d l 1.'re11ti110, <li 'J',•ieste,<lelt 1 Istrfo, e rlclla J)aluwzia, ai quali era cosf dif/it.:ileper noi far 11en:e11ire ltt /livista, che in questi yiorni'i' staio retOC<do - in se– guito (t 11ostro reclamo - il (1ivìeto<licircolaz'io11e in qu~li Slafi della Critica Sociale. Quei 1wstri amici, che avevano quimli o (lovulo ri111111- ciar1: t1ll'abboname11foo assoyyettarlJi alle spese dell<tspc– rlizio11e in bmil<t chiusa.,1J{)sso110 arere la Hidsta at 1u·euo onli11ario cl'<1bl>o11ame11to ,er l'estero. I !IPERI.1--\..LISìVIO(I) Olindo Malagodi ha. Pflninrn imprriale. Questo giovano" passato dalla ,·ita di un vilh1ggio itali11110 ii <111elhidi Londra , 11 ricco l'nninui di sogni e di nu– d;-icie, nutrito cli arto e di poesia, pulsante cli una att,ività. febbrile, inebriato clclln. ,·ita nella coscienza che questa. gli 11ppartienc ecl ha diritto di goclcrl:i pcrchò al suo godimento può con vitare, ospite magni– fico, i suoi fratelli cli fede o di lavoro, si impadronisce della civiltà. inglese, se ne innamora, non lasciando– sene assorbire, manifestando intero il suo spirito cri– tico cli italiano, spregiudicato como quello di un uomo della Hinasccnza, e scrive un libro, l'lmperia– lhm,o: tu cil>illà industriale r lr ,'meeonquisle. 11 libro è interessante per le cose di somma im– portanzi.i che registra cd è bello per la filosofia cho lo riveste - una fìlosofii.i profondamente ottimista - non ignara elci male, ma abile a consolarsene con In dimostrazione di tutto il bene che chll mille puro esco (I) hlljHt'kr/Umo: u, clr;Ul(ì lmlll$lt'ù•lt t lt iJHt t(Jllflll/.81t, studi In~ ffl('~I di 01.JSl)O l!.\L.\GODI: natelll Treves, ('dltorl, un ,·01ume di lii lllllf., L. I, fuori, nell'infinito avYicendarsi dei casi della storia e dri:,rli uomini. Non Panglm1s, nè 'l'omaso da Kcmpis; 11011 In. rassegnazione ottimistica, nò la r~sscgnaziono pessimistica, ma la. morale - e tutta la. morale - <lulhi vih1, che è miliziu, che ò t>forzo di conquista, lcg-ittimatn dal diritto istintivo dcliii vita, della ci– viltiì, della ricchezza ad espandersi, nd allungarsi in unn indefinita scrio di St>Jllina~ioni o di raccolti, cli pl'inuwerc che promettono e di autunni che com– pensano. L'im1)erialismo è Ponusto autunno della civiltà. in– dmitrialc del secolo, il coronamento pro~ressi"o dclhi società del hworo e della. 1>roduzionc, il termine estremo dì una ccutonnulC' 01,t•r11.paziente, clisintc– rt•ssata, benefica, intesa a perfezionare i congegni oconomici 1 politici e morllli dcliii viti1, a migliorare g-li uomini e le cose, a.(l attuare una piì1 grande somma di utilità. e cli giustizin, individuale o collct– tiv111a rompcrc, a disperdere, a. fugare le vestigia dell'imperialismo prcccdcntr, quello della società. mi– lib1re, tirnnnica, fondata sul privilcgfo dolJa nascita e della forza, sprcgin.tricc del lavoro, alimentata dalla rapina e dalla distruzione. tic ben intendiamo il pensiero cli Malagocli, la. storia non è che la marcia degli imperialismi successivi, 1>oichè ogni società, sviluppando~i secondo il senso dclh, propria mitura 1 tende 11. riversarsi fuori della. coppa, dove hanno agito i fermenti vitali della pro– pria esistenza: una forza indomalJilo urge di moto in moto, di progresso in progresso ogni socict/1 1 git– tandola 11lla porfine sulle altre per conquistarlo Oll esserne conquistatii, per assorbirle od csscrno as– sorbita. Oue quindi sono le e1>ochc di ogni im1>crialismo - di cui l'imperialismo inglese ò il pHt lucido pa.• radimnrn. l.a prima è Pe1>oc,1dell'imperialismo che si può dire incosciente e spontaneo; quando l'cspan– siono ò l'opera. organica di una. sparsa attiYità indi– viduate, <1uando migliaia e migliain clf individui si sparg-ono per tutto il mondo, chi nel impadronirsi col proprio lavoro o col proprio capitalo cli terreni nuovi, chi a stabilire nuovi commerci in regioni o frn popoli lonfani, chi a sfruttare qualche tesoro di ricchezze naturali rimasto ii:,rnoto: ò l'epoca clcll'im– perialismo naturale; la conquista non ò nò 1>recon– ccttn1 nò voluta, ma il risultato inC\'itabilc delle po– derose energie della. vita sociale; è Hna grande crea– zione che si feconda. fisiologicamente nel seno della società come una colossale opera d'arte nella fan– tno;;iadi un artista della Hinasccnzn. Ma avviene un momento che le c11crgie individua.li Qvvortono un improniso senso di stan chezza: nel medesimo tempo si fan vivaci e chiaro altre energie, che lottano con eguale successo soprA. un piano di concorrcnziL: l'opera di monopolio ò minacciata. Al– lora, come prese dal tcrrorc 1 lo energie lihcramcutc operanti si alleano in uno aror1.o comune collettivo e coisciente per mantenere e propagare la conquista, o si ap1>cllano alla forza fisica, A.111' \'iOlcnza militare. ,~:la scconchi epoca dcll'impcrh,lisino 1 l'epoca c!10 suona la. decadenza, don, l'orgoglio per l'opera com-

RkJQdWJsaXNoZXIy